Dopo aver augurato tumori a destra e a sinistra, dopo aver rivalutato a 13 anni di distanza la figura di Karel Poborsky, provo a dire un po' di cose a mente (un po' più) fredda.
Adesso potrà sembrare contraddittorio che l'obiezione arrivi proprio da me, che sulla Champions sono sempre stato più tiepido, però mi dispiace: il mantra di Baruch non è il mio mantra.
Perché se non porti a casa né la qualificazione alla Champions né la Coppa Italia hai semplicemente fatto il tuo. L'hai fatto in un modo magnifico, gettando probabilmente le basi per l'anno prossimo che promette molto (più in là non guardo, non ha alcun senso), però alla fine "conta il Panini" e col criterio del Panini questa andrebbe in archivio come una normalissima stagione alla Reja. Insomma eviterei di pronunciare già oggi il "grazie lo stesso": hanno altre tre partite di campionato più una finale secca da giocare a Roma ed è importante che raccolgano qualcosa, perché sarebbe avvilente sentirsi soddisfatti di una semplice qualificazione all'Europa League mentre i romanisti stanno contestando ferocemente una squadra seconda in classifica.
A proposito di merde, sapete cosa mi dà fastidio stasera? Mettete insieme tutti gli ingredienti di questa cazzo di partita: lo stadio carico di passione, la squadra che parte bene e va in vantaggio, l'arbitro killer, l'ex ingrato, il grande cuore in 9 contro 11, la sconfitta, gli applausi della curva, le proteste dei dirigenti... Questa, ragazzi, è stata una serata romanista in piena regola. E io le serate romaniste non le celebro. Non le voglio celebrare, mi fanno schifo. Le irrido, serate del genere, quando capitano a loro! Io stasera sono incazzato, sono umanamente deluso da Hernanes, sicuramente non ce l'ho con la squadra anche se alcuni errori sono stati gravissimi, e però tra consolarli e celebrarli c'è una bella differenza. Stasera una grande squadra non se la fa impiccare così dall'arbitro, perché in una grande squadra uno come Mauricio per esempio non ci gioca. Ha retto tre mesi, 'sto bluff: pensate quanto è forte De Vrij. L'olandese è lo Jugovic del nuovo millennio, è Mezzasquadra, ha fatto giocare bene perfino Cana e Mauricio. Se la perderemo, la Champions l'avremo persa il giorno di Lazio-Empoli quando s'è infortunato. Senza di lui la difesa centrale è roba da zona retrocessione, e quasi tutti i punti che abbiamo perso nelle ultime giornate sono colpa della difesa centrale.
Vi dico ora qual è il mio grande timore per esorcizzarlo. Io ho il terrore che arriveremo quarti pur vincendo il derby. Perché il derby lo vinciamo, dopo stasera sono fiducioso. Il problema è che potrebbe non servire a niente. Loro fanno 6 punti (Udinese e Palermo), e da 64 vanno a 70. Il Napoli ne fa 3 col Cesena, diciamo che con la Juve pareggia e ipotizziamo che alla vigilia dell'ultima giornata ci arrivi con 65 punti. In questo caso noi dovremmo vincere a Genova, e non solo il derby, per evitare che una sconfitta a Napoli ci mandi definitivamente tutto a troie. Cioè insomma, io ho il terrore di arrivare al San Paolo sapendo che una sconfitta ci farebbe perdere tutto, perché su quella sconfitta purtroppo mi ci giocherei la casa.
Chiudo con Hernanes. Io sono sempre stato un estimatore del giocatore e dell'uomo, il Profeta è stato l'unico giocatore a cui mi sono realmente affezionato dopo Nesta e nemmeno la cessione, inevitabile e vantaggiosa per entrambi, aveva modificato di una virgola i miei sentimenti verso di lui. Stasera per la prima volta l'ho visto con altri occhi, e l'idea che probabilmente è sempre stato questo mi è insopportabile. Voleva fare una grande partita, dice. E va bene, ne aveva tutto il diritto. Ricordando peraltro che alle 20.45 era ottavo in classifica e sta tuttora inseguendo un sesto posto, voglio dire, non era la rivincita con la Germania in una finale mondiale, ecco. Quando ha imbustato la punizione ci ha roduto immensamente il culo ma nessuno lo stava insultando. La gente ha sbroccato solo dopo la capriola e solo per la capriola, che poteva e doveva evitare. Ma la cosa peggiore l'ha fatta nel dopopartita. Essendosi reso conto di averla fatta fuori dal vaso ha pensato bene di rimediare dedicando l'esultanza al solo Lotito, ben sapendo che situazione c'è con la tifoseria. Una mossa da vigliacco, da ruffiano, da miserabile incapace di prendersi le proprie responsabilità. Per me Hernanes è finito stasera, è come se fosse morto. E se dovesse capitarmi di incontrarlo qualcosa gliela direi. Magari evitando di trascendere, ma mi piacerebbe tanto fargli sapere a quattr'occhi cosa penso di lui.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 11/05/2015 01:18]