Mark Lenders (ML)
00mercoledì 4 febbraio 2015 16:18
Chi viene? Fino a domani distinti a 14, io sto andando a comprarne uno. Nordest così facciamo un saluto a Boks, che ultimamente latita?
ℬaruch
00mercoledì 4 febbraio 2015 16:24
Io ci sono al 99%. Reflex (e tutti gli altri), ce la facciamo a conoscerci? Nordest ok per me
pizzeman
00martedì 10 febbraio 2015 14:13
nessuno ha voglia di scrivere?
a me sta partita mi ricorda tanto altre due sconfitte in casa di quest'anno: udinese e juve. Uscivamo con le ossa rotte da genova, empoli e cesena e avevamo una partita in casa per reagire e dimostrare chi siamo.
Tutte e tre le volte (lasciamo la parte gli arbitraggi) la squadra è andata in svantaggio ed è morta. Ieri anche con un uomo in meno, ma conta poco, guardo l'atteggiamento. Nessuna reazione organizzata, solo un impotente isteria.
In realtà non sono preoccupato, credo che questo faccia parte del percorso di crescita. E se devo dire la verità ieri abbiamo giocato molto meglio che con udinese e juve.
Dopo palermo e parma ci sarà magari un'altra risurrezione a udine, a certificare che siamo una squadra da quarto-quinto posto. Certamente non di più.
ReflexBlue74
00martedì 10 febbraio 2015 15:04
Leggo solo oggi. Peccato, una rimpatriata con i
vecchi e un saluto a Baruch che non conosco mi avebbero fatto piacere. Serata doppiamente sfortunata.
Se ricapita e non mi faccio vivo contattemi in pvt, anche su wazzup per chi ha il contatto.
ReflexBlue74
00martedì 10 febbraio 2015 15:50
Sulla partita. Poco da dire, ma ripartirei come spunto di riflessione da un argomento caro a ML e che condivido solo in parte: le partenze a tavoletta.
La mia opinione è che ci siamo lasciati fuorviare dall'evidente dicotomia che ha bollato alcune delle sfide chiave della stagione (Inter, derby, Genoa a Marassi, Firenze, Cagliari) concentrandoci sul -presunto?- calo fisico che ha contrassegnato i secondi tempi.
In realtà, e penso di averlo già sottolineato, in tutte le gare in questione il tecnico avversario ha operato durante l'intervallo un significativo correttivo tattico. Tutti tranne Zeman, ovviamente. Mancini ci ha pensato addirittura al 40' sottoponendo Dodò a una pubblica umiliazione.
Correttivi che non sono mai stati interpretati e presi di petto con reattività dal nostro mister.
Poi ci sono le gare più o meno monocordi, nel bene o nel male. Quella di ieri, Empoli, Cesena tra le negative; Milan in casa, Cesena in casa, Sampdoria, Torino le positive; Parma, Verona, Chievo così e così.
Le negative lasciano la sensazione di una Lazio sulle gambe; le positive di una Lazio straripante fisicamente.
Mi chiedo: è la condizione atletica che limita o potenzia le nostre prestazioni o, viceversa, sono la preparazione e l'interpretazione in corso d'opera di Pioli a mettere sotto la lente d'ingrandimento lo status fisico più di quanto meriterebbe?
La verità probabilmente è nel mezzo, ma io propendo più per la seconda interpretazione.
Mark Lenders (ML)
00martedì 10 febbraio 2015 18:28
Re:
ReflexBlue74, 10/02/2015 15:50:
Mi chiedo: è la condizione atletica che limita o potenzia le nostre prestazioni o, viceversa, sono la preparazione e l'interpretazione in corso d'opera di Pioli a mettere sotto la lente d'ingrandimento lo status fisico più di quanto meriterebbe? La verità probabilmente è nel mezzo, ma io propendo più per la seconda interpretazione.
Secondo me - come dicevo anche altrove - la Lazio di quest'anno è una squadra che la mette sempre sul ritmo. Quando ne ha e finché ne ha riesce quasi sempre a schiacciare l'avversario. Ieri ha semplicemente trovato una squadra che di ritmo non ne ha meno, anzi. Peccato per l'inferiorità numerica che ha falsato la partita, ma credo che sarebbe stata complicata anche in undici. E mi sarebbe piaciuto vedere se Pioli sarebbe stato capace di trovare qualchje soluzione alternativa...