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I gattopardi

Ultimo Aggiornamento: 20/07/2014 02:56
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Post: 2.725
19/07/2014 14:20
 
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Veniamo da un mese di discorsi sul disastro della nazionale ai mondiali e chiunque ha ripetuto a pappagallo che il futuro è nei giovani, che bisogna investire sui giovani italiani, che il nostro calcio deve cambiare, che dobbiamo prendere esempio dai tedeschi... In ogni intervista, a turno, i vari Andrea Agnelli, Barbara Berlusconi, Thohir, De Laurentiis, Pallotta, Lotito e Della Valle ci spiegano che il nostro sistema è vecchio e va cambiato e che loro (ognuno lo dice di se stesso) guardano al futuro. Tante parole, ma guardiamo un attimo i fatti. Questi sono gli acquisti, a oggi, delle sette società italiane più importanti:

JUVENTUS: Evra, Morata, Pereyra, Coman, Pasquato, Fiorillo, Marrone
MILAN: Rami, Alex, Menez, Agazzi, Albertazzi
INTER: Vidic, Dodò, M'Vila, Berni, Fofana
NAPOLI: Coulibaly, Andujar, Michu
ROMA: Keita, Cole, Emanuelson, Uchan, Iturbe
LAZIO: Djordjevic, Basta, Parolo
FIORENTINA: Tatarusanu, Babacar, Beleck, Octavio, Brillante, Bernardeschi

Su 34 gli italiani sono 8, cioè poco più di 1/5. E di questi 7, realisticamente, solo un paio sono stati presi per fare i titolari: Agazzi (anni 30) al Milan e Parolo (anni 29) alla Lazio. Poi c'è Berni, e per gli altri 5 giovani si prospetta una stagione in tribuna o un prestito/cessione verso squadre/categorie inferiori.
Questi sono i dirigenti che stanno per eleggere il prossimo presidente federale. Questi sono i dirigenti che dovrebbero riformare il sistema.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 19/07/2014 14:30]

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Post: 2.878
19/07/2014 17:20
 
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L’acquisto dell’australiano Brillante da parte della Fiorentina è stato davvero emblematico. Comunque ci sarà bisogno di incentivarlo, l’utilizzo degli italiani, perché altrimenti continueranno a essere più in voga gli stranieri: c’è una scelta molto più ampia e costano molto meno. Io sostengo anche che c’è un parallelo decadimento tecnico. Dieci anni fa l’Under 21 vinse l’Europeo con:
Amelia
Bonera Barzagli Bovo Moretti
Mesto Palombo De Rossi Donadel Sculli
Gilardino


Dieci anni dopo, questi sono gli 11 titolari dell’ultima partita:

Bardi
Zappacosta Goldaniga Antei Biraghi
Baselli Sturaro
Battocchio Berardi Improta
Belotti

Siamo distanti sia per valore complessivo, temo, che per esperienza in serie A (solo Bardi, Biraghi, Baselli, Berardi e un po' Sturaro e Battocchio l'hanno fatta)

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Post: 652
20/07/2014 02:46
 
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Si comprano meno giocatori italiani perché se ne producono meno, soprattutto di validi a determinati livelli? 
O forse il rapporto causa-effetto va invertito?
Nell'attesa di decidere se sia nato prima l'uovo o la gallina, confermo che l'Under 21 è un filo conduttore interessante per questo discorso, e racconta una storia più articolata.
L'ultima a schierare elementi già titolari e affermati nei propri club fu quella sconfitta dalla Spagna nella finale dell'86, e poi transitata in gran parte - insieme al Ct Vicini - nella Nazionale maggiore. 
Zenga, Ferri, Baroni; De Napoli, Francini, Cravero; Donadoni, Giannini Vialli, Matteoli, Mancini: tolti i fuoriquota Zenga e Matteoli, gli altri dettavano già legge ad alti livelli pur avendo al massimo 23 anni.
Basta arrivare al '92, con un'altra finale e la prima vittoria, per trovare una situazione completamente diversa.
Antonioli, M. Bonomi, Favalli; D. Baggio, Luzardi, Verga; Melli, Albertini, Buso, Corini, Marcolin.
Tolti Albertini e i tre della Cremonese poi approdati in blocco dalle nostre parti, gli altri languivano in panchina per la maggior parte del campionato.
Di più: la voglia di rivincita per il poco spazio loro concesso nei club fu la molla psicologica sfruttata da Cesarone Maldini per mandare in campo una squadra dal gioco a dir poco elementare, ma inarrivabile sul piano delle motivazioni.
Segno che la difficoltà di inserimento dei giovani non nasce negli ultimi anni.
Casomai il problema si è acuito, costringendo i Ct di turno a passare dalle panchine della massima serie a profondità nettamente superiori.
Cito solo il caso del portiere atalantino Consigli, che iniziò a trovare spazio grazie all'Under 21 nella quale era stato convocato quando, al Rimini nella serie cadetta, scaldava la panchina a tale Pugliesi.
Ne è derivato un ulteriore contraccolpo, che contribuisce a spiegare la fine di un ciclo con cinque vittorie in sette edizioni.
La penuria di materiale disponibile ha fatto sì che si venga chiamati per compatibilità anagrafica assai più che per una valutazione di merito, e non è difficile intuire l'impatto devastante su un profilo tecnico e caratteriale ancora in via di definizione.
Come invertire una tendenza che le storture del mercato interno e le opportunità di quello estero possono solo aggravare ulteriormente?
Con un provvedimento molto semplice: dei giocatori a referto per una gara di campionato - inclusi quanti partono in panchina, quindi - la maggior parte dev'essere eleggibile per la Nazionale.
Considerato che i ritmi del calcio moderno richiedono rose ampie e parecchi titolari di complemento, non ci sarebbe spazio per figuranti messi lì a far numero.
E la necessità di avere in squadra elementi validi ne stimolerebbe la produzione a tutti i livelli.

[Modificato da Er Matador 20/07/2014 02:56]

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