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La stagione della roma 2017-2018

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2018 18:14
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Post: 2.725
02/11/2017 14:24
 
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est1900, 02/11/2017 09.57:


Ok, va bene. Aspettiamo ancora.



Aspettiamo almeno il derby, visto che per ora di punti in più potremmo averne teoricamente UNO. Avendo giocato tre partite di Europa League contro tre partite di Champions...
Comunque che la Lazio stia facendo grandi partite e una grande stagione so' due mesi che lo scriviamo. Te ti leggo sempre e solo qua. Guarda che esistono anche altre sezioni nel forum eh!
[Modificato da Mark Lenders (ML) 02/11/2017 14:26]

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Post: 558
02/11/2017 14:31
 
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Re:
Mark Lenders (ML), 11/2/2017 2:24 PM:



Aspettiamo almeno il derby, visto che per ora di punti in più potremmo averne teoricamente UNO. Avendo giocato tre partite di Europa League contro tre partite di Champions...
Comunque che la Lazio stia facendo grandi partite e una grande stagione so' due mesi che lo scriviamo. Te ti leggo sempre e solo qua. Guarda che esistono anche altre sezioni nel forum eh!



Teoricamente UNO ma pure, sempre teoricamente, TRE, se non addirittura QUATTRO. Avendo già affrontato la Juve a Torino, rispetto a loro.
Comunque ci sto, aspettiamo sto derby.

PS: mi leggi sempre qua perchè le altre sezioni mi appassionano molto meno....

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Post: 1.694
02/11/2017 14:54
 
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Phil, ma l'esercizio dialettico consiste nel prevedere ciò che potrà succedere. Non è che siccome abbiamo fatto 9-1-1 in queste prime 11 saremo destinati a fare 9-1-1 nelle successive 11 e poi ancora nelle successive 11.
Non funziona (purtroppo) così.

La stessa media-punti della Roma (2,4 con proiezione di 91 punti) è destinata a scendere, tanto più se andrà avanti in CL di un paio di turni.

Io credo che la Lazio non resterà così bella per tutta la stagione e la Roma, in campionato, non resterà così brutta per tutta la stagione. I valori, purtroppo, si riequlibreranno.
E per me una differenza di valori esiste. Poi, potrà certamente capitare che i pronostici si ribaltino (chi immaginava, lo scorso anno, la Lazio nettamente davanti a Inter e Milan?) ma nel quadro di un discorso tecnico, per me la Roma è avanti, come potenziale punteggio di classifica finale.

Io ricordo sempre che i nostri ricambi in mezzo al campo sono Lulic, Murgia e Di Gennaro.

Ciò detto, sarò certamente felice - e vorrei pure vedere il contrario! - di assistere a un sovvertimento del mio pronostico.

D'accordo, infine, con Drenai che quei 17 punti sono virtuali, così come lo furono i 17 punti tra Juve e Roma nel 2013-'14.
Credo che lo scorso anno la distanza corretta in campionato sia stata di 10 punti. Quest'anno potrebbero essere di meno, magari tra i 6 e gli 8.
Ma ripeto, tutti conteggi ridicoli perché non sappiamo fin dove arriveremo con le Coppe, noi e loro.

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Post: 652
02/11/2017 15:35
 
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Re:
Drenai71, 02/11/2017 11.07:

i 17 punti dell'anno scorso sono dovuti in buona parte alle ultime 3 partite in cui noi eravamo in vacanza e loro costretti a difendere un punticino di vantaggio.
quelli reali sul campo che riflettevano un gap erano la metà.


Esatto.
Aggiungiamo il fatto che per tutta la stagione abbiamo giocato con due regolamenti diversi, e già questo vale almeno gli otto punti di cui sopra.
Aggiungiamo il fatto che nei confronti diretti li abbiamo devastati, mentre coi loro concittadini e teorici pari grado è emersa una categoria di differenza.
Ne deriva una conclusione ovvia: la Lazio dell'anno scorso, ancorché molto lontana da quella attuale per gioco e solidità mentale, era già superiore a loro.

