Nuovo assetto tattico. E ora?

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ReflexBlue74
00martedì 30 settembre 2014 10:27
Un soluzione contingente per gestire l'emergenza infortuni e le condizioni psico-fisiche precarie?
Un'alternativa al reclamizzatissimo 4-3-3?
Oppure si chiude una pagina e se ne apre un'altra?

Sicuramente mi sento di dire che la prestazione della squadra conferma i dubbi della vigilia: Parolo non è un centrale; la coppia Parolo-Onazi non offre un contributo qualitativo sufficiente; Lulic alto a sinistra è depotenziato.

Si potrebbe pensare a un'accoppiata Biglia-Onazi con l'argentino che torna nella posizione a lui più congeniale (l'Anderlecht giocava quasi sempre così) con Parolo che sale di qualche metro e s'inserisce centralmente per dare man forte a Djordjevic.
Sulle fasce siamo, teoricamente, coperti, ma i due esterni dovrebbero coprire una porzione di campo superiore con i terzini più lontani; il 4-2-3-1 per sua natura tende ad allungare la squadra. Né Keita né Candreva né Anderson brillano per spirito di sacrificio e acume tattico.
Il sacrificato sarebbe Lulic, costretto a giocare in una posizione che limita le sue potenzialità e destinato col tempo a sedersi in panchina. Anche se all'inizio dubito che Pioli si affiderebbe a Keita e Candreva insieme.

Quindi:
              Marchetti
Basta De Vrij Cana Braafheid
            Biglia Onazi
Candreva   Parolo    Lulic
              Djordjevic
Drenai71
00martedì 30 settembre 2014 10:44
voglio sperare che sia stato esclusivamente dettato dalla volontà di rischiare meno (che poi è tutto da dimostrare). tatticamente ieri ha funzionato poco o nulla.
concordo con te che se proprio si deve giocare con questo modulo, almeno aspettiamo il ritorno di biglia perchè la coppia biglia-onazi potrebbe andar bene. al limite pure gonzalez o ledesma, ma non parolo.
ma il difetto grosso del 4231 è che mette nella testa del mister (non solo dipioli, di tutti i mister) il tarlo di lulic esterno perchè keita senza nessuno dietro è un rischio enorme.
io sinceramente prima di mettere in soffitta il progetto 433 aspetterei ancora un pò. la squadra c'è e ha potenziale, dobbiamo schierarci in modo da sfruttarlo il piu possibile, e con onazi e biglia probabilmente a centrocampo troveremmo qualche equilibrio in piu. resta fuori lulic oppure parolo. ma avere alternative di livello è un ventaggio, come si è visto nel secondo tempo di ieri quando le 3 partite a settimana hanno tagliato le gambe al palermo.
cuchillo76
00martedì 30 settembre 2014 10:51
Non mi piace Lulic esterno. Meglio un marchigiano fuori dalla porta.
Senad lo voglio mezzala a fare quello che sa fare: le percussioni.
Quindi, nel 4-2-3-1, per quanto mi riguarda, Lulic va in panchina.

Quanto a Biglia, potrebbe essere una soluzione quella di affiancargli Onazi, ma ci sono due dati che mi lasciano perplesso:
1. Abbiamo visto un ottimo Biglia giocare come perno basso del 4-3-3 e cercare sempre lo scarico per le mezzali. Siamo così sicuri che non lo "snaturiamo" mettendogli il mediano a fianco che - come già scritto nelle pagelle - non fa il lavoro che fa con la Nigeria ma porta palla, gioca a quattro tocchi e ama cucire più di tagliare?
2. Una squadra ambiziosa può permettersi Onazi titolare? Io, vedendo giocare Onazi da 3 anni ho le mie perplessità. Sono molto felice di avere Onazi ma penso che per la maglia da titolare sia ancora presto. Deve dimostrare, dimostrare e dimostrare.

