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Non è cambiato niente

Ultimo Aggiornamento: 27/08/2015 15:53
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Post: 283
27/08/2015 09:04
 
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Il messaggio deve essere chiaro. la Champions' era un'opportunità, ma non un obiettivo inderogabile. Continuo con il mio mantra: non volevo arrivare terzo, proprio perchè con il ranking uefa che abbiamo oggi e con la politica di mercato che la Lazio ha sempre avuto da Zarate in poi e che ha confermato quest'anno, il rischio di un'imbarcata era alto. E dopo un'imbarcata l'aria diventa irrespirabile, perchè sembra che qualcuno non vede l'ora di tirare merda.
Ma la sconfitta di ieri non è un disastro inimmaginabile, bensì una conseguenza diretta del modo in cui siamo arrivati a giocarci la Champions', ovvero quasi per caso, per otto partite irripetibili giocate da fenomeno da Anderson. Rientriamo nei ranghi, pensiamo a fare un buon campionato e una buona EL, per far crescere il nostro coefficiente UEFA e giocarci il prossimo giro di preliminari da testa di serie, mettendo intanto in cascina esperienza.
E se qualcuno non se la sente, perchè pensa che giocare la CL sia un suo diritto, si riguardi le due partite con il Leverkusen. Nessuno dei nostri, nei 180 minuti, è stato all'altezza della Champions', nemmeno i "campioni". Un bel bagno di umiltà, per società, squadra, mister e tifosi: dobbiamo ancora mangiarne pane per potercela giocare alla pari con le squadre medie (non grandi) d'Europa.
Ritroviamo lo spirito dell'anno scorso e ripartiamo, con i nostri ragazzini, per crescere e arrivare a meritarci di giocare coi grandi.
Perchè, mettiamocelo in testa, la politica societaria è questa: i soldi prima entrano, poi si spendono. Sbagliato, miope, perdente? Può darsi, ma la realtà è questa, e Lotito e Tare credono che porterà i frutti. Speriamo abbiano ragione.


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Post: 2.878
27/08/2015 09:55
 
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Credo che Pioli sia il primo ad aver ben chiari questi concetti, visto che ha archiviato la disfatta con un "non siamo pronti". Però è anche vero che l'anno per entrare in Champions era questo, non il prossimo in cui venderemo De Vrij, probabilmente Felipe e forse Biglia e perderemo l'esperienza di Klose, dovendo riaprire un ciclo coi giovani appena arrivati

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Post: 1.694
27/08/2015 10:09
 
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Condivido l'assennato intervento di pizzeman, anche se io terzo ci volevo arrivare e non ho rimpianti, per questo.

Se poi Biglia e Candreva ritengono di dover giocare la CL, quella è la porta.

Io l'ho detto un mese fa che 25 milioni per Biglia me li prendo senza pensarci un secondo.
Giocatore troppo condizionante che è sempre rotto.
Nei suoi anni migliori Ledesma era un giocatore condizionante ma non saltava una partita manco ammazzato. C'è una bella differenza.

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Post: 1.588
27/08/2015 10:16
 
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Il problema, caro Pizzeman, è che non esiste un progetto che ci consenta, gradualmente, di scalare posizioni in Europa, di scavallare più o meno stabilmente nell'elite europea. O meglio, Lotito non lo sta perseguendo.

Sono passati undici anni, si sono avvicendati due validi direttori sportivi, abbiamo sperimentato la politica dei giovani e la politica dell'instant team, ma a un certo punto ci blocchiamo.
Non puoi crescere solo con la squadra, affidandoti alla intuizioni di un direttore sportivo. Non puoi non dotarti di una strategia commerciale e insistere nell'ingaggiare allenatori da Europa di serie B, che vedono nella Lazio l'Occasione della loro vita. Ti presenti ai grandi appuntamenti, quando raramente capitano, monco.

Per questo dico che la CL sarebbe stata una buona opportunità. Non sarebbe arrivato nessun campione, non sarebbe cambiata la nostra storia -questo lo so e lo scrivo da mesi- ma avremmo intascato bei soldini, avremmo fatto esperienza, il gruppo avrebbe riacquistato coesione, i giocatori migliori visibilità, e magari pure qualche cazzo di sponsor. Risorse preziose per consolidarci per un biennio nella fascia a cavallo tra Europa di serie A ed Europa di serie B. Oggi siamo Europa di serie B, senza appello. L'unica flebile speranza per non ricominciare da capo la prossima stagione è di giocarci una grande Europa League. E per grande Europa League intendo solo una cosa.
[Modificato da ReflexBlue74 27/08/2015 10:20]

