Proto 7 – Esordio in campionato col botto dopo che in Europa League era stato in parte sfortunato e in parte troppo poco reattivo. La parata su Deiola è forse la più bella dell’anno, Strakosha compreso, s’intende. Ma fa bene anche il resto.
Luiz Felipe 5,5 – Sciagurato il pallone che consegna ai Sardi e gli va bene che Cigarini non prende la porta. Per il resto, senza infamia e senza lode.
Acerbi 6,5 – Partita discreta, anche se poco sollecitato fino al ’70 circa. Si produce anche in un intervento elegantissimo (ed efficace) nel primo tempo come mai gli avevamo ancora visto fare.
Radu 6 – Ammonizione un po’ severa ma non campata per aria. Per il resto, si vede poco ma questo è sempre un buon segno per un difensore. La difesa va in affanno solo quando lui esce, peraltro.
Lulic 6,5 – Diversi strappi nel primo tempo, è uno di quelli che dal ’20 suona la carica. La prova è complessivamente buona, come da un po’ non succedeva in campionato, anche se non ci sono stati squilli particolari.
Marusic 7 – Più ancora del bellissimo assist per il primo gol, va sottolineata la grande giocata sul secondo, una verticalizzazione da numero 5 brasiliano. Per il resto, combina pochi guai, a parte gli inutili accenni di rissa con Pellegrini che si potevano entrambi risparmiare. La migliore prova dell’anno.
Badelj 6,5 – Suo il pallone rubato che innesca la bellissima azione del vantaggio, poi un miracolo di Cragno sulla sua conclusione che finisce sulla traversa (remake di Radu/traversa a Genova). Si becca anche un giallo grottesco da un Fabbri in giornata no, come sempre quest’anno.
Parolo 6,5 – C’è il solito problema che si affloscia col passare dei minuti ma è sua l’occasione più pericolosa dopo lo 0 a 2. Ma il primo tempo era stato molto positivo, impreziosito dalla palla meravigliosa per il gol fallito da Luis Alberto.
Luis Alberto 7 – Sciupa malamente la palla di Parolo per il vantaggio ma poi si riscatta con un gol e un assist di pregevolissima fattura.
Correa 6,5 – Dopo Parma, altro gol di sinistro da posizione complicata. Evidentemente, o li fa difficili o non li fa. Non una partita strepitosa ma ha fatto quello che doveva fare in una partita quasi sempre sotto controllo: creare scompiglio e timbrare.
Caicedo 5,5 – Si divora un gol dopo pochissimi minuti ma combatte e partecipa. Purtroppo, solo per un tempo. Nel secondo è spettatore pagato, perlopiù.
Cataldi 6- - Aveva fatto uno spezzone dignitoso ma un quarto di punto per un lancio sbagliato di 15 metri a 30 secondi dalla fine glielo devo necessariamente togliere.
Bastos 5 – Pavoletti fa un gran gol ma lui gli sta a un metro e mezzo e nel finale rinvia malissimo due palloni che andavano allontananti meglio. Deconcentrato.
Immobile n.g.
Inzaghi 6,5 – Senza un finale di sofferenza, sarebbe stato anche un 7 pieno ma l’ultima sostituzione in cui toglie un uomo di palleggio, anche se stanco, per un centravanti non ha convinto. Comunque, dal 20’ al ’70 una Lazio vicina parente di quella del periodo agosto 2017/gennaio 2018. Del resto, lo sappiamo, è una squadra in grado di esprimere un certo gioco solo se Luis Alberto è ispirato e questa volta lo è stato.