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Danilo Cataldi

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2015 19:03
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Post: 2.878
30/04/2015 10:05
 
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Forse della serata di ieri è questo il tema più interessante da approfondire. Cataldi ha giocato da mediano sostituendo, di fatto per la prima volta, Biglia. Al di là dei numeri (124 passaggi completati, record stagionale che batte i 99 di Biglia col Verona e che in Serie A è secondo solo ai 127 di Pjanic in roma-Cesena), bisogna ammettere che l'impressione è stata decisamente positiva. La manovra scorre, e lui corre. ML rivendica la bontà della posizione da mediano di Danilo, in un 4-2-3-1. Cuchillo precisa che però da play in un 4-3-3 non lo vede benissimo. La domanda dunque è: come proseguire da qui alla fine? E soprattutto, come lo vedete nel futuro della Lazio? Come compagno di Biglia o come suo possibile rimpiazzo?

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Post: 1.597
30/04/2015 11:08
 
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E' sufficientemente duttile per fare entrambe le cose quando serve, ma per me non è (ancora) un "titolare" della lazio che vorrei. Concordo sul non vederlo adatto a fare il centrale in un centrocampo a tre.

in ogni caso, non darei troppa importanza alla partita di ieri per giudicare alcunchè. è stata un'amichevole per 15 minuti e una sgambata per i restanti.

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Post: 1.694
30/04/2015 11:32
 
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Confermo che per fare il perno basso del 4-3-3 ancora è presto.
Lo vedo meglio con un angelo custode accanto. Che sia Parolo (preferibilmente in gare più semplici) o che sia Biglia.
Ieri è stata la partita ideale per rilanciarsi dopo un periodo di appannamento e di panchina.
L'idea, per esempio, di un Lazio-Inter con Cataldi-Parolo e la batteria di trequartisti veri non è che mi faccia stare così tranquillo e, ovviamente, men che meno può farmi stare tranquillo un 4-3-3 con Cataldi perno basso e Parolo e Lulic come intermedi.

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Post: 2.725
30/04/2015 11:37
 
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Re:
ℬaruch, 30/04/2015 10:05:

Forse della serata di ieri è questo il tema più interessante da approfondire. Cataldi ha giocato da mediano sostituendo, di fatto per la prima volta, Biglia. Al di là dei numeri (124 passaggi completati, record stagionale che batte i 99 di Biglia col Verona e che in Serie A è secondo solo ai 127 di Pjanic in roma-Cesena), bisogna ammettere che l'impressione è stata decisamente positiva. La manovra scorre, e lui corre. ML rivendica la bontà della posizione da mediano di Danilo, in un 4-2-3-1. Cuchillo precisa che però da play in un 4-3-3 non lo vede benissimo. La domanda dunque è: come proseguire da qui alla fine? E soprattutto, come lo vedete nel futuro della Lazio? Come compagno di Biglia o come suo possibile rimpiazzo?



Come ho scritto nelle pagelle il segmento migliore della sua prestazione è stato dal calcio d'inizio fino al gol di Parolo, ossia quando c'era ancora una partita. Confermo tutto quel che già pensavo: Cataldi può fare l'intermedio, ma dell'intermedio non ha il passo corto né - temo - la capacità di buttarsi dentro per segnare un po' di gol. E' giusto che impari a fare tutto così come Nesta iniziò facendo prima il terzino sia a destra che a sinistra, ma le sue caratteristiche sono quelle del play. Accolgo le perplessità sul fatto che possa giocare centrale in un 4-3-3 (sono anche le mie), e proprio per questo confermo quel che vado scrivendo dall'inizio di quest'anno e che fortunatamente Pioli ha via via recepito: il modulo base della Lazio deve diventare il 4-2-3-1, e in un 4-2-3-1 il ruolo di Cataldi è nei due davanti alla difesa. Anche in coppia con Biglia, soprattutto in coppia con Biglia.

A proposito di Biglia, ve lo ricordate l'anno scorso da intermedio nel 4-3-3? Poteva giocare meglio o peggio, ma sempre con le sue caratteristiche: palleggiava, recuperava palla, ma di gol neanche l'ombra. Per un intermedio da 4-3-3 è un limite grosso. Biglia è sbocciato tornando nel suo ruolo, e così sarà per Cataldi.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 30/04/2015 11:45]

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Post: 2.725
30/04/2015 11:41
 
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Re:
cuchillo76, 30/04/2015 11:32:

L'idea, per esempio, di un Lazio-Inter con Cataldi-Parolo e la batteria di trequartisti veri non è che mi faccia stare così tranquillo e, ovviamente, men che meno può farmi stare tranquillo un 4-3-3 con Cataldi perno basso e Parolo e Lulic come intermedi.



