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Lazio Few

Pagellone 2021/22

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    ℬaruch
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    00 23/05/2022 10:41
    Strakosha 5.5: Guadagna il posto solo per demeriti altrui, coi piedi ha fatto progressi ma non c'è saldo positivo tra punti portati e punti fatti perdere, anzi. Ed è impossibile non pensare a Istanbul per giudicare la stagione

    Reina 5: Sembrava un valore aggiunto per la manovra, e lo è stato in più di una partita, poi però ha cominciato a non parare proprio più, e l'avvicendamento è stato inevitabile

    Luiz Felipe 5: Ne sbaglia troppe, su tutte l'andata col Porto. Doveva essere il leader che Sarri cercava al posto di Acerbi, non lo è mai diventato

    Patric 6: Trasformato stabilmente in centrale, guadagna lentamente la fiducia e la maglia da titolare, pur non dimostrandosi mai davvero stabilmente affidabile, ma guadagnandosi un rinnovo sul campo

    Acerbi 5.5: Rapporto non idilliaco con Sarri, stagione negativa con qualche buona prestazione qua e là, ma la sufficienza è lontana. Mezzo voto in più per qualche gol importante

    Radu 6: Messo ai margini del progetto tecnico, si fa comunque trovare presente le poche volte che è chiamato a scendere in campo

    Kamenovic sv

    Lazzari 6: Voto complesso, per il solito motivo per cui è complesso valutarlo in ogni partita: tanto bravo ad attaccare, quanto tecnicamente inadeguato per produrre. Però gli va riconosciuto di aver vinto la sfida con se stesso nella trasformazione da quinto a terzino, e di essere diventato un titolare e un fattore anche di questa Lazio sarriana

    Marusic 5.5: Lazzari gli scippa la titolarità a destra, lui la ritrova faticosamente a sinistra ma non fa una stagione esplosiva, e dietro soffre più del dovuto

    Hysaj 5: Doveva essere il terzino di fiducia di Sarri, ma viene presto relegato in fondo alle gerarchie. Inadeguato

    Cataldi 6.5: Mezzo voto in più perché pur non riuscendo del tutto a diventare un titolare inamovibile - pur con un Leiva ormai usurato - si è preso la scena e anche la chiamata di Mancini in nazionale, rendendo più credibili i dettami di Sarri sulla manovra e trovando spesso belle imbucate. Bravo anche a battere i piazzati. Gli regalo questo mezzo voto come investimento per il futuro

    Leiva 6: Sufficienza di stima per quello che è stato e per non aver mollato del tutto, mostrandosi fino alla fine un'alternativa valida per i tempi di magra

    Milinkovic-Savic 7.5: Ulteriore stagione di consacrazione, con doppia cifra di gol e assist. E' stato il faro della squadra e uno spettacolo per gli occhi. L'8 pieno però non glielo do non tanto perché molte partite le gioca solo per spezzoni (che bastano a avanzano per vincerle), ma perché in alcune è venuto totalmente meno, in particolare nel trittico europeo Marsiglia-Galatasaray-Porto

    Luis Alberto 5.5: L'adattamente a un 4-3-3 con Milinkovic non è facile per nessuno, figuriamoci per uno con le sue caratteristiche. Soffre il fiato sul collo prima di Akpa poi di Basic, stagione tormentata in cui però alla fine riesce a ritagliarsi un posto e la continuità, con qualche punta in singole partite che vince da solo

    Basic 5.5: Mezzo voto in più per il finale di stagione, in cui i suoi ingressi da subentrato sono diventati convincenti e hanno acceso una fiammella di speranza per il futuro. Resta la sensazione di giocatore un po' troppo incompleto e con troppe lacune per una manovra come quella che vuole Sarri

    Akpa-Akpro 5: A inizio stagione ha avuto la possibilità di diventare un elemento importante, ma gli mancano troppi fondamentali per esserlo e ha finito per essere inevitabilmente relegato nel dimenticatoio

    Zaccagni 5.5: A lui do mezzo voto in meno perché avevo ben altre aspettative, pensavo diventasse subito una star di questa squadra. Lo è stato solo per poche settimane a metà stagione. E trovo molto poco sopportabile la sua continua ricerca del fallo anche a costo di sacrificare una buona azione