Se passiamo al presente, la situazione in prospettiva appare ancora più rosea.
La Nostra vanta ulteriori margini di miglioramento sul piano della crescita mentale, dell'ulteriore valorizzazione di alcuni elementi in rosa (Milinković-Savić, Marušić e anche, per motivi diversi, Nani), del rientro di alcune risorse sinora inutilizzate (Felipe Anderson).
Mentre Di Francesco si limita a cucinare, col pragmatismo che gli si conosceva ma con molto meno genio, gli avanzi di frigorifero di Spalletti.
Con un Kolarov mai così decisivo, ma che difficilmente terrà questi ritmi in un ruolo per giunta usurante.
Avendo già perso per strada Nainggolan, rientrato nei ranghi di elemento quantitativo a metacampo, a conferma di come il plusvalore espresso nelle ultime stagioni fosse farina del sacco di Certaldo.
E trovandosi gli espliciti malumori di un Džeko tatticamente sempre più isolato: il quale sembra giocare persino meglio per il semplice fatto che, prima dell'arrivo di un compagno, la palla gli resta a lungo fra i piedi.
Da cui la sensazione, non errata, di un suo ruolo nella manovra addirittura ingigantito: che non è sintomo di maggiore rendimento, ma di maggiore dipendenza.
Va poi considerato il gioco assai dispendioso imposto da Di Francesco proprie squadre, e che sta trovando conferma in questo scorcio di stagione.
Il mister pescarese ha infatti definito come priorità, col senso pratico che gli si conosce, il puntellare una difesa non impenetrabile, il che si traduce nel difendere con nove uomini davanti alla porta.
Un atteggiamento del genere non significa, però, gestire le energie, anzi.
Giocando in quel modo, o si perde consistenza numerica offensiva, per la logica della coperta corta, o la si recupera con un prezzo più alto in termini di scatti e corse, quindi di dispendio energetico.
A impedire che la coperta dopo essersi accorciata si strappi sta provvedendo il lavoro del centravanti bosniaco, in grado di surgelare il pallone così a lungo da attendere l'arrivo dei rinforzi a ritmi per loro sostenibili.
Ma anche questo si traduce, nella sua ottica individuale, in un salasso difficilmente sostenibile alla distanza per un fisico così poderoso e non giovanissimo.
E aggiungendo che la voragine alle spalle dell'ex Wolfsburg e City è ancora più disperante - per tornare ai confronti - di quella che inghiotte il ruolo di vice-Immobile.
Noi, nella malaugurata ipotesi, perderemmo tanto; loro tutto, poiché non esiste in rosa un elemento minimamente apparentabile sul piano delle caratteristiche fisiche e tecniche.
Il che imporrebbe loro un radicale restyling tattico, poiché senza il ruolo di ponte - curiosamente, un elemento architettonico tipico della sua terra - svolto dal bosniaco salta il collegamento unico tra le due fasi.

In sostanza: cuchillo, di fronte a risultati così risicati, si chiede cosa potranno combinare quando ingraneranno sul piano del gioco.
A me, per i motivi descritti, il loro tirare a campare di inizio stagione sembra piuttosto a esaurimento: e quindi passibile di margini di peggioramento, assai più che nella direzione opposta.
Se si giocasse solo a calcio e ad armi pari, quest'anno fra noi e loro non ci sarebbe partita: basterà?

Questo è il punto: che sulle graduatorie finali incidono, fino a ribaltare il dato tecnico, fattori esterni.
Il sistema sa per primo che, da soli, un posto fra le prime quattro lo vedono col binocolo.
E quindi reagisce con virulenza direttamente proporzionale alla necessità di compensazione per far quadrare i conti.
I sintomi di un innalzamento del già esorbitante livello di allerta - ed è questo che deve preoccuparci, non la loro cifra tecnica - sono evidenti.

Sul loro fronte quello sinora più allarmante: l'accondiscendenza degli avversari, con atteggiamenti da fine stagione già nelle prime giornate.
Col Chelsea hanno incrociato la parabola discendente di Conte nei rapporti con lo spogliatoio e il tentativo flagrante di rifilare la spallata finale al tecnico: cose che possono capitare a chiunque.
In campionato, invece, c'è un progetto partito con largo anticipo rispetto alle passate stagioni.

