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La famosa "mediocrità"

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2016 12:43
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Post: 2.725
28/08/2015 12:35
 
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Da quant'è che esiste LazioFew? Credo che abbiamo compiuto un anno proprio in questi giorni. Ecco, se c'è una cosa che mi piace di questo forum è che per un anno abbiamo parlato di partite, di tattiche, di giocatori da comprare e da vendere, di obiettivi, di calcio e di Lazio senza mai cadere nel dibattito stantio su Lotito. L'abbiamo considerato per quel che è: un presupposto immutabile. Inutile perdere tempo a sognare che sia diverso da se stesso, e ad arrabbiarsi perché questo non accade. Lotito è Lotito, la sua mentalità e il suo portafogli determinano la dimensione della Lazio, e se proprio dobbiamo perdere del tempo tanto vale che ci mettiamo a discutere di come questa dimensione, sostanzialmente immutabile se non cambia il presidente, potrebbe essere declinata.

Mi spiego meglio: in linea generale io non ho mai preteso che lui e la Lazio spendessero soldi che non possiedono. Quando sento cianciare di aumenti di capitale, di ville a Cortina da vendere per comprare giocatori e amenità del genere mi vengono le bolle. Molto più interessante, dal mio punto di vista, discutere di come potrebbero essere usate le risorse che ci sono - intese come entrate e parco giocatori - ed eventualmente di quali potrebbero essere le strategie migliori per aumentare il fatturato. Lo abbiamo fatto e la mia opinione la conoscete, credo: per diversi anni ho criticato la scelta di puntare su giocatori troppo vecchi e di essere troppo poco coraggioso nelle cessioni. In sostanza di non sfruttare il cosiddetto "trading" per rastrellare risorse supplementari. Negli ultimi due anni la politica è molto cambiata, la Lazio è stata sensibilmente ringiovanita e oggi punta soprattutto ai ventenni anziché ai parametri zero over 30. Inoltre è stato finalmente capito che i giocatori "da cestone" sono invendibili e che l'unica maniera per liberarsene è rescindere il contratto con relativa buonuscita. Ci sono voluti anni, ma certe cose sono cambiate: segno che Lotito del tutto immutabile non è. Mancano ancora le grandi cessioni ma è vero pure che il nuovo progetto è appena iniziato, che abbiamo alle spalle una sola stagione in cui la rosa è stata rivalorizzata e quindi cerco di avere pazienza, anche se quando leggo "il Manchester offre 40 milioni per Felipe Anderson, ma per Lotito è incedibile" cerco di convincermi che siano fantasie di Criscitiello e Pedullà. Perché se così non fosse ci sarebbe da prendere il muro a craniate.

Il fatto nuovo, ed è il motivo per cui ci apro un topic anche se avevamo già iniziato a discuterne in quello sul calciomercato, è che dopo otto anni la Lazio ha avuto finalmente la possibilità di entrare in Champions League, con tutto quello che comporta in termini di ricaduta finanziaria. E la partita che valeva 30 milioni di euro l'abbiamo giocata senza un regista e senza un centravanti. Io - sapete anche questo - non amo affatto le radio laziali, al punto che preferisco ascoltare quelle degli altri. Ma ieri invece ho avuto voglia di ascoltarle. E anche se so benissimo che trattasi dei famosi orologi fermi che un paio di volte al giorno segnano l'ora esatta, non ho potuto fare a meno di compiacermi per la valanga di insulti riservata al nostro presidente. Perché quando ci vuole ci vuole. Perché anche io che negli ultimi anni ho saltato pochissime partite, anche in stagioni brutte come il 2013-2014, a Lazio-Udinese non ci andrò nemmeno se dovessimo vincere a Verona. Perché non ne ho voglia. Perché ve l'ho spiegato in un altro topic: se il "regalo" in caso di qualificazione ai gironi di Champions doveva essere Matri o Gilardino che cosa me ne frega di arrivare secondo o terzo? Se non per potermi comprare giocatori altrimenti inaccessibili, che cosa me ne frega di partecipare a una competizione in cui sicuramente avrei preso schiaffi a destra e a manca? Tanto vale provare a fare un'Europa League di buon livello, tanto vale provare a vincere un'altra Coppa Italia. Ecco, se fanno il mini-abbonamento per l'Europa League lo compro sicuro. Ma in campionato credo che mi rivedrete al derby, non prima.