Avendo recuperato un Klose regista offensivo, e non solo finalizzatore, la formazione che sogno da mesi e mesi diventa praticabilissima:

KLOSE
ANDERSON PAROLO CANDREVA
BIGLIA CATALDI


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Post: 1.597
30/04/2015 11:49
 
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a me il 4231 va benissimo se c'è mauri e non lulic (oppure con l'esperimento parolo che propone ML).
con la formazione di ieri sera invece per me bisogna fare il 433 (il parma non conta) e se non c'è biglia la perplessità su cataldi centrale diventa un problema.

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Post: 1.694
30/04/2015 12:56
 
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Re: Re:
Mark Lenders (ML), 30/04/2015 11:41:



Avendo recuperato un Klose regista offensivo, e non solo finalizzatore, la formazione che sogno da mesi e mesi diventa praticabilissima:

KLOSE
ANDERSON PAROLO CANDREVA
BIGLIA CATALDI




Così mi sta bene.
Già con Mauri al posto di Parolo, avrei i sudori freddi ogni volta che non abbiamo palla.
E con l'Inter non è che la palla ce l'avremo sempre noi...

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Post: 2.878
30/04/2015 13:33
 
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Comunque grosso modo è già la Lazio di ora, specie con l’infortunio di Lulic abbiamo giocato un 4-3-3 in cui era Parolo la mezzala più portata all’incursione. Credo che sugli uomini e su come debbano giocare Pioli abbia idee chiarissime e abbia fatto una bella spolverata sui tanti dubbi che ci portavamo dietro

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Post: 283
30/04/2015 14:02
 
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Cataldi può sostituire biglia e può diventare un ottimo regista. Oggi chiaramente non è a quel livello.
per me oggi nel 4-3-3 (modulo perfetto per la nostra rosa) devono giocare due tra biglia, parolo e lui, e il terzo deve essere lulic, giocatore che se in forma deve giocare sempre, e da intermedio.
Il 4-2-3-1 non mi piace, proprio perchè esclude lulic dal centrocampo, relegandolo all'ala o a terzino.
Poi, abbiamo fatto otto vittorie senza lulic. Quindi le mie convinzioni lasciano il tempo che trovano...

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Post: 2.725
30/04/2015 14:36
 
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Re:
pizzeman, 30/04/2015 14:02:

Il 4-2-3-1 non mi piace, proprio perchè esclude lulic dal centrocampo



E' esattamente il motivo per cui piace a me, in compenso  
Con Cataldi al posto di Lulic la manovra della Lazio ha acquistato in pulizia e qualità. Ci abbiamo rimesso qualche gol ma per fortuna abbiamo un organico con diversi giocatori abituati a segnare, non siamo dipendenti da Lulic neanche in questo.
Beninteso, non è una crociata contro l'eroe Senad la cui duttilità è una risorsa preziosissima. Un Lulic vorrei sempre averlo in rosa. E' semplicemente una questione di gusti tecnici in una squadra che ha già Parolo: per me le grandi squadre di corridori capaci di inserirsi e segnare ma meno di manovrare ne hanno al massimo uno per volta.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 30/04/2015 14:37]

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Post: 1.694
30/04/2015 16:10
 
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Detto che in questo momento Lulic è tra i più in forma della rosa e un posto glielo darei sempre (ma in questo momento, appunto), in una grande squadra Lulic non gioca. Può fare panchina, giocando abbastanza. Ma non avrebbe una maglia da titolare.

Per "grande squadra", volendo sognare, penso anche alla Lazio del prossimo anno.
Solo che, e qui sono forse in disaccordo con ML (o forse no), in una "grande squadra" il titolare non lo fa neanche Cataldi. E a meno che non mi faccia 5 partite come le 5 di Felipe Anderson da Parma-Lazio a roma-Lazio, difficilmente cambierò idea da qui ad agosto.

