|
  01/02/2015 16:56 | |
Ho visto solo il secondo tempo e neanche bene, ma mi è sembrata una sconfitta figlia della stanchezza. Quelli correvano il doppio, abbiamo pagato lo sforzo di Milano.
So che adesso saranno tutti indignati perché abbiamo perso con Defrel e Brienza, ma io un po' me l'aspettavo e non ne faccio un dramma. Diciamo che è un prezzo che pago "volentieri" per l'impresa di martedì.
Il vero interrogativo è un altro, semmai. L'anno prossimo, quando (si spera) giocheremo ogni tre giorni, situazioni del genere saranno molto frequenti? Io temo che se questa squadra continuerà ad aver bisogno sempre e comunque dei ritmi alti per fare la differenza la risposta sarà sì. Oggi che non avevi le gambe non aveva alcun senso provare a fare la partita esponendosi a puntuali contropiedi. La partita la fai quando hai le energie per farla, altrimenti aspetti.
|
| |
|
| |
|
| 01/02/2015 17:39 | |
Solita Lazio da trasferta sui campi di provincia.
Parma empoli chievo cesena... quattro prestazioni simili e diverse nel risultato solo per caso.
Pioli si dimostra poco lungimirante, forse un po' troppo pieno di sé.
Queste partite si vincono con l'umiltà. ..
|
| |
|
| 01/02/2015 17:45 | |
Partita abbastanza prevedibile.
Troppi assenti, un attacco che io non avrei mai proposto (contro una squadra che corre, e si sapeva, avrei proposto un terzetto diverso), alcuni giocatori sulle gambe, una linea difensiva da brivido, giocatori non adeguati per giocare in situazioni di emergenza (uno tra Ledesma e Cataldi è di troppo: va bene uno solo, due no).
Non mi sconvolge questa sconfitta, abbastanza annunciata.
Non ho visto 'sta grande presunzione di Pioli. Anzi, mi è sembrato assai poco scafato sia nella formazione iniziale, sia nei cambi.
Per me la temeva molto questa partita, come noi, del resto.
|
| |
|
| 01/02/2015 20:11 | |
In linea di massima sono d'accordo con cuchillo e quasi per niente con chi parla di presunzione, approccio, problema mentale e supercazzole simili.
Da quel che ho visto direi che abbiamo perso perché correvamo di meno e perché in campo non c'era abbastanza qualità per compensare il deficit dinamico. Del resto De Vrij, Radu, Biglia e Felipe Anderson sono nettamente superiori ai loro sostituti andati in campo oggi, e pure un cambio come Lulic sarebbe stato utile per far rifiatare chi veniva da due partite intensissime contro il Milan. Non si può andare sempre a cento all'ora, l'ho sempre detto e ne sono convinto ogni giorno di più.
PS: Ho beccato un'intervista di Pioli su Sky in cui sostanzialmente diceva che la squadra non ha giocato "con il solito ritmo". Quando capirà che non si possono giocare 38 partite al ritmo delle due giocate col Milan diventerà un grande allenatore.
|
| |
|
| 01/02/2015 20:16 | |
sono molto d'accordo con questo ultimo post. è la stessa cosa che ho pensato io dopo la partita. oggi si è veramente sentita la mancanza di qualità dovuta ai troppi assenti.
quando la squadra gira a mille possiamo permetterci diversi cambi, quando non abbiamo benzina, come oggi, possiamo sfangarla solo con la maggior qualità, che però oggi non c'era.
di fatto eravamo una squadra raffazzonata che non si reggeva in piedi contro una squadra raffazzonata che però ha dato tutto.
e la partita ne è stata la conseguenza.
finora aparte la juve nessuno ci aveva sovrastato nel gioco, fino al... cesena. non è un problema tattico o di presunzione (per quanto a posteriori pioli la formazione non l'ha azzeccata). semplicemente non ne avevamo piu, nè fisicamente nè mentalmente.
|
| |
|
| 01/02/2015 20:44 | |
cuchillo76, 01/02/2015 17:45:
Non ho visto 'sta grande presunzione di Pioli. Anzi, mi è sembrato assai poco scafato sia nella formazione iniziale, sia nei cambi. Per me la temeva molto questa partita, come noi, del resto.