Sul nostro fronte, un attacco senza precedenti che ha sfondato definitivamente il recinto dell'indecenza sportiva per sconfinare in quello dell'emergenza civile.
Il linciaggio mediatico seguito alla storia degli adesivi, vecchia di anni e iniziata in quella squallida modalità dalla cuva avversaria, non ha nulla a che vedere con lo spot permanente a loro favore o coi DVD del Trigorriere.
Qui si parla di una situazione paragonabile senza metafore alla Notte dei Cristalli o alle "iniziative" del KuKluxKlan: a dimostrazione, fra l'altro, di come gli ideatori degli adesivi non siano né i primi né i peggiori quanto a indebita mescolanza fra il calcio e faccende troppo più serie.
Una situazione che ha travalicato l'ambito sportivo anche nei soggetti e negli atteggiamenti coinvolti, a partire da una pagina nera per la comunità ebraica romana.
Con un rabbino capo che si "accorge" di certi adesivi, nati in versione Anna Frank con la maglia della Lazio e solo dopo adottati dalla Nord, a targhe alterne: anteponendo la propria squadra di merda al proprio ruolo, e per giunta su una materia così delicata per la comunità che indegnamente rappresenta.
Con una corona di fiori dedicata alle vittime dell'Olocausto - cosa che dovrebbe avere un valore in sé, a prescindere da chi l'ha deposta - gettata in Tevere, materilizzando un gesto da profanatori di cimiteri.

ASpettiamoci - le due maiuscole iniziali non sono un refuso - di tutto: anche una penalizzazione in classifica, che la logica sembra indicare come ultima spiaggia per un campionato deciso a tavolino.
E che sfrutterebbe un artefatto mediatico, come la nazificazione integrale della nostra tifoseria, in luogo dell'ormai logoro metodo Palazzi.
Al lordo di queste ingerenze, è difficile formulare pronostici in merito alla classifica finale.
Ma un'azione così esasperata e disperata, varata senza neppure preoccuparsi di salvare le apparenze, conferma come persino i loro primi fiancheggiatori li vedano per quello che sono: una squadretta da 5°-6° posto, nonché nettamente inferiore alla Lazio.
[Modificato da Er Matador 02/11/2017 15:49]

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02/11/2017 15:51
 
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Re:
cuchillo76, 11/2/2017 2:54 PM:

Phil, ma l'esercizio dialettico consiste nel prevedere ciò che potrà succedere. Non è che siccome abbiamo fatto 9-1-1 in queste prime 11 saremo destinati a fare 9-1-1 nelle successive 11 e poi ancora nelle successive 11. Non funziona (purtroppo) così. La stessa media-punti della Roma (2,4 con proiezione di 91 punti) è destinata a scendere, tanto più se andrà avanti in CL di un paio di turni. Io credo che la Lazio non resterà così bella per tutta la stagione e la Roma, in campionato, non resterà così brutta per tutta la stagione. I valori, purtroppo, si riequlibreranno. E per me una differenza di valori esiste. Poi, potrà certamente capitare che i pronostici si ribaltino (chi immaginava, lo scorso anno, la Lazio nettamente davanti a Inter e Milan?) ma nel quadro di un discorso tecnico, per me la Roma è avanti, come potenziale punteggio di classifica finale. Io ricordo sempre che i nostri ricambi in mezzo al campo sono Lulic, Murgia e Di Gennaro. Ciò detto, sarò certamente felice - e vorrei pure vedere il contrario! - di assistere a un sovvertimento del mio pronostico. D'accordo, infine, con Drenai che quei 17 punti sono virtuali, così come lo furono i 17 punti tra Juve e Roma nel 2013-'14. Credo che lo scorso anno la distanza corretta in campionato sia stata di 10 punti. Quest'anno potrebbero essere di meno, magari tra i 6 e gli 8. Ma ripeto, tutti conteggi ridicoli perché non sappiamo fin dove arriveremo con le Coppe, noi e loro.



