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Lazio Few

Difesa a tre

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    cuchillo76
    Post: 1.694
    00 03/09/2014 15:12
    Sì, ma il colpo di testa di Basta, fatto in quel modo, in quella porzione di campo vale il tiro di Sorin contro il Chievo. Per i distratti, quello che innescò il contropiede letale dell'ex Della Morte...
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    boks xv
    Post: 266
    00 03/09/2014 15:19
    non fa niente, se Basta sale Radu non deve farlo.
    ma che scherzamo?
    anche perché poro Cana fa quello che deve fare, prova a chiudere sull'egiziano lasciando ovviamente sguarnita l'area, con gli esiti nefasti che conosciamo.
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    cuchillo76
    Post: 1.694
    00 03/09/2014 15:37
    Ma infatti Radu è un problema di questa squadra, se stiamo all'ultimo anno di prestazioni.
    E a Milano abbiamo visto il Radu lasciato a maggio, anche se ha fatto taluni interventi difensivi molto efficaci. Ma i buoi erano già scappati.
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    Drenai71
    Post: 1.597
    00 03/09/2014 16:18
    non è solo radu a dover dare un occhio a quando basta sale, ma anche il centrocampista che gioca dietro a lui. scommetterei che ci fosse stato gonzalez interno destro, su el shaarawi ci si sarebbe trovato lui.
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    ReflexBlue74
    Post: 1.588
    00 03/09/2014 16:20
    Re: Re:
    boks xv, 03/09/2014 15:05:



    e, a valle, c'è Radu che rimane a rimirasse i risultati del trapianto tricologico anzichè chiudere la diagonale prevista dal Manuale del Bravo Esterno Difensivo: se Basta sale Radu deve da scende.
    per la precisione, eh.






    S'arrendesse al destino. E' sempre più raccapricciante. Peggio di lui ce sta solo Paletta.

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    cuchillo76
    Post: 1.694
    00 03/09/2014 16:32
    Che poi è così comoda la boccia pelata.
    Io me la facevo a 17 anni, quando i capelli ancora ce li avevo.
    Mi' madre piagneva quando mi rasavo a zero; oggi, quando c'ho mezzo centrimetro de capelli, me fà: "ma non te vergogni? Tajate 'sti capelli!"

    Radu, fatte la boccia pelata che così fai ride e giochi pure demme'.
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    ReflexBlue74
    Post: 1.588
    00 03/09/2014 17:08
    Re:
    Drenai71, 03/09/2014 16:18:

    non è solo radu a dover dare un occhio a quando basta sale, ma anche il centrocampista che gioca dietro a lui. scommetterei che ci fosse stato gonzalez interno destro, su el shaarawi ci si sarebbe trovato lui.



    Dipende. Col Bassano ero in posizione strategica e mi sono studiato i movimenti d'attacco. Quando saliva Basta gli interni, entrambi!, erano già a ridosso dell'area di rigore. Però il Bassano in avanti aveva Fellai-nano e le ripartenze le stoppavamo con un fischio.

    Qui si vede bene lo sviluppo dell'azione.

    http://video.sky.it/sport/highlights-serie-a/milanlazio_31/v211673.vid

    Parolo è a centro area e Radu dieci metri avanti a Basta.
    Con un lancio a scavalcare di trenta metri sarebbe stata più utile la copertura di Radu, perché avrebbe consentito a De Vrij di slittare a destra (accorgimento classico della difesa a quattro) invece di presidiare la zona centrale. L'olandese si sarebbe ritrovato il pallone addosso senza neanche muoversi.
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    Drenai71
    Post: 1.597
    00 03/09/2014 17:15
    l'ho letto che pioli vuole entrambi gli interni che si inseriscono, se ci mettiamo pure i terzini che salgono e biglia che non è ledesma...
    penso che vedremo accorgimenti già dalla prossima.
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    est1900
    Post: 558
    00 03/09/2014 17:27
    Giammai. Perchè:

    1) non mi piace (copri male il campo, peggio che con una difesa a quattro)
    2) non abbiamo i giocatori adatti (chi sarebbe il centrale destro?)
    3) toglieeremmo dalla sua posizione ideale il nostro giocatore più forte (Candreva).