Però il cambio Ledesma-Keita sullo 0-0 è decisamente offensivo, e non è manco un caso che neanche ci siamo sistemati che Defrel ha segnato dalla mattonella dove poco prima ci sarebbe stato Ledesma. Magari portavamo a casa lo 0-0, chissà. Ciò non toglie - certo - che né la formazione né l’atteggiamento erano quelli giusti, a prescindere dal cambio che invece di legare ha allungato ancor di più la squadra. Ma sono discorsi, quello sulla mattonella dove ci poteva essere Ledesma, che definirei "rejani". In tempi di assenze di alibi però io non trovo giusto che una squadra di cui fino al giorno prima elogiavamo la capacità di farsi trovare pronti dei sostituti - financo Novaretti - non sia in grado di proporre una sola azione da gol contro una squadra che in 5 mesi ha battuto solo il cadavere gelato del Parma e che nelle ultime 4 in casa aveva perso 0-3 col Genoa, 1-4 con la Fiorentina, 1-4 col Napoli, e 2-3 col Torino. Ok, non avevamo gamba, ma è un discorso che io posso accettare se schiatti dopo aver comunque provato a dare un'impronta al match, qualunque essa sia, anche solo per 20 minuti. Boh. Magari con un po' di lucidità in più (sì, penso soprattutto alla gestione dei palloni di Candreva) la sfangavamo pur senza gamba e senza elementi di prim'ordine
|
| |
|
| 01/02/2015 23:14 | |
Mark Lenders (ML), 01/02/2015 20:11:
In linea di massima sono d'accordo con cuchillo e quasi per niente con chi parla di presunzione, approccio, problema mentale e supercazzole simili.
Da quel che ho visto direi che abbiamo perso perché correvamo di meno e perché in campo non c'era abbastanza qualità per compensare il deficit dinamico. Del resto De Vrij, Radu, Biglia e Felipe Anderson sono nettamente superiori ai loro sostituti andati in campo oggi, e pure un cambio come Lulic sarebbe stato utile per far rifiatare chi veniva da due partite intensissime contro il Milan. Non si può andare sempre a cento all'ora, l'ho sempre detto e ne sono convinto ogni giorno di più.
PS: Ho beccato un'intervista di Pioli su Sky in cui sostanzialmente diceva che la squadra non ha giocato "con il solito ritmo". Quando capirà che non si possono giocare 38 partite al ritmo delle due giocate col Milan diventerà un grande allenatore.
E' dalla prima partita che dosiamo male le energie, all'interno del match e più in generale, ma mi sono anche convinta che questa squadra va bene solo se gioca forsennatamente, nascondendo così tutti i difetti. Vero però che poi metà della rosa è infortunata, non a caso. Allora mi chiedo: giocando a ritmi bassi staremmo dove siamo ora? Questa squadra può permettersi di giocare diversamente? Non lo so. So che se non altro si fa amare molto più di quella di Reja, per qualità di gioco e per fiammate di carattere. Ma alla fine il famoso salto di qualità richiede giocatori all'altezza, che ti risolvono le partite anche se non ce la fai a correre 90 minuti o se sei un po' sfortunato. Gioco, corsa, volontà non bastano, non basteranno mai a coprire le inadeguatezze della rosa.
|
| |
|
| 01/02/2015 23:41 | |
ℬaruch, 01/02/2015 20:44:
Defrel ha segnato dalla mattonella dove poco prima ci sarebbe stato Ledesma.
Non so se Ledesma si sarebbe fatto trovare lì.
Oggi ho contato 5 disimpegni sbagliati nei primi 25 minuti su, credo, 7 palloni giocati.
E' un giocatore che, semplicemente, per dirla alla Cosmi parlando di Baronio ai tempi del Perugia, come prima cosa deve tornare a far vedere di essere ancora un atleta prima ancora che un calciatore.
Io credo che lui e Candreva oggi abbiano fatto, e di gran lunga, la peggior partita di sempre con la Lazio.
Mauri, di sicuro, la peggiore dai tempi di Ballardini.
Con Reja non l'ho mai visto giocare così male. E credo neanche con Petkovic.
Io non riesco a trovare spiegazioni diverse dal fatto che oggi, negli 11 effettivi, la Lazio non era migliore dell'Atalanta titolare o del Verona titolare.
Le riserve della Lazio, lo abbiamo detto, non sono affatto da buttare via, ma a condizione che ne giochino 3, arrivo a dire 4.
Ma 7 tutte insieme non ce la si fa, tanto più contro una squadra che oggi aveva grandi motivazioni, tanta corsa nelle gambe e un paio di elementi in stato di grazia.
Per me Pioli può aver sbagliato formazione ma ho il convincimento - forse sbagliato - che non ha affatto snobbato l'avversario. E anche nei giocatori in teoria di maggiore personalità ho colto un timore per questa partita perfino esagerato. Forse l'ansia da prestazione, la paura di sbagliare la partita "facile".
