Gabriele Paparelli querela

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Mark Lenders (ML)
00martedì 2 dicembre 2014 12:34
Non sapendo dove mettela la metto qui, visto che il fatto originario risale a 35 anni fa.

A una cena di romanisti pezzi di merda, la maggior parte dei quali - verosimilmente - dovrebbe fare capo al gruppo "Vecchia Guardia", tanto per cambiare sono stati intonati i famigerati cori contro Paparelli. Di più grave rispetto al solito ci sono due cose: 1) l'occasione conviviale, gioiosa, che cancella l'alibi (peraltro insussistente) dell'adrenalina da stadio; 2) i pezzi di merda sono tutti grandi e grossi, non c'è manco un ragazzino. Per fortuna i pezzi di merda sono anche idioti, e così hanno filmato questa bella performance e l'hanno postata su Facebook: www.facebook.com/video.php?v=763646297046805&set=vb.263994743678632&type=2&...

Immediatamente alcuni laziali hanno salvato il filmato, che appena intuita la mala parata era stato frettolosamente cancellato dall'autore, e l'hanno condiviso a oltranza al fine di identificare uno per uno i suddetti pezzi di merda.
Di fronte a tanta infamia è stata diversa dal solito anche la reazione di Gabriele, che ha rifiutato le scuse e ha preannunciato querele. Finalmente. Mi auguro che si tratti di famiglie in difficoltà e che i soldi che dovranno pagare incidano pesantemente sui loro bilanci. In ogni caso mi pare che per una volta si sia data la risposta giusta: anziché lamentarsi genericamente si è fatto di tutto per identificare personalmente i responsabili e per farli pagare. Questo dovrebbe succedere SEMPRE, ogniqualvolta il confine della civiltà e dell'umanità viene superato.

http://www.lalaziosiamonoi.it/news/il-vergognoso-video-dei-cori-su-paparelli-il-figlio-questo-e-troppo-querelero-tutti-49336

Sembra che ormai basti nascondere qualsiasi infamia sotto l'etichetta della "goliardia", per aspettarsi giustificazioni e ridimensionamenti in toto. Peccato che non sia così, che un ragazzo che muore allo stadio non sia qualcosa da narrare con spensieratezza, e che i soliti cori ingiuriosi non siano canzoncine burlone così adatte agli incontri conviviali. Qualcuno deve pensarla così, invece, stando al video che è diventato spiacevolmente virale sul web. Una rimpatriata, una cena, un gruppo di tifosi giallorossi impegnati a cantare un coro diffamatorio contro Vincenzo Paparelli. Un abitué, da trentacinque anni a questa parte. Immagini grottesche, ancora più grottesche se si considera che a divulgare la clip è stato probabilmente uno dei diretti interessati. Forse aspettandosi l'encomio. Le parole di Gabriele Paparelli, sulle frequenze di Radiosei, durante la trasmissione La Voce della Nord, suonano ovviamente in tutt'altra maniera: "Goliardico? mi verrebbe da dire una parolaccia, ma non la dico. Allora voglio nomi e cognomi di tutti i cari defunti di quei signori. Faccio qualche coretto anch'io. Sono arrabbiato, perché qui siamo arrivati al limite dell'umano, dell'idiozia. Non capisco cosa ci sia di goliardico nell'insultare un poveraccio che è morto allo stadio". E pensare che poco più di un mese fa ricorreva l'anniversario della morte di Vincenzo, e sulle mura del Verano compariva l'ennesima scritta della vergogna. Prontamente poi, era stata coperta proprio da un gruppo giallorosso. Un segnale per prendere le distanze da un orrore, una mancanza di rispetto, che si ripete puntualmente negli anni: "Uno di queste persone ritratte nel video mi ha scritto in privato su facebook per pormi le sue scuse. Non le ho accettate. Parliamo di tutta gente adulta, grande e vaccinata. Sapevano cosa stavano facendo. E non mi parlassero dei fumi dell'alcol, a cinquant'anni se bevi un bicchierino non comprometti le tue facoltà mentali. Mi viene da pensare che apprezzino l'etichetta della tifoseria che insulta i morti, ogni anno è così". Ogni volta, da quel 28 ottobre 1979. La misura è colma, per la famiglia Paparelli: "Ho sopportato 35 anni, sono sempre stato zitto. Ma questa volta non la passano liscia, ci sono nomi e cognomi, querelerò tutti. Siamo stanchi di ricevere insulti gratuiti. Non erano giustificati allora, non lo sono adesso. E' finita la mia pazienza, perché ho visto chi erano: gente adulta. I ragazzini li posso anche scusare, ma loro no: sanno di cosa stanno parlando, magari conoscevano mio padre, magari erano anche presenti quel giorno. Ho sempre cercato di buttare acqua sul fuoco. Ma adesso sono arrivato al limite, avevo la pelle d'oca a vedere quel video, con quell'atmosfera festosa mentre cantavano quel coro. Fatevi un esame di coscienza, pensate come vi sentireste voi se insultassero da anni vostro padre".
ℬaruch
00martedì 2 dicembre 2014 14:42
Mi fa felice che Gabriele vada fino in fondo. Dubito però che la cosa pesi più di tanto sui bilanci di quei poveracci

Art. 724 Codice Penale. Bestemmia e manifestazioni oltraggiose verso i defunti.

Chiunque pubblicamente [c.p. 266] bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la divinità o i simboli o le persone venerati nella religione dello Stato [c.p. 402, 403, 404] (1), è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309 [disp. att. c.p. 19-bis].

La stessa sanzione si applica a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti [c.p. 407] (2).
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