    Cui prodest?



    PS: Cuchi, D'Anna, Bierhoff, Della Morte. Quel tabellino è tra i miei peggiori incubi notturni.
    [Modificato da est1900 03/09/2014 17:28]
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    cuchillo76
    Post: 1.694
    00 03/09/2014 18:02
    Re:
    est1900, 03/09/2014 17:27:

    Giammai. Perchè:
    PS: Cuchi, D'Anna, Bierhoff, Della Morte. Quel tabellino è tra i miei peggiori incubi notturni.



    Vero.
    Per quanto, peggio di Negro-Chiesa-Colonnese non c'è nulla... [SM=g27987]

    Anche la terzina: autogol di Piscedda-Barcella-Pasciullo, bella merda!

    Invece, il mio ex vicino di casa ricorda sempre la diade Pozzato-Correnti del famoso Como-Lazio del 1976...
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    ReflexBlue74
    Post: 1.588
    00 03/09/2014 20:41
    Re:
    Drenai71, 03/09/2014 17:15:

    l'ho letto che pioli vuole entrambi gli interni che si inseriscono, se ci mettiamo pure i terzini che salgono e biglia che non è ledesma...
    penso che vedremo accorgimenti già dalla prossima.



    Eh, mi sa che è meglio.
    Che poi l'avanzata in massa, e in contemporanea, contravviene uno dei principi basilari della fase offensiva: lo scaglionamento. E infatti, per quanto sblianciati, nel primo tempo siamo stati sterili e monocordi.
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    Er Matador
    Post: 652
    00 04/09/2014 01:47
    Re:
    ℬaruch, 03/09/2014 10:16:

    Sempre a proposito di giochi tattici, questa Lazio sarebbe buona anche per il 3-3-3-1 di Bielsa. Speriamo non lo legga Pioli, anche se a me a San Siro ogni tanto sembrava di vedere proprio questo schieramento (anche con l’ingresso di Mauri abbiamo fatto qualcosa di diverso dal 4-3-3, ma già con Parolo-Lulic mezzali avevamo molto un’alternanza centrale sulla trequarti)

    MARCHETTI
    DE VRIJ CANA RADU
    BASTA BIGLIA LULIC
    CANDREVA PAROLO KEITA
    DJORDJEVIC


    Chi mi hai nominato, Baruch: la mia squadra preferita, da un punto di vista tattico, negli ultimi dieci anni abbondanti.
    Un collettivo straripante di qualità e sulla carta sbilanciatissimo, che riusciva invece a coprire il campo in maniera uniforme e a concedere pochissimi tiri in porta.
    Ecco la formazione capace di rifilarci tre gol, prima che lo stesso Bielsa comunicasse un plateale "basta!" ai propri giocatori:

    Lux; Coloccini (24’ st Medina), Ayala, Heinze; Luis Gonzalez, Mascherano, Kily Gonzalez (38’ st Mariano Gonzalez); Rosales, D’Alessandro, Delgado (9’ st Rodriguez); Tevez

    Come noterai, l'equilibrio nella zona centrale era delegato a un interditore e a un trequartista creativo: quindi Ledesma nel terzetto davanti alla difesa e Biglia - ma forse direttamente FA - sulla sua verticale.