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Post: 283
27/08/2015 10:26
 
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Le posizioni in Europa si scalano giocandoci sempre, anche in Europa League.
Facendo punti, che ti permettono di giocare le partite da testa di serie e quindi affrontare il bruges invece del bayer.
Oggi invece siamo in seconda fascia in EL, vuol dire che ci sono almeno 16 squadre che negli ultimi cinque anni hanno fatto meglio di noi in Europa.
In Europa League. O nella serie B d'Europa. Cominciamo a primeggiare in serie B, che poi in A ci giochiamo.
Arrivare sempre in Europa, stare nelle prime cinque in Italia fissi, solo a quel punto potremo farci un giro in serie A d'Europa. E avere una crescita strutturale.
Io Lotito e ti Tare li ammazzerei per i due anni fuori dall'europa negli ultimi cinque, entrambi con un esonero a metà anno. Non per non aver rinforzato la squadra per inseguire un sogno.

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Post: 1.588
27/08/2015 10:42
 
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Re:
pizzeman, 27/08/2015 10:26:

Le posizioni in Europa si scalano giocandoci sempre, anche in Europa League. Facendo punti, che ti permettono di giocare le partite da testa di serie e quindi affrontare il bruges invece del bayer. Oggi invece siamo in seconda fascia in EL, vuol dire che ci sono almeno 16 squadre che negli ultimi cinque anni hanno fatto meglio di noi in Europa. In Europa League. O nella serie B d'Europa. Cominciamo a primeggiare in serie B, che poi in A ci giochiamo. Arrivare sempre in Europa, stare nelle prime cinque in Italia fissi, solo a quel punto potremo farci un giro in serie A d'Europa. E avere una crescita strutturale. Io Lotito e ti Tare li ammazzerei per i due anni fuori dall'europa negli ultimi cinque, entrambi con un esonero a metà anno. Non per non aver rinforzato la squadra per inseguire un sogno.



Con i ricavi che abbiamo ora e con, nell'ordine: Delio Rossi, Davide Ballardini, Edoardo Reja, Vladimir Petkovic, Stefano Pioli? Ho omesso per correttezza Mimmo Caso e Giuseppe Papadopulo.

Undici anni: un quarto di finale di Europa League.
[Modificato da ReflexBlue74 27/08/2015 10:42]

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Post: 321
27/08/2015 10:50
 
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Ci sono squadre medie che giocano in Europa e non le perdono tutte per goleada. L'abitudine a giocare queste partite da dentro o fuori si fa solo giocandole, giocandole ogni anno e dando il massimo per arrivare fino in fondo. E ieri, a parte le partite in nazionale, erano molti senza esperienza, compreso l'allenatore. E si è visto.

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Post: 1.597
27/08/2015 11:03
 
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secondo me l'esperienza conta fino a un certo punto, la squadra era raccogliticcia e soprattutto non in condizione. non so se è stata una scelta consapevole ma è chiaro che non si è programmata la preparazione per anticipare l'entrata in forma.

il leverkusen è una squadra di livello paragonabile a noi, come fatturato, come investimenti, come acquisti. ma ieri erano al 100% e noi no.
senza dimenticare che le assenze hanno fatto il resto (togli al bayer leno, kiessling e la sua riserva chiunque esso sia e non è la stessa squadra e ammettiamo pure aranguiz=biglia che al momento non è vero).
dopo aver visto la partita, per me questo lamento incentrato sul mercato perde ogni significato, ammesso che ce lo avesse avuto prima.

facciamo un'ipotesi non fantascientifica: supponiamo cessione di biglia, non rinnovo a klose e braafheid, e acquisti di wilelms, clasie e chicharito, piu o meno voluti nei mesi scorsi da tutti quelli che si lamentano oggi, per me ieri non sarebbe cambiato nulla.

quella che è venuta a mancare è la struttura portante, i migliori giocatori della lazio sono comunque devrij, candreva e anderson, che ieri hanno fatto una partita pessima. e quasi tutti i gregari che li accompagnano non hanno a loro volta brillato. in queste condizioni la lazio non va da nessuna parte, lo sappiamo gia dal campionato scorso, per rendere dobbiamo essere al 100$, e un mercato impostato diversamente non avrebbe influito.

