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Pagelle Lazio-Cagliari 4-2

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2014 15:31
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04/11/2014 00:25
 
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Marchetti 6: Anche questa sera gioca molto alto, ma anche il Cagliari è alto e quindi di buone uscite se ne vedono solo un paio. Male coi piedi, ancora, e probabilmente avrebbe potuto fare meglio sui gol nell'area piccola, specie il primo. Però compie una parata decisiva per le sorti del risultato, murando Ibarbo: il 2-3 in parità numerica sarebbe stato un bel guaio
Pereirinha 6: Ha l'avversario meno in palla e così il suo rientro è discretamente tranquillo, visto anche che il Cagliari cerca sempre l'altra fascia su Ibarbo. Sta di guardia e se la cava
De Vrij 8: Non solo la sua migliore da quando è qui, ma anche una prestazione individuale da top player europeo, pulita e concentrata, energica e intelligente, da cagnaccio e da leader, con anticipi e disimpegni di qualità assoluta. Insomma, di livello superiore. Ci sarebbe il neo dell'ammonizione, ma dopo due replay non ho visto altro che un anticipo sul pallone
Ciani 6: Gioca il primo tempo sorseggiando un rum e coca a bordo piscina e chiacchierando con due bionde, normale che a inizio ripresa sia tra i più distratti dall'avvio convinto del Cagliari. Grave, in particolare, il buco su Ibarbo, cui pone rimedio Marchetti. Un salvataggio decisivo su Sau gli vale la sufficienza anche se poco dopo si fa scavalcare dal pallone che Balzano dà a Joao Pedro per il 2-3
Braafheid 6: Sufficienza di stima perché ha l'avversario più tosto di tutti, Ibarbo. Gli prende le misure con qualche fallo di troppo, ma gliele prende. Le ri-perde a inizio ripresa, e sono dolori, con tanto di autogol non proprio bellissimo da vedere. Mezzora finale in crescendo, e speriamo di buon auspicio
Parolo 7: Di nuovo in crescita, possiamo chiamaro mister ubiquità: abbastanza incomprensibile come riesca ad agire da mediano e contemporaneamente essere un attaccante aggiunto, e per tutti i 90 minuti. Anche in occasione del raddoppio, non la prendesse Klose c'è lui dietro. E poi è un concentrato di pressing, il più continuo di tutti, e nel finale stronca da solo ogni residua velleità del Cagliari. Tranquillizzante 
Biglia 6.5: Non è il suo regno, questo prato animato dal dinamismo degli interpreti di Zeman, ma lui qualche spazio lo trova e soprattutto si dedica all'interdizione, facendo comunque un figurone. Suo il tiro da cui nasce il gol del vantaggio
Lulic 7: Festeggia la sua centesima in A con la Lazio con due assist, entrambi per Klose (e il secondo dopo aver rubato palla a Conti), e la solita dose di cattiveria nei contrasti e di imprecisione nei passaggi (grave un errore in avvio nella nostra area). Spreca un passaggio un po' arretrato di Candreva ed esce stremato dopo aver provocato il rosso a Ibarbo
Candreva 7: Capisce abbastanza presto che in versione egoista non ricava nulla, così si mette a sfornare assist: due gol e le due occasioni di Mauri e Lulic. Minimalista ed essenziale
Klose 7.5: Doppietta tra le più veloci della storia biancoceleste, e una partita di grande intensità. Meraviglioso il tracciante rasoterra che lancia Candreva nella ripresa
Mauri 6.5: Asfalta la via del gol e tutta la squadra ne giova. Bella la zampata dell'1-0, bella la palla con cui avvia l'azione del 2-0, sfiora un'altra marcatura e poi cala un po'
Djordjevic 5.5: Non benissimo, anche stasera, poco convinto in un paio di circostanze almeno, in cui avrebbe potuto cercare il tiro invece del passaggio. Inoltre perde la marcatura di Joao Pedro sul 2-3
Onazi 5.5: Entra per dare sicurezza alla squadra, ma con due errori in sequenza la impaurisce e da lì arriva il gol del 2-3. Riscatto parziale con l'apertura per Candreva da cui nasce il 4-2
Ederson 6.5: Quando entra Mauri gli ordina di farsi fare fallo, lui fa di meglio: segna e chiude la partita. E se fosse anche lui un'arma di questa squadra in cui nessuno sembra davvero fuori posto? Bentornato
Pioli 7.5: Ha creato un gruppo che lotta su ogni pallone e che sa giocare sia in fase di possesso che in quella di ripartenza. Difficile chiedere di meglio
 

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04/11/2014 00:40
 
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MARCHETTI 5 - Inizio a essere in difficoltà, non vedo il minimo segnale di crescita. Un Marchetti del genere fa venire nostalgia anche del 6 politico di Berisha.