Sono rimasto molto deluso non tanto dall'eliminazione, quanto dall'aver avuto una controprova. E' vero che anche dopo la qualificazione alla Champions 2007-2008 la campagna acquisti fu deprimente, ma parliamo di otto anni fa, un'era geologica. Un'altra Lazio, un altro bilancio, un'altra Serie A. Io ero convinto che oggi Lotito avrebbe fatto di tutto per non perdere questo treno, e invece ho dovuto constatare che 1) non ha fatto nulla di eccezionale per aiutare la squadra in vista di un appuntamento che eccezionale lo era, se è vero che in undici anni di presidenza è capitato solo due volte; o forse sarebbe il caso di dire una e mezza, visto che nel 2006-2007 la classifica del campionato fu influenzata dalle penalizzazioni. 2) non avrebbe fatto nulla di eccezionale nemmeno con la sicurezza di incassare, a fine anno, un robusto assegno dall'UEFA. Per onestà intellettuale, quindi, oggi devo dare ragione a tutti quelli che di questo erano già sicuri. Io credevo che Lotito spendesse poco perché poco c'era da spendere, e che quando ci fossero state più risorse le avrebbe investite. Invece niente. Lo trovo grave specialmente se questa incapacità di rischiare la contestualizzo nell'attualità del calcio italiano, che dopo qualche anno di depressione è riuscito a prendere atto della sua nuova dimensione e si è inventato nuovi modi di fare impresa. Perché la Lazio non compra giocatori con la formula del prestito + riscatto? Era tanto difficile prendere 2-3 rinforzi in questa maniera, come hanno fatto praticamente tutte le nostre concorrenti, in maniera da poterli pagare coi soldi della Champions o in alternativa con quelli di qualche cessione eccellente a giugno 2016, o in alternativa rinunciando al riscatto? La Roma andrà a giocarsi lo scudetto con mezza squadra fatta di prestiti. Lo stesso dicasi dell'Inter. Perché noi no? Perché, mi viene da dire, si preferisce la stabilità del bilancio alle ambizioni sportive. Niente di nuovo, è la solita cantilena sulla "mediocrità" che ascoltiamo da anni. Ma stavolta ha senso ascoltarla, perché stavolta ci sono le prove. E quindi stavolta la canto pure io.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 28/08/2015 12:45]

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Post: 1.597
28/08/2015 13:41
 
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tutto questo discorso era perfettamente condivisibile se fossimo arrivati secondi.
col terzo posto non c'era nessuna garanzia che con una decina di milioni investiti in piu nel mercato si passava il preliminare (anzi secondo me non dipendeva affatto da questo), e quindi è perfettamente in linea con la politica di lotito di non spendere cio che non sei sicuro di avere.

allo stesso modo non condivido il tuo disappunto su una eventuale mancata cessione di un pezzo pregiato il 28 agosto. quale che sia la cifra, la squadra ne esce indebolita.
viceversa sono d'accordo con te che qualsiasi cessione è lecita purchè sia programmata e ci si basi la campagna acquisti. ma dall'inizio, non in chiusura di mercato.

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Post: 2.725
28/08/2015 14:08
 
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Re:
Drenai71, 28/08/2015 13:41:

allo stesso modo non condivido il tuo disappunto su una eventuale mancata cessione di un pezzo pregiato il 28 agosto. quale che sia la cifra, la squadra ne esce indebolita. viceversa sono d'accordo con te che qualsiasi cessione è lecita purchè sia programmata e ci si basi la campagna acquisti. ma dall'inizio, non in chiusura di mercato.



Le offerte non decidi tu quando arrivano. Ma è un tuo obbligo assoluto farti trovare pronto quando arrivano. Devi sempre avere nel taschino un piano B, C, D, E, F, G, H...

Quanto al resto, se non ti sei indignato leggendo che il "regalo" Champions sarebbe stato Matri, significa che nella mediocrità ormai ci sguazzi. Mi dispiace per te.

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Post: 1.597
28/08/2015 14:22
 
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matri non sarebbe stato il regalo champions.
a parte che io non credo sarebbe arrivato in ogni caso, ma comunque sarebbe semplicemente stato una pezza per coprire un mese di centravanti infortunati, un pò come perea a gennaio scorso.
i soldi della CL in questa sessione non sarebbero stati spesi per matri, nè per altri.


