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Pagelle Hellas Verona-Lazio 0-3

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2017 12:23
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Post: 1.694
24/09/2017 18:28
 
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Strakosha 7 – la più bella parata, fin qui, lontano dall’Olimpico. Davvero un gran gesto tecnico e fisico. Prendere l’1 a 2 sul recupero avrebbe cambiato la partita, nonostante la pochezza scaligera.


Patric 6,5 – così lo avevo lasciato, così l’ho ritrovato. Mi piace molto il suo modo di giocare semplice. Anzi, oggi ha perfino abusato della partita per qualche giocata rischiosa.


Luiz Felipe 7 – molto bene quando era ancora una partita in bilico. Si sbizzarrisce anche con 3-4 uscite che non vediamo più fare a nessuno dei nostri centrali. Irruento su Fossati a dieci dalla fine ma Irrati (malissimo sul giallo a Parolo, considerando che non era manco fallo) chiude un occhio.


Radu 6,5 – attento, preciso, più pulito nelle ultime uscite nel far salire il pallone.


Marusic 7 – non posso dare di meno perché è lui a sbloccarla con un’azione personale efficace, dà lui la palla per Immobile e poi la chiude dopo un’ora. Ma anche diverse ombre. Cito il tiro del terzo gol (8 volte su 10 il portiere la respinge), l’ammonizione folle, la torre di testa dove non si è capito cosa volesse fare, un paio di casini sulla linea laterale. Deve crescere molto ma il das da plasmare c’è.


Lukaku 6,5 – qualche eccesso di supponenza nel secondo tempo ma complessivamente bene. Concreto nel primo tempo, non si vergogna a sparacchiare via un paio di palloni. Uno di ginocchio, addirittura.


Lucas Leiva 6,5 – granitico, là davanti. Non si passa centralmente, c’è poco da fare.


Parolo 7 – mi è piaciuto molto e non perde la testa dopo quell’ingiustizia clamorosa. Ritrovato, dopo qualche gara opaca.


Lulic 7 – tonico, efficace, interdice, riparte, allarga. Un Lulic sempre più convincente e maturo.


Luis Alberto 7,5 – ti fa lustrare gli occhi il suo modo di toccare la palla. Altra prova maiuscola.


Immobile 8 – freddissimo dal dischetto (purtroppo, l’errore è maturo, peccato non sia arrivato sul 3 a 0), spaziale nel raddoppio, bravissimo anche nell’assist per il terzo gol. Ho finito ogni aggettivo e dovrei sputarmi in faccia ogni giorno per quello che pensavo di lui (“meglio lui della salma di Klose ma avrei preso Lapadula”, solo per dirne una…).


 


Caicedo 6 – entra a gara finita ma sempre con un atteggiamento positivo. Mi fa impazzire quando strappa palloni sul dischetto del centrocampo e parte…


Murgia 6 – giochiccia, la partita non richiedeva di fare altro.


Di Gennaro n.g.


 


Inzaghi 7,5 – non mi aspettavo questa prova di squadra, viste tutte le difficoltà e visto che il Verona aveva fatto un ottimo punto contro una delle squadre più in salute del campionato. Temevo la sconfitta o il pareggio subito dopo un vantaggio. E invece cava sangue dalle rape e fa una prova auoritaria e senza patemi che mi sarei aspettato con la squadra titolare ma non certo oggi.



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Post: 1.597
24/09/2017 18:50
 
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immobile lo conoscevo come esclusivamente un "fromboliere" come si diceva una volta, invece tira fuori un'altra raffinatezza dopo quella purtroppo inutile col napoli. due giocate che l'anno scorso non aveva mai dato la sensazione di poter fare.
se diventa un centravanti in grado anche di andare via palla al piede altro che affare, è stato un furto.

luiz felipe sembra molto piu a suo agio giocando centralmente spalle alla porta e potendo scegliere lui il tempo dell'intervento. come già si era intravisto nell'unico pallone toccato all'esordio all'olimpico, quando esce ha un tackle d'acciaio.

leiva non va mai tolto da lì, qualunque cosa succeda dietro. meglio giocare con inzaghi e farris centrali e leiva davanti piuttosto che con leiva centrale e un altro davanti.

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Post: 652
24/09/2017 20:17
 
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STRAKOSHA 7-Il riflesso sulla punizione di Fossati è impressionante; la forza dell’intervento a una sola mano, evitando di farsela piegare da un tiro a effetto ma non certo debole, tecnicamente rilevante per i parametri del ruolo. Impedisce ai padroni di casa un 1-2 allo scadere della prima frazione, contribuendo a indirizzare l’inerzia psicologica del match. Molto bene.

