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Pagelle Udinese-Lazio 1-2

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2018 19:03
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08/04/2018 21:47
 
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Strakosha 6: Incolpevole sul gol, qualcosa da sbrigare coi piedi e nelle uscite, senza problemi
Bastos 5.5: Il ritardo su Lasagna, che non si capisce come volesse contrastare, e un retropassaggio avventato, minano la sua buona partita
De Vrij 6.5: Solo un paio di esitazioni nella ripresa, molto bene il resto
Luiz Felipe 6.5: Altra partita da immacolato, bene anche in impostazione
Marusic 6: La sua migliore da tempo, va via un paio di volte e sfiora anche il gol
Milinkovic-Savic 5.5: Come col Salisburgo, è la fotocopia di se stesso ma entra nella fabbrica delle due azioni da gol. Spreca un clamoroso contropiede non sfruttando due linee di passaggio consecutive per Anderson e Caicedo
Leiva 6: Quasi normale, in realtà fa il solito lavoro ubiquo partecipando alla manovra offensiva e sfiorando il gol di testa
Luis Alberto 6.5: Qualche bella imbeccata e lavoro difensivo, ma soprattutto il gol decisivo, col beneplacito di Bizzarri
Lulic 5.5: Non in condizioni di giocare, distrutto da Larsen (e ci costa lo svantaggio) ma è suo il tiro-cross da cui arriva il pareggio
Anderson 6.5: Si conferma vivo e sforna tanti rifornimenti, tra cui quello da cui nasce il pari
Immobile 7: Generoso su tutto il fronte, trova il gol del pari e l'assist dell'1-2
Patric 6: Fa bene il suo lavoro e davanti mette un paio di bei cross, prima di fallire uno stop in area
Murgia 6: Prova discreta, si butta in avanti e prova due volte a concludere, fornendo anche la palla per l'occasione di Marusic
Caicedo 6: Prova a tenere alta la squadra, ci riesce in parte senza però arrivare al tiro
Inzaghi 6: L'idea di mettere tutti i forti dentro ha un senso nella misura in cui la squadra tiene tanto palla e corre molto meno degli avversari, interpretando la gara quasi come un allenamento. Ma in ottica Europa League si è preso un gran rischio, e le condizioni di Lulic e Anderson (che chiude coi crampi) ne sono testimonianza

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08/04/2018 23:25
 
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Strakosha 6 - non può nulla sul gol, prende pochi rischi su uscite e rinvii.

Bastos 6,5 - poteva essere di più ma mezzo punto per il gol di Lasagna gli va tolto, quantunque l'attaccante friulano faccia un gol bellissimo. La migliore stagionale, considerando anche il coefficiente di difficoltà e considerando che veniva da un lungo periodo non fortunato.

De Vrij 6,5 - positivo, chiude bene tutto ciò che può e gioca sapientemente tutti i palloni che intercetta.

Luiz Felipe 6,5 - parte con un facile stop cannato dopo 30 secondi, poi non sbaglia più nulla. Cresce sempre di più e oggi non si macchia né di errori, né di gialli.

Lulic 5,5 - prende un colpo dopo 7 minuti e praticamente non gioca per tutto il primo tempo. Tuttavia, trova il modo per confezionare un assist molto pesante.

Marusic 6 - la migliore del 2018 anche se da qui a parlare di prova convincente ce ne passa. Bene l'azione con la quale sfiora il gol, in carta carbone col gol fatto al Meazza.

Lucas Leiva 6,5 - sempre splendido in interdizione e vicino al gol anche oggi. Piedi amari, però, negli ultimi trenta metri.

Milinkovic Savic 6- - non è di meno perché si procura diversi falli, gioca comunque tanti palloni e perché nei due gol, anche se alla lontana, fa la sua parte. Ma è ancora lontana da una condizione accettabile. Al momento, dei big four, è lui l'intruso.

Luis Alberto 6,5 - il gol è un punto pieno perché, per il resto, non aveva combinato granché. Esce perché - a detta di Inzaghi - era diffidato. Ma la sensazione era che non ne avesse più.

