Etrit Berisha:
6 Molto bene in uscita su Kucka; forse non perfetto il piazzamento sul gol, dove però viene preso in mezzo da due avversari e abbandonato dalla difesa. Incolpevole.
Dusan Basta:
7 Il sosia di Alex Delarge pratica l'ultraviolenza contro gli avversari di fascia: un martello, abile anche nel finalizzare le proprie volate con assist efficaci. Acquisto coi fiocchi.
Stefan de Vrij:
5 Al Mondiale era bravo, ma col contributo di Vlaar. Di suo un marcatore dalle grandi doti ma tatticamente senza testa, che deve prendere a prestito dal compagno di reparto: finché c'è Gentiletti ci riesce, poi... Eccede in concitazione e fretta nella scelta della giocata, anche in occasione dei due gialli.
Santiago Gentiletti:
7.5 Un paio di interventi da manuale su accenni di contropiede quasi a campo aperto, sicurezza ed eleganza disarmanti. Oltre ogni aspettativa: sè il vero Gentiletti è questo, viene da chiedersi perché non abbia sfondato in Europa.
Edson Braafheid:
7 Diagonali, anche di testa, e piedi da ala. Con Basta può formare una coppia di terzini da Lazio cragnottiana.
Marco Parolo:
5.5 Parte forte anche in sede di inserimento, smobilita troppo nettamente nella ripresa quando si ritrova nella Lazio dell'anno scorso. Perdere punti di riferimento è comprensibile, mollare sul piano mentale e caratteriale no.
Lucas Rodrigo Biglia:
7 Si diceva di Ledesma che si capisce la sua importanza quando non c'è? Bene, almeno in questo sta diventando davvero il suo erede. Anche senza strafare, tesse una manovra che con la sua uscita si sfalda completamente. Da valutare l'entità dell'infortunio.
Senad Lulić:
6.5 Vedi Parolo, con la differenza che lui rimane sul pezzo quando la partita si complica. Non sembra comunque l'elemento più adatto in quella posizione.
Antonio Candreva:
4 È l'ora delle decisioni importanti: in panchina. Un Hernanes più fisico, ottuso e strafottente, con la testa ampiamente altrove. Domanda, ammesso che non affronti anche questa a testa bassa: con questo comportamento, non teme di scoraggiare i suoi estimatori? O punta a far scendere il prezzo?
Filip Đorđević:
5.5 Servito male o poco abile nello smarcarsi e sostanzialmente impreciso? Sa tanto di centravanti bravo e generoso nell'aprire spazi, ma col sottinteso che a segnare deve pensarci qualcun altro.
Felipe Anderson Pereira Gomes:
6 Abbastanza disciplinato e propositivo, cala alla distanza. I numeri ci sono, ma la mancanza di cattiveria e peso specifico sembra destinata a penalizzarlo a lungo.
Cristian Ledesma:
4 Fuori ruolo, d'accordo, ma dà l'idea di non averne più neppure in copertura. Impressionante il confronto di giornata con Biglia.
Abdoulay Konko:
3 Al posto di Basta, ed è come passare da un Full HD a un Brionvega. Nullo o quasi in fase di spinta, non tiene minimamente in copertura sbagliando movimenti in serie. Indecente anche come riserva.
Lorik Cana:
3 Assente sul gol e in tutte le azioni significative, come se non avesse neppure capito quale porta deve difendere. Spezzone di gara sciagurato e conferma, insieme agli altri due subentrati, del fatto che l'organico dell'anno scorso fosse da tabula rasa.
Stefano Pioli:
6 Una Lazio così intraprendente in trasferta non la si ricordava da anni, e questa è farina del suo sacco.
Cresce il centrocampo senza interditori: andrà valutata la tenuta sui novanta minuti, ma contro un avversario tosto e fisico non concede quasi nulla.
Da dividere a metà coi limiti dell'organico la sterilità offensiva, oggi particolarmente evidente in rapporto alla mole di gioco prodotta.
Evidenti i limiti di carattere, ma una squadra disabituata da anni ad avere fame non la si riporta in clima agonistico nel giro di settimane.
Sbaglia nei cambi. Passi per gli altri due, pressoché obbligati.
Per sostituire Biglia, sapendo cosa aspettarsi da Patagonia, aveva il dovere di inventarsi qualcosa: F. Anderson, Mauri, chissà che altro.
Peggio non sarebbe andata.
[Modificato da Er Matador 21/09/2014 17:32]