BERISHA 6-Sui rigori rivaleggia (persino in meglio) con Handanovič, sulle uscite rivaleggia con Valerio Fiori. Portiere con punte di rendimento notevoli, ma senza la necessaria affidabilità.
KONKO 6.5-Mezzo voto in meno per il gol subito. Il resto parla di una prova magari meno appariscente ma più solida, e in entrambe le fasi, rispetto ad altre recenti. Questo filotto di prestazioni dice qualcosa sul giocatore. Il fatto che l’abbia tirato fuori in prossimità della scadenza dice tutto sull’uomo.
BIŠEVAC 6.5-Non immune da errori, ma ha l’aria di uno del mestiere. Sin qui ha retto l’inserimento a freddo in un reparto senza riferimenti e devastato dalle assenze.
RADU 4-Un giocatore della sua esperienza non può riaprire la partita con un errore del genere, punto. Sin lì ampiamente oltre la sufficienza. Il ruolo, rispetto a quello di terzino, gli risparmia parecchi errori di posizionamento.
LULIĆ 7-Neppure malaccio coi piedi, un binario industriale nel “portare su” palloni. A parte il contributo tattico e una stagione imprevedibile in quella posizione, senza di lui a questo gruppo sembra mancare davvero l’anima.
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 5.5-Il migliore quando la squadra non c’è, il peggiore quando la squadra si ritrova. Lavorare sull’inserimento, le doti ci sono.
CATALDI 6.5-In crescendo nel ruolo che gli sta rovinando la carriera. Benissimo il gol che segna l’allungo (quasi) definitivo, malissimo l’esultanza così sopra le righe: indice, nel migliore dei casi, di scarsa serenità.
PAROLO 6.5-Almeno per una parte della gara, torna ai livelli dell’anno scorso o giù di lì. Chiude scalando in difesa e, data la penuria nel ruolo, forse sarebbe il caso di lavorarci.
CANDREVA 8-Il solito, nel bene e nel male, oggi con netta prevalenza di Dr Jekyll: a conti fatti il mattatore poiché, se è vero che la partita cambia dopo la doppietta espulsione-rigore, in quel giro di boa c’è parecchio di suo. Un potenziale campione, se solo la testa non fosse gestita da software basato su Windows 8.
ĐORĐEVIĆ 3-In casa, e in generale quando si gioca per la supremazia territoriale con l’esigenza di finalizzare, non deve toccare il campo. Avvilito e avvilente.
KEITA 6-Verrebbe da giocare il jolly dell’ “1” di giornata per la sua esultanza polemica: col rendimento offerto negli ultimi due anni, deve ringraziare se gioca ancora a calcio. E anche oggi, comunque, più fumo che arrosto.
MATRI 2-Più inutile di Đorđević, anche se le leggi della fisica sembrerebbero escluderlo a priori. In quanto scarto del Milan, l’acquisto più umiliante da anni a questa parte. Via subito.
KLOSE 6-Non fa praticamente nulla, ma c’è: tanto basta per marcare la differenza fra chi non è più un giocatore di calcio e chi non lo è mai stato.
FELIPE ANDERSON 6.5-Vive! Niente voti trionfali, da uno con le sue doti ci si aspetta altro. Ma oggi gioca e incide, sperando che il suo spezzone di gara non sia solo una rondine di passaggio.
PIOLI 6.5-La squadra non cede sul piano caratteriale dopo un primo tempo a dir poco demoralizzante, e ritrova un minimo di fisionomia anche senza Biglia.
Anche se la chiave di lettura sembra piuttosto un’altra: oggi qualcuno aveva gamba e, soprattutto, voglia di giocare.
Mark Lenders (ML), 25/01/2016 00:05:
Una curiosità: come ci siamo messi dopo l'espulsione di Radu?
Parolo centrale difensivo, se non ho capito male.