Ma certo, Fa. Credo che in qualche modo ci "normalizzeremo". E loro (e l'Inter) con noi.  Per meglio dire, credo che Juve e Napoli a breve costruiranno un piccolo gradino di punti tra loro e le altre, destinato a diventare grande dieci/quindici lunghezze a fine anno.
Quello che, ripeto, intendo ribadire è che per me (e per quello che si è visto fino ad oggi) la Lazio ha potenziale vero per stare lì a giocarsela punto a punto con Inter e merde.
Nessuno sa come andrà e ben so che tu sarai anche più felice di me se gli fossimo superiori a fine anno. Dico solo di crederci, di fottercene di quello che fanno. O, al limite, di considerarli nostri competitor.
Se proprio non è coi numeri che vi ho convinto, provateci con il cuore.


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Post: 1.597
04/11/2017 17:12
 
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io non sono affatto sicuro che il napoli possa scavare alcunchè, se non l'ha scavato finora pur avendo volato. si trova nella stessa situazione della roma di garcia che nonostante 10 vittorie di fila si ritrovò con una miseria sulla juve. il napoli non ha margine ulteriore per accelarare, sta fcendo il massimo. credo che l'unica fra le squadre di testa ad avere margine di miglioramento sia la juve.
[Modificato da Drenai71 04/11/2017 17:13]

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Post: 1.597
05/11/2017 19:11
 
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oggi le merde mi hanno sorpreso, non pensavo vincessero. ma ormai avrei dovuto imparare a non dare fiducia a pioli. quando l'impegno si fa duro, qualcosa va sempre storto.
bravo lenders che l'aveva inquadrato da subito.

per il resto avevo previsto gli stop di inter e napoli (a dire la verità pensavo che il napoli avrebbe perso).

fondamentale non perdere il derby.
[Modificato da Drenai71 05/11/2017 19:12]

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Post: 1.694
05/11/2017 21:26
 
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Sì, con 3 stagioni medio tempore trascorse, do a Lenders ciò che di Lenders, anche se continuo a ritenere la stagione 2014-'15 una delle più belle ed emozionanti della mia vita di tifoso.
Perché vincere trofei è fondamentale, ma di trofei ne abbiamo vinti in 11 stagioni su 118, se non ho fatto male i calcoli. E non è che posso buttare nel water 107 stagioni in cui non ho vinto.

Ma che Pioli fallisca TUTTI gli appuntamenti decisivi, mi pare un dato oramai inconfutabile.
Praticamente, da quando è in squadre importanti, gli unici due appuntamenti non cannati sono state le due sfide vittoriose al San Paolo con la Lazio.
E i suoi incroci con la Roma oramai hanno assunto contorni grotteschi.

Oggi, non dico che "mi sentivo" il pareggio, però lo consideravo un risultato possibile. A differenza di Drenai, non mi sentivo la sconfitta del Napoli (e neanche il pareggio) mentre l'inciampo casalingo dell'Inter mi sembrava maturo.

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Post: 558
05/11/2017 22:38
 
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Mi "innamorai" di Pioli in un lontano settembre 2012 quando, col Bologna, impartì una lezione tattica al gasatissimo boemo sbancando l'Olimpico.
Fui molto felice del suo approdo alla Lazio, credevo in un Delio 2.0.
In realtà, per rimanere in argomento zemaniano, è arrivato a Roma un allenatore mediocre, abbastanza ottuso, bravo complessivamente nella sua prima annata (complice però l'esplosione di un marziano) e disastroso nella seconda.
Malissimo all'Inter, molto male a Firenze.
Per me, un mediocre.
Quanto a oggi, ho visto il primo tempo di Firenze sugli spalti, in attesa che si decidesse della farsa del rinvio e i 20' finali a casa: vittoria netta delle merde, poche storie.

