Lazio-Frosinone

Non si firma questa merda che scrive su quella carta straccia che risponde al nome de "Il Tempo":

"Storia, geografia e passione. Un intreccio non da niente si cela dietro una gara come quella di domenica, quella dell’Olimpico di Roma, tra Frosinone e Lazio. La partita, settima giornata di campionato, è forse il derby più derby che la squadra ciociara si troverà ad affrontare in questa stagione.

I motivi sono molteplici e risiedono proprio in tre parole: storia, geografia e passione. Partiamo da quest’ultima, una passione travolgente e che per molti anni ha coabitato nei cuori dei tifosi. Con il Frosinone nelle serie minori, erano in tanti quelli che dividevano il loro tifo tra la squadra romana e quella giallazzurra. Al di là di quello che si possa pensare, non è così facile cancellare con un colpo di spugna l’amore per la squadra del cuore, la Lazio, riversandolo tutto verso quella della propria città: il Frosinone. Il travaglio interiore per migliaia di tifosi domenica sarà massimo.

Fuori da questa considerazione, sono moltissimi i ciociari che si stanno organizzando per la trasferta e molti di loro stanno incontrando problemi. Le biglietterie del circuito LisTicket nel capoluogo ciociaro stanno facendo le bizze, e pare solo a Frosinone. In tanti si sono rivolti al concessionario, ma anche alla Lazio stessa, non ricevendo spiegazioni. La vendita procede, ma a rilento rispetto il boom delle prime ore, i tagliandi ospiti sono tra 1600 e 1800. Dopo la passione, la geografia. La Ciociaria, o in tempi più antichi «campagna di Roma», è quel territorio ben connotato e delimitato, che però si va quasi a fondere con le località immediatamente esterne alla capitale, quelle in cui la lazialità è più forte rispetto al cuore di Roma, in prevalenza giallorosso.

E poi la storia. Due società che, seppur con le dovute differenze di categoria, hanno avuto cammini simili. Mai troppo al vertice, sempre pronte a lottare, ma che quando hanno raggiunto i rispettivi trionfi – trofei e scudetti per la Lazio, promozioni per il Frosinone – hanno regalato gioie senza eguali. E poi c’è la storia recente, quella delle parole di Lotito sul Frosinone in A che rappresenterebbe una sciagura per il calcio italiano. È forse anche per questo che da Frosinone non si attende altro che andare nell’Olimpico biancoceleste, per rivendicare forza e passione. E poi, visto il non idillio tra i tifosi della Lazio e la dirigenza, forse le due tifoserie canteranno insieme – sicuramente non per acclamarlo – il nome di Claudio Lotito.

Un derby che riguarderà anche i giocatori in campo. Da Danilo Soddimo, romanista di San Basilio che ha affermato: «La Roma è una fede, sogno un gol sotto la Sud». A Luca Paganini, intervenuto in conferenza stampa: «È un derby speciale ho giocato sei anni alla Roma e sei mesi alla Lazio, poi sono arrivato qui. Sarà particolare tornare all’Olimpico, dove facevo il raccattapalle». Poi Paganini si è concentrato sulla Lazio: «Loro sono fortissimi, hanno tanta qualità, noi dovremo rimanere concentrati e sfruttare ogni occasione che ci capita. Speriamo che siano un po’ stanchi dopo la gara di coppa»

Fonte: Il Tempo"

1 Mezzo club del Frosinone è della roma
1bis Li odio. Sfonnamoli.
2 Quella sulla storia dai cammini simili è da sputo in faccia a chi l'ha pensata.
3 Vediamo di far giocare in casa pure loro domenica con la nostra non presenza e la non partecipazione (Ieri lezione di tifo, oltre che di calcio, da quelli del Saint Etienne, no dico SAINT ETIENNE, gemellati col brescia).