Mark Lenders (ML)
00martedì 30 settembre 2014 11:34
La partita di ieri sera non boccia il 4-2-3-1 ma boccia alcune scelte. Tipo:
- Parolo non può fare il play davanti alla difesa;
- Mauri ormai può fare solo delle mezzorette o casomai il falso nove che non corre, alla Totti, che comunque a 38 anni corre più di Mauri;
- Lulic alto a sinistra può andare solo se vuoi giocare in contropiede dopo essere andato in vantaggio, e comunque anche in quel caso preferirei un altro.

Ciò premesso, è tutto da dimostrare che - dopo tre sconfitte in quattro partite - la squadra avrebbe mantenuto il piglio mostrato nelle prime tre anche giocando col 4-3-3. Il calo, del resto, non inizia ieri sera bensì con l'Udinese. Giovedì sera, pur facendo schifo, abbiamo tenuto in mano il gioco perché abbiamo trovato un avversario che era venuto a fare il catenaccio. Ieri invece il Palermo ci ha pressato e certe magagne sono uscite fuori.

Al netto degli infortuni attuali, la mia formazione CON CUI PROSEGUIRE IL PROGETTO (perché io vorrei continuare a vedere una Lazio che gioca a calcio e si diverte facendolo), sarebbe questa:


                    DJORDJEVIC
          KEITA PAROLO CANDREVA
                    ???    BIGLIA
BRAAHFEID RADU (Ciani) DE VRIJ BASTA
                     MARCHETTI

Detto che in prospettiva Radu è l'unico mancino rapido che possiamo mettere accanto a De Vrij, e quindi andrebbe progressivamente educato al ruolo di centrale (nel frattempo dentro Ciani), restano due problemi.
1) Chi accanto a Biglia, e finché non torna Biglia chi davanti alla difesa. Io sono rimasto molto male nel vedere Ledesma in quelle condizioni con l'Udinese, però è anche vero che se Ledesma non gioca adesso - con Biglia, Gonzalez e Cataldi fuori per infortunio - allora tanto vale risolvere il contratto e lasciarlo libero di trovarsi una squadra a gennaio. Secondo me i limiti dinamici di Ledesma si noterebbero di meno in un 4-2-3-1, con uno rapido accanto (Onazi?), che in un 4-3-3. Poi però quando torna Biglia accanto a lui mi piacerebbe vederci Cataldi, perché sapete qual è la questione? Al di là dei moduli e dell'altezza del baricentro, tu giochi più o meno "bene" se hai più o meno piedi buoni in mezzo al campo. Pensare che ieri si potesse giocare un calcio esteticamente valido con Onazi e Parolo in regia e Lulic all'ala era francamente utopistico. E a proposito di Parolo, che non fa filtro manco se l'ammazzi e non illumina la manovra manco se lo preghi, forse il modo migliore per sfruttarne la capacità di inserimento e il tiro sarebbe proprio il 4-2-3-1 piazzandolo dietro alla punta.