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Post: 2.725
28/08/2015 17:01
 
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Re:
Drenai71, 28/08/2015 14:22:

i soldi della CL in questa sessione non sarebbero stati spesi per matri, nè per altri.



Ed è una cosa che mi deprime. Che mi porta alla rassegnazione più nera. Perché se nemmeno l'aria di Champions riesce a smuovere il nostro tran tran, vuol dire che questo tran tran è ormai diventato la nostra unica vita possibile. Ed è triste.
Ti farò un esempio molto molto personale. Da due anni non sto praticamente lavorando, sono in cassa integrazione. Questo significa che rispetto al passato devo stare molto più attento a quello che spendo. Ora si è presentata un'occasione, sono in ballo in un concorso. E di fronte alla prospettiva di rientrare nel giro ogni cautela finanziaria perde significato rispetto alla possibilità di aumentare le mie chances di vittoria. Quindi se c'è da spendere soldi per migliorare la mia preparazione a tutti i livelli, dalle lingue straniere alla tecnologia, lo faccio ben volentieri. Si chiama "investimento". Chi fa impresa dovrebbe avere abbastanza presente di cosa sto parlando. La Lazio aveva una grossa occasione e non ha investito per coglierla. Addirittura non avrebbe investito neppure se l'avesse colta. La Lazio è rassegnata a se stessa, non ci prova nemmeno a migliorarsi. Ripeto, questo è un discorso ormai vecchissimo, ma la novità è che quest'estate abbiamo avuto le prove. E un conto è immaginarle, certe cose, un altro conto è vederle. Ripeto anche la domanda: perché la Lazio non prova a fare operazioni di prestito con riscatto, facoltativo o obbligatotrio che sia? Perché è andata a Leverkusen senza centravanti e senza regista? E perché non ti incazzi come una bestia davanti a una cosa del genere?

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Post: 283
29/08/2015 15:05
 
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Perché l'hai scritto tu prima. Conosciamo Lotito e sappiamo avrebbe fatto così.
Io lo ripeto da febbraio: con questa rosa e questa dirigenza il terzo posto sarebbe stato un boomerang, che ci sta prontamente tornando in culo.
Perché la nostra non era palesemente una squadra da champions' e per renderla tale servivano scelte che la nostra dirigenza non ha nelle corde.
Ho 41 anni e ormai so quello che posso aspettarmi da me stesso, dalla mia famiglia, dal mio lavoro e dalla mia squadra.
E da quest'ultima, finché c'è Lotito, so che si spendono i soldi che ci sono in casa, come faceva una massaia degli anni 50. Ma se l'Italia è andata in merda la colpa non è certo colpa della casalinga di Voghera.
Sono scelte, condivisibili o meno. Io posso solo sperare che portino a un risultato, ovvero alla crescita graduale. Lo spero, ma mica ne sono sicuro.
Lotito farà solo una cosa: quello che conviene al suo portafoglio e al suo obiettivo personale: la gloria. E spero che la Lazio gli porti gloria, come spero che l'Italia porti gloria a Renzi.
Ma io voglio il bene della Lazio e del paese dove vivo, Renzi e Lotito,come persone, non le vorrei mai accanto. Anzi...
Ma decidono loro, io voto, tifo e partecipo alla vita della società secondo i miei canoni, ma non posso pensare che i miei canoni diventino quelli guida.
[Modificato da pizzeman 29/08/2015 15:06]

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Post: 2.725
29/08/2015 15:38
 
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pizzeman, 29/08/2015 15:05:

Perché l'hai scritto tu prima. Conosciamo Lotito e sappiamo avrebbe fatto così.



Te lo giuro, potesse vincere lo scudetto la roma se non sono sincero: io pensavo che se fossero entrati i soldi della Champions sarebbero stati investiti e subito. Magari non 30 milioni, ma una quindicina per un centravanti sì. Sono un ingenuo, che vi devo dire. Credevo che Vignaroli fosse ormai lontano otto anni. Credevo che dalla cessione di Hernanes in poi avessimo cambiato marcia a livello di calciomercato. Il senso del topic è proprio questo: mi cospargo il capo di cenere (espressione cara a Max Leggeri) e do ragione a chi non ha mai creduto per un solo attimo alla possibilità di un Lotito ambizioso.


pizzeman, 29/08/2015 15:05:

Io lo ripeto da febbraio: con questa rosa e questa dirigenza il terzo posto sarebbe stato un boomerang, che ci sta prontamente tornando in culo. Perché la nostra non era palesemente una squadra da champions' e per renderla tale servivano scelte che la nostra dirigenza non ha nelle corde.