4 Marchetti, Basta, Hoedt. Gentiletti, Lulic, Biglia, Parolo, Candreva, Milinkovic Savic, Felipe Anderson, Matri.

4-2-3-1 o 4-3-3?

Io dico 4-3-3, per un motivo principale: Milinkovic lo vorrei in panca, a rendersi conto che no, non è un titolare fisso

L'altro mio accorgimento sarebbe Radu centrale: Hoedt non è tipo da montarsi la testa, non credo che leggendo sfilze di articoli su Robin Hoedt il salvatore si creda arrivato, quindi non vale il discorso di SMS; però sta giocando di merda, e io lo temo anche contro i Dionisi e i Ciofani. Non vorrei rischiare, gli preferirei questo Radu, pur adattato e anche lui con un erroraccio almeno in dote

Poi l'attacco: partirei con Matri, Djo in panca. Keita dentro modello Verona, se non si sblocca

Infine la mezzala: se Morrison non è ancora in grado di scendere in campo dal primo (mah, io comunque la chance gliela darei anche domenica), dentro Cataldi

Marchetti
Basta Gentiletti Radu Lulic
Parolo Biglia Cataldi/Morrison
Candreva Matri Felipe Anderson

L'indecorosa prestazione di ieri sera dimostra che questa squadra ha bisogno di certezze. Quindi tornerei senza esitazioni al 4-3-3 con Biglia, Parolo e Lulic in mezzo al campo. Per quanta disistima possa riporre nei suoi confronti, non credo che Radu non sia in grado di offrirci un contributo onesto in una partita in casalinga contro il Frosinone. Il resto della difesa è obbligato.
Un turno di riposo per Milinkovic e in avanti Candreva, Anderson e il più in forma tra Matri e Djordjevic.

Volendo continuare ad aspettare Hoedt e concedergli la fiducia che sempre si invoca nei confronti dei giovani, non è meglio dargli un'altra chance contro il Frosinone piuttosto che contro, ad esempio il Sassuolo di Berardi-Sansone-Defrel (Floro Flores-Floccari)?

Dopodiché, convengo sull'idea di Radu centrale. Visto che a sinistra sembriamo aver (per ora) risolto con Lulic e visto che al centro stiamo messi maluccio le mie gerarchie come difensori centrali diventano:

1 De Vrji
2 Hoedt (devo per forza continuare a crederci, per via delle alternative)
3 Radu (magari al centro, se rimane concentrato, i suoi imbarazzi atletici si maschererebbero meglio)
4 Gentiletti
5 Mauricio

sono d'accordo sul turno di riposo a SMS.
vedo 2 possibilità, o facciamo il 433 con radu terzino e lulic a centrocampo o diamo una chance a morrison e facciamo il 4231.

Col Sassuolo mi auguro francamente di rivedere De Vrij. Comunque sì, immagino non sia il caso di bruciarlo preferendogli Radu centrale, però ciò non toglie che domenica mi sentirei più tranquillo col romeno che non con Hoedt, e questo no buono

Su Gentiletti: ad oggi Gentiletti non ha fatto così tanto male da scivolare dietro a soluzioni di emergenza (Radu centrale) o addirittura a Hoedt (impresentabile finora). Il suo rendimento gli vale comunque il mio favore come titolare inamovibile al fianco di De Vrij.

ReflexBlue74, 02/10/2015 11:59:

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L'indecorosa prestazione di ieri sera dimostra che questa squadra ha bisogno di certezze. Quindi tornerei senza esitazioni al 4-3-3 con Biglia, Parolo e Lulic in mezzo al campo. Per quanta disistima possa riporre nei suoi confronti, non credo che Radu non sia in grado di offrirci un contributo onesto in una partita in casalinga contro il Frosinone. Il resto della difesa è obbligato.
Un turno di riposo per Milinkovic e in avanti Candreva, Anderson e il più in forma tra Matri e Djordjevic.