2) Temo che Pioli finora abbia escluso il 4-2-3-1 perché non si fida del lavoro degli esterni alti. Di Keita e di Anderson, soprattutto. Infatti ieri che ha cambiato modulo alto a sinistra ci ha messo Lulic. Lui (sbagliando, secondo me) pensa che se giochi con Candreva + Keita o Anderson hai bisogno di un centrocampo a tre in cui gli intermedi vadano a coprirgli le spalle. Io ribatto due cose: primo, che in questo modo perdi troppa densità in mezzo al campo; al limite è meglio che salgano i terzini piuttosto che gli intermedi; secondo, che mentre Anderson è effettivamente un fuscello che sarà sempre regalato in fase di non possesso, su Keita si potrebbe lavorare per renderlo completo. Perché vedete, Keita non mi pare un goleador. Non è uno che lo metti a fare la seconda punta e vai tranquillo che ti fa venti gol. Se così fosse, vi direi impostiamo la squadra sul 4-4-2, davanti ci mettiamo lui e Djordjevic e tanti saluti. Ma non credo sia quello il ruolo di Keita. Credo che lui abbia bisogno di partire dall'esterno e di saltare l'uomo lì, e che la sua specialità restino gli assist. Quindi è necessario inquadrarlo tatticamente. Se a fare certe cose ha imparato Ribery, deve impararle pure lui. Giocando, possibilmente, che questo lo possiamo sfruttare al massimo un paio d'anni. E ogni volta che lo mettiamo in panchina è una partita in meno di Keita con la maglia della Lazio...
ThomasDoll
00martedì 30 settembre 2014 13:00
ieri la squadra sembrava una macchina ingolfata che parte a spinta, ha sputato, scaracchiato, è andata a tre per un po', poi piano piano si è ripresa. Ora, se sputasse perché il modulo era sbagliato, se dipendesse dall'avversario o dal prendere confidenza graduale dei nostri non lo so, ma l'effetto è stato quello.
Per esempio, il pressing ha scoperto le magagne ma ha fatto finire l'avversario al 70', l'Udinese accorciando il campo e riempendolo di scarponi, con la nostra serataccia, ha portato in fondo la gara senza sudare, all'Olimpico. E questa è una variabile; un centrocampo con due quasi esordienti stagionali (Mauri e Onazi) e un terzo fuori ruolo in un assetto provato per la prima volta non può andare cantando alla prima botta, Iachini è uno attento, ti ha attaccato sperando di mandarti in confusione e un po' c'è riuscito.
L'esperimento va ripetuto e va sfruttata l'occasione dell'assenza di Biglia per inserire, se le risposte sono quelle che stiamo vedendo, Onazi. Il baricentro con Ledesma è troppo basso e la squadra non sembra ancora saper gestire il ribaltamento di fronte come si conviene. Keita è imprescindibile in casa, dove l'avversario va flagellato sui due fronti d'attacco, fuori credo comunque Pioli lo consideri, ma nella circostanza avrà optato per uno schieramento dove reperire sostegno per la mediana sperimentale.
Il tutto mi pare indice di parecchie varianti a disposizione, non sarà l'ottimo ma non è poco. In questo contesto Cataldi troverà poco spazio, c'è troppo affollamento, con Gonzalez e Ederson che mordono il freno. A gennaio andrà via in prestito.
Mark Lenders (ML)
00martedì 30 settembre 2014 13:07
Re:
ThomasDoll, 30/09/2014 13:00:

In questo contesto Cataldi troverà poco spazio, c'è troppo affollamento, con Gonzalez e Ederson che mordono il freno. A gennaio andrà via in prestito.



Me vie' da piagne. In un centrocampo che sente tecnicamente la mancanza di Biglia (avessi detto Pirlo...) i piedi buoni li mandiamo in presito. Ve meritate Lulic  
ReflexBlue74
00martedì 30 settembre 2014 14:30
Cataldi è stato sfigato. E' una delle due/tre riserve dei due interni nel centrocampo a tre e la prima di Biglia negli assetti che prevedono un duo centrale (4-4-2, 4-2-3-1).

Ora che Pioli si sta orientando su un'alternativa (4-2-3-1) a quello che sembrava un progetto granitico, il 4-3-3; Biglia è fuori causa; Ledesma improponibile; Parolo un pesce fuor d'acqua come perno centrale; lui è al palo per un infortunio muscolare che non lo risparmierà fino alla sosta, quando, probabilmente, tornerà l'argentino con il quale la coesistenza non si presenta semplice.

Onazi-Cataldi ci può stare; Cataldi-Biglia è affascinante, ma ricorda i velleitari esperimenti tikitakici dell'ultima fase di Prandelli in nazionale.
ThomasDoll
00martedì 30 settembre 2014 17:22
Pioli un buco difficilmente riuscirà a trovarglielo, quindi a meno che il giovine non faccia sfracelli in allenamento non avrà possibilità.
A meno che Pioli non sia davvero uno che li cura comunque, in tal caso prima o poi l'occasione ci sarà.
zweigelt und megafono
00mercoledì 1 ottobre 2014 10:38
My own 5 cents. contributo disastroso della mediana nel primo tempo. tradotto in soldoni la Lazio non ha mai saputo far decollare l'azione. Avete già scritto tutto voi: lulic alto a sinistra? ma per favore ... parolo a fare il finto passaggista e randellatore in mezzo? maddai ... errori ed orrori da terza media di un tecnico una briciola in confusione e che forse ha abiurato solo per dare una scossa e reponsabilizzare alcuni grandi esclusi fino ad oggi (mauri?). se pioli ha battezzato il 4231, l'unica coppia proponibile è biglia - onazi e, secondo me, con un po' di affiatamente potrebbe funzionare. (poi però mi aspetto tare andare sul mercato e incominciare a cedere la mandria di giocatori inutile che avremmo). Onazi non deve dimostrare nulla di particolare, lo conosciamo e sappiamo che gli altri nel suo ruolo sono molto peggio. acerba gioventù? sticazzi e tradotto in soldoni, si chaima rischio di impresa. su cataldi: andrà via a gennaio. a meno che non ci siano un paio di partenze nel settore e francamente non le vedo ipotizzabili adesso. da quello che so c'è la fila per prenderlo e il ragazzo non vuole totalizzare un campionato da 6 presenze e 130 minuti giocati. peccato perchè i piedi del ragazzo sono dolcissimi e meriterebbe la rampa di lancio. cataldi è come il primo disco dei Depeche mode: un po' adolescenziale ma ancora oggi si canticchiano le canzoni. il secondo disco dei DM fu fondalmente sbagliato, ma poi nell'85 e 86 arrivarono le eterne chicche. Ci vuole pazienza, ma da qualche parte - prima o poi - si deve iniziare. paradosalmente questa è una stagione che come club rischia di prendere la classica piega del "non ho obiettivi seri da giocarmi" già a metà dicembre. Le condizioni ideali per lanciare qualcuno ...
ℬaruch
00mercoledì 1 ottobre 2014 13:45
Alcuni appunti

Il primo è che credo che Pioli abbia in parte già sconfessato il 4-2-3-1, visto che nella ripresa di Palermo lo ha evitato come la peste, grazie anche alla situazione di vantaggio. E comunque bastava vedere la partita per capire che l’assetto andava corretto assolutamente

Il secondo è che nell’ipotesi dei due in mezzo, in rosa ci sarebbe anche Gonzalez che può starci, e visto che non lo abbiamo venduto mi auguro possa tornare utile pure lui, specie se Ledesma ha la gamba ingessata

Il terzo è che per la prima volta con Pioli abbiamo visto anche una difesa a 3, evento non scontato, specie se il terzo è un giocatore finora ai margini. Con una difesa a 3 parecchi giocatori ne gioverebbero (penso a De Vrij, in parte Basta) e forse sarebbe anche più concepibile vedere Parolo in quel ruolo assurdo di secondo centrale, se proprio non possiamo farne a meno
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 1 ottobre 2014 13:49
Re:
ℬaruch, 01/10/2014 13:45:

credo che Pioli abbia in parte già sconfessato il 4-2-3-1, visto che nella ripresa di Palermo lo ha evitato come la peste, grazie anche alla situazione di vantaggio. E comunque bastava vedere la partita per capire che l’assetto andava corretto assolutamente



Quindi secondo te nel primo tempo abbiamo fatto quello schifo di partita per colpa del modulo?
Credi che abbia sconfessato il 4-2-3-1 tout court, o il 4-2-3-1 con quegli interpreti?
cuchillo76
00mercoledì 1 ottobre 2014 13:58
Io, in tutta sincerità, non ho capito, né con quale modulo abbiamo iniziato né con quale modulo abbiamo finito.
L'unico dato palmare, immediatamente visibile, è stato Mauri più accentrato (e arretrato) e Parolo più defilato all'inizio del secondo tempo.
Per il resto, c'ho capito molto poco, anche perché col fatto che tutti portavano palla, non se capiva 'na mazza.
ℬaruch
00mercoledì 1 ottobre 2014 15:02
Re: Re:
Mark Lenders (ML), 01/10/2014 13:49:


Quindi secondo te nel primo tempo abbiamo fatto quello schifo di partita per colpa del modulo?
Credi che abbia sconfessato il 4-2-3-1 tout court, o il 4-2-3-1 con quegli interpreti?



