00 06/08/2014 12:24
Non riuscii a vedere quel Lazio-Chievo 2 a 3.
Ero in giro con un paio di amiche per terme toscane. Non c'era internet sul telefonino, a quel tempo.
Quindi, arrivò la telefonata di mio cugino a fine partita incazzato come una jena.
Lui, a differenza mia, era molto diffidente verso Mancini.
La sera, poi, da Plastiko venne Cragnotti e per la prima volta sentii l'espressione "portafoglio-giocatori".
La diffidenza mi contagiò un po' durante Torino-Lazio (seconda di campionato, contro un Torino osceno, che infatti retrocesse a fine anno). Riuscimmo a vincere grazie a un gol di Simeone agli sgoccioli di partita. Non giocammo affatto bene, nonostante la rivitalizzazione di Sinisa che solo pochi mesi prima sembrava un ferro vecchio da cedere a qualche pericolante.
L'epifania fu, però, il Lazio-Milan della settimana dopo, con tutti i miei (velati) dubbi e i dubbi (ben più robusti) di mio cugino sciolti come neve al sole.