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Post: 652
27/08/2015 14:52
 
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La CL non era un obiettivo inderogabile? Beato eufemismo, pizzeman.   
La CL era un elemento di disturbo nel tran tran gestionale a Sua Immagine che il patron identifica con l'attività della S.S. Lazio 1900: magari intendendo le iniziali come Sua Santità, data l'opinione che ha di sé.
Neppure l'ingresso in quella che, insieme ai diritti Tv, rappresenta la Banca Centrale del calcio moderno ha solleticato la sua ineffabilità: segno che l'obiettivo non è di carattere tecnico (figuriamoci...) o finanziario, ma si esaurisce nel rimanere sine die in questa dimensione manageriale e di classifica.
Nessuno mi toglie dalla testa che l'anno scorso si puntasse a scivolare al 4° posto, e che il rigore tirato alle stelle da Higuaín sia andato di traverso a qualche esofago eccellente.
A Napoli è andata male in quest'ottica, e si è rimediato sterilizzando tutte le possibili differenze fra i due piazzamenti.
Perlomeno, questa è l'unica ratio concepibile per un non mercato lunare: una società che si gioca la stagione ad agosto, e continua impassibile per la propria strada come se il primo impegno fosse in Coppa Italia col Bassano, non ha precedenti nella storia del calcio.
E già nel derby decisivo, giocato senza un millesimo della cazzimma inculcata da ranocchione - in modo cafone e antisportivo, ma il merito gli va riconosciuto - nei suoi undici assatanati, avevo avvertito puzza di bruciato: quando si gioca per un obiettivo irrinunciabile non si scende in campo in quel modo, punto.
Discorso che vale anche per la Bayarena e per le tragicomiche prestazioni degli elementi portanti cui giustamente si riferiva Drenai.
Sì, perché quella distrutta ieri sul campo non è fondamentalmente una squadra scarsa: è fondamentalmente una squadra impreparata alla radice per gare del genere, a partire da una reale determinazione nel vincerle.
Il resto, dal mercato alla cronologia e alle assurdità assortite della preparazione, viene di conseguenza.
Scenari alternativi a questo scempio? Ancora Drenai ritiene in sostanza che non ne esistano poiché, a suo dire, neppure il baratto fra Biglia e i due-tre elementi essenziali al completamento dell'undici titolare avrebbe cambiato granché.
Se sostiene che anche il Barça avrebbe fallito scendendo in campo nel clima societario di cui sopra, posso unicamente concordare.
Se invece la sua è una valutazione tecnica, dissento amichevolmente ma con convinzione.
Intanto perché una squadra con Willems e Chicharito o chi per essi sarebbe diventata completa e tatticamente coerente, mentre questa è palesemente monca in ruoli fondamentali.
In secondo luogo, perché un progetto del genere sarebbe partito per tempo dando la possibilità materiale ai nuovi di inserirsi.
Dirò di più: persino Milinković-Savić, fosse arrivato prima e non dopo la ridicola telenovela di sempre (che non ha portato al risparmio di un euro, a dispetto del lungo tira e molla), sarebbe stato un giocatore spendibile già ieri e non l'asparago del deserto "ammirato" in due spezzoni da nonsense.
E c'è un altro aspetto su cui vorrei richiamare la vostra attenzione: parlando dell'Udinese - ma affinché varie suocere intendessero -, Galliani ha ripetutamente stigmatizzato la presenza in CL di squadre "non predestinate", i cui immancabili cattivi risultati finivano per zavorrare il ranking italiano nelle Coppe.
Un discorso ad ogni evidenza laido, finalizzato unicamente al mantenere in Paradiso a dispetto dei Santi club alla canna del gas come il suo, impedendo un sano e spontaneo ricambio.
Ebbene, da ieri lo è un po' meno poiché l'approccio della Lazio alla competizione gli ha fornito, quasi in termini di dimostrazione scientifica, una pezza d'appoggio che mai l'interessato avrebbe saputo procurarsi in proprio.
Non male anche l'operazione di immagine in ambito UEFA: saremo malvisti quando ci qualifichiamo, non miglioriamo proponendoci all'insegna della cialtroneria e della studiata inadeguatezza.
Mi viene in mente Agassi quando si presentava a tornei per lui di scarsa importanza, perdendo in due set sotto l'ora di gioco per intascare l'ingaggio e scappare, comportamento che mise in dubbio la sua credibilità professionale nell'ambiente: ieri abbiamo rimediato una figura simile, sia pure con l'indubbia attenuante di non aver ritirato un centesimo.
Ciliegina sulla torta, non prepararsi adeguatamente per una partita e non fare di tutto per vincerla lambisce il concetto di illecito sportivo: prima o poi qualcuno salterà in groppa a questo cavillo avvocatesco, e lì diventerà difficile dargli torto.
Riassumendo: per me per me Lotito, in quest'estate kafkiana, si è comportato come una sorta di Vinazzani al cubo.
Quello aveva danneggiato la Lazio vendendosi delle partite.
Questo ha danneggiato la Lazio vendendosi, sia pure con una contorta partita di giro a sé stesso, un'intera stagione.
E con essa, temo, una fetta un po' più grossa di futuro.
[Modificato da Er Matador 27/08/2015 14:54]

