135 milioni

In ordine, col senno di allora:

1) Parolo
2) Biglia
3) Felipe Anderson
4) De Vrij

Spiego:

1) al termine di un'annata occorre "fare la tara" dei jolly, vale a dire di quei contributi - individuali, ma non solo - dovuti a una stagione fuori dall'ordinario e che difficilmente si ripeteranno in quella successiva.
Il girone di ritorno da Cholo del centrocampista gallaratese, confrontato coi valori medi espressi nella sua carriera, capeggiava ad ogni evidenza tale elenco.
Senza contare il ruolo, che non allunga certo la carriera, e l'età

2) Puntava al contratto della vita, con ciò che ne deriva per la permanenza in una realtà meno prestigiosa anche in termini di motivazioni (cfr. Higuaín l'anno scorso).
Non forniva garanzie sul piano atletico.
Difficilmente avrebbe raggiunto una valutazione più alta.
Nel quadro della nostra strategia societaria e di fronte a un'offerta del genere, la sua cessione era DOVEROSA.
Si spera, nel caso suo e di Parolo, che la conferma non sia dipesa dallo status di pallini/irrinunciabili per l'allenatore: altrimenti dovrebbero scattare dei ricoveri coatti

3) Qui la domanda cui rispondere riguardava unicamente la valutazione: poteva raggiungere quotazioni più elevate?
Lecito dubitarne, lecito non escluderlo: e comunque, per età e altro, offriva la prospettiva di accumulare altri dividendi tecnici prima dell'inevitabile - se tutto andava per il meglio - cessione

4) Per quel che prometteva di diventare, a maggior ragione in un ruolo sempre meno presidiato da top player a livello mondiale, 30 milioni rappresentavano quasi un insulto.
In più, era lui l'insostituibile e il valore aggiunto per antonomasia, un po' come Stam per il quale a suo tempo i compagni accettarono una deroga al tetto salariale.
Un altro Biglia si poteva trovare, un altro de Vrij dell'anno scorso era fuori portata anche per il Barcellona, perché semplicemente non si conosceva nessuno con un profilo tecnico-tattico del genere.
Per non parlare della reazione ambientale, di fronte all'offerta di gran lunga più svantaggiosa in termini di rapporto qualità/prezzo.
La cessione avrebbe avuto senso solo valutando le sue condizioni fisiche: operazione forse non semplice dall'interno e molto più difficile dall'esterno