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Post: 2.725
06/11/2017 01:19
 
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Io penso che a un certo livello tutti gli allenatori capiscano mediamente di calcio. Poi ognuno ha il suo stile di gioco, ma così come sono pochissimi i fuoriclasse così sono pochissimi quelli veramente negati. La differenza, trattandosi di un mestiere in cui devi fare il capo e farti venire dietro da una trentina di ragazzi ricchi e famosi, quindi viziati, la fa la personalità. I tuoi, e gli avversari, ti annusano: e si fidano o ti temono, oppure no. Pioli è un buon allenatore, non vado pazzo per il suo stile (ricordate i discorsi sull'andare sempre a tavoletta anziché interpretare i momenti delle partite e delle stagioni?) ma quello che davvero gli manca è il carisma. Ma cosa possono pensare di te i suddetti ragazzi scafati e viziati se per fare gruppo li fai mettere in cerchio a cantare "Vola Lazio vola?". "Questo è uno sfigato", ecco cosa pensano. E purtroppo per lui è sfigato anche nel senso letterale del termine, perché se Djordjevic prende un doppio palo nei supplementari non è questione di carisma. Quella partita l'aveva preparata bene e l'ha persa per pura sfiga. Oggi se Chiesa non prende il palo magari la va pure a vincere, che ne sappiamo... Però ancora una volta l'ha persa. Una volta una ragazza mi disse "sei una brava persona": cazzo, se mi avesse detto "sei un coglione" mi avrebbe fatto meno male. Questo è Pioli: un buon allenatore, una brava persona, uno poco fortunato e per niente carismatico. Uno che non è abbastanza figlio di puttana per vincere.
Ma stiamo a parla' di Pioli, quando in realtà il problema è un altro. Dopo il 26 maggio è arrivato Garcia e pareva Mourinho, ogni parola che diceva sembrava perfetta e la squadra fece un salto in avanti pazzesco. Poi è calato (ma manco così tanto, a ben vedere) ed è arrivato Spalletti con le sue supercazzole, è arrivato terzo e secondo e pareva che la Roma avesse ottenuto quei risultati solo grazie a lui e alla sua bravura tattica, come se terza e seconda già non ci fosse arrivata con Garcia, con Ranieri, con lo stesso Spalletti anni prima. Poi è andato via e i romanisti disperati, e i laziali esultati, convinti che lì sarebbe finita la Roma da podio, che con Di Francesco sarebbero tornati una squadra da Europa League. Adesso ci stanno vendendo il genio Di Francesco. Ma che semplicemente abbiano (dal 2013-14) una rosa forte che in quanto tale ottiene fisiologicamente certi risultati a prescindere dall'allenatore non li/vi sfiora, come idea? Povero Pioli, andatevi a rileggere le formazioni di oggi pomeriggio di Fiorentina e Roma. Io dico che se ci fosse lui al posto di Di Francesco la Roma sempre nelle prime tre arriverebbe. Certo, avremmo la sicurezza della non vittoria dello scudetto, che invece con Di Francesco non abbiamo. Ma la rosa è forte e per lo scudetto ci sono, sono rientrati alla grande. Vorrei che arrivassimo al derby consapevoli di questo pericolo e da sfavoriti, anziché con la solita baldanza autunnale che nelle ultime stagioni ci ha sempre condotti a severe sconfitte nei derby d'andata.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 06/11/2017 01:21]

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Post: 652
06/11/2017 01:31
 
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Re:
est1900, 05/11/2017 22.38:

Quanto a oggi, ho visto il primo tempo di Firenze sugli spalti, in attesa che si decidesse della farsa del rinvio e i 20' finali a casa: vittoria netta delle merde, poche storie.


Ho seguito la sessione pomeridiana del campionato tramite Diretta Gol e i frequenti collegamenti col Franchi, e confermo la tua sintesi.
Credo, però, che vada messo sull'altro piatto della bilancia un avversario non semplicemente inferiore, ma addirittura raccapricciante.
Che si tratti della situazione strutturale di una squadra appena sconfitta a Crotone o di un un problema fra Pioli e la xxxx, come giustamente ipotizza cuchillo, chiunque avrebbe avuto una chance contro l'edizione odierna della viola.
Un portiere da Totonero; una difesa più insensata che arrendevole, con un Astori da Ufficio Indagini e una protezione inesistente da parte della mediana; una manovra senza capo né coda; gestione della gara e cambi in puro stile nonsense.
Sulla carta era una tappa strategica e insidiosa, che è stata superata in scioltezza.
Ma la cifra tecnica in campo riduce questa vittoria a poco più di un Napoli-Benevento.

