cuchillo76, 25/11/2014 18:17:
Parto da questi 4 dati: - Il parco attaccanti per qualità e quantità non mi sembra in grado di offrire 2 titolari.
Pensa che secondo me - parlando di qualità - dovremmo giocare col centrocampo a uno... Calcola che più attaccanti togli e più centrocampisti devi aggiungere, eh.
cuchillo76, 25/11/2014 18:17:
Lulic esterno ha fatto PIETA' per 1 anno e 8 mesi. E' ridiventato un giocatore di calcio da quando Reja (aprile 2013) lo ha messo mezzala. Perché lo devo riproporre sulla fascia? A me sembra più proficuo lasciarlo dove sta.
A me sembra che siamo passati dal 5 pieno al 5.5, non è che ci sia stata chissà quale impennata di rendimento. La differenza sarebbe questa: in un 4-2-3-1 Lulic esterno ha come compito principale quello di cercare il terminale offensivo, il che lo obbliga a prendersi molte responsabilità in fase di rifinitura. In un 4-4-2 con un Keita seconda punta, invece, avrebbe la possibilità di farsi aiutare da quest'ultimo, libero di muoversi su tutto il fronte. Non sarebbe una differenza da poco, in certi momenti potrebbe anche configurarsi un 4-5-1 con Keita che va sull'esterno e Lulic che gli guarda le spalle...
Comunque in generale vorrei sottoscrivere parola per parola l'intervento di Reflex:
ReflexBlue74, 25/11/2014 18:33:
Ci concentriamo giustamente sugli eventuali disagi del pacchetto arretrato (difensori esposti, lanci a scavalcare, fuorigioco che può saltare..), ma cosa comporta, in ottica offensiva, il baricentro alto?
Che sei più vicino alla porta avversaria, l'ovvio e naturale vantaggio, ma anche una pressione sugli avversari che li costringe a compattare le linee. Quindi fraseggi sul breve, uno contro uno, imbucate. Situazioni che richiedono una padronanza dei fondamentali che i nostri centrocampisti, tranne Biglia e in parte Mauri, masticano poco.
Lulic è un cavallone, Parolo uno che fa ammuina e poi si inserisce, Gonzalez e Onazi non ne parliamo. Non a caso le migliori prestazioni del bosniaco coincidono con la guida di Reja: interno, centrocampo basso e praterie per ribaltare l'azione. Di contro, la rinascita di Biglia avviene quando la Lazio riesce a imporre la propria presenza continua nella metà campo avversaria.
In attacco Candreva dà il meglio di sé a campo aperto; Keita funziona in entrambe le fasi, ma se ha campo è meglio; Anderson idem, forse più incisivo dello spagnolo nello stretto.
mentre a Baruch
ℬaruch, 25/11/2014 19:42:
Più del modulo è l’interpretazione del modulo, il guaio. Finché eravamo corti potevamo anche vincere le partite, ma con la Juve la Lazio era lunga un chilometro.
dico: mi pare evidente che interpretarlo nel modo che servirebbe richiede un dispendio di energie improponibile con continuità.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 26/11/2014 00:06]