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Pagellone girone andata 2018/19

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2019 14:42
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31/12/2018 19:16
 
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Strakosha 5,5 – Insufficienza perché c’è molto del suo nel derby perso. Tolto quello, grosso modo siamo in equlibrio tra punti portati e punti che ha sulla coscienza, soprattutto i due di Saponara.

Proto 5,5 – Resteremo col dubbio se sappia parare o no. Di sicuro, a ogni tiro gli segnano. Il dato certo è che è sfortunato.

Acerbi 6,5 – Potrebbe essere anche qualcosa di più, considerati anche i gol, tutti importanti, messi a referto. Ma in tutta sincerità, mi aspettavo un rendimento ancora migliore. Il giocatore c’è, il difensore un po’ meno. Confidavo in una leadership ancora più spiccata e che la sua presenza migliorasse qualche elemento. Così, per ora, non è stato. Ma comunque tra i migliori, fin qui.

Radu 6,5 – Rendimento quasi sempre elevato, eccezion fatta per una piccola slot di partite tra metà novembre e metà dicembre, suppergiù. Sta quasi ripetendo la stagione scorsa e non ci credevo granché.

Luiz Felipe 5,5 – Alla fine, quel mezzo punto sta tutto nella vittoria di Bologna, dove c’è molto del suo. Per il resto, involuzione sensibile rispetto alla partita media dello scorso anno, che già non era un granché.

Bastos 4,5 – Solo brutte partite e brutti spezzoni. Da tenere lontano dal campo.

Wallace 5 – Mi tocca dargli mezzo punto in più per il gol ultra-determinante di Marsiglia. Senza quell’inzuccata, magari passando in svantaggio, non so come si sarebbe messo il percorso-qualificazione, anche se, ora possiamo dirlo, il Marsiglia lo abbiamo molto sopravvalutato. Per il resto, giocatore semplicemente impresentabile.

Caceres 5 – La palla sbucciata nel derby è forse la fotografia più giusta per il suo anno di Lazio. Non so quali siano i veri problemi – e se siano ascrivibili o meno alla sua vita extra-campo – ma la sua storia alla Lazio si è rivelata sbagliata.

Armini n.g. – Che piacevole sensazione, quei pochi minuti, però.

Marusic 4,5 – Mai avrei pensato che fosse questo giocatore qui, un anno fa, di questi tempi. Prestazioni sconcertanti e quando sono state un filo accettabili, immancabile è arrivato il gesto idiota. Non solo col Torino, era già capitato in passato (Sassuolo, un anno fa). Serve un sostituto ora, subito. Ma ci credo poco.

Basta 3 – La sua serata di straordinaria follia ha avuto l’esito di farci giocare il sedicesimo col Siviglia. Per carità, magari come dice il Cericola, questo Eintracht è al livello del Napoli, e saremmo finiti sotto egualmente. Tuttavia, dopo il derby e Lazio-Inter, la più grande delusione, fin qui, è aver reso inutile Lazio-Eintracht per nostra manifesta inferiorità.

Patric 5 – Aveva dato qualche segnale positivo, da farmi credere che fosse tornato quello, più che decoroso, del 2016/17. Invece, da quando ha annusato aria di titolarità è tornato quello del primo e del terzo anno.

Parolo 7 – Voto simbolico, sarebbe più giusto un 6,5. Ma in questi 4 mesi è stato il vero trascinatore. Per certi versi, ha preso il posto di Milinkovic. Gol semplicemente fondamentali, in Italia e in Europa, e un contributo morale e psicologico alla squadra perfino in crescendo.

Berisha 5 – Parma gli dà mezzo punto in più perché ciò che si è visto, soprattutto in Europa, è da museo degli orrori. L’ho ribattezzato Firmani ma il Firmani del 2007/08 valeva due volte questo Berisha.

Lucas Leiva 5,5 – Sapevamo che il rischio poteva essere uno schianto da 8 a 6, nel rendimento stagionale. Il rischio si è concretizzato. Il problema, però, sono i guai fisici sommati a un rendimento accettabile che significa, nell’insieme, rendimento insufficiente. Però, è uno di quelli carismatici, che comunque servono anche senza (più) eccellere nella prestazione tecnico-tattica.

Badelj 4,5 – A differenza di Berisha non gli riesce neanche una giocata offensiva determinante. Delusione cocente, più del kossovaro, che per una valutazione così bassa e per il fatto che prima di noi era fatta con la Sampdoria, più di qualche dubbio addosso me lo aveva lasciato. Su di lui non avevo dubbi, invece, per quello che era chiamato a fare.

Cataldi 6 – Sempre decoroso, perfino in partite mai nate come Lazio-Inter. Quasi mi dispiacerebbe se partisse ora. Credo che una mano possa darla da qui alla fine.