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Post: 2.725
30/04/2015 16:37
 
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Chiarisco meglio il concetto. Quando penso a una "grande squadra" faccio un ragionamento astratto. Altrimenti dovrei contestualizzare il concetto di grande squadra nella attuale Serie A italiana, e in questo caso sia Cataldi che Lulic (magari non tutti e due insieme) forse potrebbero giocare in una grande squadra, almeno come comprimari. No, io non volevo parlare di valori, ma di caratteristiche. Per me la grande squadra è quella che quasi sempre fa la partita e che ha valori tecnici superiori. Ora, fare la partita contro squadre che si chiudono avendo un centrocampo con un solo uomo di qualità (nel nostro caso Biglia) a fronte di due (in)cursori come abbiamo visto nel girone d'andata è possibile solo giocando a ritmi altissimi. Questo però ti espone a un andamento zemaniano, per cui una volta stravinci ma troppo spesso perdi: le squadre zemaniane, come la Lazio deli girone d'andata, sono belle finché vogliamo ma non sono grandi squadre. Viceversa se a metà campo gli uomini di qualità sono la maggioranza, a quel punto anche l'unico (in)cursore col suo movimento e con le sue caratteristiche diventa funzionale alla manovra. Insomma, complice l'infortunio di Lulic e l'ingresso di Cataldi la Lazio ha iniziato a concepire anche un altro tipo di calcio, ha scoperto anche un altro tipo di modulo (il 4-2-3-1) ed è in questa varietà di soluzioni, e non solo nell'eccezionale vena di Felipe Anderson, che io individuo il segreto delle otto vittorie consecutive.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 30/04/2015 16:38]

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Post: 1.588
30/04/2015 18:25
 
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Cataldi, per ora, funziona più come personaggio che come calciatore: in lui gli Dei hanno carnificato ideali, principi e aspettative del popolo laziale. Gagliardo, senza essere sfrontato; verace, senza essere coatto; romano e laziale con la testa sulle spalle e la fascia sul braccio. Un De Rossi ripulito e non isterico.
Nel futuro prossimo non mi meraviglierei di vedere adesivi con la maglia storica e il numero 32 appiccati sui cartelli stradali, come lo sono stati quelli di Lulic e della Coppainfaccia. E' un mood che si respira.

E dobbiamo ammettere che, complice la penuria di talenti italiani nella zona nevralgica del campo, anche fuori dal raccordo la sua ascesa è accompagnata da attestati di stima che travalicano la bontà delle prestazioni. Caso più unico che raro nel panorama laziale.

Insomma, quasi ci troviamo di fronte a un caso di razzismo calcistico al contrario. Si fosse chiamato Cataldao e fosse costato otto milioni, probabilmente i commenti e i giudizi sarebbero un tantinello più tirati.

Chiusa la premessa, che poco c'entra con i quesiti posti da Baruch, dico che il talento e le prospettive sono ottime. Tecnicamente mi aspetto che agisca nella zona centrale, in coppia preferibilmente. Se penso a un centrocampo a tre, e per me il centrocampo a tre è scolpito nei nomi di Di Matteo-Fuser-Winter, non posso che collocarlo al centro. Come interno è un saggio e temporaneo ripiego, perché troppo pane duro deve mangiare per prendere in mano, da solo, un centrocampo di una squadra di vertice. Ma il futuro è lì. Non ha né il passo per partire con la palla al piede né la predisposizione mentale per abbandonarla e lanciarsi negli spazi.
Ma ora come ora se devo assegnare due maglie e ho a disposizione Biglia, Cataldi e Parolo il dubbio nemmeno si pone.

Sul 4-2-3-1. Sviluppandosi su quattro linee tende ad allungare la squadra. E' un modulo che richiede concentrazione, abnegazione e affiatamento -condizione complicata ieri sera, visto che Parolo e Cataldi giocavano per la prima volta insieme in quella porzione di campo- agli interpreti di centrocampo, altrimenti le linee si spezzano, si perde compatezza e ci si ritrova con un pericoloso 6-0-3-1. I tre o quattro tiri dalla media distanza che abbiamo subito lo testimoniano, anche se solo il primo era a partita ancora aperta.

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Post: 2.725
30/04/2015 20:40
 
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Re:
ReflexBlue74, 30/04/2015 18:25:

Cataldi, per ora, funziona più come personaggio che come calciatore: in lui gli Dei hanno carnificato ideali, principi e aspettative del popolo laziale. Gagliardo, senza essere sfrontato; verace, senza essere coatto; romano e laziale con la testa sulle spalle e la fascia sul braccio.