Sì, il modulo, l'atteggiamento con cui è stato interpretato, e i suoi stessi interpreti (per rispondere alla seconda domanda), sono stati i principali responsabili. Non si può - secondo me - giocare con due difensori centrali e due mediani (di cui uno "falso") contro un avversario che in mediana schiera la linea a 6, ovvero i 4 più Dybala e Vazquez bassissimi. Le partite si vincono/perdono a centrocampo, dove noi nella ripresa siamo andati (lentamente) meglio grazie a: linea rafforzata (come ha rilevato anche cuchillo, siamo passati a tre con Parolo e Mauri mezzali ai lati di Onazi, e con Lulic e Candreva molto presenti nei raddoppi) e contingenza del risultato di 0-1. La mia sensazione è che Pioli riproporrà il 4-3-3, alla prossima. C'è una frase che dice Salvini nell'intervista che hai postato, che spiega anche perché Keita sta fuori: Pioli preferirebbe due esterni che tagliano verso il centro (lo "schema-Lulic" dell'altroieri sera, ma anche la minor ricerca del fondo da parte di Candreva), piuttosto che esterni che saltano l'uomo e vanno al cross. Immagino che per lui dal limite dell'area arrivino i pericoli più importanti, anche grazie agli inserimenti delle mezzeali (esempio: azione Felipe Anderson-Parolo a San Siro). Non mi stupirei di rivedere proprio Lulic "alto" (del resto i palloni dei primi due gol di Palermo li ha portati lui davanti, il primo scaricando su Candreva per il cross, il secondo "allungando" la salita di Onazi con l'assist a Djordjevic, questo per un mister conta), con Candreva a destra e Parolo-Onazi-(Mauri) o Parolo-Ledesma-Onazi dietro
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 1 ottobre 2014 15:17
Re: Re: Re:
ℬaruch, 01/10/2014 15:02:


...



Guarda, io posso essere più o meno d'accordo con la tua analisi della partita di Palermo. Probabilmente hai anche ragione, ma il punto è un altro.
Questa è una fase in cui la Lazio sta gettando le basi tattiche per un nuovo progetto. Al di là del fatto che per affrontare questo o quell'avversario potrebbe essere più indicato un modulo o l'altro, spero che sarai d'accordo con me se dico che mi fa orrore pensare a una squadra che cambia modulo ogni volta a seconda dell'avversario che incontra. Il modulo lo posso cambiare in corso d'opera, o se ogni tanto mi mancano giocatori chiave per il modulo base che ho scelto*, o se incontro avversari più forti. Pensare di cambiare modulo solo per adattarsi al gioco di una neopromossa è francamente sconfortante.
Ciò premesso, il modulo base dovrebbe essere quello che 1) meglio valorizza le risorse della rosa e 2) consente il raggiungimento di un equilibrio tattico. Per come la vedo io il 4-3-3 valorizza gli esterni d'attacco - che probabilmente sono gli uomini di maggior classe di cui disponiamo - mentre il 4-2-3-1 (in entrambi i casi parlo di moduli attuati disponendo di tutti i migliori giocatori) secondo me assicura un miglior equilibrio tattico. A questo punto due sono le strade possibili: o si lavora sul 4-3-3 apportando dei correttivi sul versante degli equilibri, e quindi lavorando su un centrocampo che per nessun motivo al mondo potrà essere Parolo-Biglia-Lulic, oppure si lavora su un 4-2-3-1 in cui gli uomini migliori siano ricompresi. Cioè si insegna soprattutto a Keita a fare anche la fase difensiva. Tertium non datur. Il 4-3-3 senza mediani e con la linea di difesa a centrocampo mi fa schifo. Il 4-2-3-1 con Lulic alto a sinistra mi fa ancora più schifo.

