Pagelle Torino-Lazio 3-4

Reina 6 - Bene la parata su Linetty, con un po' di buona sorte, nulla può sui primi due gol. Sul terzo, resta nella classica situazione "troppo a metà". Certo, da qui ad ascrivergli colpe, ce ne passa.

Luiz Felipe 5,5 - Rientrante, combina una frittata sul 2 a 1 che solo un Chiffi magnanimo non trasforma nel giusto rigore. Fa anche disimpegni discreti ma non bastano per la sufficienza.

Hoedt 5 - Era stato, probabilmente, il migliore del terzetto fino a quando non decide che è il momento di regalarci la specialità della casa, che un solo un giallo provvidenziale (e una traversa sulla punzione susseguente) aveva evitato già col Bologna. Resta il sospetto di un'azione fallosa di Lukic ma l'errore è troppo brutto per essere ridimensionato. Si riscatta un po' con la torre per Caicedo ma svarioni del genere non possono essere commessi una volta a partita.

Acerbi 5,5 - Bremer si traveste da Lucioni e lo beffa in modo netto. La spinta sul suo lato non manca ma stavolta, tolto un bel cross che Patric non capitalizza, non produce risultati apprezzabili.

Patric 6 - Bene l'assist per il gol di Pereira, malissimo la palla che sparacchia altissima da ottima posizione, sull'1 a 1. Primo tempo complessivamente mediocre, decisamente migliore il secondo dove entra nell'azione che porta al rigore.

Fares 5 - Partita davvero brutta, senza un solo squillo. Non è colpa sua se le sta giocando tutte, dopo tanta inattività, una preparazione inesistente e una settimana così travagliata anche per lui. Però, se neanche nella prima mezzora, contro la squadra peggiore del torneo (in questo preciso momento) crei un pericolo, anche solo vago, qualche problema tecnico evidentemente c'è.

Parolo 5,5 - La sensazione è che, per tutta una serie di considerazioni, quest'anno risulterà più efficace in difesa. Là in mezzo, non dico che è un giocatore regalato agli avversari, ma non ha più lo smalto per incidere e determinare seriamente qualcosa che non sia qualche recupero-palla.

Pereira 6 - Sufficienza solo per il gol, anche se l'ingenuità sul fallo (falletto, direi). E' ancora imbolsito e denuncia palesemente un'assenza di conoscenza dei compagni. Già mercoledì lo metterei come seconda punta, liberandolo mentalmente dai lavori più onerosi della mezzala.

Milinkovic-Savic 6,5 - Non una prestazione memorabile ma al dunque i suoi filtranti sono l'unica fonte di gioco per tutto il primo tempo. Ottima la punizione che porta al pareggio e cambia per 20 minuti l'inerzia della gara.

Correa 5 - Mezzo punto in più per la punizione che si conquista, dal sapore di un mezzo rigore, per dove la ottiene. Tolto quello, siamo al Correa formato campionato, cioè a dire l'inutilità fatta seconda punta.

Muriqi 5,5 - Primo tempo decoroso e da una sua buona giocata nasce il vantaggio. A inizio secondo tempo, praticamente non pervenuto. Lo avrei tolto all'intervallo, al momento non può giocare più di un tempo intero.


Akpa-Akpro 7 - Migliore in campo. Fosse più solido nelle conclusioni in porta, per quanto visto fin qui, mi sbilancerei. Sembra un paradosso dirlo, ma il suo ingresso rianima una squadra troppo spenta.

Lucas Leiva 6 - Va un po' meglio di Parolo, porta il suo mattone prezioso.

Immobile 6,5 - Si conquista il rigore e lo trasforma. Ingiusto chiedergli di più, dopo una settimana del genere.

Caicedo 7,5 - Il gol se lo costruisce quasi dal nulla. E' fortunato sul rimpallo ma è bravo a crederci e a trovare il pertugio giusto. Chi dubitava delle sue reali motivazioni (io, per esempio), è stato servito.

Cataldi n.g. - Sua la palla scodellata sulla testa di Hoedt. Ben tornato, era ora.


Inzaghi 7 - Gli gira tutto bene, oggi, ma la fortuna bisogna andarsela a prendere. Ma al di là della giornata iniziata e chiusa con la camicia addosso - dopo una settimana, va detto, terrificante - ciò che "sconvolge" è il fatto di avere tutti dalla sua parte e lo vedi palesemente da quello che mettono in campo giocatori che avrebbero, in teoria, tutto il diritto di essere stanchi, scontenti o poco motivati. Che giochino bene o giochino male, c'è sempre una sensazione d'impegno da parte di tutti che, a tratti, quasi ti commuove. E quello di trasferire motivazioni, dal mio punto di vista, è il compito più difficile e più rilevante per un allenatore.