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D'accordo su tutto. Proprio su tutto.
E, spiace dirlo, l'esperimento Mauri-centravanti, un mio pallino di sempre, è stato totalmente fallimentare. E non credo solo per la condizione fisica di Mauri.

gentiletti sta dimostrando di non essere quel mezzo fenomeno che credevamo all'inizio, eppure è stato finora in questa stagione il nostro miglior centrale. il che la dice lunga.

Brunogiordano, 02/10/2015 12:34:

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Volendo continuare ad aspettare Hoedt e concedergli la fiducia che sempre si invoca nei confronti dei giovani, non è meglio dargli un'altra chance contro il Frosinone piuttosto che contro, ad esempio il Sassuolo di Berardi-Sansone-Defrel (Floro Flores-Floccari)? Dopodiché, convengo sull'idea di Radu centrale. Visto che a sinistra sembriamo aver (per ora) risolto con Lulic e visto che al centro stiamo messi maluccio le mie gerarchie come difensori centrali diventano: 1 De Vrji 2 Hoedt (devo per forza continuare a crederci, per via delle alternative) 3 Radu (magari al centro, se rimane concentrato, i suoi imbarazzi atletici si maschererebbero meglio) 4 Gentiletti 5 Mauricio

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Lulic ha disputato due buone partite come terzino, ma occhio a ritenerlo affidabile per l'intera stagione in quel ruolo. Io penso che le prestazioni convincenti dipendano più dalla forma e dalla concentrazione che sta lentamente ritrovando piuttosto che dalla diversa collocazione tattica.

Su Gentiletti sono d'accordo con Drenai. Su di lui avevo riposto aspettative che non ha mantenuto, ma oggi come oggi -a prescindere dalle combinazioni di coppia più o meno congeniali- la prima maglia tra i centrali è sua.

Roba da rimpiangere Sebastiano Siviglia ed Emilson Cribari, purtroppo.
Già, la cruda verità è che Gentiletti, fin qui da sei meno meno, è attualmente il miglior centrale per rendimento.

cuchillo76, 02/10/2015 13:19:

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D'accordo su tutto. Proprio su tutto.
E, spiace dirlo, l'esperimento Mauri-centravanti, un mio pallino di sempre, è stato totalmente fallimentare. E non credo solo per la condizione fisica di Mauri.

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Con una condizione appena più decente avrebbe fatto doppietta, probabilmente. Voglio dire, ha fatto cacare, però alle volte basta un episodio per cambiare i giudizi. E se uno crede in una soluzione tattica non può basarsi solo su 90 minuti, peraltro giocati abbastanza male* da tutta la squadra. Non si può ogni volta buttare tutto nel cesso perché una cosa va male, oppure pensare di aver trovato la panacea perché una volta una cosa va bene.

* = io sono meno severo di voi nel valutare la prestazione; il contesto conta, ormai vincere in Europa non è mai scontato, nemmeno ai gironi di Europa League in casa e in doppia superiorità numerica.

1) Senad a sinistra mi ha sorpreso nelle ultime gare per la razionalità tattica con cui ha interpretato il ruolo, ma va chiarita una variabile fondamentale.
Nelle gare in cui servono sovrapposizioni e movimenti offensivi, l'eclissi - temo definitiva - di Braafheid lo rende l'unico candidato per un profilo di cui si avverte il bisogno, quello di un contraltare di Basta sulla corsia sinistra.
Nelle gare in cui serve tenuta difensiva contro un avversario che martella su quella fascia, solo la sua posizione di guercio rispetto all'orbo Radu lo rende proponibile.
In ogni caso, credo che interrompere la mini-striscia di prestazioni incoraggianti risulti controproducente

