Strakosha 6 – La parata più difficile è sulla carambola di testa Bastos-Milinkovic. Per il resto, ci pensano i Francesi a tirare fuori, talvolta da ottime posizioni per fare più male. Brutta una parata in due tempi, che ha ricordato il gol preso (ininfluente) nel derby di ritorno di Coppa Italia (2016/17).
Acerbi 7 – Commette un fallo da rigore non chiamato dall’arbitro ed è lui a provocare la punizione del vantaggio bretone. Ma nonostante questo, è alto il suo voto. Di quelli partiti dall’inizio, è il migliore per largo distacco. Dopo lo svantaggio, è lui a suonare la carica, proponendosi in modo costante e chiudendo ogni possibile spiffero.
Bastos 6 – Fino allo svantaggio, sembra (incredibilmente) lui il giocatore che più di ogni altro possa combinare qualcosa nella metà campo avversaria. A referto, un paio di errori grossolani e qualche licenza da trequartista quando non ce n’era più alcun bisogno. Ma nell’insieme è sufficiente la sua prova.
Vavro 4,5 – Crespo, del compagno di squadra Claudio Lopez, diceva che la sua forza si misurava dal terrore negli occhi dei difensori. Ecco, forse ieri c’era Claudio Lopez al cospetto di Vavro. Al di là dei tanti errori tecnici, a partire da un fallo da rigore non visto, ciò che ha lasciato perplessi è proprio la sua faccia e i suoi occhi. Eppure, aveva la fama del leone. Speriamo superi in fretta questa fase.
Lulic 5,5 – Neanche malissimo ma contro un avversario buono ma non trascendentale deve creare più pericoli del quasi nulla creato ieri.
Lazzari 5 – Un frammento di gloria verso il 30° del primo tempo nel quale mette dentro due buoni palloni, il primo di destro, il secondo di sinistro. Prima e dopo, impalpabile e sempre in ritardo. Al momento, è il panchinaro di Marusic. Ma ne verrà fuori presto.
Cataldi 4,5 – Spreca la sua chance e si guadagna il secondo giallo in due partite. Quando lo vedo giocare mi chiedo se sia davvero lo stesso giocatore che 4 anni prima fu praticamente il migliore in campo o giù di lì in una finale di Coppa Italia. Una regressione da far spavento.
Berisha 4 – Quando dalla trequarti prova il cross per il centro dell’area e la palla finisce sul tartan, si capisce che manco ieri era aria. Nulla, non gli riesce nulla.
Parolo 5,5 – La prima ora è la più brutta mai giocata con la maglia della Lazio. Si riscatta nella mezzora finale, dove ci mette sostanza e più lucidità.
Caicedo 6 – La sua partita comincia con l’ingresso del centrocampo titolare. Non una grande prestazione neanche nella mezzora finale però, almeno, sa con chi scambiare il pallone.
Immobile 6,5 – Anche lui deve aspettare che entrino i migliori per scatenarsi. Il suo gol è bellissimo. Mi ha ricordato un gol di Riedle in un Lazio-Foggia. Fa praticamente solo quello ma è quello che io voglio da un centravanti: che segni e che faccia il gol quando lo deve fare.
Luis Alberto 7 – Non lo credevo, ma è solo con lui in campo che la squadra trova un senso tecnico.
Milinkovic-Savic 7,5 – Non è 8 solo perché è il più responsabile nel gol subito. Ma poi s’inventa un gol dal nulla e pennella un assist meraviglioso per il gol-vittoria. Fa anche tante altre buone giocate.
Jony n.g.
Inzaghi 5,5 – Gli va bene perché trova un arbitro amico (era ora, lo aspettavo da quando c’era Clagluna in panchina e ci regalavano un rigore a partita per farci tornare in A…), attaccanti avversari che non alzano la testa, e la serata ispiratissima di Milinkovic. Bene lo spostamento di Acerbi a sinistra ma la formazione iniziale era oscena sulla carta e oscena si è rivelata in campo.