Non è sguaiato, anzi, è educatissimo. Ma un filo coatto lo è, con tutti quei tatuaggi. Romano e laziale? Abbastanza, nel senso che - da quel che sono riuscito a ricostruire - è il primo romano della sua famiglia e per la Lazio ha iniziato a tifare in conseguenza della milizia, però non nasce biancoceleste. Non indaghiamo oltre. Sappiamo solo che il papà Francesco (detto Franco) è un lucano (di Missanello, in provincia di Potenza) che tifava per il Milan e che la sorella maggiore Debora è (era?) romanista. Ai tempi delle giovanili sulla bacheca Facebook di Danilo tra i likes compariva un "Curva Sud" che lui - prima di eliminare - giustificò dicendo che quel profilo lo utilizzava anche sua sorella.

Tutto questo per dire che la mia istintiva simpatia verso Cataldi ha poco a che fare con l'arianesimo laziale. Anzi, proprio per essermi documentato sul suo pedigree resto sempre molto tiepido quando il nostro Danilo sui social media o nelle interviste si lascia andare alla retorica del giocatore-tifoso. A me lui piace perché è un centrocampista tecnico, perché alza il tasso qualitativo della manovra. Credo di essere uno dei pochi a cui piaceva Matuzalem, il giropalla che facevano lui e Ledesma quando giocavano davanti alla difesa nel 4-2-3-1 del primo Reja mi piaceva assai e sogno di vedere qualcosa di ancora meglio quando la coppia sarà formata da Cataldi e Biglia.


ReflexBlue74, 30/04/2015 18:25:


E dobbiamo ammettere che, complice la penuria di talenti italiani nella zona nevralgica del campo, anche fuori dal raccordo la sua ascesa è accompagnata da attestati di stima che travalicano la bontà delle prestazioni. Caso più unico che raro nel panorama laziale.



Per ora però siamo più alle chiacchiere che ai fatti. E' vero che se ne parla molto bene, ma è vero pure che - nonostante sia un esemplare rarissimo di giovane italiano titolare in Serie A - nella Under 21 di Di Biagio fa la panca a Baselli e a Viviani. A livello di nazionali giovanili, insomma, i raccomandati continuano ad arrivare da Trigoria, nulla è cambiato.


ReflexBlue74, 30/04/2015 18:25:


ora come ora se devo assegnare due maglie e ho a disposizione Biglia, Cataldi e Parolo il dubbio nemmeno si pone.



Però non è questa la domanda, lo sai. La domanda, che ti pongo senza indugio è: stante la titolarità di Biglia e Parolo, con loro meglio Cataldi o meglio Lulic? Io sono filosoficamente per Cataldi, nel senso sopra chiarito: sono per questo tipo di giocatore e non per quell'altro, alla Senad.


ReflexBlue74, 30/04/2015 18:25:


Sul 4-2-3-1. Sviluppandosi su quattro linee tende ad allungare la squadra. E' un modulo che richiede concentrazione, abnegazione e affiatamento -condizione complicata ieri sera, visto che Parolo e Cataldi giocavano per la prima volta insieme in quella porzione di campo- agli interpreti di centrocampo, altrimenti le linee si spezzano, si perde compatezza e ci si ritrova con un pericoloso 6-0-3-1. I tre o quattro tiri dalla media distanza che abbiamo subito lo testimoniano, anche se solo il primo era a partita ancora aperta.



Siamo passati da Baruch e cuchillo che minimizzano la quaterna perché l'avversario fa poco testo, a te che in una serata quasi perfetta mi vai a prendere i "tre o quattro tiri dalla media distanza che abbiamo subito" per insinuare dubbi sul 4-2-3-1. Io ci metterei la firma a correre in tutte le partite i pericoli che abbiamo corso ieri sera...


