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L'angolo della Lega Pro

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2015 22:30
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25/06/2015 12:18
 
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zweigelt und megafono, 25/06/2015 00:00:


In rosso l'unico club saltato ufficialmente ad oggi. In blu i club con probabilit?di esclusione, in arancione i club con possibilit?di esclusione.


Riprendendo la tua eccellente sinossi sullo stato di salute dei vari club, accenno un profilo della vicenda societaria per ciascuno di quelli maggiormente in sofferenza:

 

MONZA: malato cronico con una serie di gestioni dalle premesse interessanti quanto smentite nei fatti. Rilevante la provenienza da un’area dal fittissimo tessuto imprenditoriale che però, anche prima della crisi, non è stato coinvolto in maniera risolutiva

CASTIGLIONE: neopromossa costretta a rinunciare a un traguardo storico, anteponendo i risultati contabili a quelli del campo: difficile immaginare una storia di calcio più triste

REAL VICENZA: seconda realtà cittadina, alla pari della prima se quest’ultima non avesse usufruito dell’ennesimo ripescaggio, va a sbattere contro la logica secondo cui non c’è posto per due squadre. Tenta lo stratagemma, non meno squallido e antisportivo, del trasferimento di franchigia in una piazza vacante (Treviso)

VENEZIA: proprietà straniera poco limpida che si defila, o che forse non si è mai mostrata in primo piano

PISA: un anno di forti, e forse eccessivi, investimenti per un obiettivo tecnico che non arriva e salta il banco

CARRARESE: appesa al ricco scemo di turno, in questo caso per una questione di origini geografiche, non appena quest’ultimo annuncia il disimpegno ecco il vuoto all’orizzonte

GROSSETO: esempio di società pesantemente monocratica, quindi con una dinamica molto vicina a quella del ricco scemo di cui sopra

BARLETTA: proprietario inadeguato finanziariamente, inviso alla piazza, di nessuna pertinenza rispetto al territorio

REGGINA: una retrocessione non ammortizzata da un immediato ritorno nella massima serie, e da lì un declino inarrestabile


Storie una diversa dall’altra, ma con un evidente comune denominatore: l’assenza totale di un sistema in grado di fungere da tessuto connettivo e rete di protezione, col risultato di abbandonare i club alla buona volontà di qualche singolo.
Poteva funzionare così negli anni Ottanta, all’epoca dei ripetutamente evocati ricchi scemi, non in un calcio profondamente cambiato in termini di razionalità imprenditoriale.
E il discorso, dalla precarietà alla scarsissima trasparenza del percorso compiuto dal denaro fresco immesso nel circuito, non riguarda solo la Lega Pro.
Anzi, ribadisce l’utilità del seguire con attenzione la terza serie per capire che aria tira nel calcio italiano.
[Modificato da Er Matador 25/06/2015 12:21]

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