Non mi è sembrata affatto una Lazio presuntuosa, che è scesa in campo pensando di aver già vinto. Anzi, muoverei il rimprovero contrario.
|
| |
|
| 02/02/2015 09:09 | |
Una giornata storta.
Capita, può capitare. E' sempre capitata. Si scelga la declinazione migliore del verbo capitare.
Salernitana Lazio, almeno un paio di Reggina-Lazio e di Venezia-Lazio. Novara-Lazio e Cesena-Lazio in epoche più recenti. Il calcio (e la storia della Lazio) è pieno di esempi di gare simili.
Quel che è certo che i miei occhi di vecchio tifoso (ma ancora giovane virgulto  ) mi hanno fatto capire dopo pochi minuti che sarebbe stata una domenica di merda.
Troppe assenze (sette titolari+primi ricambi), troppi impegni ravvicinati, troppa differenza di motivazioni tra noi e loro.
Dispiace per le modalità, ecco. E per il fatto che la Lazio dificilmente riesca a svangare il pareggiaccio (ossia lo 0-0 scialbo che maschera una potenziale sconfitta che sul campo avresti meritato).
Lascerei comunque da parte i discorsi su "De Feudis e Renzetti" perchè ieri avevi in campo gente che vale forse anche meno. [Modificato da est1900 02/02/2015 09:09]
|
| |
|
| 02/02/2015 11:57 | |
Il pareggio non è arte di Pioli. Ce lo dice il cambio Keita-Ledesma, e ce lo dice il fatto che ne abbiamo pareggiate solo 4, ovvero il minor numero della Serie A escludendo il Parma che ha perso 17 partite su 21.
La partita è di facile lettura: non abbiamo corso, né in fase di recupero palla (nostra specialità), né in quella propositiva (altra specialità). La domanda è: perché non abbiamo corso? Qui io dissento dall’addossare ogni colpa alla condizione fisica, elogiata fino a qualche giorno fa. Probabilmente in una squadra orfana degli strappi centrali di Biglia, di quelli da mezzala di Lulic e di quelli laterali di Felipe, almeno un Onazi andava previsto in mediana. Io poi do una responsabilità indiretta enorme alla prestazione di Candreva: senza Felipe lui è sempre stato lo sbocco della manovra, e se lui crea zero occasioni (mai successo quest’anno) e salta l’uomo una volta su 6, vuol dire che il tuo unico sbocco è inceppato e che la partita è segnata
|
| |
|
| 02/02/2015 14:31 | |
NoSurrender, 01/02/2015 23:14:
Allora mi chiedo: giocando a ritmi bassi staremmo dove siamo ora?
Questa squadra può permettersi di giocare diversamente?
Attenzione a non farmi dire cose che non ho detto, però. La Lazio non deve giocare a ritmi bassi. La Lazio deve SCEGLIERE QUANDO GIOCARE A RITMI ALTI. Che è una cosa completamente diversa. Ciò detto, è chiaro che quando non giochi a ritmi alti ti serve più qualità individuale, e lì è validissimo il discorso sulle inadeguatezze della rosa. Che secondo me di qualità ne ha poca in mezzo al campo, soprattutto.
|
| |
|
| 02/02/2015 14:38 | |
ℬaruch, 02/02/2015 11:57:
io dissento dall’addossare ogni colpa alla condizione fisica, elogiata fino a qualche giorno fa.
Ma non è questione di "condizione fisica" in senso lato, da quel punto di vista la squadra sta bene e si vede. La "condizione fisica" la valuti su un periodo medio-lungo, non su una partita. Tuttavia, anche una squadra in buona "condizione fisica" può avere una partita di blackout se poco prima ha giocato partite particolarmente dispendiose. E' la storia di Zeman, questa, e mi fa ridere che dopo 20 anni di Zeman ancora siamo qui a discutere del perché le squadre (tutte le squadre, non solo le sue) possano passare da un Lazio-Juventus 4-0 a un Lazio-Lione 0-2 nel giro di due giorni, da un Lazio-Milan 3-1 e un Milan-Lazio 0-1 (con tutto il secondo tempo giocato in dieci...) a un Cesena-Lazio 2-1 nel giro di cinque giorni. Perché i giocatori non sono robot, ecco la risposta. Perché non li puoi mandare sempre a tavoletta. Perché certe volte ha senso anche mettersi dietro e prendere un punto.
|
| |
|
| 02/02/2015 15:58 | |
Aggiungerei, tra gli esempi illustri, Valencia-Lazio 5-2 (eravamo 2 a 0 per loro dopo 4 minuti) dopo il trittico terribile Chelsea-Derby-Juventus.
