|
  19/08/2015 03:25 | |
BERISHA 5.5-Sul tiro di Çalhanoğlu da metacampo rischia di ripetere lo sketch Destro-Gollini; in troppe altre circostanze, compresa quella del gol annullato, dimostra e trasmette incertezza. Inaffidabile.
BASTA 5.5-Ancora sulle gambe in entrambe le fasi, e le sue riserve si chiamano Patric e Konko. Correre ai ripari, se si ferma è un disastro.
DE VRIJ 7-A Shangai aveva confermato la propensione per i debutti da brivido, qui conferma la capacità di reagire e di risalire la china. Prestazione di spessore continentale.
MAURICIO 6.5-Fisicamente straripante, commette qualche errore a cui rimedia personalmente. Prestazione alla André Dias, anche nella concretezza d’insieme.
LULIĆ 7.5-Anche quando viene puntato pesantemente mantiene la calma, concede poco o nulla, risolve senza affanni parecchi palloni in disimpegno. Forse la migliore prestazione di sempre come terzino, fase difensiva compresa, e gli va dato atto di aver scelto bene la serata nella quale proporla.
ONAZI 7-Unica componente di sostanza in un centrocampo impalpabile, se fosse forte sarebbe veramente forte. La precisione è quella di chi sta facendo l’uncinetto col badile, ma per stasera va bene così.
BIGLIA 4-Un buco in copertura, poco più nel resto, temperamento inesistente. Gira l'ennesimo sequel del film dell'orrore sui calci piazzati. Lui ha le sue colpe, ma chi ha fatto sì che un giocatore fondamentale arrivasse in queste condizioni a un match fondamentale ne deve rispondere di persona personalmente (cit.).
PAROLO 6-In tono minore e con una condizione da perfezionare, ma dimostra ancora una volta di saper stare in campo. Rientro decisivo.
CANDREVA 6-Giusto per la quantità comunque utile anche nelle fasi di sofferenza, per gli acuti ripassare più avanti.
KLOSE 5-Sta diventando il Ledesma della manovra offensiva, inteso come elemento silenziosamente indispensabile della cui importanza ci si accorge quando esce: il problema è che segna ormai come l’argentino. L’infortunio deve diventare l’occasione buona per rinforzi determinanti nel settore.
FELIPE ANDERSON 6-Qualcuno non aveva forse stabilito che i giocatori di qualità vanno tutelati? Ad ogni spunto è invece oggetto di un metodico killeraggio, senza che il vergognoso direttore di gara abbia da ridire su un atteggiamento così ostruzionistico: gli viene impedito di giocare, insomma. Mezzo voto in meno per il contropiede dilapidato nel finale.
KEITA 6.5-Il suo spezzone inizia a somigliare a quello di Torino-Lazio: buon ingresso in partita, buon contributo nel portare vivacità ma errori inaccettabili sottorete. All’improvviso ricorda ancora i granata, ma con riferimento al gol di Bruno Peres nel derby. Si spera che il gol lo sblocchi, certo deve lucidare il mirino.
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 5-D’accordo le mille attenuanti, ma a tratti il suo debutto ricorda quello di Lulić a San Siro. Che ci sia qualcosa da perfezionare nella preparazione degli esordi?
GENTILETTI 5.5-Due-tre interventi discutibili o peggio in una comparsata di pochi minuti. Preoccupante.
PIOLI 6.5-Per aver raddrizzato la baracca dopo un colpo psicologicamente duro come quello della Supercoppa.
Lazio che ridiventa squadra finché ne ha, vale a dire troppo poco, ma che potrebbe giocare una settimana senza tirare in porta.
Oltre agli indispensabili rinforzi, serve qualche ritocco anche sul piano tattico.
|