PEREIRINHA 6,5 - Non è facile giocare una volta ogni tanto e non è facile farlo fuori ruolo: applausi per Bruno.

DE VRIJ 7,5 - Mi è piaciuto tanto, ha risolto diverse situazioni complicate e si è disimpegnato sempre con la naturalezza dei grandi. Il giovane Stefano sta lievitando.

CIANI 6,5 - Non sarà bello a vedersi ma è tremendamente efficace. Rivendico con orgoglio di aver detto un secondo dopo l'infortunio di Gentiletti che fino a gennaio il secondo centrale doveva essere lui, essendo quello che per caratteristiche si sposa meno peggio con De Vrij. (PS: Mi riservo di abbassargli il voto dopo aver rivisto i gol subiti, purtroppo all'Olimpico si capisce poco di quel che accade dall'altra parte).

BRAAHFEID 6 - Ibarbo era un brutto cliente e come se non bastasse da quella parte il Cagliari raddoppiava sistematicamente. Lui si è piegato senza mai spezzarsi, e quando c'era da far ripartire l'azione ha fatto valere il suo nobilissimo piede sinistro. L'azione dell'autogol l'ho vista male e quindi non mi posso esprimere.

PAROLO 5,5 - All'inizio ha provato un tiraccio anziché servire il solissimo Klose, ma del resto la rifinitura non è proprio nelle sue corde, non riesce mai a essere preciso nell'ultimo passaggio. Corre e pressa talmente tanto che sembra una cattiveria non dargli la sufficienza, però veramente fa solo quello...

BIGLIA 6 - In flessione atletica dopo due grandissime partite. Ha provato a metterci qualità anche stavolta ma ci è riuscito a sprazzi, perché i cagliaritani non lo hanno fatto respirare.

LULIC 6 - Al suo attivo due assist e un'espulsione procurata, ma non si può sbagliare il gol che ha sbagliato lui e che avrebbe chiuso la partita. Come ha giustamente commentato a caldo l'amico lazioalè "mamma mia che bucio de culo che c'abbiamo avuto il 26 maggio, questo co' sti piedi lo poteva tranquillamente sbajà".

CANDREVA 6 - Un altro che sta tirando il fiato. Qualcosa combina, ma da due partite gli manca l'esplosività.

KLOSE 8,5 - Lui invece sta benissimo. Gol a parte (uno dei quali da cineteca) anche una regia offensiva che non gli vedevo fare da due anni e una brillantezza atletica da ragazzino. Immagino che Pioli lo abbia tolto per gestirlo, ma è stato un peccato perché stava giocando divinamente.

MAURI 6 - Sapete che non impazzisco per la sua interpretazione del ruolo, però la porta la vede come pochi.

DJORDJEVIC 5,5 - In linea con le ultime uscite, ossia generoso ma arruffone.
ONAZI 6 - Sempre poco preciso nelle giocate, ma c'era bisogno del suo pressing.
EDERSON 6,5 - Voto che premia l'aver sbattuto in porta quell'ultimo, liberatorio pallone. Ma il doppio passo in slow motion mi aveva messo una tristezza che levate...

PIOLI 6,5 - Molto molto bene nella scelta di Klose (che anch'io avevo caldeggiato alla vigilia) e soprattutto nella preparazione della partita: la Lazio è stanca e non aveva la forza per fare a braccio di ferro col Cagliari, molto meglio farlo scoprire e colpirlo di rimessa. Così si gioca contro un allenatore che da vent'anni è sempre uguale a se stesso. Quello che non mi è piaciuto sono i cambi: non avrei mai tolto Klose, che sta benissimo e che stava anche pressando, e in compenso avrei tolto Mauri e messo Onazi già al decimo del secondo tempo. Non si può rischiare di pareggiare una partita che si era messa così bene, eppure non ci siamo andati troppo lontano.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 04/11/2014 00:57]

