1) La loro risorsa principale, cui devono una classifica dolosamente sovradimensionata rispetto al loro reale valore, sono stati finora gli avversari che si scansano: e almeno su questo penso di poter dormire sonni tranquilli.
Li avessimo affrontati nel recente e trionfale ciclo di partite, credo che saremmo arrivati al derby da favoriti come non mai.
Invece ecco la mega-incognita della sosta, che a mio modo di vedere fa aggio su qualsiasi valore tecnico a bocce ferme.
Vincerà chi pagherà meno dazio alle Nazionali e chi saprà gestire meglio queste due settimane.
Noi non vantiamo una particolare tradizione in materia, ma la Lazio di quest'anno sta superando tanti limiti cronici
2) Contro una specie di Catanzaro che "gioca" con nove uomini davanti al portiere e colpisce di rimessa, scoprirsi sarebbe imprudente, soprattutto nel primo tempo.
Nella scelta dell'undici iniziale pesano due priorità: schierare chi ne ha di più sul piano fisico; tenere in panchina qualche carta in grado di cambiare la partita.
Escluderei Lukaku dal primo minuto, per esempio.
Massima attenzione alle palle perse e a non lasciare una voragine alle spalle di chi è in possesso del pallone.
Massima attenzione ai calci da fermo e in generale agli episodi, verosimilmente decisivi fra due squadre brave nel chiudersi
3) La Juventus prenderà il largo, il Napoli Soccer rimane irraggiungibile, l'Inter è fra le prime in una fase di totale rodaggio, ed è probabile che si consolidi lassù quando Spalletti troverà la quadratura.
È uno spareggio per il quarto posto, quindi una partita fondamentale sul piano matematico.
Su quello psicologico la botta sarebbe forte per entrambe.
Nel loro caso pesano i pessimi risultati negli scontri diretti, rispetto ai quali una sconfitta chiuderebbe il cerchio di una chiara inferiorità nei confronti delle prime, e il trend negativo dopo l'ispezione anale nei derby dell'anno scorso.
Probabilmente la sentirebbero di più, ma anche noi rischieremmo di sgonfiarci dopo un periodo disputato correndo a un metro da terra.
Molto dipenderà, ovviamente, dalla capacità di gestione psicologica e motivazionale del gruppo
4) Neanche morto.
Può succedere di tutto per il fattore sosta, come spiegato al punto 1): ma mai come in questa stracittadina la Lazio ha i numeri, anche sul piano della personalità, per puntare a ben altro.
Senza perdite di umiltà o squilli di tromba, che lascio volentieri a quegli altri, ma coscienti della propria forza tecnica e mentale.
Casomai sono loro che dovrebbero farci un pensierino
5) Sarò lontano da Roma
[Modificato da Er Matador 08/11/2017 14:15]