Milinkovic-Savic 5 – Dopo un’eclissi lunghissima, da qualche partita si è ripreso un po’ la scena. Ancora nulla di trascendentale ma la strada sembra giusta. Certo, alla buon’ora…

Murgia 4 – Quando lo vedo - dico davvero -, mi chiedo cosa possa dare di meno un qualsiasi centrocampista del Novara, del Pro Piacenza, della Pro Vercelli. Non so cos’abbia da un anno a questa parte. Ma non era questo giocatore, i primi tempi in cui lo vedemmo giocare.

Lukaku 5 – Due spezzoni decorosi in mezzo a tantissimo nulla. Ma nulla nel senso che manco ci sta.

Durmisi 5 – Pagato quanto Marusic ma almeno Marusic lo scorso anno, in autunno, mi aveva trasmesso segnali incoraggianti e ci cascai. Lui, manco quello.

Luis Alberto 5 – Stagione fin qui da dimenticare. Se mettiamo insieme tutti i minuti davvero buoni giocati, non arriviamo a 300. Del resto, senza di lui questa squadra non ha un minimo di imprevedibilità e gli spettacoli massimi cui puoi assistere sono gli Udinese-Lazio o i Lazio-Fiorentina. Già per un Lazio-Cagliari, lui è un elemento indispensabile. Un errore non averlo ceduto, se è vero che offrivano 25/30. Anche perché, più di Milinkovic, ha la faccia di chi ti fa il favore a giocare nella Lazio.

Correa 6 – Sono un po’ avaro perché fa delle cose che m’indispongono e denotano davvero scarsa intelligenza. Parlando un pomeriggio con Fascetti, la prima cosa che mi diceva dei giocatori che gli elencavo era se fosse intelligente o no. Poi parlava dei piedi. Ecco, lui mi pare che abbia proprio il limite dell’intelligenza. Il calcio a palla lontana che rifila a Izzo per me è la spia di un approccio mentale a questo gioco. Detto questo, considerando che è nuovo acquisto e che non è manco un titolare, la sua parte l’ha fatta più che onorevolmente.

Immobile 7 – Voto importante ma che ci sta tutto. Se togliamo la flessione di dicembre, ha davvero portato la carretta contro ogni mia aspettativa. Tenere questa media-gol da 2 due anni e mezzo, decimale più decimale meno, è fuori dalla grazia di Iddio. Lui ci sta riuscendo, semplicemente perché il suo tratto antropologico è diverso. Ha lo stesso tratto di Radu, Lulic, in fondo anche di Parolo. Ed è purtroppo su questi che dobbiamo fare reale affidamento, in termini di continuità, fino a fine stagione. Non su altri, temo.

Rossi n.g. – Pochi spezzoni ma molto brutti.


Inzaghi 7 – Lo sappiamo, è uno che non s’inventa nulla, né a inizio partita né durante. Neanche voglio parlare, quindi, di come “gioca” la Lazio, se bene, se male, se meglio rispetto ai valori tecnici che ha o se peggio. Sono discorsi troppo lunghi da fare in un pagellone. Ma lui è un grande motivatore. E come faccia non lo so. Non mi spiego come, nonostante una campagna-acquisti FALLIMENTARE, con una squadra tecnicamente inferiore (largamente inferiore) a quello dello scorso anno, ancorché con meno punti, si trovi al quarto posto e ai sedicesimi di finale. Si perdono le prime due con Napoli e Juve ma poi ne vince 5 di fila tra campionato e coppa. Si prendono due sveglie come Derby e Francoforte ma poi si batte la Fiorentina giocando di solo cuore. Prendi un gol dopo un minuto a Bergamo e io là a dire, contro il miglior attacco del campionato, mo’ ci seppelliscono di gol in contropiede e, invece, “moralmente” la pareggiamo, come direbbe Giampaolo. Da inizio anno mi aspetto una barca che non vede l'ora di andare alla deriva e invece la barra è diritta e la ciurma è tutta con lui. Non so come faccia. E per questo gli dico bravo.

Tare 5 – C’è ancora un girone di ritorno per dimostrare che Badelj, Berisha e Durmisi siano giocatori di calcio o utili alla causa e soprattutto per dimostrare che le permanenze di Luis Alberto e Milinkovic siano state scelte giuste. Per adesso, le ha perse tutte. Manco posso dire che ha azzeccato Acerbi e Correa perché, malcontati, sono costati 30 milioni in due. Lui è la mia più grande delusione stagionale, fin qui. Ma ci sono ancora 5 mesi, hai voglia a smentirmi o a mettere, a gennaio, qualche bella toppa a colori.

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