* = a Palermo mancavano diversi giocatori chiave, e quindi mi si potrebbe dire che in quel caso il modulo è stato cambiato per colpa delle assenze. Il campo però ci (a me e a Pioli) dato torto: la prestazione di Parolo come centrale di centrocampo ha sancito che se ci mancavano elementi chiave per il 4-3-3, ce ne mancavano altrettanti per il 4-2-3-1.
ReflexBlue74
00mercoledì 1 ottobre 2014 15:32
Molto pertinente la considerazione di Salvini, strano.

Anderson e Lulic sono più abili di Candreva e Lulic nel tagliare all'interno, ma nemmeno loro hanno la dote dell'inserimento senza palla.
Colpire la difesa avversaria alle spalle come fa Florenzi nella roma, una figura che ci manca maledettamente.

Per questo la grande considerazione di Pioli nei confronti di Parolo, l'unico in grado di materializzarsi in area indisturbato. Però Parolo non è un ala.
ℬaruch
00mercoledì 1 ottobre 2014 15:58
Re: Re: Re: Re:
Mark Lenders (ML), 01/10/2014 15:17:





Io aprii un topic sul fatto che la scelta di Pioli per me non rappresentava un “cambio di passo”, quindi puoi immaginare quanto la formazione, il modulo e il primo tempo di Palermo mi abbiano terrorizzato. Tu a fine primo tempo hai scritto Piollardini, io a un amico ho scritto Rejoli: abbiamo visto le stesse cose, insomma, gli stessi fantasmi a grandi linee. Io però non ho le stesse tue certezze sull’infondatezza di un 4-3-3 con Parolo-Biglia-Lulic, che in due partite e mezzo ha fatto tantissimo (un esordio di assestamento a San Siro si può anche immaginare), mentre ho le stesse tue certezze sull’assenza di rincalzi, specie in mezzo, almeno finché ci sarà un Ledesma così. A Palermo ero d’accordo con te sul fatto che avrebbe dovuto comunque giocare Ledesma, in un ipotetico 4-3-3. Chissà, magari non andava così male, ma controprova non ne avremo. Quando torna Biglia giocherei come il primo tempo di Genova, con terzini e mezze ali più “alternanti” nel salire. A quel punto noi capiremo se siamo predatori o prede, perché se dai al predatore la struttura fisica (leggi fondamenta, punto d’equilibrio) della preda rischi di farlo morire non dico di fame, ma magari di depressione
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 1 ottobre 2014 16:04
Ti faccio una domanda di metodo: pensi che un modulo, qualunque modulo, possa avere la priorità sul talento? Cioè: al di là dei motivi più o meno validi addotti per spiegare la sua esclusione, tu concepisci che dalla Lazio attuale possa star fuori Keita? Io ragionerei sempre su moduli, formazione ed equilibri partendo da alcuni punti fermi, immutabili. E lui sarebbe sempre uno di questi.
ℬaruch
00mercoledì 1 ottobre 2014 16:25
Re:
Mark Lenders (ML), 01/10/2014 16:04:

Ti faccio una domanda di metodo: pensi che un modulo, qualunque modulo, possa avere la priorità sul talento? Cioè: al di là dei motivi più o meno validi addotti per spiegare la sua esclusione, tu concepisci che dalla Lazio attuale possa star fuori Keita? Io ragionerei sempre su moduli, formazione ed equilibri partendo da alcuni punti fermi, immutabili. E lui sarebbe sempre uno di questi.