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04/11/2014 03:19
 
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Federico Marchetti: 5 Bene in uscita bassa su Sau. Incassa due gol nei quali risulta decisiva la sua latitanza nell'area piccola, in teoria dominio incontrastato dell'estremo difensore. Si gioca senza portiere, e c'è chi gioisce per il "recupero di Marchetti". Con tutto il rispetto, non se ne capisce il motivo.
Bruno Alexandre Marques Pereirinha: 7 Il più "temuto" della vigilia, alla fine fa abbondantemente il suo mettendoci anche un piede un po' più morbido in qualche disimpegno. Altra conferma del fatto che l'utilità di un giocatore dipende anche dal lavoro del tecnico.
Stefan de Vrij: 5 Ottimo nel chiamare il fuorigioco, arma importante e che scatta in maniera pressoché implacabile. Poco lucido in tutto il resto, compreso l'assurdo fallo a metacampo che gli costa un'ammonizione: basta immaginarlo diffidato alla vigilia di un derby per capire la gravità dell'errore.
Michaël Ciani: 7.5 Smarrito quando si allontana troppo dalla linea difensiva, tappabuchi fondamentale quando rimane in zona. Due chicche: il recupero su Sau, da mostrare nelle scuole calcio; il ruolo di interposizione nella mischia che si conclude con l'espulsione di Ibarbo, tenendo alla larga qualche compagno coi nervi a fior di pelle.
Edson Braafheid: 6 Bene nell'uno contro uno, assai meno in campo aperto. Occhio al vizio, molto olandese, di giocare sempre la palla anche quando si rischia troppo a perderla.
Lucas Rodrigo Biglia: 6.5 Un'ora sontuosa, prima a capo di un'orchestra da Concerto di Capodanno, poi a tamponare in interdizione i primi scricchiolii. Troppo netto il calo alla distanza per assegnarli una valutazione più positiva.
Marco Parolo: 7 Per i palloni che sradica negli interminabili minuti in cui la frittata sembra fatta. Modesto, ma quanto al rimanere in partita per tutti i novanta minuti ha parecchio da insegnare.
Stefano Mauri: 6.5 Il gol, per il quale si dipende ancora dalla sua consumata esperienza. Utile finché ha il vento alle spalle, andava forse sostituito prima quando la gara si è spostata sul binario della corsa pura.
Antonio Candreva: 7 Scopre che si può anche giocare di prima, e ne nasce il gol dell'anno. Poi ricade nei vecchi vizi compreso quello, "ammirato" a Firenze, di trascinare i contropiede in campo aperto fino alla linea di fondo. Sempre fondamentale ma, si fosse pareggiato, avrebbe rischiato grosso.
Senad Lulić: 7.5 Entra nei primi due gol con un tasso qualitativo superiore al solito; capisce tardi la necessità di accorciare verso il compagno di fascia, ma a quel punto si rende utile anche nelle barricate sulla corsia esterna. Pioli sembra avergli trovato la posizione che lo mantiene nel vivo del gioco. Sul contropiede sprecato davanti alla porta la colpa è soprattutto di Candreva, su altri errori soprattutto sua.
Miroslav Josef Klose: 8 Chi non muore si rivede... e segna. Prestazione vecchia maniera con doppietta, ammonizione procurata e tanta altra roba. Ora di autonomia ottimamente spesa.
Filip Đorđević: 6 Fisico e corsa, oggi purtroppo per lui servirebbe anche il piede. Si guadagna la pagnotta col blocco che libera Ederson per il gol finale.
Ogenyi Eddy Onazi: n.g. Allo sbaraglio in una squadra in preda al panico, non ha il tempo per trovare le coordinate.
Ederson Honorato Campos: 6.5 Al primo pallone sembra Bruno Marangoni dopo la frattura di tibia e perone; poi salva la partita con un gol elementare, ma che qualche suo compagno non avrebbe segnato causa errori nel posizionamento. Per ora siamo ai paradossi del calcio; se Pioli recupera anche lui, a Lourdes cominceranno a temere per la concorrenza.
Stefano Pioli: 7 Difficile valutarlo dopo un primo tempo da sogno e un secondo allucinante, nel quale fatica a prendere le contromisure.
Formidabile nella valorizzazione del gruppo e nella riconversione al progetto di elementi dati per irrecuperabili.
Chissà se sarà anche in grado di trasmettere una mentalità diversa e un minimo di capacità nel gestire il vantaggio.
Per ora, comunque, merita credito illimitato.
[Modificato da Er Matador 04/11/2014 03:21]

