Pagelle Lazio-Inter 0-3

STRAKOSHA 5 - Quando va bene dà l'idea di non poterci fare niente, quando va male ci mette pure del suo.
LUIZ FELIPE 5 - Dalla sua parte giostra Perisic. Che non fa neanche una partita trascendentale: semplicemente, quando gli va di fare una cosa più o meno la fa. Il Ramos de noantri non si riscatta neanche con la palla tra i piedi, fondamentale in cui spiccava. E' grigio in tutto e per tutto, perfettamente mimetizzato nella mediocrità generale.
ACERBI 5 - Icardi è forte, e non solo a buttarla dentro. Icardi  ha sempre l'idea giusta e la realizza nel modo più essenziale, quindi marcarlo è un lavoraccio per chiunque. Quando trova clienti del genere si intuisce come mai, questo buonissimo difensore, non sia riuscito a sfondare ai massimi livelli: perché probabilmente gli manca l'ultimo gradino. Da questo punto di vista è perfetto per la Lazio di Lotito.
RADU 5 - Mezzo punto in più perché è l'unico, insieme a Parolo e Lulic, che affronta la partita con la giusta quantità di sangue nelle vene. Una partita annunciata come "Vendication" (cit. Franco Melli) e che invece abbiamo giocato con rassegnazione. Io capisco che leggendo le formazioni già si poteva capire come sarebbe finita, però almeno combattere contro queste merde era un dovere. Detto questo, diverse azioni cruciali lo vedono sul banco degli imputati e da quelle responsabilità io non posso assolverlo.
MARUSIC 4,5 - Il gol di Marsiglia potrebbe essere stata una iattura, aveva quasi perso il posto e purtroppo ora se lo è ripreso. C'è poco da commentare, è il solito Marusic coi piedi fucilati e che non fa più nemmeno quegli inserimenti tempisti che ci aveva fatto vedere all'inizio della sua avventura laziale.
PAROLO 5,5 - Beati monocoli in terra caecorum. Giocatore spremuto, che in una squadra con qualche ambizione sarebbe stato tenuto solo per la panchina, la cui tenuta fisica in declino accentua sempre di più i piedi amari (cit. Boks). Però è uno dei tre che almeno lottano...
BADELJ 4 - Il voto è al suo scorcio di stagione più che alla partita di ieri in cui aveva l'alibi di non essere ancora guarito. E di questo riparleremo al momento di valutare Inzaghi. Detto ciò, un pianto. Né carne e né pesce, niente. L'uomo senza qualità.
MILINKOVIC 4 - La colpa di quel che è diventato va divisa con chi si è impuntato per trattenerlo: e qui ci siete dentro quasi tutti, da Lotito, a Tare, a Inzaghi, al 90% dei tifosi. Avete voluto il rinnovo, mo' vi tenete un giocatore demotivato che evidentemente ha smesso di allenarsi come si allenava. Perché è meno potente (l'anno scorso non perdeva un contrasto o un duello di testa, ora si è del tutto normalizzato) e molto più lento. Se consideriamo che è già lento di suo praticamente stiamo parlando di un film di Wim Wenders. Ovviamente in bianco e nero, perché l'ultima partita a colori l'ha giocata mesi fa.
LULIC 5,5 - Su per giù si può dire quel che si è detto per Parolo, anche se lui ha un annetto in meno e qualcosina in più da dare. Soprattutto ha molto da trasmettere ai compagni più giovani che si permettono di non dare tutto senza avere ancora vinto nulla.
CAICEDO 5,5 - Non contesto la sua partita, l'unica che poteva fare e che ha fatto dignitosamente. Contesto proprio la scelta di farlo giocare dall'inizio rinunciando a un giocatore più creativo, o a un centrocampo più folto, condannandosi a una partita di sponde e spizzate.
IMMOBILE 4,5 - Ha sulla coscienza l'unica vera occasione che abbiamo avuto. Forse avremmo perso lo stesso, forse non sarebbe riuscito a superare Handanovic, ma almeno tirare era il minimo sindacale. Dopodiché la faccia sua e quella di Acerbi al rientro in campo erano tutte un programma, come se il secondo tempo fosse un supplizio a cui non potevano sottrarsi. I gol li sta facendo e continuerà a farli, ma l'entusiasmo che trasmetteva alla squadra non è sparito e nemmeno il rinnovo l'ha fatto tornare.

CATALDI 5 - A Marsiglia mi era piaciuto, ieri è stato il solito Cataldi di due anni fa. Uno che faceva panchina nel Genoa non può guidare il centrocampo della Lazio. Circa le punizioni, che un tempo sapeva tirare, la colpa va divisa con Milinkovic che non è riuscito a prendersi neanche quella responsabilità.
CORREA 5,5 - In una partita dal risultato già scritto, in una squadra piena di giocatori rassegnati, lui come al solito entra e dà la vaga idea di poter combinare qualcosa. A volte ci riesce e a volte no, stavolta no. Stavolta era in versione vorrei ma non posso. Ma stiamo messi talmente male che pure alle sensazioni uno ci si attacca.
BASTOS sv

INZAGHI 3 - Sbaglia almeno due titolari (Badelj e Caicedo), sbaglia la prima sostituzione (Cataldi) e non riesce a trasmettere alla squadra lo spirito con cui andava affrontata questa partita. Quarta sconfitta su quattro nelle partite contro le grandi, tutte ineccepibili. Per ora le classifiche continuano a sorridere ma temo sia più facile iniziare a perdere qualche punto con le mediopiccole che iniziare a farne con quelle più forti di noi. Con la Spal credo che vinceremo, poi Lazio-Milan dirà molto sul resto della stagione.