Deformazione professionale. Tutti i funamboli anarchici che imperversano sulla fascia, e che ho avuto modo di apprezzare in diretta. Da Francisco Carrasco a... Gervinho.
Dai brevilinei ricamatori, e un po' fumosi, ai cavalloni con i paraocchi.
In ordine sparso, senza graduatoria: il primo amore Pierre Littbarski; l'incubo di Paolo Maldini, Rocco Pagano; il povero Rocastle; il mitico Denilson; l'immenso -in tutti i sensi- John Barnes; Fabian Valtolina; Chris Waddle; Gaetano Vasari; Gareth Bale; Dilmen Ridvan; il guardalinee George Finidi; il nostro Conceicao; Pasquale Foggia, per un periodo; i gemelli baschi del Barca, Aitor Txiki Begiristain e Jon Andoni Goikoetxea; Gigi Lentini; quello stronzo di Massimo Mauro; Steve McManaman; Antonino Asta, Milan Rapaic; Domenico Marocchino; Milos Krasic; Lucas Moura; Marc Overmars...
Ovviamente ne ho avuti altri che esulano la categoria già riccamente sviscerata. Tipo il trafficante d'armi bulgaro, Trifon Ivanov.