È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
   

 This site is partner of the Lazio Page project

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Pagelle Lazio-Juventus 3-2 (finale Supercoppa Italiana)

Ultimo Aggiornamento: 15/08/2017 03:05
OFFLINE
Post: 652
14/08/2017 06:15
 
Quota

STRAKOSHA 6-Decisivo in avvio con un riflesso sovrumano su Cuadrado, che sarebbe ingiusto attribuire solo alla fortuna. Sempre reattivo su azione, sia pure con uno stile discutibile, crolla da fermo. Infantile l’errore nella disposizione della barriera, cui aggiunge un intervento in ritardo anche per il cattivo bilanciamento del peso sulle due gambe. Un sacco vuoto sul rigore, e la cosa comincia a preoccupare.
WALLACE 7.5-Lo schieramento a barriera multipla e maglie strette, consegnandogli una porzione di campo ben delimitata, lo agevola in maniera decisiva. Novanta minuti in attesa della cappellata d’ordinanza che, invece, non arriva mai. Non è un caso se su azione i bianconeri non lasciano praticamente tracce.
DE VRIJ 7.5-La situazione tattica, la stessa così favorevole a Wallace, lo sposta da dominante a tappabuchi, poiché la minutissima assegnazione delle consegne individuali rende secondaria una figura di riferimento per il reparto. Si adegua con tanta umiltà e ancora maggiore efficacia, con una prestazione... alla Bonucci. Se la Juventus sta riflettendo in merito alla necessità di sostituire il neorossonero, la serata ha offerto fin troppo materiale.
RADU 7.5-Più col senso della posizione che col vigore nei confronti diretti, riesce a non steccare fra i tre tenori della linea difensiva. Dybala, che a tratti sembra cercarlo come anello debole, non brilla per lettura della partita.
BASTA 7-Clamoroso il buco iniziale che manda Alex Sandro sul fondo e Cuadrado davanti a Strakosha. Inclassificabile la soluzione tecnica che vanifica su Buffon l’assist del connazionale Milinković-Savić. Due acuti strazianti su un sottofondo di grande pregio. Sembra un po’ come il Sensini della gestione Eriksson, ma da centellinare con ancora maggiore parsimonia.
PAROLO 7.5-Ricorda un po’ quelle barzellette scollacciate nelle quali, se non si tiene conto dell’uomo invisibile e della sua presenza, si rischiano incresciosi equivoci. Difficilmente se ne troverà traccia nei migliori momenti, ma è lui a tracciare il pentagramma su cui il centrocampo suona lo spartito che riduce al silenzio gli avversari. Data la sua importanza, è quantomai urgente dotarlo di un contitolare/erede.
LUCAS LEIVA 7.5-Spende un fallo tattico con irruenza da campionato inglese, confermando un inevitabile periodo di adattamento sotto questo profilo: ma è anche l’unico commento negativo sulla sua prestazione. Il miglior centromediano quando si tratta di difendere e ripartire. Lo sarà anche quando si tratta di fare la partita?
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 6.5-Il contrario di Basta: alcuni pezzi di bravura su una prestazione alterna, figlia anche di un fisico che necessita di più tempo per entrare in forma. Meno giustificabili un paio di giocate troppo rischiose sulla trequarti con le spalle completamente scoperte, troppi i palloni persi alla distanza. Un altro che ha bisogno di alternative in corso d’opera.
LULIĆ 7.5-Un altro ci cui non si coglie l’importanza, se non quando esce. Talmente puntuale nell’applicazione sulla fascia da costringere Cuadrado, non proprio l’ultimo arrivato, a ritagliarsi spazi al centro. Riscatta alla grande la serataccia nella finale di Coppa Italia.
LUIS ALBERTO 8-La differenza fra il ruminare calcio, sia pure a buon livello, e l’incidere. Arma tattica fra le linee, ha il merito di comprendere un concetto fondamentale: per rendersi utile in fase di non possesso palla – e senza alcuna vocazione specifica – non serve snaturarsi, sbuffare, fare a sportellate. Basta tenere con intelligenza la posizione e tagliare le linee di passaggio avversarie, col risultato di prevenirne l’impostazione già dalla terza linea. Se questi sono i risultati del lavoro di Inzaghi per trasformarlo in centrocampista vero, siamo al limite del miracoloso. La quadratura del cerchio a metacampo.
IMMOBILE 7.5-Cava l’impossibile da una partita ingrata, senza un vero e proprio compagno di reparto con cui dialogare. Protagonista con una doppietta, chirurgico nell’approfittare di una coppia centrale allo sbando, inevitabilmente spompato alla distanza.
MARUŠIĆ 4.5-Il debutto, che aveva già segato de Vrij e Lulić, miete un’altra vittima si spera altrettanto illustre. Pessima la sincronia col tronco centrale della squadra, e con un modulo basato sugli esterni era l’argomento principale a favore di un’esclusione iniziale confermatasi quantomai ponderata. Male in copertura e ingenuo sul rigore, dove le colpe principali non sono comunque le sue. Alla prossima.
LUKAKU 7-Sull’azione decisiva somiglia a Marcelo quanto Marcelo somiglia, in quel caso fisicamente, a Ficarra. Ingresso in partita non facile, anche per il momento della squadra, ma ne esce da campione.
MURGIA 7-A parte il frangente decisivo, un gol del genere richiede senso della posizione nonché freddezza e sicurezza nei fondamentali per aggirare quella selva di gambe. Da metacampo in su un giocatore pronto, da metacampo in giù c’è ancora da lavorare.

S. INZAGHI 9.5-Prosegue la striscia vincente nei derby dell’anno scorso, con due differenze: l’avversario, per quanto in difficoltà, non è il bluff arbitrale incontrato nelle stracittadine; la fase molto precoce della stagione rendeva assai più difficile proporre tanta intensità.
Partita dominata, Allegri ridicolizzato e una concretezza superiore al solito nella trequarti avversaria.
Rimane la resa senza condizioni nel momento in cui la squadra smette di fare l’andatura e si ritrova a subire il match.
A parte l’evidente debolezza mentale già emersa nel finale della passata stagione, e sulla quale occorrerà intervenire pesantemente, va aggiunto un possibile indizio tattico.
La sofferenza inizia infatti quando Immobile abbassa i calzettoni, togliendo mansioni difensive a Chiellini e compagnia e permettendo loro di riversarsi a pieno organico nell’altra metacampo: già, ma dov’era il sostituto in grado di farlo rifiatare?
Non completare un organico interessante, ma platealmente monco e non solo nelle seconde linee, sarebbe il peggior torto nei confronti del suo lavoro.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:45. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

This site is partner of the Lazio Page project