Tutti sapevamo che l'avremmo persa. Magari non con quel punteggio ma era chiaro che dopo quelle 3 partite sarebbe arrivata la partita di down nella gara di andata di una sfida da 180 minuti. Era un calcolo inconscio nella testa dei giocatori.
Nessuno lo fa apposta a giocare male, nessuno lo fa apposta a perdere e non vorrei sentir dire che è stata snobbata la partita di Cesena.
Il cambio Ledesma/Keita credo che lo avrebbero fatto pure Reja, Mondonico, Simoni, Trapattoni e Bruno Giorgi...
Era un cambio inevitabile sia per come stava giocando Ledesma sia perché tra Mauri e Candreva, nessuno era in grado di imbastire una giocata decente negli ultimi 16 metri.
E' stato un cambio offensivo ma secondo me anche un po' figlio delle prestazioni contingenti. Credo che anche Pioli aveva percepito la brutta aria e con quel cambio secondo me aveva mandato un messaggio tutt'altro che negativo alla squadra.
Sono convinto che se avesse messo Onazi per Mauri passando a una sorta di 4-4-1-1 con Mauri dietro Klose, allargando Cataldi a sinistra (dico solo un'opzione possibile) e l'avessimo persa lo stesso, staremmo a dire che era un chiaro messaggio di voler tenere lo 0 a 0, e per tenere lo 0 a 0 ti sei abbassato e hai preso comunque il gol di Defrel.
Io a Pioli imputo la formazione iniziale (che secondo me doveva prevedere Cavanda e Keita), imputo qualche cambio tardivo ma non me la sento di imputargli spocchia e presunzione. Almeno relativamente alla gara di ieri.
|
| |
|
| 02/02/2015 16:50 | |
Mark Lenders (ML), 02/02/2015 14:38:
Ma non è questione di "condizione fisica" in senso lato, da quel punto di vista la squadra sta bene e si vede. La "condizione fisica" la valuti su un periodo medio-lungo, non su una partita.
Tuttavia, anche una squadra in buona "condizione fisica" può avere una partita di blackout se poco prima ha giocato partite particolarmente dispendiose. E' la storia di Zeman, questa, e mi fa ridere che dopo 20 anni di Zeman ancora siamo qui a discutere del perché le squadre (tutte le squadre, non solo le sue) possano passare da un Lazio-Juventus 4-0 a un Lazio-Lione 0-2 nel giro di due giorni, da un Lazio-Milan 3-1 e un Milan-Lazio 0-1 (con tutto il secondo tempo giocato in dieci...) a un Cesena-Lazio 2-1 nel giro di cinque giorni. Perché i giocatori non sono robot, ecco la risposta. Perché non li puoi mandare sempre a tavoletta. Perché certe volte ha senso anche mettersi dietro e prendere un punto.
Sono d'accordo su tutto. Aggiungendo, come già detto, che oltre alla partita di black out totale, andando sempre a tavoletta alla fine diversi li perdi per strada per infortunio. Ma, per non dover andare sempre al massimo, serve più qualità. Purtroppo, spesso capita che coperto un ruolo se ne scopre un altro (per vendita perché era giovane e va monetizzato o perché intanto si è fatto vecchio perché lo hai preso a fine carriera) e alla fine purtoppo stai sempre con la coperta corta. Allora o fai il gioco di Reja e muori lentamente o fai il gioco di Pioli con i problemi suddetti. P.S. per me gioco di Pioli tutta la vita, tra le due opzioni, almeno ci fa vedere partite come le due Lazio-Milan. [Modificato da NoSurrender 02/02/2015 16:52]
|
| |
|
| 02/02/2015 17:07 | |
cuchillo76, 02/02/2015 15:58:
Sono convinto che se avesse messo Onazi per Mauri passando a una sorta di 4-4-1-1 con Mauri dietro Klose, allargando Cataldi a sinistra (dico solo un'opzione possibile)
Ovviamente, volevo dire Onazi per Ledesma.
|
| |
|
| 02/02/2015 17:09 | |
Per me il cambio era Keita-Candreva. Levavi il peggiore in campo ed evitavi di depotenziare l'accompagnamento offensivo di Parolo e Cataldi, gli unici che potevano portar su qualche palla interessante. Anche perché se la disamina dell'allenatore è che ci mancava il solito ritmo (giustissimo) non capisco perché la soluzione sia stata quella di allungare ulteriormente la squadra. Forse pensava di tenere più lontano il Cesena dalla nostra trequarti e il giochetto non è riuscito? Boh. Parlare dopo è facile, lo so, ma probabilmente era meglio un bel brodino caldo in mezzo con un bel cartello "chiuso per riposo settimanale" affisso sulla fase offensiva
|
| |
|
|
|
|