Non è assolutamente questione di terzo posto. Col secondo che cambiava? Prendevi i soldi, NON LI SPENDEVI, e comunque ti ritrovavi a giocare in Champions e su altri due fronti con una rosa inadeguata. Il preliminare è un falso problema, laddove quello vero è - genericamente - varcare le colonne d'Ercole di un medio cabotaggio da Europa League.


pizzeman, 29/08/2015 15:05:

Ho 41 anni e ormai so quello che posso aspettarmi da me stesso, dalla mia famiglia, dal mio lavoro e dalla mia squadra. E da quest'ultima, finché c'è Lotito, so che si spendono i soldi che ci sono in casa, come faceva una massaia degli anni 50. Ma se l'Italia è andata in merda la colpa non è certo colpa della casalinga di Voghera. Sono scelte, condivisibili o meno. Io posso solo sperare che portino a un risultato, ovvero alla crescita graduale. Lo spero, ma mica ne sono sicuro. Lotito farà solo una cosa: quello che conviene al suo portafoglio e al suo obiettivo personale: la gloria. E spero che la Lazio gli porti gloria, come spero che l'Italia porti gloria a Renzi. Ma io voglio il bene della Lazio e del paese dove vivo, Renzi e Lotito,come persone, non le vorrei mai accanto. Anzi... Ma decidono loro, io voto, tifo e partecipo alla vita della società secondo i miei canoni, ma non posso pensare che i miei canoni diventino quelli guida.



Non ti seguo per niente in questo discorso, non condivido nemmeno la similitudine tra Lotito e Renzi. Il punto è un altro: qui non si tratta di rassegnarsi a quello che Lotito può fare e mettere una pietra sopra a quello che - anche volendo - non potrebbe fare. Se la quesione stesse in questi termini sarei d'accordo, lo so anch'io che non è Cragnotti e meno che meno Abramovich o Al Khelaifi. Quello che poteva fare e non ha fatto - e non avrebbe fatto nemmeno con l'assegno Champions in saccoccia! - non è fuori dalle possibilità della Lazio. Sto ancora aspettando uno (uno me ne basta, uno solo!) che mi dica come mai la Lazio non lavora come ormai fanno quasi tutti i club italiani, ossia coi prestiti con diritto o obbligo di riscatto. Roma e Inter con mezza squadra presa a buffo ci si giocheranno lo scudetto. Noi manco un centravanti o un regista per giocare il preliminare di Champions siamo stati capaci di prendere.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 29/08/2015 15:39]

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Post: 283
29/08/2015 16:10
 
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Ascolta le dichiarazioni di tare di aprile-maggio. Lì era evidente che con il secondo posto gli investimenti sarebbero stati diversi. Non enormi, ma magari sarebbero arrivati Hernandez e clasie.
Col terzo invece si sarebbe dovuto investire quasi al buio, sapendo che non saremmo stati teste di serie. Quindi si è puntato solo sui giovani prospetti. Questa è la mia convinzione.
Sui prestiti con diritto di riscatto credo che li contino molto i rapporti tra società. E i nostri sono rimasti fuori dal giro... per colpe proprie, sia chiaro.

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Post: 1.597
29/08/2015 16:21
 
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io credo che col secondo posto si sarebbe probabilmente tenuto da parte quanto si prevedeva sarebbe servito per l'anno prossimo (per il famoso centravanti che quest'anno secondo me non sarebbe arrivato in ogni caso) ma una parte sarebbe andata ad accrescere il budget di questo mercato.
niente di fenomenale intendiamoci, semplicemente oltre a milinkovic e kishna sarebbe arrivato un altro giocatore (o due) ma sempre con questo profilo, che si traduce in parole povere in valore d'acquisto piu basso di quello probabile fra qualche anno.

quindi non credo che avremmo preso "uno dzeko" nemmeno in caso di secondo posto, ma probabilmente avremmo preso "un wilelme" o qualcosa del genere.

che per inciso secondo me non avrebbe cambiato una virgola sull'esito del preliminare, esito che a mio avviso (mi rendo conto di essere in estrema minoranza e magari sbaglio eh) col mercato c'entra pochissimo.