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Post: 2.878
04/11/2014 09:23
 
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Probabilmente quella di De Vrij è la pagella - nella storia delle pagelle - su cui meno ci siamo trovati d’accordo io e Er Matador. Al di là dell’ammonizione, che ripeto per me era l’ennesimo anticipo trasformato in fallo (anche i commentatori Premium la pensavano così), io ho visto un calciatore che giocava con la tranquillità di un veterano a 22 anni, rischiando il dribbling, ripulendo la nostra trequarti chirurgicamente e senza sprecare mai un pallone, a parte un lancio lungo troppo lungo. La sua prestazione individuale non la vedevo dai tempi dei migliori Biava e Dias, ma è stata una prestazione diversa, più completa, e con oltre 10 anni in meno sul groppone. Aggiungo anche che lo stesso disaccordo c’è sulla pagella di Ciani, che ha giocato per me la solita partita: buona ma con svarioni improvvisi (come quando perde Ibarbo e siamo salvi per miracolo o quando si lascia scavalcare dalla palla che si trasforma nell’assist del 2-3). Inoltre nell’espulsione di Ibarbo a me lui è sembrato il più vicino al rosso dei nostri, mi pareva che fosse stato lui quello più rissoso che gli altri hanno dovuto portare via a forza

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Post: 1.597
04/11/2014 09:37
 
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sono d'accordo con baruch. anche io ho visto una grandissima partita di devrij. oltre che la pulizia tecnica mi sembra finalmente in grande fiducia, un altro rispetto al ragazzo disorientato degli inizi.
e l'ammonizione non c'era (l'ennesima inventata di questo campionato)

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Post: 1.588
04/11/2014 11:59
 
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A me l'olandese è piaciuto. Dallo stadio non ho visto una prestazione monumentale, ma un 7 pieno lo merita tutto.

Bene anche Braafheid nonostante Ibarbo in due o tre occasioni gli abbia letteralmente nascosto il pallone. Però mi piace come interpreta la gara, con piglio e tranquillità nelle giocate.

Su Ciani sono d'accordo con Baruch, così così. Però quando si fa notare nelle risse mi fa piacere. Apprezzo sempre i giocatori che difendono i compagni, con decisione ma senza isteria.
Meglio lui di Cana che in queste occasioni sparisce sempre. Tranne quando indossa la maglia dell'Albania.

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Post: 363
04/11/2014 12:29
 
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Benissimo gli olandesi (meglio De vrji) ed il trio di centrocampo, con Parolo su tutti per continuità. Non condivido invece nessuna delle vostre pagelle su Ciani, che ha la responsabilità su entramabi i goal del Cagliari. In particolare, sul primo al momento del cross invece di coprire la sovrapposizione prova a raddoppiare Lulic creando il buco a sinistra. Sul secondo si fa prendere il tempo dal terzino del Cagliari.

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Post: 652
04/11/2014 15:30
 
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Re:
ℬaruch, 04/11/2014 09:23:

Probabilmente quella di De Vrij è la pagella - nella storia delle pagelle - su cui meno ci siamo trovati d’accordo io e Er Matador. Al di là dell’ammonizione, che ripeto per me era l’ennesimo anticipo trasformato in fallo (anche i commentatori Premium la pensavano così), io ho visto un calciatore che giocava con la tranquillità di un veterano a 22 anni, rischiando il dribbling, ripulendo la nostra trequarti chirurgicamente e senza sprecare mai un pallone, a parte un lancio lungo troppo lungo. La sua prestazione individuale non la vedevo dai tempi dei migliori Biava e Dias, ma è stata una prestazione diversa, più completa, e con oltre 10 anni in meno sul groppone. Aggiungo anche che lo stesso disaccordo c’è sulla pagella di Ciani, che ha giocato per me la solita partita: buona ma con svarioni improvvisi (come quando perde Ibarbo e siamo salvi per miracolo o quando si lascia scavalcare dalla palla che si trasforma nell’assist del 2-3). Inoltre nell’espulsione di Ibarbo a me lui è sembrato il più vicino al rosso dei nostri, mi pareva che fosse stato lui quello più rissoso che gli altri hanno dovuto portare via a forza