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Post: 1.694
06/11/2017 10:44
 
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Re:

Mark Lenders (ML), 06/11/2017 01.19:

Certo, avremmo la sicurezza della non vittoria dello scudetto, che invece con Di Francesco non abbiamo.



Però, vedi. E' qui che smetto di darti ragione.
Il tempo è stato galantuomo e Pioli è stato pesantemente ridimensionato, fallendo tutto il fallibile, dal giorno successivo a Napoli-Lazio 2 a 4.
Evidentemente, non è il fior di allenatore che io credevo fosse. E su questo ci avevi visto lungo tu perché tre indizii (tre stagioni) cominciano a essere tanti. Anche se con la Fiorentina potrebbe avere il tempo di raddrizzare la stagione ma, per quanto possa raddrizzarla, un posto in EL mi pare molto complicato ottenerlo. Ma c'è pur sempre la Coppa Italia.
In tutta sincerità, immaginavo tutt'altra storia, relativamente a Lazio-Pioli.
 
Ciò detto, non capisco, a oggi, in cosa si sia dimostrato migliore Di Francesco. Di Francesco, per me, è Pioli di 3 anni fa.
A meno che il tuo ritenere che sia migliore derivi da questi primi 2 mesi e poco più alla Roma. Il ché potrebbe anche, metodologicamente, andare bene.
Sei rimasto così favorevolmente colpito da queste 15 partite della Roma da pensare di essere di fronte a uno che con Pioli non abbia nulla a che spartire.
Ma se mi dici che Di Francesco è migliore perché PRIMA di arrivare alla Roma si è rivelato migliore di Pioli PRIMA che arrivasse alla Lazio, non ti seguirei.

In cosa si sarebbe dimostrato migliore?
I suoi anni al Sassuolo sono stati migliori degli anni di Pioli tra Chievo e Bologna? Se sì, perché? Per la qualificazione in EL?
Per me, da un punto di vista tecnico, i due si equivalevano, al momento n cui sono stati ingaggiati da Lazio e Roma.
Se poi, invece, la questione è antropologica, fisiognomica e lombrosiana, allora siamo su un altro campo.
A quel punto, magari, nominiamo Varese, l'8 e il 23 e chiamiamo Michele Plastino.  


[Modificato da cuchillo76 06/11/2017 10:46]

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Post: 2.725
06/11/2017 11:57
 
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La risposta è contenuta nel post precedente, comunque se vuoi la articolo meglio. Ti ricordi l'anno scorso quando è iniziato "Mister Condò"? Ancelotti, Conte, Mancini, altri di questo livello qua, e poi a un certo punto Di Francesco. Non ci potevo credere, Di Francesco! Mediocre allenatore del mediocre Sassuolo, vestito di tutto punto che pontificava su "il mio calcio"... Il Pioli del Bologna sarebbe mai stato invitato? Ovviamente no. Ed è anche per cose come queste che si finisce sulla panchina della Roma, la stessa panchina per la quale Pioli fu preso in considerazione e poi scartato da Sabatini dopo la reazione quasi indignata della loro tifoseria. Curriculum pressoché identici, ma uno è stato assunto e l'altro no. Di Francesco si vende meglio e come si vende meglio con i giornalisti così, evidentemente, è riuscito a vendersi meglio con i dirigenti e sta riuscendo a vendersi con i giocatori. Che sono stupidi, vanno dietro all'immagine e l'immagine di Di Francesco è comunque diversa da quella di Pioli. Oppure è stato solo fortunato, e anche se fosse per me basterebbe questo. Le carriere svoltano o non svoltano anche per un colpo di fortuna, per una chiamata che arriva o non arriva. Di Francesco ha avuto faccia tosta e fortuna, Pioli umiltà da travet e jella forse addirittura genetica. Quando dico che con Pioli non lo vincerebbero non sto dicendo che è peggiore di Di Francesco come allenatore, sto dicendo che è peggiore il suo karma. Ora vedremo com'è il karma di Di Francesco, ma di sicuro sta allenando una squadra che questo scudetto può vincerlo. Quindi occhio. Quindi vi supplico ancora una volta: smettete di snobbarlo.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 06/11/2017 11:58]