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Post: 2.725
29/08/2015 16:43
 
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Dai su, che l'avete capito dove voglio andare a parare. Soffro sapendo che la Lazio può spendere meno della Roma, ma mi arrendo al fatturato.
Altresì divento pazzo, letteralmente, quando vedo che la Roma spende anche i soldi che non ha. Divento pazzo quando vedo che di tutti i prestiti che colleziona (già l'anno scorso dicemmo: voglio vedere come faranno a fare mercato l'anno prossimo, con tutti i saldi dei riscatti che dovranno versare) alla fine riesce a tenere solo quelli che hanno una buona riuscita e riesce a restituire quasi tutti quelli che hanno fatto schifo.
Per me il loro "segreto" principale è che ormai si sentono OBBLIGATI a mettere insieme una squadra da scudetto. E quindi alla fine un modo lo trovano, per quanto creativo. E' come quando la vita ti mette spalle al muro e tu scopri di avere risorse che non avevi mai capito di avere. Nel momento del bisogno estremo una soluzione alla fine te la inventi. E mi pare più o meno quel che sta facendo Sabatini. La dirigenza della Lazio questo obbligo non lo sente. Non parlo di dover lottare per lo scudetto, nel nostro caso l'obbligo sarebbe quello di fare il massimo per entrare in Champions League. Invece l'approccio è "se ci entriamo bene, ma se non ci entriamo nessun problema, perché in linea di principio quel livello non è il nostro". Questo è il cuore del problema. E se non sentono quest'obbligo probabilmente dipende anche da una tifoseria - MEA MAXIMA CULPA - che negli anni si è pian piano rassegnata. Io non voglio più essere rassegnato, ecco.

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Post: 1.597
29/08/2015 17:46
 
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questo è comprensibile e probabilmente c'è anche una parte di ragione. credo che lotito non voglia semplicemente entrare in champions (o vincere qualcosa) ma voglia farlo SECONDO LE SUE REGOLE. ormai credo sia un punto di principio.
ora se tu mi chiedi, ma è sicuro che la lazio DEVE mantenersi entro questi paletti, siamo sicuri che incorreremmo in disastri se ci mettessimo a fare operazioni spericolate come i cugini, io non ti so rispondere. io non ho idea di come siano in realtà i conti della lazio, e se anche lo sapessi non avrei le competenze per poter supporre di saperla dirigere meglio di lotito.
quindi "devo" fare a fidarmi.


oltretutto, io sono convinto che se anche la lazio decidesse di rischiare di piu, non potrebbe comunque muovere il volume di euro che muove la roma, perchè in un certo senso è "fuori dal giro". quando vedi che una presunta offerta di 13 per keita sembra una manna, e due giorni dopo il bayern prende coman dalla juve per 25 non puoi che concludere che c'è una specie di "cartello" che le squadre di un certo livello fanno fra loro per gonfiare i prezzi.
altrimenti il bayern si sarebbe fiondato su keita che vale 2 coman e invece manco ci pensano a venire a coprire di soldi noi.

allo stesso modo sabatini è riuscito a crearsi un cartello di compari dovuto non ad una specie di club esclusivo di grandi club ma a chissà quali favori reciproci, tale che preziosi (PREZIOSI! che con lotito fa la guerra per anni per cacciare 10 centesimi) si rende disponibile a togliergli la castagna iturbe dal fuoco con un riscatto di 20 milioni che per il genoa è assolutamente folle, di fatto restituendo l'anno prossimo alla roma quello che gli hanno girato quest'anno per bartolacci e falque.

se la lazio avesse proposto felipe anderson al genoa per 20 milioni (esempio paradossale per rendere l'idea) io sono strasicuro che preziosi i 20 milioni non li avrebbe avuti.

tutto questo per dire che se la lazio seguisse la roma sul suo terreno avrebbe perso in partenza, sia perchè il fatturato di base della roma è maggiore, ma soprattutto perchè la roma per motivi a me sconosciuti, può permettersi di far girare volumi di denaro fuori mercato con una facilità che noi ci sognamo.

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Post: 1.694
31/08/2015 14:10
 
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Tra l'altro, la formula del prestito più diritto di riscatto l'ha inventata proprio Lotito. Almeno così dice lui e tra l'altro, credo pure che sia vero, almeno in Italia.
Non vorrei dire una sciocchezza, ma i primi casi furono Belleri e Cribari dall'Udinese o qualcosa del genere.