Quello di Keita è un esempio su tanti o è il tema della domanda? Su Keita: per me è un punto fermo, ma nel caso della Lazio coincide col modulo, perché Keita sta nel 4-3-3 come lo zafferano sul risotto, e inoltre la sua esclusione è stata indipendente dal modulo. Sul concetto: non ne farei un dogma assoluto. Se Conte trova la quadra col 3-5-2 e Pirlo play e giochi le partite con Ogbonna in campo e Marchisio in panchina, ci sta. Eppure Marchisio è un giocatore abbastanza fondamentale. Sono d'accordo con la pulizia dei moduli senza neanche mezzo fuori-ruolo, meno con la santità di un totem che tiene in ostaggio un sistema di gioco. A meno che non si chiami Maradona o Ibrahimovic
Drenai71
00mercoledì 1 ottobre 2014 16:35
per come la vedo io, se non giochiamo col 433 è perfettamente ammissibile che keita non sia titolare fisso. e mi stupisco che il suo primo sostenitore, ML, sia così contrario al 433 che di fatto lo renderebbe inamovibile o quasi.
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 1 ottobre 2014 17:04
Re:
Drenai71, 01/10/2014 16:35:

per come la vedo io, se non giochiamo col 433 è perfettamente ammissibile che keita non sia titolare fisso. e mi stupisco che il suo primo sostenitore, ML, sia così contrario al 433 che di fatto lo renderebbe inamovibile o quasi.



Pensare che non si debba dare una maglia a Keita e poi pensare al modulo per me è follia pura. Incompetenza, nel caso di un allenatore professionista.
Poi una volta che gli hai dato una maglia ragioniamo sul modulo: il 4-3-3 visto nelle prime uscite stagionali è spazzatura. Va corretto o abbandonato.
Drenai71
00mercoledì 1 ottobre 2014 17:06
ma era quello che permetteva di dare una maglia a keita di default.
tra l'altro non è il modulo che fa o disfa l'equilibrio. la roma di garcia gioca col 433 e in 2 anni non l'ho mai vista con la difesa scoperta manco per un secondo.
Mark Lenders (ML)
00mercoledì 1 ottobre 2014 17:16
Ma la maglia a Keita di default in una squadra come la Lazio attuale va data a prescindere dal modulo! Cioè, rendiamoci conto: qui stiamo ragionando se è meglio che giochi Keita o Lulic!! Dai ragazzi, per favore. O sto ragazzo non si allena bene, o ci sono questioni legate al rinnovo del contratto, oppure che Keita stia fuori da questa Lazio è ver-go-gno-so. Quanto al modulo: mai detto che fa o disfa l'equilibrio. Dico che se giochi con Candreva e Keita sulle ali il centrocampo non può mai essere Parolo-Biglia-Lulic. Ma mai eh. E comunque io parto da Candreva-Keita, non da Parolo-Lulic. Se devo sacrificare qualcuno agli equilibri sacrifico uno scarpone, non il miglior talento.

PS: La roma gioca con Nainggolan (o Strootman) a coprire la fascia di Gervinho, con un'ala come Florenzi per compensare Pjanic intermedio e con De Rossi davanti alla difesa. Lulic non è né Nainggolan né Strootman, Biglia non è De Rossi e Candreva non è Florenzi, mentre purtroppo Parolo non è che copra molto più di Pjanic...
Se vuoi giocare col 4-3-3 con Candreva e Keita sulle ali serve ALMENO un Onazi al posto di Lulic; se non anche un Gonzalez al posto di Parolo.
Drenai71
00mercoledì 1 ottobre 2014 18:04
non si può togliere parolo, se si vuol fare il 433. è la novità principale della filosofia di pioli nonchè il motivo per cui continuiamo a vedere la lazio attaccare con piu uomini di come eravamo abituati.
che onazi toglierà il posto a lulic a regime se si vuole insistere con keita lo trovo abbastanza prevedibile.
peraltro se andiamo a scavare nei topic precampionato a proposito del centrocampo, onazi-biglia-parolo credo fosse il piu gettonato.
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