2) Pienamente d'accordo con Baruch sul ritorno al 4-3-3 e su una salutare ridimensionata a SMS: e lo dico perché ritengo il serbo un talento autentico, cui va impedito a maggior ragione di disperdersi in simili piccolezze.
Faccio mia anche l'osservazione di zweigelt und megafono sugli effetti collaterali del 4-2-3-1 sulla solidità difensiva di fronte alle ripartenze avversarie: il che pone una questione specifica in merito al modus operandi di Pioli.
Con quel modulo abbiamo forse toccato i vertici sul piano della qualità e della connotazione offensiva durante la scorsa stagione, che ha però confermato una sine qua non: tale schieramento risulta efficace e sostenibile quando Mauri e gli altri dieci giocano al massimo della condizione, mentre diventa un boomerang non appena viene a mancare tale requisito.
La stessa logica che ha reinserito con buon profitto i Ledesma e i Lulić, in luogo degli elementi più tecnici che avevano tolto loro il posto a centrocampo, non appena calavano forma e brillantezza richiedendo un contributo più casereccio e concreto.
Ora, la riproposizione del 4-2-3-1 nelle condizioni meno adatte dipende dall'emergenza, ma anche da un preciso limite del tecnico: ripetere errori già commessi riproponendo soluzioni delle quali il campo, in termini di vero e proprio metodo scientifico, ha dimostrato l'inefficacia in assoluto o in rapporto a particolari coordinate tecniche e atletiche.
Gli errori di chi rischia qualcosa di innovativo hanno un senso; quelli di chi si fionda nuovamente verso il muro contro il quale ha già sbattuto la testa no.
A maggior ragione se si concentrano nelle gare importanti in cui c'è in palio qualcosa, quasi si trattasse di una reazione pavloviana a una pressione che non si è in grado di reggere

3) Qualunque combinazione fra Radu, Gentiletti e Hoedt pone il problema del doppio centrale sinistro, che incide non poco sulle probabilità di errore nei movimenti difensivi.
Se un mancino viene snaturato spostandolo sul centro-destra, situazione cui si adatta assai peggio di un destro nella posizione opposta, gli verrà naturale scegliere il piede d'appoggio sbagliato: da lì a un mani, a un intervento fuori tempo che facilita l'avversario nell'uno contro uno, a un fallo in posizione pericolosa, e tutto per scarsa coordinazione, la distanza si accorcia pericolosamente.
Un simile errore di assortimento rimane fra i più evitabili ed evidenti, quindi fra i più gravi, nella costruzione dell'organico

4) A proposito della rosa: non sarà che la sua riduzione a 25 effettivi, sia pure condivisibile, sia giunta nel momento sbagliato?
L'anno scorso, senza il doppio impegno settimanale, si è dato fondo a risorse destinate in teoria alla giacenza a tempo indeterminato.
Come affrontare un cammino, si spera lungo, nelle Coppe con meno elementi a disposizione, una condizione fisica negativa e un gioco in ogni caso dispendioso?
Delle due l'una: o creiamo una cinghia di trasmissione efficiente tra la Primavera e la prima squadra, almeno per i ruoli di facchinaggio, o qualche volta rischiamo davvero di non arrivare a undici

Io invece punterei ancora sul 4-2-3-1 con SMS dietro la punta.
Non voglio credere che un ragazzetto di 20 anni sia in affanno fisico dopo 3 partite consecutive ad inizio stagione.
Lascerei Lulic terzino e valuterei giusto le condizioni di Candreva.

Vi dirò, a me la Lazio ieri complessivamente è piaciuta.
Più tonica di giovedì (e non ci voleva granchè) ma anche dell'unica partita che ho visto dal vivo a parte ieri ossia Lazio-Udinese.
Fattori +:
-la classifica. Ottima.
-timidissimi segnali di risveglio di Cataldi
-i rincalzi finalmente utili (Berisha, Konko)
-Keita che mi pare superiore e di parecchio alla versione opaca dello scorso anno. Sicuramente più "affamato".