Quindi, l'ha inventata lui ma poi l'hanno usata prevalentemente gli altri.

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Post: 652
31/08/2015 16:20
 
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Re:
Drenai71, 29/08/2015 17:46:

questo è comprensibile e probabilmente c'è anche una parte di ragione. credo che lotito non voglia semplicemente entrare in champions (o vincere qualcosa) ma voglia farlo SECONDO LE SUE REGOLE. ormai credo sia un punto di principio. ora se tu mi chiedi, ma è sicuro che la lazio DEVE mantenersi entro questi paletti, siamo sicuri che incorreremmo in disastri se ci mettessimo a fare operazioni spericolate come i cugini, io non ti so rispondere. io non ho idea di come siano in realtà i conti della lazio, e se anche lo sapessi non avrei le competenze per poter supporre di saperla dirigere meglio di lotito. quindi "devo" fare a fidarmi. oltretutto, io sono convinto che se anche la lazio decidesse di rischiare di piu, non potrebbe comunque muovere il volume di euro che muove la roma, perchè in un certo senso è "fuori dal giro". quando vedi che una presunta offerta di 13 per keita sembra una manna, e due giorni dopo il bayern prende coman dalla juve per 25 non puoi che concludere che c'è una specie di "cartello" che le squadre di un certo livello fanno fra loro per gonfiare i prezzi. altrimenti il bayern si sarebbe fiondato su keita che vale 2 coman e invece manco ci pensano a venire a coprire di soldi noi. allo stesso modo sabatini è riuscito a crearsi un cartello di compari dovuto non ad una specie di club esclusivo di grandi club ma a chissà quali favori reciproci, tale che preziosi (PREZIOSI! che con lotito fa la guerra per anni per cacciare 10 centesimi) si rende disponibile a togliergli la castagna iturbe dal fuoco con un riscatto di 20 milioni che per il genoa è assolutamente folle, di fatto restituendo l'anno prossimo alla roma quello che gli hanno girato quest'anno per bartolacci e falque. se la lazio avesse proposto felipe anderson al genoa per 20 milioni (esempio paradossale per rendere l'idea) io sono strasicuro che preziosi i 20 milioni non li avrebbe avuti. tutto questo per dire che se la lazio seguisse la roma sul suo terreno avrebbe perso in partenza, sia perchè il fatturato di base della roma è maggiore, ma soprattutto perchè la roma per motivi a me sconosciuti, può permettersi di far girare volumi di denaro fuori mercato con una facilità che noi ci sognamo.


Analisi impeccabile, ma che a mio avviso non risponde alle domande di ML.
Quanto hai ottimamente illustrato spiega perché alla Lazio convenga evitare strade troppo creative, e sin qui sono perfettamente d'accordo.
Il problema è un altro: quando all'interno del contesto così delimitato si presenta l'opportunità del colpo, del "qualcosa in più", come reagire?
Una società "normale" fa tutto il possibile per approfittarne.
Lotito evita in maniera metodica e consapevole di affondare il colpo: ed è questo che manda ai matti ML, col quale sono sin qui perfettamente d'accordo.
Dopo di che, credo, le nostre strade si biforcano.
Lui crede che arrivare in alto NON sia un obiettivo.
Io credo che NON arrivare in alto sia un obiettivo.
Prendiamo certe scelte tecniche, altro ambito nel quale si è arrivati a un'escalation del tipo "ora abbiamo le prove".
Già i cinque anni di contratto a Konko mi avevano fatto sobbalzare sulla sedia poiché, oltre a ritenerlo inverosimile come sostituto di Lichtsteiner, ne conoscevo tanto l'età quanto la fragilità fisica e caratteriale.
Ma lì si poteva giustificare il tutto, e già in maniera non limpidissima, tirando in ballo Preziosi, i debiti di gratitudine per Biava e Floccari e tutto il resto.
Prendiamo altri cinque anni di contratto, quelli sottoscritti coi resti di Radu.
Se viene fuori che il rumeno è fidanzato con la figlia segreta di Lotito o in rapporti coi Casamonica, almeno emerge una spiegazione razionale.
Spiegazione che manca rimanendo in ambito tecnico, a maggior ragione se si inserisce tale scelleratezza in un politica ultrarigorosa in materia di monte ingaggi.
Mi viene in mente - e qui ci vorrebbe Rupert - il Cosenza dei Pagliuso, una ventina d'anni fa: al'osservatore non sfuggiva il contrasto, da una stagione all'altra, tra la ferocia con cui i silani si battevano per evitare la retrocessione e il piglio blando con cui evitavano di afferrare una storica promozione nella massima serie, all'epoca alla loro portata.
Poi emerse la verità: la proprietà non voleva muoversi dalla categoria perché le 20 squadre della serie cadetta, rispetto alle 18 di quelle immediatamente superiori e inferiori, garantivano due piazze in più nelle quali far circolare di nascosto stupefacenti al seguito della squadra.
Con la dimensione tecnica e sportiva immobilizzata in una dimensione sostenibile, ma anche artificialmente frenata verso l'alto e secondaria, quasi di facciata, rispetto al vero core business.
Ecco, io inizio a temere che dietro l'immobilismo forzato di Lotito non vi sia solo la volontà di mantenere una gestione monocratica su misura del suo ego debordante, laddove il salto di qualità imporrebbe un upgrade e un organigramma più articolato anche a livello dirigenziale, ma qualcosa di molto più torbido.
Ci siamo genuflessi ai suoi piedi perché ha impedito che la Lazio scivolasse nelle mani dei Casalesi.
Non vorrei un giorno buttarmi in ginocchio, ma per la disperazione, perché la Lazio è rimasta nelle sue.
[Modificato da Er Matador 31/08/2015 16:21]