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Post: 1.597
27/08/2015 15:27
 
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Sul piano del complottismo non ti seguo. per me la CL sarebbe stata estremamente ben accetta dalla lazio società perchè avrebbe accelerato e facilitato il completamente del percorso di costruzione della squadra, ma lo avrebbe comunque fatto secondo le loro strategie che ormai conosciamo. ovvero non sarebbero stati spesi in questi ultimi giorni e non sarebbero stati spesi per un giocatore costoso ma non rivendibile.
ma queste sono tutte ipotesi (sia le mie che le tue) quindi è inutile cercare di convincersi a vicenda.

quello su cui invece mi stupisce che non concordi è che un paio di innesti del livello di quelli cui potevamo arivare con un mercato sostenibile, nel contesto di ieri avrebbero potuto spostare le sorti della partita che abbiamo visto.
un chicharito avrebbe fatto meglio di keita? un clasie avrebbe tenuto la barra senza venire travolto meglio di onazi?
io non credo proprio.
l'unico miglioramento netto sarebbe stato un buon terzino, pioli forse avrebbe mantenuto la linea a 4, magari avremmo avuto un 6 in pagella in piu, tipo basta dall'altra parte. ma con la squadra nelle condizioni di ieri era impossibile fare di piu sul piano del gioco semplicemente scambiando qualche nome. le sorti sarebbero comunque rimaste in mano ai nomi piu importanti, e questi hanno fallito in pieno l'appuntamento.


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Post: 652
27/08/2015 15:46
 
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Re:
Drenai71, 27/08/2015 15:27:

quello su cui invece mi stupisce che non concordi è che un paio di innesti del livello di quelli cui potevamo arivare con un mercato sostenibile, nel contesto di ieri avrebbero potuto spostare le sorti della partita che abbiamo visto.
un chicharito avrebbe fatto meglio di keita? un clasie avrebbe tenuto la barra senza venire travolto meglio di onazi? io non credo proprio.
l'unico miglioramento netto sarebbe stato un buon terzino, pioli forse avrebbe mantenuto la linea a 4, magari avremmo avuto un 6 in pagella in piu, tipo basta dall'altra parte.
ma con la squadra nelle condizioni di ieri era impossibile fare di piu sul piano del gioco semplicemente scambiando qualche nome. le sorti sarebbero comunque rimaste in mano ai nomi piu importanti, e questi hanno fallito in pieno l'appuntamento.


Chicharito ci avrebbe offerto un riferimento centrale, Clasie due passaggi azzeccati di fila: qualcosa cambia, ma non è questo il punto.
Ho scritto che, nel contesto di ieri, anche il Barça - quindi qualcosa in più di una Lazio rinforzata - avrebbe fallito: quindi su questo siamo più che d'accordo, e scusami se mi sono spiegato male.
Il mio ragionamento verteva su uno scenario più complesso: una campagna acquisti come quella delineata presupponeva un approccio radicalmente diverso alla stagione e al preliminare in termini tecnici, motivazionali e con riferimento alla preparazione.
Avremmo visto in campo una squadra completamente diversa non solo negli undici titolari, ma proprio nell'approccio alla gara e quindi nelle prestazioni degli elementi portanti.
Il mercato è fondamentale, insomma, ma inserito in una visione strategica d'insieme.
Se avessimo acquistato Clasie, Willems e Chicharito quando è arrivato Milinković-Savić, e mantenendo invariato tutto il contesto, a Leverkusen sarebbe cambiato qualcosa ma non in maniera decisiva.
La partita è stata persa, e scientificamente, molto prima.
[Modificato da Er Matador 27/08/2015 15:46]

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Post: 321
27/08/2015 15:53
 
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A me la programmazione sui giovani piace pur avendo i suoi contro. E' andata bene e sta andando bene in Italia. Però quest'anno c'erano altri obiettivi e se volevi puntare sui giovani (specie MS) dovevi almeno farli ambientare. In queste condizioni e con una mentalità offensiva poco sviluppata avremmo perso con molti in Europa.
Il dubbio che l'obiettivo entrata nei gironi di CL non sia stato perseguito al 100% è venuto anche a me a meno che sia stata sopravvalutata la bellissima squadra dell'anno scorso.
E' stato tutto, e lo sarebbe stato nei gironi, tutto inadeguato: società, squadra e allenatore. Molto più pronti per un girone non infernale di EL.

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