PATRIC 7-Tradisce qualche insicurezza, ad esempio quando regala il corner su un cross bell’e andato per un malinteso col portiere: incertezze dovute più alla ruggine per l’assenza dal campo – si saprà mai cos’è successo, a proposito? – che a una posizione non proprio abituale. Gli si chiedeva di “tenere calda” una maglia in una situazione di emergenza, consentendo alla Lazio di arrivare comunque a undici: piace, in questo senso, l’approccio diligente e minimalista nel non prendere rischi inutili. Non sbaglia nulla di significativo, e se estendesse le proprie funzioni di jolly al ruolo odierno inciderebbe in maniera significativa sulla profondità dell’organico.

LUIZ FELIPE 7.5-Nulla a che vedere col ragazzino disorientato di Arnhem. Prende possesso del centro della difesa, rischia con anticipi discretamente scenografici, ci mette stentoree uscite palla al piede una delle quali, portando il pallone da una trequarti all’altra, propizia il raddoppio. Al di là dei paragoni d’antan che giocate così spettacolari impongono negli spettatori meno giovani di lui, c’è un lato B su cui occorre soffermarsi: la sicurezza persino eccessiva, e soprattutto l’impressione di una scarsa considerazione per gli spazi che lascia alle proprie spalle quando abbandona la posizione. Va detto che in situazioni del genere non perde né rischia di perdere un pallone, segno di iniziative abbastanza calcolate, ma dovrà rientrare maggiormente nei più prosaici canoni di un’interpretazione contemporanea del ruolo. Da un ragazzino al debutto come centrale a tre, in assoluto fra le mansioni più bisognose di esperienza, era quasi impossibile chiedere di meglio.

RADU 6.5-Fa ampiamente il suo, con un paio di sortite interessanti. Due note a margine. Prima: le prestazioni dei singoli in difesa sostanzialmente si sono equivalse, il che conferma una compattezza di reparto oltre ogni previsione. La differenza nei voti è in rapporto alle difficoltà individuali: lui non aveva problemi di inesperienza e/o adattamento al ruolo, gli altri sì. Seconda: il Verona non ha ancora segnato su azione in campionato, il che ne fa probabilmente una Cenerentola a livello continentale. Come il Benevento, a conferma del fatto che la formula a venti squadre e chi l’ha voluta meriterebbero la fucilazione alla schiena. Quindi complimenti per l’ennesima prova di reattività del gruppo, ma per le valutazioni strettamente tecniche servono test più probanti.

MARUŠIĆ 7.5-Il rigore procurato che sblocca la partita, la sponda a Immobile per il raddoppio, il terzo gol in proprio. Non fosse per un’ammonizione senza senso a gara archiviata, un carniere stracolmo. Giocatore decisamente atipico, che quando parte dritto per dritto sembrerebbe a proprio agio sulla vicina pista d’atletica più che sulla fascia. Potenzialmente una forza della natura, almeno in fase offensiva, ma da dirozzare sotto ogni aspetto: e oltre ogni immaginazione, soprattutto per un venticinquenne con una discreta esperienza internazionale. Buon lavoro a Inzaghi.

PAROLO 7.5-In modalità risparmio energetico: e quindi da apprezzare ulteriormente, lui “generoso”, per come incide in ogni fase di gioco limitando i consumi in maniera lucidamente mirata. La mira servirebbe anche per rendere giustizia a Irrati, autore di una direzione fra il provocatorio e lo scandaloso che trova il proprio culmine proprio con l’ammonizione nei suoi confronti: parlando di calcio e basta, forse non era neanche fallo.

LUCAS LEIVA 7.5-Con lui davanti, qualunque difesa ha una speranza in più di cavarsela. Novità di giornata, qualche puntata al limite dell’area avversaria per appoggiare l’azione. Servirebbe maledettamente anche in gare più complicate, sperando di non chiedergli troppo con un impegno stabilmente bifase.

LULIĆ 7-Ne ha ancora, come fisico e voglia, anche quando passa sulla fascia per far rifiatare Lukaku. Più concreto al centro, più esuberante sulla fascia dove piazza un paio di recuperi difensivi da trionfo della vitalità.

LUKAKU 6.5-Molto bene a inizio ripresa, quando capisce la necessità di stroncare le residue velleità di rimonta dei veronesi e inchioda il pallone, per quanto gli compete, nella loro metacampo. Agevolato come il collega di fascia dalle scarse incombenze difensive, contribuisce con una gara poco spumeggiante ma di sostanza.