    Siccome siamo scienza, non fantascienza - e, soprattutto, non abbiamo l'organizzazione a medio termine per varare un progetto del genere -, torniamo ai più caserecci moduli con la difesa a tre.
    Sui quali, con specifico riferimento al 3-4-3, incombe un'altra ipoteca.
    Tale modulo prevede infatti la trasformazione di fatto in 5-4-1 nella fase difensiva: e quindi il pesante lavoro in copertura dei due esterni, pressoché indispensabile a qualsiasi tridente nel calcio di oggi.
    Ripensiamo ai Candreva e Keita di San Siro: davvero ci aspettiamo qualcosa del genere da loro?
    Più in generale: troppi nostri giocatori tendono ad esprimersi a sprazzi, a firmare la prestazione con singoli momenti di alto livello più che con novanta minuti di intensità e applicazione.
    Il che, più ancora delle tante incognite tattiche, rende difficilmente praticabili moduli - a partire da quelli col tridente offensivo - basati sulla continua aggressione degli spazi, degli avversari, della partita.

    Terza incognita, dopo quella di cui sopra e il già citato problema dell'esterno sinistro.
    Da anni ci ostiniamo a giocare a una punta: modulo tatticamente stimolante, ma che prevede tutta una serie di requisiti.
    No, non il fenomeno davanti che fa tutto da solo: quello può bastare nel calciobalilla di Reja.
    Nel calcio moderno servono altre due caratteristiche per rimediare alla scarsa densità offensiva: elementi in grado di inserirsi da dietro per finalizzare; organizzazione ferrea affinché in sede conclusiva, e in generale oltre la linea della palla, si trovi un numero sufficiente di giocatori.
    Esiste qualcosa di più lontano dalla Lazio del presente, e purtroppo non ancora concluso, ciclo?

    Tutto questo per dire che, secondo me, si deve virare verso un attacco a due punte con Keita vicino a Đorđević.

    L'altro passaggio fondamentale riguarda l'elemento che appare sì l'erede di Ledesma, ma come ipoteca sull'assetto della squadra: Lucas Biglia.
    Pur apprezzandone le doti tecniche e di visione di gioco, comincio a temere che la sua passività nei confronti della gara e del suo andamento gli impedirà di esprimerle a fondo.
    Credo ci si debba rassegnare a una sorta di Liverani biondo che, a differenza dell'originale, necessita di uno solo fra Giovanni Tedesco e Baiocco al proprio fianco.
    Così ha evidenziato anche il Mondiale, dove le sue ottime prestazioni sono dipese dal tandem con un interditore in stato di grazia, in quel caso Mascherano.
    Per metterlo in queste condizioni, la soluzione più immediata consiste nella ricostruzione della coppia scoppiata con Ledesma.
    In quale modulo? Le ipotesi si riducono a due:


    1) il 3-5-2

    Berisha
    de Vrij Cana Radu
    Basta Biglia Ledesma Parolo Lulić
    Đorđević Keita

    Tale schieramento avrebbe il torto di marginalizzare tatticamente Candreva: a meno che non si ritenga opportuno lasciarlo fuori per consentirgli di deporre le piume di struzzo da primadonna


    2) Il 4-4-2, avendo però cura di sfalsare leggermente la linea, con Patagonia più vicino alla difesa e l'ex Anderlecht libero di accompagnare la manovra.
    Qualcosa del genere

    Berisha
    Basta de Vrij Gentiletti Radu
    Ledesma
    Candreva Biglia Lulić
    Đorđević Keita

    che porterebbe, oltre alla collocazione di Biglia, una serie di benefici:

    - la rottura della simmetria Candreva-Keita, tatticamente insostenibile se i due non contribuiscono alla fase difensiva
    - l'avvicinamento alla porta dell'ex Barça, che lo aiuterebbe a canalizzare risorse e movimenti laddove il ruolo di esterno sembra accentuarne la dispersività
    - un ruolo definito per FA come alternativa allo stesso Keita, in una posizione e con mansioni teoricamente a lui congeniali

    non mancano, per completezza, i contro:

    - l'assenza di un esterno sinistro di ruolo, a meno di non riciclare Pereirinha - il quale, infortuni permettendo, sembra entrato nelle grazie del tecnico - in alternativa al buon Senad
    - il rischio di non rifornire a sufficienza il nuovo centravanti, che sui cross sembra determinato a farsi largo
    - i pochi spazi a disposizione per i centrocampisti: Onazi può benissimo dare il cambio a Ledesma come interditore e legante di metacampo, ma inserire i vari Parolo e Cataldi diventa complicato

    al momento, considerando i "buchi" nel 3-4-3/3-5-2 (l'esterno sinistro, ruolo per il quale Lulić mi sembra improponibile) e nel 4-2-3-1 (Biglia davanti alla difesa basta per parlare d'altro), vale la pena di tentare.

    Drenai71, 03/09/2014 09:33:

    E' vero che lulic alla lazio ha fatto vedere buone cose solo da interno, ma per onestà bisogna pure dire che da esterno a 5 non l'abbiamo mai visto. e nemmeno da esterno vero di centrocampo. che sono i ruoli "simili" a quello che dovrebbe fare in un 343.
    da noi lo ha fatto (mediamente in modo mediocre) solo nel tridente di attacco e da terzino a 4 in difesa.


    Credo sia opportuna una precisazione: l'esterno sinistro di centrocampo con una difesa a tre è sì meno sollecitato nelle diagonali rispetto al "collega" impegnato in una linea a quattro, ma deve comunque difendere.
    Cito il caso direttamente comparabile a quello di Senad: Kwadwo Asamoah.
    All'Udinese giocava da interno di un centrocampo a cinque pronto a sovrapporre sulla fascia, con Isla a replicare le stesse movenze dall'altra parte: e in tale doppia posizione risultava, insieme al cileno, determinante per le superiorità numeriche.
    Spostato da Conte nella posizione di quinto di sinistra, ha offerto un disciplnato apporto in fase offensiva, dimostrando però tutte le difficoltà del caso quando si trattava di difendere: più o meno le stesse, per rimanere in bianconero, incontrate da Zambrotta agli inizi della seconda carriera come terzino.
    Proviamo a immaginare il bosniaco nella stessa situazione: a me vengono i brividi...
    [Modificato da Er Matador 04/09/2014 01:51]
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    est1900
    Post: 558
    00 04/09/2014 08:51
    Re: Re:
    cuchillo76, 03/09/2014 18:02:


    Invece, il mio ex vicino di casa ricorda sempre la diade Pozzato-Correnti del famoso Como-Lazio del 1976...



    Ma quindi, scusa, a noi in due Como-Lazio c'hanno segnato Correnti e Corrent?
    Peraltro Corrent primo e unico gol in A, manco a dirlo.
    [SM=g27994]


    [Modificato da est1900 04/09/2014 08:55]
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    ReflexBlue74
    Post: 1.588
    00 04/09/2014 09:45
    Re: Re:
    Er Matador, 04/09/2014 01:47:

    ℬaruch, 03/09/2014 10:16:

    Sempre a proposito di giochi tattici, questa Lazio sarebbe buona anche per il 3-3-3-1 di Bielsa. Speriamo non lo legga Pioli, anche se a me a San Siro ogni tanto sembrava di vedere proprio questo schieramento (anche con l’ingresso di Mauri abbiamo fatto qualcosa di diverso dal 4-3-3, ma già con Parolo-Lulic mezzali avevamo molto un’alternanza centrale sulla trequarti)

    MARCHETTI
    DE VRIJ CANA RADU
    BASTA BIGLIA LULIC
    CANDREVA PAROLO KEITA
    DJORDJEVIC


    Chi mi hai nominato, Baruch: la mia squadra preferita, da un punto di vista tattico, negli ultimi dieci anni abbondanti.
    Un collettivo straripante di qualità e sulla carta sbilanciatissimo, che riusciva invece a coprire il campo in maniera uniforme e a concedere pochissimi tiri in porta.
    Ecco la formazione capace di rifilarci tre gol, prima che lo stesso Bielsa comunicasse un plateale "basta!" ai propri giocatori:

    Lux; Coloccini (24’ st Medina), Ayala, Heinze; Luis Gonzalez, Mascherano, Kily Gonzalez (38’ st Mariano Gonzalez); Rosales, D’Alessandro, Delgado (9’ st Rodriguez); Tevez




    Ma quale Bielsa, questo è il 3-3-4 di Ezio Glerean. Bielsa è arrivato dopo.  
    Tu che sei un profondo e appassionato intenditore, anche di realtà minori, ricorderai sicuramente il Cittadella Padova che stupì l'Italia calcistica nel quadriennio 1997-2001.  

    Da qualche parte sul mio hd ho anche un pdf della tesi con la quale si diplomò al corso di Coverciano, dedicata appunto al 3-3-4.
    [Modificato da ReflexBlue74 04/09/2014 09:57]
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    ReflexBlue74
    Post: 1.588
    00 04/09/2014 10:05
    Per quanto riguarda Lulic, più che ingenerare imbarazzi nel predisporsi alla fase difensiva, il ruolo di quinto a sinistra depotenzierebbe la sua produzione offensiva che viene esaltata, giocando da interno, per l'ampia scelta di soluzioni.
    Però se è funzionale alle esigenze della squadra ci si può provare. Si adatterà.
    [Modificato da ReflexBlue74 04/09/2014 10:06]
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    Er Matador
    Post: 652
    00 04/09/2014 10:07
    Re: Re: Re:
    ReflexBlue74, 04/09/2014 09:45:

    Er Matador, 04/09/2014 01:47:


    Chi mi hai nominato, Baruch: la mia squadra preferita, da un punto di vista tattico, negli ultimi dieci anni abbondanti.
    Un collettivo straripante di qualità e sulla carta sbilanciatissimo, che riusciva invece a coprire il campo in maniera uniforme e a concedere pochissimi tiri in porta.
    Ecco la formazione capace di rifilarci tre gol, prima che lo stesso Bielsa comunicasse un plateale "basta!" ai propri giocatori:

    Lux; Coloccini (24’ st Medina), Ayala, Heinze; Luis Gonzalez, Mascherano, Kily Gonzalez (38’ st Mariano Gonzalez); Rosales, D’Alessandro, Delgado (9’ st Rodriguez); Tevez




    Ma quale Bielsa, questo è il 3-3-4 di Ezio Glerean. Bielsa è arrivato dopo.   
    Tu che sei un profondo e appassionato intenditore, anche di realtà minori, ricorderai sicuramente il Cittadella Padova che stupì l'Italia calcistica nel quadriennio 1997-2001.  

    Da qualche parte sul mio hd ho anche un pdf della tesi con la quale si diplomò al corso di Coverciano, dedicata appunto al 3-3-4.


    Come no, squadra tatticamente originale come poche quel Cittadella:  lo chiamo così perché l'aggiunta della dicitura Padova, con temporaneo trasferimento dal "Tombolato" allo stadio del capoluogo, è limitata al periodo 2000-2004.
    Bastava scorrerne l'organico per essere colpiti dal numero di attaccanti fuori misura, che portava immediatamente a porsi qualche domanda sul modulo adottato.
    Se non ricordo male, le convinzioni di Glerean in materia derivavano dalla dimestichezza, non solo calcistica, con l'Olanda: Paese da cui proveniva anche la moglie, e nel quale aveva probabilmente maturato l'idea di trascorrere in panchina il dopocarriera da giocatore.
    Dopo la semifinale di Euro2000, raccontò di averla seguita in casa coi due figli: uno in maglia azzurra, l'altro in tenuta arancione.
    Il legame era così forte da convincerlo ad abbandonare la panchina del Padova, all'epoca in serie B, per soccorrere il suocero in gravi condizioni di salute.
    Tecnico non proprio da esportazione al di fuori del Veneto, un po' alla Bepi Pillon, ha trovato solo al Bassano - la nostra recente avversaria in Coppa Italia - altro spazio per esprimere le proprie convinzioni.
    Altrove non ha ottenuto granché ed è fermo da quattro anni dopo una parentesi sbagliata dal principio al Cosenza, dove subentrò a Toscano allontanato con un esonero incomprensibile.
    Peccato, perché un personaggio del genere aggiunge qualcosa in un ambito, quello della tattica, dove sembra sia rimasto poco da inventare.
    Devo, però, sottolineare qualche differenza rispetto al modulo dell'Argentina olimpionica di Bielsa:

    1) il 3-3-4 del Cittadella andava inteso soprattutto come un 3-3-1-3, poiché era il trequartista e non il centravanti a staccarsi maggiormente dalla linea offensiva

    2) Mentre el Loco allargava parecchio il gioco sugli esterni, Glerean concentrava gran parte della manovra sulla fascia centrale del campo

    3) La fase difensiva veniva affidata al pressing continuo degli attaccanti, più che alla copertura omogenea degli spazi

    4) Gli interscambi di posizione erano particolarmente limitati: raramente si è assistito a un'incursione offensiva dei difensori, forse perché là davanti era rimasto poco spazio...


    P.S. Se trovi quel PDF, sono ovviamente interessato.   
    [Modificato da Er Matador 04/09/2014 10:12]
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    ReflexBlue74
    Post: 1.588
    00 04/09/2014 10:31
    Giustissimo.
    Infatti tra gli svantaggi dello spartito di Glerean era messa in conto la possibile sofferenza sulle fasce laterali e l'anarchia/pigrizia degli attaccanti deputati al pressing.

    Rapida ricerca. Non è l'originale, ma un estratto corposo. [SM=g27988]
    Scarica qui
    [Modificato da ReflexBlue74 04/09/2014 10:31]
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    ℬaruch
    Post: 2.878
    00 04/09/2014 10:53
    Purtroppo non ho moltissimo tempo. Volevo dire due cose:

    Io Keita non lo toglierei dalla fascia, nè gli metterei un esterno di centrocampo dietro che gli tolga spazi. Secondo me è l'idealtipo del giocatore da tridente

    Altra cosa: questa sera pare che Candreva giochi esterno destro in un centrocampo a 5; da vedere, ma con noi quando lo fece (assedio finale al Fenerbache) i risultati furono scarsi e subimmo nel vuoto difensivo della sua fascia il gol del pareggio di Caner
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    Er Matador
    Post: 652
    00 04/09/2014 10:56
    Re:
    ReflexBlue74, 04/09/2014 10:31:

    Giustissimo.
    Infatti tra gli svantaggi dello spartito di Glerean era messa in conto la possibile sofferenza sulle fasce laterali e l'anarchia/pigrizia degli attaccanti deputati al pressing.

    Rapida ricerca. Non è l'originale, ma un estratto corposo. [SM=g27988]
    Scarica qui


    Grazie mille! [SM=g27988]
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    ReflexBlue74
    Post: 1.588
    00 04/09/2014 14:57
    Re:
    ℬaruch, 04/09/2014 10:53:



    Altra cosa: questa sera pare che Candreva giochi esterno destro in un centrocampo a 5; da vedere, ma con noi quando lo fece (assedio finale al Fenerbache) i risultati furono scarsi e subimmo nel vuoto difensivo della sua fascia il gol del pareggio di Caner



    Lo stesso percorso che ha seguito nella nazionale orange Dirk Kuyt, che nasce addirittura attaccante. Ma a differenza dell'olandese, celebre per il suo spirito di sacrificio e un senso tattico non comune, il nostro è dominato dall'istinto e da una visione di gioco abbastanza limitata.
    Ho già una stima esagerata in Conte, ma se riesce addirittura nell'impresa di convertire Candreva, oltrettutto allenandolo a sprazzi...

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