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21/04/2015 17:28 | |
Chievo salvo e Parma retrocesso in casa, Atalanta quasi salva fuori. Tre partite che, secondo le tabelle (sempre siano maledette), ci avrebbero consentito di allungare sulla roma e presentarci in vantaggio per l'impegnativo rush finale. E invece le giocheremo tutte senza De Vrij (qualche possibilità per la trasferta di Bergamo), Parolo e Biglia; Cataldi squalificato domenica, Radu in dubbio. Per Gentiletti e Djordjevic si ipotizza una convocazione di stima e incoraggiamento, ma non si sa bene quando.
Defezioni che ricadono pesantemente sul reparto arretrato, che perde il suo uomo migliore, e sul centrocampo in merito al quale dovremmo predisporre accorgimenti tattici non da poco: tra Ledesma e Biglia ci passa il mar Rosso; Onazi non gioca da una vita; la composizione e l'assetto sono tutti da definire.
Se giochiamo con il 4-2-3-1 Ledesma e Onazi potrebbero formare una coppia non esaltante ma solida, ma perdiamo l'apporto di uno degli elementi più brillanti, Lulic; se proponiamo il 4-3-3 andremmo a rischiare un terzetto inedito e inquietante contro il Chievo (Ledesma-Lulic-Onazi) e uno altrettanto inedito ma leggermente più confortante contro Parma e Atalanta (Ledesma-Lulic-Cataldi). Di Cataldi perno centrale non mi fido, però potremmo accoppiarlo a uno tra Onazi e Ledesma nel 4-2-3-1, ma ritorniamo al peccato originale di cui sopra: Lulic emarginato.
Non escludo che Pioli, che durante la stagione ci ha mostrato un approccio quasi talebano nei principi di gioco, soprattutto in materia di proposizione, non s'inventi qualche fenomenata: Mauri intermedio, Ederson regista, 4-4-2...
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21/04/2015 17:44 | |
Il 4-4-2 in effetti potrebbe essere un'ottima soluzione già da domenica: Candreva e Lulic sui lati, Ledesma e Onazi in mezzo, Klose e uno svariante Anderson davanti. Ci puó stare.
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21/04/2015 17:47 | |
Ho riportato le mie considerazioni sul topic analogo aperto da Baruch e che mi era sfuggito. Convergiamo tutti su quello.
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