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  20/08/2018 09:45 | |
Non sono un appassionato pagellatore, come al solito approfitterò del topic per un commento sulla gara.
Parto dal Napoli. Mi ha fatto un'ottima impressione. Razionale, lucido, sereno: la mano di Ancelotti si fa sentire. Tiene botta durante la nostra fase di gioco migliore, ci stritola quando è costretto a rimontare, congela il risultato quando, timidamente, proviamo a rialzarci. Senza episodi controversi, senza combinazioni di eventi fortunati. Prova di grande maturità, in trasferta contro una squadra più debole ma temibile.
Dalla Lazio non mi aspettavo molto di più. Siamo inferiori in ogni reparto, dal campo alla panchina, staff tecnico compreso. Venti punti non si azzerano con i buoni propositi o confermando Milinkovic. Attenuante sostanziosa l'emergenza a centrocampo. Sono fuori Leiva, Berisha, Lulic: potenzialmente tre titolari. Parolo e Badelj, due lentoni, sono costretti a fronteggiarne tre. Tutti e tre rapidi e tecnici. La partita la perdiamo in mezzo, ma soffriamo terribilmente anche sulle fasce dove loro muovono più pedine. Con Alberto e Milinkovic latitanti siamo sempre in inferiorità. Fanno possesso palla e siamo in inferiorità, ci attaccano e ci ritroviamo in inferiorità, proviamo a ripartire ma siamo costretti a lancione perché manovriamo in inferiorità.
Si riapre il dibattito sul modulo e sulla (presunta?) pigrizia di Inzaghi che non si decide a rivedere un congegno che sembra datato, ma soprattutto sgamato. Modulo che impone uno sforzo quasi sovrumano ai due elementi più in difficoltà: Marusic perché scarso e Caceres perché adattato sulla fascia opposta.
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