Sì, in effetti tre punti di divario rappresentano un record difficilmente battibile.   
Sui Forum, sono praticamente l'unico ad aver recensito la prestazione dell'olandese con un'insufficienza, per cui è molto probabile che abbia visto male io: provo comunque a spiegare il mio punto di vista.
Sull'ammonizione, per me cartellini come quello significano una cosa sola: il rischio di trovarsi in campo Cana, al posto di de Vrij squalificato, in una gara determinante.
Credo di aver reso l'idea, scusandomi nei confronti di chi mi ha letto con la digestione in corso.
Dopo di che, avrete sicuramente ragione voi sull'inopportunità della sanzione disciplinare, ma senza risolvere due dubbi.
Primo: che ci faceva Stefan in quella zona di campo? Credo che in molti vedano in lui il nuovo Biava: lo è come punto di forza nel reparto arretrato, non come caratteristiche.
E non perché valga meno del nostro fantastico Peppino, anzi, ma perché ha un passo decisamente meno celere nei recuperi quando esce lasciandosi l'altro centrale alle spalle.
Oltre a poter contare non su un regista in grado di mettere ordine nel reparto, come Vlaar nella sua Nazionale, ma su un compagno dalle caratteristiche troppo simili alle sue: mentre Biava e Dias garantivano un assortimento quasi perfetto in questo senso.
Ieri il dato è emerso con estrema chiarezza: quando i nostri due centrali tentavano il fuorigioco - in assoluto il fondamentale in cui prevalgono rispetto ai predecessori, troppo portati a giocare bassi - o mantenevano la posizione, anche gli avversari veloci andavano a sbattere contro un muro.
Quando si avventuravano in mare troppo aperto, magari per tamponare distanze non ottimali con la linea dei centrocampisti, ecco che i tagli del boemo iniziavano a far male.
Secondo: che senso ha tentare l'anticipo su un avversario spalle alla porta, oltre che molto lontano dalla medesima?
In quell'intervento riscontro scorie di temperamento individuale e di calcio nordico: due elementi che de Vrij sta limando con un puntiglio premiato dai risultati partita dopo partita.
Ricordo pochi stranieri così seri, metodici e consapevoli nell'adattarsi al nostro campionato: a conferma, fra l'altro, della maturità e della professionalità già emerse in sede di mercato e senza le quali, Astori docet, giocherebbe altrove.
La pagella non fotografa, però, le mille belle parole che è lecito spendere su questo ragazzo, bensì la sua prestazione di giornata.
Proviamo a dividere mentalmente in campo in quattro "fette", ciascuna delle quali affidata prevalentemente al difensore schierato in quella zona.
BP sarà stato attaccato meno direttamente rispetto agli altri, ma ha chiuso tutti i varchi con una sicurezza e una tranquillità disarmanti.
Braafheid ha sbagliato qualcosa di troppo sulle diagonali, offrendo invece nell'uno contro uno un'opposizione che Ibarbo incontrerà di rado durante la stagione (parentesi: con tutto l'affetto per Pancaro e Favalli, un terzino di questo spessore non se lo poteva permettere neanche la Lazio cragnottiana. Complimenti a chi l'ha preso praticamente gratis).
L'omone, a parte il recupero su Sau, ha concesso davvero poco nella zona di sua diretta competenza.
Dove gli avanti sardi si sono infilati con maggiore frequenza? Sul nostro centro-destra difensivo, cioè dove operava in prima battuta l'ex Capitano del Feyenoord.
Per come schiera la difesa Pioli, con linee il più possibile vicine e posizioni abbastanza bloccate, non mi sembra una referenza positiva.
Neppure gli si può attribuire l'attenuante di aver preso rischi per conto terzi, come un libero alla disperata.
Ecco, secondo me ieri c'era bisogno di una prestazione più ordinata da un punto di vista tattico: che avrebbe ridotto quasi a zero le situazioni a rischio, anche nel contesto di un calo troppo brusco sul piano fisico e mentale.
Fermo restando, s'intende, che avendo un giocatore del genere in squadra si può solo guardare avanti con fiducia.
[Modificato da Er Matador 04/11/2014 15:31]

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