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Post: 2.878
06/11/2017 12:02
 
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In tanti "aspettavamo Firenze", per dire qualcosa di più definitivo sulle merde. Ancora non me la sento, tuttavia: è stata una vittoria meno impressionante degli 1-0, in cui potevano prenderne parecchi a differenza della maggior parte delle altre uscite. Mi restano sensazioni prevalentemente brutte: la triplice vittoria sui campi di Bergamo, Torino e Firenze a quale altra grande riuscirà? Il loro calendario mi preoccupa. E di Di Francesco mi preoccupa anzitutto che ha coinvolto TUTTI in quello che sta facendo, dai senatori spallettiani alle meteore più irrecuperabili da Jesus fino a Gerson ieri. Che avessero una gran rosa era anche un mio cavallo di battaglia: penso di essere stato il più fermo nel ricordare sempre quanto avessero migliorato la panchina, rispetto allo scorso anno. Certo, speravo che diventassero un Sassuolo con giocatori forti, ma hanno fatto meglio al punto da costringermi a cullarmi nel pensiero rassicurante di Mamma Juve. Di Francesco, rispetto a Pioli, mi pare meglio sicuramente davanti alle telecamere: ieri dopo i 4 gol a Firenze e il record di vittorie esterne della Roma era più lucido di quanto sarebbe stato un Ancelotti. Di certo, se in estate era il mio baluardo contro il pensiero di una roma in lotta scudetto, adesso posso più farci lo stesso affidamento di prima. In attesa delle inevitabili difficoltà che arriveranno

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Post: 637
10/11/2017 08:03
 
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Non mi aspettavo vincessero in tutte le trasferte finora disputate contro squadre medio alte della sinistra della classifica (tolte le prime 5), che per me sono Sampdoria, Milan, Fiorentina, Torino, Atalanta.
Da vedere come si comporteranno negli altri scontri diretti, a cominciare dal derby.
Oscillo tra il fatto che mi sembrano comunque una squadra vulnerabile nonostante i pochi gol subiti e che alcuni 0 a 1 sono un po’ fortunosi, al fatto che comunque anche così si arriva in alto.

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Post: 2.878
19/11/2017 11:11
 
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Re:
ℬaruch, 06/11/2017 12.02:

in estate era il mio baluardo contro il pensiero di una roma in lotta scudetto, adesso posso più farci lo stesso affidamento di prima



Mi quoto ancor di più oggi: l'ha vinto quasi come l'ha perso Bastos. Certo, derby atipico perché dopo 3 settimane senza Lazio, con la Nazionale di mezzo, e con la stagione scorsa che faceva arrivare le squadre con animi differenti. Ma tatticamente s'è dimostrato più che all'altezza, e anche nel farsi seguire dai suoi uomini. Sul 2-0 si contava 18-1 alla voce dribbling nella metà campo avversaria (10-0 riusciti): ci hanno provato e ci sono riusciti, mentre noi non ne siamo mai venuti a capo. Possono tranquillamente arrivare allo scontro diretto con la Juve davanti a loro

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Post: 1.694
19/11/2017 17:54
 
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Sconfitta nel derby resa terribilmente più amara dalla sconfitta della Juventus che, nonostante tutto, rimane ancora la mia favorita. E così sarà, a prescindere, se riuscirà a tenere un distacco che non superi i 4-5 punti alla fine del girone d'andata.