[Modificato da Mark Lenders (ML) 30/04/2015 20:43]

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Post: 1.588
04/05/2015 12:25
 
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Re: Re:
Mark Lenders (ML), 30/04/2015 20:40:



Non è sguaiato, anzi, è educatissimo. Ma un filo coatto lo è, con tutti quei tatuaggi. Romano e laziale? Abbastanza, nel senso che - da quel che sono riuscito a ricostruire - è il primo romano della sua famiglia e per la Lazio ha iniziato a tifare in conseguenza della milizia, però non nasce biancoceleste. Non indaghiamo oltre. Sappiamo solo che il papà Francesco (detto Franco) è un lucano (di Missanello, in provincia di Potenza) che tifava per il Milan e che la sorella maggiore Debora è (era?) romanista. Ai tempi delle giovanili sulla bacheca Facebook di Danilo tra i likes compariva un "Curva Sud" che lui - prima di eliminare - giustificò dicendo che quel profilo lo utilizzava anche sua sorella.

Tutto questo per dire che la mia istintiva simpatia verso Cataldi ha poco a che fare con l'arianesimo laziale. Anzi, proprio per essermi documentato sul suo pedigree resto sempre molto tiepido quando il nostro Danilo sui social media o nelle interviste si lascia andare alla retorica del giocatore-tifoso. A me lui piace perché è un centrocampista tecnico, perché alza il tasso qualitativo della manovra. Credo di essere uno dei pochi a cui piaceva Matuzalem, il giropalla che facevano lui e Ledesma quando giocavano davanti alla difesa nel 4-2-3-1 del primo Reja mi piaceva assai e sogno di vedere qualcosa di ancora meglio quando la coppia sarà formata da Cataldi e Biglia.




Non so che dire, non avevo indagato, ma è del tutto calato nella parte. Sarà stato pure romanista da bambino, come Maldini è stato juventino o Totti milanista, ma la carriera lo ha forgiato e i comportamenti ora vengono percepiti come veraci e coerenti. E' questo il dato significativo.

[IMG]https://scontent.cdninstagram.com/hphotos-xaf1/t51.2885-15/s306x306/e15/11085000_1029871807041202_392356185_n.jpg[/IMG]


Mark Lenders (ML), 30/04/2015 20:40:



Per ora però siamo più alle chiacchiere che ai fatti. E' vero che se ne parla molto bene, ma è vero pure che - nonostante sia un esemplare rarissimo di giovane italiano titolare in Serie A - nella Under 21 di Di Biagio fa la panca a Baselli e a Viviani. A livello di nazionali giovanili, insomma, i raccomandati continuano ad arrivare da Trigoria, nulla è cambiato.




Fa panchina perché lo merita e a causa dell'infortunio che lo ha bloccato fino a gennaio.
In generale, ammetto un occhio di riguardo nei confronti dei prodotti dei settori giovanili di altri club, in particolare la roma, ma il tempo, secondo me, tende a restituire i veri valori e giovani della Lazio che siano stati emarginati arbitrariamente non ne ricordo. Insomma, se Romagnoli e Florenzi fanno i titolari in serie A e Filippini e Perpetuini sudano per una maglia in B in C la spiegazione riguarda esclusivamente la sfera tecnica.


Mark Lenders (ML), 30/04/2015 20:40:



Però non è questa la domanda, lo sai. La domanda, che ti pongo senza indugio è: stante la titolarità di Biglia e Parolo, con loro meglio Cataldi o meglio Lulic? Io sono filosoficamente per Cataldi, nel senso sopra chiarito: sono per questo tipo di giocatore e non per quell'altro, alla Senad.




Parolo e Lulic sono interpreti ideali nel 4-3-3 e, per quanto mi riguarda, in questo momento sono superiori a Cataldi.

Mark Lenders (ML), 30/04/2015 20:40:



Siamo passati da Baruch e cuchillo che minimizzano la quaterna perché l'avversario fa poco testo, a te che in una serata quasi perfetta mi vai a prendere i "tre o quattro tiri dalla media distanza che abbiamo subito" per insinuare dubbi sul 4-2-3-1. Io ci metterei la firma a correre in tutte le partite i pericoli che abbiamo corso ieri sera...




I pericoli sono arrivati da lì. Non da incursioni sulle fasce o penetrazioni centrali. Sono dettagli che mi sentivo di segnalare.





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Post: 558
04/05/2015 12:55
 
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Confermo la versione di ML.
Abito a qualche km da Cataldi e frequentiamo e conosciamo persone comuni.
Il padre è milanista, lui non nasce laziale (ma manco romanista).
Laziale lo è diventato, parecchio, da qualche anno.


