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19/09/2014 12:42 | |
GENTILETTI - Aspetterei di rivederlo prima di sbilanciarmi. La prima impressione è stata positiva perché si capisce che ha mestiere, nel corpo a corpo è un bel cagnaccio. Bene anche il piede sinistro, che pare decente, mentre ho grosse perplessità sul fatto che possa essere il compagno ideale di De Vrij. L'olandese (nomen omen) mi pare il classico "libero" vecchio stampo: l'ultimo uomo quando si tratta di chiudere e il primo quando c'è da far ripartire l'azione. Al suo fianco servirebbe uno veloce che esca a prendere gli avversari al limite dell'area, o anche sulla trequarti. Gentiletti l'ha fatto ma non mi pare il suo pane: quando l'hanno puntato in campo aperto ha mostrato tutti i suoi limiti dinamici. Mi pare insomma un buon difensore, ma non è il "brevilineo" di cui avevamo bisogno.
BRAAHFEID - E' stato amore a prima vista. Anche lui va rivisto soprattutto in partite in cui avrà di fronte avversari che lo puntano, ma in fase offensiva mi è piaciuto tantissimo. Il piede sinistro è di qualità: puoi azzeccare un paio di cross a culo, ma non ti fanno battere i calci d'angolo per caso. E infatti li ha battuti tutti meravigliosamente. Mi sbilancio e già faccio i complimenti a Tare.
DJORDJEVIC - Mi sbilancio anche su di lui, in questo caso in modo del tutto irrazionale. Se uno lo analizza freddamente, concentrandosi solo sulla parte tecnica, può mettere insieme elementi sufficienti a pronosticargli un futuro complicato nella Lazio. Io invece voglio andare a naso e vi dico che "sento" che c'è del buono, che questo bulldog ci darà delle soddisfazioni.
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