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Post: 2.725
31/08/2015 18:06
 
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Re:
Drenai71, 29/08/2015 17:46:

quando vedi che una presunta offerta di 13 per keita sembra una manna, e due giorni dopo il bayern prende coman dalla juve per 25 non puoi che concludere che c'è una specie di "cartello" che le squadre di un certo livello fanno fra loro per gonfiare i prezzi. altrimenti il bayern si sarebbe fiondato su keita che vale 2 coman e invece manco ci pensano a venire a coprire di soldi noi.



Questa è la migliore osservazione di tutto il topic, secondo me. Però ho il sospetto che il cartello esista tra procuratori, più che tra club. Per questo avevo accolto come una buona notizia la collaborazione con Raiola: non tanto perché mi può portare Kishna o qualche altro assistito di secondo piano, ma perché magari in cambio di questi favori e di qualche stecca mi potrà aiutare a vendere Felipe Anderson a 40 o 50 milioni. Lotito si fa vanto del tenere il punto coi procuratori, del non pagargli tangenti. Ma alla fine per risparmiare sulle tangenti è finito fuori dal giro che conta, forse...

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Post: 637
21/02/2016 17:38
 
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Domanda di Pistocchi a Tare su premium: "avete 10 punti in meno dello scorso anno, pensa chr le responsabilità siano più della società o dell'allenatore?"

Risposta (sintetizzo): "non si tratta di responsabilità, non dimentichiamo gli infortuni che sono occorsi"

Anche questo per me è sinonimo di mediocrità.

P.s. la fiorentina ha 10 punti in più, invece, nonostante l'EL.

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Post: 15
24/02/2016 14:55
 
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Possiamo parlare di cifre, di incassi, di quanto renderebbe uno sponsor o una partecipazione Champions' , ma credo si debba cominciare a discutere se Lotito capisca di calcio o di pallone, se sia adatto a gestire una società di calcio. Ho cercato di seguire attentamente cosa succedeva a Salerno. L'anno scorso la Salernitana (piazza sprecata per la C e in grado di essere tra le più importanti della B) vinse il campionato a spasso, conquistando la promozione in anticipo. Bravo Lotito! Pensavo: Telaio buono, dunque, per fare un salto di qualità in B innestando 3-4 ottimi elementi di categoria ed esaltare la piazza. Non è stato fatto. Si è smontato tutto, non so con quali esiti di bilancio (saldo positivo o negativo, cambiando allenatori, giocatori ecc). So che la Salernitana ora è in coda alla classifica ben candidata a tornare in C dopo una sola stagione. E si pensa di cedere l'ex migliore dei loro, il brasiliano Gabionetta, che esattamente come Candreva è andato in crisi.. recessiva, è in disaccordo con la società e chiede di tornarsene in brasile.
Due realtà diverse, stessa politica per la quale a una stagione buona segue la mancanza di voglia di raccoglierne i frutti migliorandosi. Evidentemente è il modo di Lotito di intendere la gestione di un club. D'altra parte dobbiamo ricordare che Lotito non è un imprenditore. E' un fornitore di servizi (abile): quando vince un appalto si organizza nel modo più risparmioso per fornire il servizio. Non è abituato a fare il passo più lungo della gamba, e nemmeno lungo quanto la gamba.