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Post: 2.725
04/05/2015 13:34
 
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Re: Re: Re:
ReflexBlue74, 04/05/2015 12:25:


Fa panchina perché lo merita e a causa dell'infortunio che lo ha bloccato fino a gennaio.
In generale, ammetto un occhio di riguardo nei confronti dei prodotti dei settori giovanili di altri club, in particolare la roma, ma il tempo, secondo me, tende a restituire i veri valori e giovani della Lazio che siano stati emarginati arbitrariamente non ne ricordo. Insomma, se Romagnoli e Florenzi fanno i titolari in serie A e Filippini e Perpetuini sudano per una maglia in B in C la spiegazione riguarda esclusivamente la sfera tecnica.



Merita di fare la panca a Baselli che fa la riserva a Cigarini in una squadra che lotta per salvarsi in Serie A e a Viviani che sta cercando di salvarsi in Serie B? Vabbe'...
Allora però Di Biagio la smettesse di lamentarsi del fatto che ha pochissimi eleggibili titolari in A: evidentemente non è una cosa così importante...
Io dico che se Cataldi giocasse nella Roma a quest'ora avrebbe già ricevuto almeno una chiamata di Conte. Non che la meriti eh, beninteso. Non ancora. Ma che il giovane di Trigoria sia complessivamente sopravvalutato rispetto al giovane di Formello mi pare un dato di fatto.
E a nulla vale paragonare Perpetuini e Filippini con Romagnoli e Florenzi. Stiamo sul pezzo, il paragone è su un piatto d'argento: Viviani (classe 1992) versus Cataldi (classe 1994).


ReflexBlue74, 04/05/2015 12:25:


Parolo e Lulic sono interpreti ideali nel 4-3-3 e, per quanto mi riguarda, in questo momento sono superiori a Cataldi.



Perfetto, questa è la risposta che volevo: chiara e coerente. Il fatto che io non la condivida (viva il 4-2-3-1 con Cataldi e Biglia, abbasso il 4-3-3 con Parolo e Lulic mezzali) non ha alcuna importanza, siamo nel campo dei gusti e ognuno giustamente ha i suoi.

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Post: 1.588
04/05/2015 14:50
 
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Re: Re: Re: Re:
Mark Lenders (ML), 04/05/2015 13:34:



Perfetto, questa è la risposta che volevo: chiara e coerente. Il fatto che io non la condivida (viva il 4-2-3-1 con Cataldi e Biglia, abbasso il 4-3-3 con Parolo e Lulic mezzali) non ha alcuna importanza, siamo nel campo dei gusti e ognuno giustamente ha i suoi.



Sì, ma partendo dal 4-3-3 come presupposto. La tua domanda -stante la titolarità di Biglia e Parolo, con loro meglio Cataldi o meglio Lulic?- mi ha lasciato intendere che volessi individuare una batteria composta da tre "mediani": i due titolari inamovibili (Biglia e Parolo appunto), più il terzo a scelta.

Tra 4-3-3 e 4-2-3-1 invece sono indeciso. Penso che Pioli faccia bene ad alternarli, entrambi presentano svantaggi e vantaggi. Comunque anche nel 4-2-3-1, Cataldi lo vedrei come prima alternativa. Nonostante Lulic esterno alto non mi faccia impazzire, schiererei Biglia e Parolo davanti alla difesa; il bosniaco, Candreva e Anderson centrocampisti offensivi.


Mark Lenders (ML), 04/05/2015 13:34:



Merita di fare la panca a Baselli che fa la riserva a Cigarini in una squadra che lotta per salvarsi in Serie A e a Viviani che sta cercando di salvarsi in Serie B? Vabbe'...
Allora però Di Biagio la smettesse di lamentarsi del fatto che ha pochissimi eleggibili titolari in A: evidentemente non è una cosa così importante...
Io dico che se Cataldi giocasse nella Roma a quest'ora avrebbe già ricevuto almeno una chiamata di Conte. Non che la meriti eh, beninteso. Non ancora. Ma che il giovane di Trigoria sia complessivamente sopravvalutato rispetto al giovane di Formello mi pare un dato di fatto.
E a nulla vale paragonare Perpetuini e Filippini con Romagnoli e Florenzi. Stiamo sul pezzo, il paragone è su un piatto d'argento: Viviani (classe 1992) versus Cataldi (classe 1994).