Immobile 7 - un gol dei suoi e un assist molto bello. Basta questo per dargli la palla del migliore in campo.

Felipe Anderson 7- - ha dato grande qualità negli ultimi metri, mettendo dentro diversi palloni interessanti e da una sua giocata nasce il gol del pareggio.


Patric 6 - entra bene in partita, facendo il suo più che decorosamente.

Murgia 6 - forse il miglior spezzone stagionale, togliendo Juve e Vitesse.

Caicedo 6 - prende un giallo ingiusto, probabilmente non era manco fallo. Forse gli conviene non alzare più la gamba nei contrasti.
Anche lui, come gli altri due subentrati, fa onorevolmente la sua parte.


Inzaghi 6,5 - fa riposare solo Radu, Parolo e forse Basta. Gli va bene e forse fa anche bene, anche se questo lo potremo stabilire solo giovedì. Era una partita difficile, una trappola vera. La squadra vince con merito dopo un primo quarto d'ora davvero complicato, dove non c'erano le spaziature giuste non solo tra reparti ma anche tra singoli elementi. Sembra ci sia sempre bisogno del paliatone per mettersi a giocare: Kiev andata, Cagliari, Benevento, Udine. Sono tanti, i precedenti. Lulic doveva uscire subito dopo la botta ma a conti fatti la sua presenza ha determinato il pareggio. Gli altri cambi sono stati tempestivi e proficui.

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09/04/2018 06:12
 
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STRAKOSHA 6-Incolpevole in occasione del gol, qualche parata facile facile, sul colpo di testa di Jankto appare nettamente sul pallone. Poco altro da segnalare in una giornata tutto sommato tranquilla.

BASTOS 6-Pesa come un macigno la marcatura su Lasagna quando l’ex Carpi trafigge Strakosha: roba da mostrare nelle scuole calcio, ma come concentrato di tutto ciò che si deve evitare, nella concezione e nell’esecuzione, in una situazione del genere. Ha il merito di non accusare il colpo e di crescere fino a un secondo tempo di buona applicazione e fisicità. Per trovare un difensore affidabile, purtroppo, meglio chiedere a un altro.

DE VRIJ 6-Non una grande idea quella di correre verso il crossatore, come all’oratorio, lasciando completamente liberi i potenziali destinatari del traversone che porta all’1-0. Mansioni misteriose anche sul colpo di testa di Jankto, dove tocca al buon Milinković-Savić prendere (male) il ceco. Per il resto una buona ordinaria amministrazione e parecchi palloni giocati, ma con due highlights del genere c’è poco da entusiasmarsi.

LUIZ FELIPE 7-Assente ingiustificato sul gol, ed è il buco lasciato da lui a innescare il meccanismo che porta gli altri due a scalare come peggio non si potrebbe. Unica pecca in una gara nella quale, ancora una volta, si conferma il migliore del reparto. Mezzo voto in più per la disinvoltura con la quale, in funzione delle esigenze, cambia posizione: jolly del genere risultano decisivi per espandere un organico non illimitato.

MARUŠIĆ 6-Sulla sua azione migliore, con rientro sul sinistro, potrebbe forse servire Caicedo. Tiene discretamente dopo qualche sofferenza difensiva iniziale, si spera sia un primo passo fuori dal tunnel tecnico in cui si è infilato da troppo tempo.

MILINKOVIĆ-SAVIĆ 6-Merita parecchia comprensione per il quadro tattico in cui opera: spostato sulla destra ma soprattutto con mansioni assai più difensive, dato che tocca a Luis Alberto sganciarsi più stabilmente in appoggio alla manovra. E infatti quasi tutte le ripartenze bianconere scavalcano dalla sua parte. Sufficienza generosa ma guadagnata per l’abnegazione e perché, pur non brillando in interdizione, tiene la posizione con discreta disciplina tattica, che contribuisce alla sostenibilità di un assetto al limite. Ieri serviva più una prestazione così che qualche giocata illuminante dispersa fra troppe pause. Poteva contrastare meglio Jankto sul colpo di testa nel finale, ma forse è stato trattenuto dal rischio di commettere fallo.