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Post: 2.878
24/02/2016 16:47
 
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Che piacere Fulca. Bello il parallelo sul braccino indotto di Lazio e Salernitana, ma nel caso della Salernitana vedo una volontà più lucida di non forzare, dovuta al fatto che se andasse in A Lotito dovrebbe passare la mano. Dopo la partita col Crotone ha attaccato le istituzioni salernitane dicendo che la città non ha dato nulla, ne sai qualcosa di più? Immagino ci siano questioni legate allo stadio

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Post: 321
25/02/2016 09:07
 
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Lavoro per una persona che fa "l'imprenditore" nello stesso settore servizi di Lotito, comportandosi esattamente come lui.
Parametri zero (persone senza lavoro), riciclo in ruoli chiave dei suoi dipendenti per non prendere professionisti qualificati che dovrebbe pagare di più, nessun incentivo, attenzione al centesimo, mobbing quando finisce la "simpatia", cause ogni volta che si può, il "se non ti va bene la porta è quella" senza discussione, mai un passo in avanti per migliorare ma solo per mantenere lo status quo che gli basta e non prevede rischi imprenditoriale ed economici.
E soprattutto, idea assoluta: io sono il più paraculo di tutti e quindi vi frego a tutti che non prevede mai un ripensamento, un passo indietro, un venire incontro alle esigenze di chi lavora per lui, uno "scusate, abbiamo sbagliato, abbiamo intenzione di fare meglio".
Se queste cose posso anche andare bene in una azienda che non ha dietro tifosi, passione, giornali, tv, non possono andare bene per una società sportiva che dovrebbe conseguire risultati, portare le persone allo stadio, suscitare interesse.

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Post: 141
25/02/2016 13:57
 
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Anche io ho lavorato per un "imprenditore" di quel settore. Fino al 2007. Il suo gruppo, di dimensioni leggermente più piccole rispetto a quello di Lotito, per un periodo, prima che lavorassi presso di loro, è stato in ATI (Associazione Temporanea di Impresa) con il nostro. I colleghi che hanno vissuto quel periodo me lo dipinsero come un "sola".

Confermo quanto scritto da Alenboksic71 sul modus operandi di quel tipo di imprenditore. E aggiungo: temevo che la presenza di così scarsa professionalità nei ruoli cruciali ( tra cui l'imprenditore e gli eredi stessi) avrebbe, alla lunga reso difficile la vittoria nelle gare e l'acquisizione di appalti, mettendo in pericolo la continuità aziendale, quindi il mio lavoro. Invece...gli appalti si acquisivano in maniera completamente diversa, non per bravura dei componenti dell'ufficio gare. Negli anni successiv, con mio enorme stupore il gruppo ha continuato a funzionare, seppure con qualche difficoltà dovuta alla crisi che ha, a mio parere "nascosto/mascherato" i problemi peculiari del gruppo.
Le ultime notizie avute mi riferiscono di un gruppo fortemente ridimensionato (Io, non me ne fossi andato, sarei saltato da tempo), ma comunque in vita. E l'imprenditore, data l'età deve aver da tempo, quanto meno passato la mano agli eredi.

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Post: 15
25/02/2016 14:28
 
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Rispondo all'invito di Baruch. Questo è quanto ho appreso dalle cronache. Di un nuovo stadio a Salerno si cominciò a fantasticare nel 2009. Nel giugno 2011 Mara Carfagna, salernitana, all'epoca ancora ministro berlusconiano, sposa Marco Mezzaroma, cognato di Lotito. Il mese dopo Lotito, con il cognato, compra la Salernitana. Novembre 2011 cade governo Berlusconi e la Carfagna non è più ministro e si trova all'opposizione. 2012 Carfagna si separa da Mezzaroma. Nell'atunno 2012 Lotito annuncia "Farò il nuovo stadio". 2015 la Salernitana sale in B. gennaio 2016 la curva ultrà di Salerno comincia a contestare Lotito.
E' la cronologia. Le analogie trovatele voi. E fate le conclusioni.

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