LUIS ALBERTO 7.5-Primo tempo a giri bassi, nel quale comunque firma ogni pallone, nella ripresa prende in mano la squadra e si inventa un paio di chiusure difensive impeccabili, che sarebbe meno ovvio attendersi da lui. Anche qui, come tocco di palla, sensazioni di un calcio che fu.

IMMOBILE 8-Il centravanti, semplicemente. Il secondo gol, sia pure segnato contro la Croce Rossa, è invece trasversale alle varie epoche pallonare: c’è l’odore del sangue fiutato dal classico rapinatore d’area specializzato, ma anche tecnica e lettura degli spazi tipici di epoche maggiormente post-ruolo. Delittuoso lasciarlo in campo novanta minuti anche nella gara più facile del ciclo.

CAICEDO, MURGIA e DI GENNARO s.v.-Spezzoni dignitosi, ma in quello che si era ormai stabilizzato in un allenamento agonistico.


INZAGHI 8.5-La squadra si trova una formazione d’emergenza, un arbitraggio da agguato, il rischio di riaprire la gara sprecando energie preziosissime: tutti ostacoli superati con una forza mentale, una tranquillità e una tenuta nervosa che a diverse Lazio più forti e più belle di questa mancavano chiaramente.
Oltre alla testa, convincono anche le soluzioni tecniche con cui viene concretizzato quanto sopra: quelle di una squadra brillante, che trova persino il modo di divertirsi, ma senza lasciarsi prendere la mano da condotte di gara troppo dispendiose nel momento in cui le forze vanno accuratamente dosate.
Unica osservazione: d’accordo che i cambi per ora sono tre, ma non si può lasciare in campo persino oggi un Immobile fra l’altro esausto.
Per gli altri, come dimostra il mezzo miracolo della difesa odierna, un sostituto si trova anche in totale emergenza.
Senza Ciro, e senza Lucas Leiva, la squadra non c’è più.

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Post: 1.588
24/09/2017 22:50
 
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Che il Verona sia una squadra di serie B è palese, però questo oggi ci è toccato. E in piena emergenza si può non vincere anche contro una cadetta.

Marusic determinante nello sbloccare e chiudere, con un po' di fortuna, la contesa, all'interno di una prestazione costellata di indecisioni e superficialità. Piedi amari. Lavorare duro.

Strakosha, paratona decisiva psicologicamente. Pregevole gesto tecnico.

Luiz Felipe impeccabile. Giusto la legnata gratuita alle spalle di Pazzini che causa la punizione di cui sopra.

Immobile. Vabbe.

Caicedo. Devo riconoscergli che ogni volta che entra produce almeno un paio di giocate non banali. Il suo pezzo forte sembra lo stop con percussione centrale.

Inzaghi. Strategia azzeccata: baricentro alto e possesso palla. Formazione, con Leiva nel suo ruolo naturale, azzeccata. Cambi azzeccati.
[Modificato da ReflexBlue74 24/09/2017 22:55]

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Post: 2.878
25/09/2017 11:00
 
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Partita vista male, col telefonino mentre ero fuori

Strakosha 6.5
Patric 6.5
Luis Felipe 7
Radu 6.5
Marusic 7.5
Parolo 7
Leiva 6.5
Lulic 7
Lukaku 6
Luis Alberto 7
Immobile 8

Patric ha confermato che ha la testa e la tecnica per interpretare quel ruolo, Luis Felipe sorprendente, e poi da una sua discesa e da un suo disimpegno nascono anche 2 delle 3 azioni da gol. Bene Radu, anche leader. Lukaku unico un po' sottotono, gli riesce poco. Parolo decisivo nella grande libertà goduta da Marusic e decisivo anche nel recupero palla da cui nasce l'azione del rigore. Luis Alberto ha nei piedi la bellezza che Dio gli ha tolto dal volto, e un suo grandissimo controllo origina il raddoppio. Leiva imprescindibile, Lulic maturo e sorprendentemente pulito, e decisivo nella cavalcata dello 0-3. Marusic alla Conti lo scorso anno con l'Atalanta, straripante e uomo in più in fase realizzativa. Immobile in stato di grazia, in questo momento vincerebbe da solo anche la Terza Guerra Mondiale

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Post: 637
28/09/2017 12:23
 
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Nel giorno del suo compleanno, un commento su Luis Alberto: credo che non ci saranno Nani o Anderson che tengano, salvo turnover, lui sarà inamovibile.
E' un regista avanzato, pulisce il gioco oltre a costruirlo meravigliosamente e per me è il motivo per cui la Lazio gioca bene, nonostante Leiva non abbia grandissime qualità in questo senso.
Per me non esce mai.


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