LUCAS LEIVA 7.5-Formidabile ed elastico equilibratore dell’assetto di giornata: quando manca il contributo offensivo del centrocampo, lui si inventa persino bomber; quando la qualità diventa quasi sovrabbondante, si adatta a mansioni più umili e diventa il garante di un modulo nel quale, senza il suo lavoro di copertura e collegamento, i magnifici quattro rischierebbero di giocare in due o tre squadre diverse. E comunque suona la carica dopo lo svantaggio, con un colpo di testa che fra l’altro saggia la debolezza del caro Bizzarri sul primo palo. Imbarazzante, innanzitutto sul piano della personalità, il confronto con la biondina di cui ha preso il posto.

LUIS ALBERTO 7.5-Un altro che capisce la partita e lascia ad altri il centro del palcoscenico, concentrandosi su un diligente ma fondamentale lavoro di cucitura della manovra. Viene premiato con un acuto da protagonista, sia pure con la collaborazione del portiere avversario. In questo modo, fra l’altro, riesce a rendersi utile anche quando non ha in canna la giocata d’autore.

LULIĆ s.v.-Il modo in cui viene preso alle spalle sullo svantaggio non è un bello spettacolo. E non lo è, anche se Immobile lo trasforma in oro, il tiro-cross che ributta il pallone in area. Soffre sul piano atletico, e uno come lui non se lo può permettere. Di fatto risponde “presente” per un tempo, presidiando un ruolo altrimenti quasi scoperto, nonostante non sia in condizione di giocare. Quindi insufficienza risparmiata.

FELIPE ANDERSON 8-Una delle frasi celebri di Pep Guardiola ai tempi del Barcellona recita “il nostro centravanti è lo spazio”. Ebbene, alla Dacia Arena la sua posizione è lo spazio, dove si infila dettando lo sbocco per la manovra e intuendo l’avversario in controtempo. Conferma una giornata di rara – soprattutto per lui – intelligenza tattica tenendo con giocate semplici palloni che, in altre occasioni, avrebbe perso cercando il numero a tutti i costi. Finisce con la fascia da capitano, e ieri lo ha meritato.

IMMOBILE 7-Il tasso qualitativo mette il dito nella piaga di piedi non fatati: ad esempio quando vanifica una geniale geometria di Felipetto con un controllo che lo porta verso il difendente, anziché verso lo spazio al centro. Timbra comunque il cartellino del gol ed è sempre nel vivo della manovra.

PATRIC 6.5-Sulla fase difensiva c’è da lavorare, a maggior ragione contro avversari più abili nel mettergli pressione, ma a sinistra potrebbe diventare un titolare in più. Serve, ovviamente, anche un po’ di continuità nel suo utilizzo.

MURGIA 6.5-Aggiunge freschezza e qualche iniziativa in sede di conclusione. Porta dignitosamente la staffetta per arrivare al novantesimo, quindi contributo utile.

CAICEDO 6.5-Fermato per un fuorigioco talmente discutibile che Sky non mostra il replay, non servito da Marušić anche se non era libero da marcature. Entra bene in partita e riesce persino a dare profondità, non esattamente la sua caratteristica principale.


INZAGHI 8.5-Ci prova, innanzitutto: a rischiare, a tentare qualcosa di diverso, a credere nella qualità e nel possesso palla.
E questo in una partita difficilissima – non solo sul piano tecnico e psicologico – per gli spazi che i risultati altrui avevano aperto in classifica, nonché per lo sforzo sostenuto solo tre giorni prima.
Viene ripagato da una prestazione tutta da rivedere fino allo svantaggio, ma ribaltata da un’abissale superiorità tecnica e, dato ancor più significativo, dall’autorevolezza nel farla valere.
Rispetto al solito, convincono la pazienza e la lucidità nel riprovarci se il catenaccio non cede al primo tentativo: giocando al gatto col topo fra circolazione di palla e piedi buoni, gli avversari vanno in apnea e prima o poi si apre il varco giusto.
Vincente la scelta di continuare con quel canovaccio nonostante il gol da difendere: si arriva alla fine stanchi ma senza cedimenti, ed evitando temutissime ammonizioni.
È un caso che ciò accada proprio quando si impongono ritmo e andamento alla partita, anziché rincorrere quelli altrui?
Quanto agli aspetti negativi, un po’ di sofferenza in fase di non possesso palla era da mettere in preventivo: andranno perfezionati i meccanismi di un assetto peraltro inedito, ma la nave ha tenuto il mare ed è arrivata in porto.
Più grave la necessità di uno sganassone per iniziare a giocare, che rischia di creare situazioni meno rimontabili.
Non nuova, infine, la scarsa convinzione nel chiudere la partita pur avendone la possibilità a ciclo continuo: il brivido finale di Jankto è lì a ricordare come poteva finire.
Un sano pomeriggio di bel calcio, in ogni caso.

