Pagelle Lazio-Torino 3-0

MARCHETTI 6-Un'uscita approssimativa, ma efficace; una situazione del tipo “mia/tua” in cui toccherebbe a lui fornire indicazioni e non lo fa, costringendo Mauricio a un intervento a rischio. Davvero poco altro, ed è un buon segno.
BASTA 7-Gestione intelligente di energie non illimitate, buona tenuta difensiva e l'assist per il primo gol. Bilancio soddisfacente.
MAURICIO 6.5-La solita ammonizione, fiscale ma evitabile; una concentrazione nettamente migliore rispetto al solito; tantissimi falli presi dagli avversari, in maniera quasi cestistica, risolvendo in tal modo più di una situazione potenzialmente pericolosa. Positivo, senza dubbio.
GENTILETTI 7-Rischia di complicare un disimpegno, ed è l'unica sbavatura in una gara all'insegna della tranquillità propria e altrui. Migliore prestazione stagionale.
LULIĆ 8-Una furia scatenata sulla fascia, ma senza eccedere con la foga. Mette in mezzo addirittura un cross al bacio, teso e preciso, che non trova la degna finalizzazione. Temporeggia troppo sul contropiede, causando il fuorigioco di Candreva. Butta dentro pallone e Padelli con un mezzo carpiato tipo Maccoppi in un Como-Lazio di un secolo fa, ma va bene così. Sfiora il gol del secolo dopo la triangolazione volante con SMS, e pretendere che ci riuscisse col piede sbagliato sarebbe stato troppo. Chiude, anche lì con approccio ragionato, preparando la rasoiata finale di FA. Da stropicciarsi gli occhi.
ONAZI 6.5-Occupa un ruolo di testa, complementare ai compagni di reparto, sulla carta non ideale per lui: fatica un po' a prendere le misure nei movimenti, poi non sbaglia più nulla o quasi. Utile.
BIGLIA 6.5-Fondamentale in avvio come mediano puro quando le distanze fra difesa e centrocampo sono ancora approssimative, si limita poi al piccolo cabotaggio. Gli basta per far sentire la propria presenza.
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 7.5-Come Onazi, prova con qualche disagio un vestito non della sua misura prima di trovare una dimensione come Hidegkuti con un fisico del XXI secolo: la nonchalance con cui sposta avversari come fuscelli, per distribuire sponde e intuizioni a ciclo continuo, è uno spettacolo. Non facile da capire in quanto giocatore 2.0, della stirpe dei Neuer e dei Thomas Müller, quindi poco inquadrabile nelle categorie tradizionali: rimane a tratti la sensazione di un meraviglioso puzzle del quale, però, si devono ancora assemblare tutti i pezzi.
CANDREVA 6-Più dedizione che lucidità, comunque nel coro senza stecche: a parte la solita punizione dritto per dritto, un equivoco che va chiarito quanto prima. Certo, poi bisognerebbe anche trovare un Pjanić al suo posto…
KLOSE 6.5-Il primo assist appare il surrogato di una conclusione diretta, il secondo una giocata di gran classe. Spesso fuori dal gioco e con zero tiri in porta all'attivo, non può costituire un riferimento come titolare.
FELIPE ANDERSON 7.5-Entra ufficialmente in partita col sombrero che avvia l'azione finalizzata in offside da Candreva, ma il motore dei rientri e del sacrificio era già acceso. Trova al momento giusto il raddoppio e consolida come specialità della casa la soluzione angolata e rasoterra dal limite, giocata facile solo per un osservatore distratto. Se si conferma a questi livelli è determinante.
KISHNA s.v.-Più utile come pungolo per FA che per il suo contributo in campo. Per fortuna non ce n'è stato bisogno.
MATRI 6-Merita il voto per come arriva subito al tiro, a lato di poco. Propensione da coltivare, date anche le alternative in questo senso.
MORRISON 6-Merita il voto per solidarietà di fronte a un minutaggio chiaramente provocatorio.

PIOLI 7-Un bello spettacolo e quasi nulla concesso a un avversario fra i più organizzati e ostici: vedere un talento come Baselli a caccia di riferimenti che non trova per tutta la partita dà l'idea di un buon mix fra superiorità esplicita e controllo della gara.
Deve contemperare la preparazione e l'approccio pulito al calcio con un po' di mestiere.
Ad esempio, Moretti appare in difficoltà negli appoggi bassi e già ammonito alla mezz'ora: ci voleva tanto per mettergli alle costole uno fra i tanti specialisti del dribbling, alla ricerca del doppio giallo o di un'opposizione più blanda proprio per evitare una doccia anticipata?
A calcio si vince anche così.