    Felipe Anderson 6: Anche a lui forse sto dando mezzo voto in meno, perché di partite ottime ne ha fatte parecchie, e si è calato bene anche nella fase difensiva. Resta l'amaro in bocca del bicchiere mezzo vuoto, perché come dice Sarri ha il potenziale per fare enormemente meglio di così e vincerle tutte, le partite. E invece troppe volte è stato abulico davanti

    Moro 5: Un assist con lo Spezia, poi finisce anche dietro a Romero nelle gerarchie di Sarri

    Romero 6: Sufficienza di speranza perché Sarri gli dà fiducia, ma lui non la ricambia praticamente mai. Troppo giovane per bocciature, deve crescere anzitutto fisicamente

    Pedro 6.5: Gran prima parte di stagione, è un leader tecnico e non solo. Poi un calo e qualche acciacco, ma la stagione è positiva, e anche l'attitudine

    Cabral sv: Inutile dargli un voto, non era il giocatore da prendere. Segna comunque un gol importante all'ultima giornata

    Immobile 7: Prima stagione con qualche acciacco di troppo, ma nonostante questo vince la classifica cannonieri, ed è la quarta, trascinando la squadra nonostante la scure di un 4-3-3 che rischiava di soffocarne le caratteristiche

    Sarri 6.5: Ottiene l’Europa League con un turno di anticipo facendo il suo calcio e senza scendere a compromessi se non quelli con una rosa palesemente inadeguata e un mercato di gennaio offensivo. Bravo a mettersi i giocatori dalla sua parte, non era per nulla scontato dopo il ciclo Inzaghi
    [Modificato da ℬaruch 23/05/2022 14:45]
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    00 25/05/2022 16:14

    Strakosha 5,5 – Dopo l’incredibile topica di Istanbul, che ha messo in salita tutto il percorso in EL, si è preso il posto da titolare solo per i demeriti di Reina. Qualche buona prestazione – una su tutte, Samp-Lazio – e qualche gara decisamente sottotono ma senza mai restituire la sensazione del rammarico per il suo addio. Di fatto, col derby di ritorno si è chiusa la sua lunga esperienza alla Lazio.


    Reina 5 – Decisivo nel dittico Torino/Roma ma poi ha praticamente smesso di parare. Gli 8 gol presi contro Napoli/Udinese dove, poi, in realtà, è veramente colpevole solo su un paio, la sua pietra tombale.


    Acerbi 5+ - Troppo importanti i gol fatti (non solo Spezia) per dargli di meno perché se dovessi togliere quelli non saremmo sopra al 4, ossia ai livelli di Mauricio 15/16 o giù di lì. Un disastro in almeno 2/3 delle partite che gioca. Non guida mai il reparto con autorità, è sempre molle, sciatto, svagato, costantemente sul filo della cazzate, che troppe volte si concretizzano, dall’angolo del derby che porta al loro vantaggio, al rigore provocato a Marsiglia, per chiudere con la follia di Lazio-Milan.


    Luiz Felipe 4,5 – A differenza di Acerbi, manco ci mette i gol, anche se si conquista il rigore da 3 punti contro il Venezia. Azionista di maggioranza nell’eliminazione dall’Europa League con un gara d’andata modello Luzardi su Ricky.


    Patric 6 – Mette a referto le sue belle cazzate (vedi espulsione contro l’Udinese nel bel mezzo della rimonta, per dirne solo una) ma è il centrale che offre, globalmente, il rendimento più dignitoso e pesano tantissimo, a conti fatti, il gol contro la Samp e la discesa finale all’Allianz.


    Marusic 6 – Largamente peggio della stagione scorsa e un ultimo trimestre abbastanza mediocre. Ma, complessivamente, alla sufficienza ci arriva, anche perché c’è praticamente stato sempre, giocando su entrambe le fasce.


    Lazzari 6  - A differenza di Marusic, nell’ultimo trimestre cresce dopo molti impacci iniziali. Da Pjaca a Hickey fino a Traoré, non si contano i gol presi per la sua incapacità di marcare. Però, è innegabile che quando la squadra attacca, lui è uno dei fattori, se non il fattore principale.


    Hysaj 4,5 – Stagione molto negativa. Dovevo essere il terzino del 6 politico, un po’ come Favalli prima della maturità definitiva, e invece si è rivelato un autentico disastro. È anche sfortunato perché le uniche partite decenti che ha giocato (Lazio-Juventus, su tutte) la squadra non le ha manco vinte.


