Provedel 6,5 – Tempestivo nelle due uscite in cui è sollecitato, non si emoziona coi piedi.
Lazzari 6 – Ammonizione evitabile, poi si fa male. Non nella migliore giornata ma tiene botta.
Marusic 6,5 – La deviazione sul tiro di Zaniolo rende insidioso un tiro apparentemente innocuo ma non è certamente una colpa. È concentrato e tosto, come nelle migliori giornate.
Casale 7,5 – Prestazione superba senza un solo errore in 102 minuti.
Romagnoli 7,5 – Respinge tutto ciò che arriva dalle sue parti. Si pensava fosse solo un difensore di posizione con troppi limiti in marcatura e forse è anche vero ma con l’esperienza sta sopperendo alla stragrande. Probabilmente il migliore in campo.
Cataldi 7,5 – Prestazione difensiva superlativa. Centralmente non si passava. Solo una sbavatura, poi solo recuperi palla pazzeschi e passaggi corti molto sapienti.
Vecino 6,5 – Gara sostanziale, senza particolari acuti. Ma è intenso quanto basta per annullare i dirimpettai.
Luis Alberto 6 – Si cala bene nella partita, facendo quello che deve, palla agli avversari. Rispetto alle basse aspettative (per condizioni fisiche e mentali e per la piega presa dalla partita), è andato perfino bene.
Pedro 6,5 – Fondamentale il suo pressing per far sbagliare Ibanez. Scelta da 3 punti.
Felipe Anderson 7 – Il cecchino che non ti aspetti. Sono suoi gli unici tiri in porta. Paradossalmente, bene nelle conclusioni, non benissimo nella gestione della palla.
Zaccagni 6,5 – Cala alla distanza ma nel primo tempo gioca con un’applicazione feroce e cambia l’inerzia del match dopo 8 minuti facendo ammonire Mancini.
Hysaj 6,5 – Contributo più che discreto, come gli sta capitando spesso in questa stagione.
Basic 6 – Non si danno insufficienze in questa partita, ma a parte un colpo di testa a liberare l’area, il solito niente.
Cancellieri 6,5 – Fa uno spezzone buono, finalmente, aiutato anche dalla situazione tattica creatasi (quindi, con un po’ di spazio davanti).
Luka Romero 6 – Fa una cosa buona e un’altra in cui si vedono tutti i suoi 18 anni.
Sarri 7 – Con la squadra senza il 60% del suo vero potenziale offensivo e che veniva da due batoste, attua l’unico sensato piano-partita: squadra bassa, corta, compatta che spera che l’episodio giusto arrivi dalla sua parte. Ineccepibile. Ma solo per la specifica situazione contingente, ovviamente.