Fattori -:
-infortuni, troppi e sempre a uomini chiave (tra questi ci metto senza dubbio anche Marchetti)
- Djordjevic. Imbarazzante. Ciofani (no dico Ciofani), certamente più scarso, ha almeno una logica e sa come si gioca a calcio in quel ruolo (magari lo sa fare male, ma sa cosa deve fare). Lui no. Lui quando non si nasconde tra i centrali avversari, non spizza, non recupera, non fa sponde, non apre varchi. Non fa una beata mazza. Manco esulta. Se non fosse per quella fregna sesquipedale con la quale si accompagna sarebbe il più insulso arrivo di calciatore alla Lazio. Anche più di Saha, Postiga e Kakuta
-Pioli. Scompone e ricompone, sbaglia formazione e poi mette una toppa. Stavolta gli è andata bene ma mi pare più in confusione della scorsa stagione. E la Lazio gioca peggio.

PS: ieri, per la seconda volta, ho portato mio nipote allo stadio. Anche stavolta è andata bene ma tra parolacce, urla, improreri, e esultanze sguaiate ho dato sfoggio del peggio di me. Dopo aver terrorizzato mia figlia la scorsa settimana al gol di Biglia, capisco sempre più di dover stare lontano dai bimbi quando la Lazio gioca... : )

PS2: capisco le rimostranze della curva ma, diamnine, posso sentire per 90' i "Frusinati" cantare le loro canzoni di merda (molte sulle note di quelle della sud romanista)?

Io pure sono meno critico della media con l'ultimissima Lazio. Da Verona in poi un passo avanti nella convinzione c'è stato, non schifo nemmeno la vittoria col St.Etienne perché comunque in Europa non è mai facile. Ieri per mezzora abbiamo addirittura giocato bene. E comunque, se (anche causa infortuni) è nettamente sceso il livello dei titolari, mi pare molto salito quello delle riserve: non ci sono più giocatori inutili in rosa. Hoedt sarà criticasbilissimo, ma l'anno scorso quando mancava De Vrij giocavano Cana o Novaretti e non si vinceva una partita. Djordjevic lo stiamo ammazzando, ma comunque due gol li ha fatti. Kishna è fumoso, ma con Ederson non c'è paragone. Onazi è migliorato. Se solo riuscissimo a recuperare De Vrij, Klose e Candreva senza perdere altri pezzi da novanta, potremmo provare a tenere sto ritmo anche quando il calendario diventerà molto meno accomodante...

Io sono molto poco critico per la partita di ieri.
I primi 35 minuti sono stati grosso modo gli stessi di Lazio-Bologna, con la differenza che ieri la palla usciva di 10 centimetri (Lulic, Gentiletti, Kishna) e col Bologna è entrata due volte vicino al palo in mezzo a una selva di gambe. Aggiungo, pure, un Bologna molle e un Frosinone già molto scafato.
Ma la Lazio non aveva fatto male, secondo me.
Poi, gli infortuni e quell'occasione al 46° hanno stravolto emotivamente la partita.
La giudico una partita da 6, dove i 3 punti sono stati complessivamente meritati, se andiamo a contare le occasioni nitidi. Non è che la partita vale solo per i 20 minuti di grande sofferenza.

Con i Francesi ho visto una partita folle, sciagurata, senza uno straccio di registro leggibile indirizzata da una decisione arbitrale a nostro favore.

A Verona ho visto la migliore Lazio della stagione, se non altro come capacità di avere sempre il pallino del gioco, senza cederlo neanche per 5 minuti. Ma è pur vero, però, che di occasioni plastiche ce ne sono state di più ieri e giovedì.

In buona sostanza, critico la partita di giovedì. In campionato non ho nulla da dire, la Lazio sta facendo il suo.
Anzi, ero anche stato tra i più morbidi dopo Napoli, dove credo la Lazio avesse attenuanti di tutti i tipi. (E in cuor mio, non l'ho scritto, non saremmo stati i soli a prendere imbarcate del genere contro il Napoli...Appunto...)