Pagelle Lazio-Benevento 6-2

Strakosha 5: sulla punizione, si dispone male e anche sul tiro di Guilherme, non sceglie la soluzione migliore. Continua il suo periodo di crisi ma stavolta senza danni al risultato.

Bastos 6: esce - ma inevitabilmente - senza aver demeritato, gli unici pericoli si corrono dall'altra parte.

De Vrij 6: il suo gol pesa molto e non è ornamentale, come tutti quelli che ha fatto, ben 6 stagionali. Però, se si subiscono 4 occasioni pericolose contro il Benevento in casa (e 3 in dieci), il leader qualche responsabilità deve avercela per definizione.

Luiz Felipe 6,5: voto forse esagerato ma, per restare alla leadership, sembra averne più lui che il "bomber" olandese, in questo momento.

Marusic 4,5: la sua involuzione è oramai cronicizzata. Non riuscire a combinare NULLA contro il Benevento in 10 è roba da ricordare per decenni. Già mi ci vedo nel 2046: "Oh, ti ricordi col Benevento in 10 per tutta la partita quando Marusic non la prese mai?"

Parolo 5,5: visibilmente stanco per il doppio impegno in Nazionale, non offre mai un'oncia di qualità alle giocate individuali o collettive.

Leiva 7,5: cominciamo dalla nota negativa. Troppo falloso e solo un Calvarese in buona lo grazia da un giallo che cerca ripetutamente. E ne fa le spese il povero Letizia, costretto a uscire anzitempo. E per questo gli levo mezzo punto. Per il resto, giocatore monumentale che non solo avrebbe il posto da titolare nella Lazio dei fasti cragnottiani ma sarebbe perfino in quel contesto un trascinatore. Fa tutto lui, praticamente, col contributo determinante di Caicedo.

Luis Alberto 6: voto che si conquista per il fondamentale assist del 2 a 2 ma nel primo tempo non gli riesce nulla e tutto ciò che fa, lo fa a una velocità che non impensierisce manco la groviera beneventana. Bene anche il corner da cui origina il secondo vantaggio della partita.

Patric 5: non posso dargli di più perché dietro fa sembrare imprendibile un onesto giocatore di serie B come Lombardi. Però, davanti è vivo e sfiora anche il gol con un'efficace semirovesciata (ma forse glielo avrebbero annullato per fuoriogioco, forse).

Anderson 6,5: il migliore con Leiva nella lunga, brutta porzione di gara della squadra. L'assist del vantaggio è delizioso e coi giri perfetti ma, più in generale, è sembrato stranamente più lucido lui di tanti altri.

Immobile 6.5: mezzo punto in meno per il fallo di mano (ma che voleva fare?) che complica la partita. Per il resto, il suo lo fa sempre con grande efficacia e coi soliti limiti. Del resto, se non avesse lacune tecniche sarebbe Lewandowski.


Caicedo 7: determinante il suo ingresso. Il suo gol ha il sapore del platino e anche il doppio angolo da cui poi nasce il 3 a 2 arriva grazie a una sua ottima giocata che produce la migliore parata di Puggioni. Continuo a pensare che non sia certo un fenomeno e manco un giocatore da 20 partite da titolare a stagione. Ma se rifaremo l'EL, con un Immobile che non dovrà fare i Mondiali, Caicedo sarà confermato e, in fondo, non me la sentirei di condannare la Società per questo. Cosa diversa è se dovessimo fare la CL ma l'ipotesi, allo stato, pare molto remota.
Segna poco, è vero. Ma gioca anche poco.

Nani 6: almeno pare impegnarsi e la cosa migliore è la punizione abbastanza insidiosa da posizione molto complicata. Si procura anche un rigoretto che Luis Alberto vuole tirare per onorare l'amico scomparso.

Milinkovic 6: discreto allenamento anche se ancora pare lontano da una forma accettabile.


Inzaghi 6: sufficienza abbastanza regalata, però, si sa, era una partita che nascondeva delle insidie, che infatti si sono presentate. Anche contro una squadra di serie B ridotta in 10, la Lazio, l'attuale Lazio ancora in crisi tecnico-tattica, non può regalare troppi titolari. Sarebbe stato lo stesso col Cittadella. Salvo, quindi, il tardivo riassetto tecnico e la reazione dopo lo svantaggio, che forse era l'unico modo (quello di passare in svantaggio) per vincere una partita che temevo moltissimo.
Certo, non possiamo gioire per 4 punti contro Bologna e Benevento, tuttavia, va detto che arrivano dopo la difficile qualificazione in Ucraina. La firma ce l'avrei messa eccome. Insomma, crisi sì ma con danni complessivamente limitati dopo l'orrendo pomeriggio di Cagliari.