STRAKOSHA 6.5-Reattivo fra i pali, sia pure con una tecnica d’occasione e su conclusioni centrali. Non esce e quando lo fa rischia il disastro. Sin qui pericolosamente simile a Marchetti, con parecchi dubbi sulla preparazione dei portieri. In compenso dimostra personalità e tranquillità – anche nel non strafare – lasciando intuire doti interessanti coi piedi. Merita di proseguire da titolare, non fosse altro che per valorizzare un giovane. E poi le alternative...
WALLACE 6-Giocatore disordinato come pochi, non a caso il meglio lo dà sbrogliando una mischia. Otto e mezzo. Si spera diventi un film, o almeno un voto. Per ora è solo il prezzo.
DE VRIJ 6.5-Non paga dazio più di tanto alle pessime frequentazioni in materia di compagni di reparto. Se questa è una prestazione nella norma e regge tutta la stagione, il titolo di miglior acquisto dell’anno è già assegnato.
RADU 5.5-Non combina disastri, ma riesce a soffrire anche contro un attacco da bassa classifica della Lega Pro. Fino al 2020.
FELIPE ANDERSON 6.5-Croce e delizia: perché la croce, oltre a cantare, deve anche portarla. Inanella qualche spunto interessante e non sbraca quasi mai in fase difensiva a dispetto del ruolo doppiamente ingrato, per il non semplice adattamento e la dispendiosità su due fronti. Forse l’unica intuizione di Inzaghi.
PAROLO 6-Giocatore tendenzialmente ordinato, nel marasma diventa dispersivo: non per colpa sua, e qualcosa di buono combina comunque. Fra i meno peggio.
BIGLIA s.v.-Di chiunque sia la responsabilità, non doveva scendere in campo. Una gestione vergognosa della parte atletica e medico-sanitaria, confermata anche dalla condizione nel secondo tempo. Signorina, prepari qualche lettera di licenziamento.
MILNKOVIĆ-SAVIĆ 5-Il modulo è concepito principalmente per lui, ma non ne stimola la reale crescita. De Gaulle disse del Brasile “è un Paese con un grande potenziale e lo sarà sempre”: che valga anche per lui? E che quindi, inseguendo un fuoriclasse in un futuro ogni giorno più nebuloso, si stia solo perdendo tempo?
LULIĆ 6-Il livello tecnico medio mimetizza la sua sciaguratezza coi piedi, il gol lo porta definitivamente a galla. Date le condizioni di forma, non andrebbe neppure considerato per la formazione di partenza.
IMMOBILE 4-Mal servito e capace di sbagliare praticamente tutto, con un atteggiamento a tratti indisponente. La
cazzimma delle prime giornate forse sta già lasciando il posto all’ambientamento nella Palude della Morte. Dato il contesto che lo circonda, solo un eroe potrebbe comportarsi diversamente.
KEITA 4-Sì, perché distrugge quasi tutto con un egoismo esibito e provocatorio, concedendosi persino un accenno di esultanza polemica in occasione del gol. La notizia non è che abbia segnato, ma che per segnare sia stato necessario attendere i comodi di uno così. Altro equivoco da risolvere quanto prima e nell’unico modo possibile: cacciandolo a pedate.
CATALDI 4-Paga anche il contraccolpo di chi pensava a un turno di riposo o al ritorno nel proprio ruolo e, dopo pochi minuti, si ritrova nuovamente nei panni altrui. Col pomeriggio di ieri, l’esperimento che lo vuole in regia può e deve essere archiviato.
LUKAKU 5-Perde due palloni sanguinosi e non per problemi di carattere tecnico, ma per una sufficienza da beach-soccer. Comunque deve giocare, per valorizzarlo e perché è l’unico ad averne sul piano della tenuta.
LOMBARDI 6-Niente di che ma, a differenza dei più brillanti SMS e Keita, sa cosa deve fare e lo fa. Merita un buon minutaggio.
S. INZAGHI 1-Si è discusso a lungo prima della partita sul modulo, ma a che pro?
Per lui lo schieramento si riduce all’assegnare una posizione di partenza ai giocatori, neanche fossero omini del subbuteo, senza la minima idea su come si debbano muovere.
Per gli interessati si riduce a un casuale incrociarsi di prestazioni individuali, in un clima di totale anarchia e al riparo dalle residue indicazioni del tizio seduto in panchina.
Ciliegina sulla torta, il cambio che regala all’Empoli un autentico assedio: se dall’altra parte ci fosse un attacco da calcio professionistico, e non una compartecipante al funerale del campionato italiano, finirebbe male.
D’altronde, che fosse il più inadeguato e screditato, persino fra gli allenatori della mutua ingaggiati nell’era Lotito, lo si sapeva a priori.
[Modificato da Er Matador 26/09/2016 06:27]