00 14/02/2015 12:13
Piuttosto che ascoltare l'intera telefonata guarderei La corazzata Potemkin sui ceci. Quel po' che ho sentito e ho letto non mi è piaciuto, quando ricopri una carica ufficiale la forma è essa stessa sostanza. Che il Carpi e il Frosinone non portino quattrini lo puoi pensare ma non puoi dirlo in quella maniera. In queste ore mi danno sui nervi sia i difensori di Lotito, sia quelli che lo accusano di essere la rovina del calcio italiano. Che quando dominava il mondo lo ha fatto con dirigenti come Matarrese e Carraro, che ha vinto due mondiali con la Figc commissariata, a dimostrazione del fatto che di gente anche peggiore di Lotito ce n'è sempre stata, e che la prosperità del movimento, così come le sue difficoltà attuali, dipendono solo da una cosa: i soldi. Non credo sia colpa di Lotito, come sostiene quell'ebete di Pallotta, se la Premier League spunta contratti televisivi molto molto superiori alla Serie A. Perché non è colpa di Lotito se il Milan è passato da Van Basten e Ibrahimovic a Menez, se l'Inter è passata da Eto'o e Sneijder a Icardi e Kovacic, se la Juve che nel 2006 vantava 9 giocatori nella finale mondiale adesso ha come massimo obiettivo i quarti di Champions League. Il problema non è il Carpi al posto del Bologna, bensì Thohir al posto di Moratti e Pallotta al posto di Sensi! Questi non ci mettono un centesimo di tasca loro, stanno pagando i debiti contraendo altri debiti, e mi pare normale che combattano la visione di Lotito secondo cui il calcio italiano - preso atto dell'attuale impossibilità di rilancio a livello europeo - dovrebbe intanto cominciare a rendere virtuosa la propria mediocrità. E' quindi insopportabile il pulpito da cui Lotito viene attaccato, e altrettanto insopportabile la faziosità con cui viene difeso. La sensazione è quella di vivere in un paese in totale malafede.