L'ho scritto, è probabile che alcuni ragazzi -soprattutto della roma- abbiano, non dico la strada spianata, ma una spintarella di accompagnamento, un occhio di riguardo. Ma non mi sembra una pratica così regolare e determinante come molti tifosi laziali pensano. Voglio dire, giovani laziali castrati da allenatori di serie B e C o discriminati dai selezionatori delle rappresentative nazionali e che poi abbiano fatto una carriera sfavillante non ne ricordo.


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Post: 558
04/05/2015 15:13
 
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Reflex, la questione "strada spianata per i giovani della roma" non guardarla in ottica Lazio ma a sè.
Autunno 2012. Viene convocato Florenzi in Nazionale Maggiore (non Under, la Maggiore) mentre la roma zemaniana vince quattro delle 11 partite giocate in campionato (undici partite in cui il nostro manco parte sempre titolare).
Borini convocato fino a che non piomba a Trigoria Destro, convocato subito anche lui. Nel mentre, fa la sua capatina anche Osvaldo.
Nessuno di questi ha più visto la nazionale un minuto dopo aver lasciato la Roma.
Insomma, sono lontano anni luce dai complottismi (per me ad esempio Viviani, benchè ODIOSO, è un ottimo elemento) ma qui c'è qualcosa che non va.

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Post: 2.725
04/05/2015 15:27
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
ReflexBlue74, 04/05/2015 14:50:

Mark Lenders (ML), 04/05/2015 13:34:



Perfetto, questa è la risposta che volevo: chiara e coerente. Il fatto che io non la condivida (viva il 4-2-3-1 con Cataldi e Biglia, abbasso il 4-3-3 con Parolo e Lulic mezzali) non ha alcuna importanza, siamo nel campo dei gusti e ognuno giustamente ha i suoi.



Sì, ma partendo dal 4-3-3 come presupposto. La tua domanda -stante la titolarità di Biglia e Parolo, con loro meglio Cataldi o meglio Lulic?- mi ha lasciato intendere che volessi individuare una batteria composta da tre "mediani": i due titolari inamovibili (Biglia e Parolo appunto), più il terzo a scelta.

Tra 4-3-3 e 4-2-3-1 invece sono indeciso. Penso che Pioli faccia bene ad alternarli, entrambi presentano svantaggi e vantaggi. Comunque anche nel 4-2-3-1, Cataldi lo vedrei come prima alternativa. Nonostante Lulic esterno alto non mi faccia impazzire, schiererei Biglia e Parolo davanti alla difesa; il bosniaco, Candreva e Anderson centrocampisti offensivi.





"Viva il 4-2-3-1 con Cataldi e Biglia, abbasso il 4-3-3 con Parolo e Lulic mezzali" è il titolo, a cui a questo punto aggiungo un catenaccio: se il modulo è il 4-3-3, sempre meglio Parolo-Biglia-Cataldi di Parolo-Biglia-Lulic; ci perdo qualche gol ma ne guadagno in possesso palla, che non è di per sè un valore ma nell'ottica della costruzione di una grande squadra è tutt'altro che secondario.

Poi anch'io penso che Pioli faccia bene a lavorare su entrambi i moduli, anche perché Anderson e Keita sono essenzialmente due ali da 4-3-3. L'ideale è una squadra capace di cambiare anche più volte durante una stessa partita, ovviamente.
Dissento solo su Lulic esterno d'attacco nel 4-2-3-1: non è da grande squadra. Per me Lulic titolare ha senso solo nel 4-3-3 (meglio quando manca Parolo) o come quarto a sinistra in un 4-4-2, o come quinto in un 3-5-2 che però non mi piace come modulo, quindi non è un'ipotesi che prenderei in considerazione per la Lazio. Sui trequartisti ideali per il 4-2-3-1 mantengo la mia antica opinione: gli esterni devono essere tecnici, se servono quantità ed equilibrio al centro si piazzi il "Perrotta" che nel nostro caso è ovviamente Parolo. L'unica obiezione che ho accolto a questa idea - non mi ricordo chi la fece - è la seguente: Perrotta aveva davanti Totti, ossia un giocatore in grado di legare i reparti e fare regia offensiva. Noi, ai tempi in cui tirai fuori l'idea, avevamo Djordjevic e in effetti Parolo e Djordjevic non legano un bel cazzo di niente. Discorso diverso se a centravanti ci piazzi Mauri, o meglio ancora il magnifico Klose degli ultimi tre mesi, che oltre ai gol è tornato a fare anche la regia offensiva di cui sopra.

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