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09/04/2018 19:03
 
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STRAKOSHA 6 - Lasagna non si prendeva. In compenso pulito su altri tiri non irresistibili e ordinato coi piedi, anche se due-tre volte hanno provato a metterlo in difficoltà.
BASTOS 5,5 - Che poi a me non è neanche dispiaciuto nel complesso. Tra lui e Wallace lui tutta la vita, però sul gol è lui che perde la marcatura.
DE VRIJ 6,5 - Pochi fronzoli, molta sostanza. Sbroglia un paio di situazioni facendo rivedere il grande difensore che è.
LUIZ FELIPE 6 - Ruba l'occhio meno di altre volte ma conferma di essere incamminato (sgrat!!!) sulla via dell'affidabilità.
MARUSIC 6 - Sempre poco cagato, nel primo tempo si limita perlopiù a ripassarla rasoterra all'uomo più vicino. Sufficienza perché Bizzarri fa l'unica cosa decente del pomeriggio (era ora, dopo tante partite da fenomeno contro di noi) negandogli l'1-3.
MILINKOVIC 6,5 - C'è chi l'ha visto in crescita, come il sottoscritto, e chi dice che ha fatto la stessa partita di giovedì col Salisburgo. Potrebbe essere vero, ma a un ritmo molto più basso è riuscito a essere molto più preciso.
LEIVA 7 - Stavolta più in versione mediano che regista. Recupera un numero incalcolabile di palloni, sposta da solo l'equilibrio del centrocampo dando una lezione al Modric dei poveri.
LUIS ALBERTO 6,5 - Continua a fare partite in cui combina poco ma sempre roba ultradecisiva. Stavolta lo aiuta Bizzarri, e però intanto i gol in campionato sono già 9.
LULIC 5,5 - Che fosse stanchezza o botta al ginocchio, si capisce dopo 10 minuti che non è in grado di correre e da un suo mancato ripiegamento nasce l'1-0. Si fa perdonare con una ciavattata che diventa l'assist per Immobile, poi per fortuna Inzaghi si decide a toglierlo.
ANDERSON 7 - Grande partita, per me. Partita in stile Kiev, ossia più sostanza che ghirigori. Dà proprio l'idea di essere in un momento di maturità, oltre che di forma.
IMMOBILE 7 - Fa due cose di numero, e con quelle due cose vinciamo la partita. Si incazza al momento della sostituzione ma deve capire che non può giocare sempre, anche perché benissimo non sta.

PATRIC 6 - Quando avanza fa tenerezza, mentre in difesa è duro come la pietra.
MURGIA 6 - Meno anonimo di altre volte: qualche buona apertura e un tiro dal limite quasi decente.
CAICEDO sv - Entra quando praticamente abbiamo smesso di attaccare.

INZAGHI 6,5 - Dà retta a Tare ("giocano i migliori perché la nostra priorità è il campionato", - mortacci tua, ndML) e ai risultati di Roma e Inter che invitano a battere il ferro incandescente. Alla vigilia di Salisburgo e derby forse è un azzardo, ne riparleremo. Sicuramente è stato un azzardo tenere in campo Lulic fino all'intervallo, e altresì mi è piaciuta molto la gestione della partita. Abbiamo finalmente vinto da squadra di rango superiore, spremendoci il giusto e rischiando poco o nulla. Dopo tante partite in cui abbiamo avuto bisogno di 3 o più gol ho apprezzato particolarmente.

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