Re:
ℬaruch, 07/01/2015 00:07:
Pensa che invece tu sei - per me - probabilmente il più lungimirante dopo Tare quando penso ai giudizi su Felipe Anderson. Se non ricordo male, infatti, lo scorso anno hai spesso portato avanti l'idea ultra-futuristica di cedere Candreva e lanciare Felipe Anderson al suo posto.
Lo dissi ma non me ne vanto, col senno di poi penso che fosse un'idea sbagliata e te lo dico adesso che invece sembra fica.
Siccome su Anderson sono stato poco lineare (molto aiutato dalle sue prestazioni, poco lineari anch'esse) vorrei ricostruire un attimo i miei passaggi mentali.
Pur non conoscendolo affatto il tipo di acquisto mi piacque: giovane, talentuoso, con un prezzo non da cestone. Non perché quelli che prendi dal cestone siano necessariamente delle pippe eh (vedi Gentiletti), però in un mercato con sempre meno segreti, a tutte le latitudini, in linea di massima il prezzo è garanzia di qualità.
Quando l'ho visto le prime volte mi è subito piaciuto, perché è tecnico e rapido, due qualità che nella compassata Lazio dell'anno scorso erano essenziali. Speravo sempre di vederlo giocare, anche perché la stagione non proponeva né grossi obiettivi né grossi rischi, ma poi pian piano è venuto fuori Keita.
Io tuttora penso che Keita sia due o tre volte più forte di Felipe Anderson. Ovviamente posso sbagliare, del resto pensavo che Iannuzzi fosse il nuovo Del Piero e la cosa grave è che nemmeno la carriera demmerda che poi ha fatto mi ha del tutto fatto ricredere sulle sue qualità. Però insomma, quando Felipe Anderson non giocava per fare spazio a Keita io non ho mai obiettato granché.
Anche perché, abbastanza presto, si è iniziato a capire che il ragazzo era sì veloce e tecnico, ma non completava in modo degno un'azione che è una, al punto che il suo maggior talento sembrava quello di arrivare al momento della verità e fare sempre la cosa sbagliata. La mia fiducia nei suoi confronti è andata progressivamente calando fino al giorno in cui l'ho mollato, tipo a ottobre scorso. Dopo un anno intero di Lazio in cui aveva messo insieme la miseria di un gol e qualche spezzone illusorio mi ero convinto che fosse un Ederson 2.0, un mezzo giocatore, una foca da partita amichevole, un gatto morto che ti ci fa credere e poi puntualmente ti delude.
Poi, siccome alla fine le mie opinioni si basano soprattutto su quel che vedo, è chiaro che le ultime prestazioni qualche dubbio me lo stanno facendo venire. Di sicuro si può già dire che non è così accio come a un certo punto avevo pensato, però mi perdonerete se sono ancora scettico. Il problema di questo ragazzo non è né tecnico né fisico, bensì mentale. Non è una testa matta, alla Balotelli, ma temo che sia fondamentalmente un senza palle. Per questo dico che aspetto le partite "vere": non che Lazio-Samp non lo fosse, ma è al derby che si vedono i valori assoluti. Non pretendo che segni o me lo faccia vincere, però vorrei vedere l'atteggiamento giusto, la concretezza, la voglia di vincere a costo di vendersi la madre. Dice: ma manco Keita - che tanto ti piace - ha quella grinta alla Pavel Nedved. Vero. Ma Keita secondo me ha un repertorio superiore, una classe e un'eleganza che il frenetico Felipe non possiede.
Tornando all'idea di cedere Candreva, io sono tendenzialmente convinto che la Lazio di Lotito quando arriva l'offerta irrinunciabile deve cedere chiunque, pure l'aquila Olimpia. Perché è solo incassando tanti soldi per un solo giocatore che si può alzare la qualità media ricomprandone due o tre che pian piano colmano le lacune peggiori della squadra. Però evidentemente l'offerta irrinunciabile non è arrivata e attualmente Candreva per età, carisma e valenza tecnica è ancora troppo importante. Negli ultimi due anni ci sono stati ampi scorci di stagione in cui siamo andati avanti a forza di Candreva, e questo vale più dei 15 milioni che realisticamente avrebbero potuto offrirci. Se Felipe e Keita (entrambi!) fanno una grande stagione rilancio l'idea per giugno prossimo, ma al momento mi tengo ancora stretto Antonio.