Ciò detto, perdere un derby non è un dramma, se non fosse che 10 vittorie in 12 partite da parte della Roma sono un ruolino che non avrei mai ipotizzato. E il dato che più inquieta è che tanti giocatori non hanno neanche accumulato troppo minutaggio nelle gambe. Di Francesco è stato, purtroppo, bravo e fortunato a rischiare tante seconde linee contro squadre non solo piccole ma anche medie.

Ora tocca, lendersianamente, fare la nostra parte.
Ho un po' sfrarfallato in questi mesi. Ora mi metto a fare sul serio.
Intanto, che perdano a Madrid, così almeno contro gli Azeri - tutt'altro che scarsi, a quanto pare - dovranno giocare coi migliori.

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Post: 637
20/11/2017 10:06
 
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Quest’anno niente non c’e trippa per gatti per lo scudetto, che sarà del Napoli e su questo sono tranquillo.
Mi rode tanto che è il derby a sancire abbastanza definitivamente il fatto che quinti siamo e quinti resteremo e che le merde faranno un altro campionato di altissima classifica.

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Post: 363
20/11/2017 11:07
 
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Re:
Magnopèl, 20/11/2017 10.06:

Quest’anno niente non c’e trippa per gatti per lo scudetto, che sarà del Napoli e su questo sono tranquillo. Mi rode tanto che è il derby a sancire abbastanza definitivamente il fatto che quinti siamo e quinti resteremo e che le merde faranno un altro campionato di altissima classifica.



Io non la vedo affatto così. Quest'anno la lazio è molto forte e sono certo che lotterà per i primi 4 posti fino alla fine. Ai fini della valutazione sulla Lazio il derby per me non sposta nulla. Devo dire però che non mi aspettavo una roma cosi compatta e questo mi preoccupa. Ma ad oggi non giurerei sul fatto che ci finiscano sopra. Può certamente accadere, ma non mi sorprenderebbe una Lazio sopra alla roma. Sullo scudetto non so chi possa vincerlo, ma per alcune ragioni escludo solo che lo vincerà il Napoli.

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Post: 2.725
20/11/2017 13:01
 
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Potete immaginare con quanto entusiasmo sia qui a rivendicarlo, ma io lo dissi dal principio che quest'anno era Roma-Napoli.
Voi mi avevate assicurato che con Di Francesco avremmo dormito sonni tranquilli, io non ero convinto ma mi sono lasciato rassicurare: abbiamo sbagliato tutti quanti.
Mi dispiace che, nonostante un derby in cui non ci hanno fatto tirare in porta, nonostante siano potenzialmente a -2 dal Napoli, nonostante la Juve cada a pezzi, nonostante abbiano la miglior difesa e debbano ancora far giocare Schick (oltre a Emerson Palmieri) qui date quasi tutti per scontato che non possano vincere lo scudetto. Da dove vi viene questa spocchia non lo so, credo dall'odio ma (come sempre detto) abbiamo evidentemente due maniere diverse di odiarli.
La Lazio resta una buona squadra e sono sicuro che si riprenderà bene perché in Serie A siamo molto superiori a un sacco di squadre (oscene) e riprenderemo a macinare punti, credo che lotteremo fino all'ultimo per il quarto posto. Il derby è un problema non tanto perché noi l'abbiamo perso, quanto perché loro l'hanno vinto. Andavano almeno rallentati. Ovviamente adesso arriveranno i soliti a spiegarmi che finiranno sesti, qualcuno ha già (ri)scritto che sono una squadretta, e immagino che ci si attaccherà anche a una mancata ammonizione di De Rossi pur di non ammettere che abbiamo perso contro una squadra superiore, superiore soprattutto per profondità di rosa, e che abbiamo dimostrato di poter battere solo se abbiamo l'energia per sovrastarla atleticamente, altrimenti se si gioca a ritmi pari vincono loro.
A me dispiace che continuiate a sottovalutarli: mi dispiace per voi che non ci fate una bella figura, e mi dispiace perché dovremmo essere compatti come una testuggine davanti al pericolo. Invece uno sbadiglia, l'altro si gratta, questo se la prende con Rocchi, quello con Bastos, e magari ci sarà pure qualcuno che crede ancora allo scudetto della Lazio...

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