    Radu 6- - Il meno per la disastrosa prova di Verona e perché averci messo tanto tanto per essere pronto atleticamente è stato un suo demerito. Ma le sue partite le ha giocate più che onorevolmente.


    Cataldi 6 – Voto un filo severo ma ha pure 28 anni, non ci può essere più l’alibi del “giovane Cataldi”, della poca fiducia, della rendita di posizione di Lucas Leiva, etc. Ha fatto una stagione pienamente sufficiente ma a un certo punto aveva – giustamente – riperso il posto per far giocare i resti di Leiva. E questo dice di un rendimento mai davvero alto. Quell’Atalanta-Lazio resterà per sempre la partita della vita.


    Lucas Leiva 5,5 – Ha vissuto un buon momento a marzo/aprile ma complessivamente ripete la stagione insufficiente dello scorso anno. Come per Klose, forse 5 anni sono stati troppi ma a differenza di Klose, lui almeno ci ha regalato quel magnifico 2017/18. Ne è valsa di più la pena.


    Akpa-Akpro 5 - Male praticamente sempre, già dall’esordio a Empoli.  


    Luis Alberto 5+ - Stagione mediocre, neanche salvato da quelle 10 buone partite contro squadre medio-piccole (più che piccole che medie). Resta la sensazione che potrà tornare al livello pre-pandemico solo cambiando aria.


    Basic 5+ - Un più d’incoraggiamento per gli spezzoni di fine stagione dove, almeno, abbiamo intravisto un po’ di sangue nelle vene. E dire che non era manco partito così male, con le prove incoraggianti contro Lokomotiv e Inter. Poi, tra rapina subita e quell’errore che tumulò il Milan-Lazio di Coppa Italia era letteralmente evaporato.


    Milinkovic-Savic 8 – Ripete la stagione scorsa, caratterizzata da un rendimento alto e costante, perfino migliorando nei gol e negli assist. Uomo-squadra da ogni punto di vista. Una maturazione già avvenuta lo scorso anno e consolidata in questo.


    Immobile 7,5 – C’è qualcosa, non so di preciso cosa, che non mi fa dire che abbia fatto una stagione strepitosa, nonostante il titolo di capocannoniere, il gol in Coppa Italia con l’Udinese creato dal nulla e le sue 4 marcature in Europa League, dove ha giocato pure un po’ a strappi. Non so, forse la sensazione che sia mancato un po’ in alcune partite-snodo: Milan andata, Galatasaray in casa, derby ritorno e che non abbia spesso convinto nelle situazioni in cui ci sarebbe voluta più precisione ed efficacia nel giropalla offensivo. Ma è il pelo nell’uovo, mi rendo conto. Ma tra lui e Milinkovic mezzo punto di differenza è sacrosanto.  


    Pedro 7- - L’uomo in più per quasi tutto il girone di andata. Non solo per i gol ma per il contributo di esperienza, classe, tecnica. Abbastanza sparito nella seconda parte ma era anche abbastanza lecito attenderselo.


    Felipe Anderson 6,5 – Mezzo punto in più per Lazio-Verona. Chiaro, non solo per la partita in sé ma perché quella partita ha, comunque, testimoniato che tecnicamente e atleticamente il giocatore c’è. Arrivato integro e motivato a maggio. Non ha praticamente saltato una partita e si è fatto il mazzo in fase difensiva, praticamente sempre. Se solo recuperassimo anche quel magnifico e imprevedibile giocatore negli ultimi 20 metri.


    Zaccagni 6+ - Stagione contraddittoria, caratterizzata da un blocco centrale a tratti esaltante ma prima gli infortuni e poi un netto calo di rendimento non consentono nulla di più di una sufficienza bella rotonda.


    Gli altri: n.g.


    Sarri 6,5 – Non si è visto granché, da un punto di vista della coralità. Peraltro, le partite migliori sono state, curiosamente, quasi tutte in trasferta. Tuttavia, gli va riconosciuto il merito di aver tenuto la baracca in piedi con qualche buona puntellatura. Male nelle Coppe ma un piazzamento in campionato di tutto rispetto. Giusto andare avanti con lui, purché sia convinto della squadra che gli faranno.