This site is partner of the Lazio Page project

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Il pagellone 2020-2021

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2021 16:03
OFFLINE
Post: 2.725
23/05/2021 23:02
 
Quota

STRAKOSHA 5 - Messo ai margini oltre i suoi demeriti, probabilmente per motivi più contrattuali che tecnici. Poco carine anche le voci fatte trapelare sulla cartilagine del suo ginocchio. Lui ci ha messo del suo con prestazioni non all'altezza a inizio stagione, ma è ancora un piccolo patrimonio della Lazio. Uno dei pochi. Uno dei pochi giovani con un mercato decente che abbiamo.
REINA 6 - Per quel che era venuto a fare, ha fatto anche troppo. E' l'unico dei nuovi acquisti a cui si può dare la sufficienza. Si è fatto trovare pronto, ha fatto valere l'esperienza in Champions ed è stato a lungo dignitoso anche in campionato. Poi alla fine ha iniziato a mostrare la corda, ma credo sia stato quasi un bene, altrimenti i nostri dirigenti gerontofili avrebbero puntato su di lui come titolare anche per l'anno prossimo.
ALIA SV - Alia Gca. Ai miei occhi, misterioso come il Lupo Grigio turco.

LUIZ FELIPE SV - Stagione totalmente condizionata dal fallaccio di Kastanos in precampionato. Nel complesso dovrei dare un voto sotto la sufficienza, anche se nelle due migliori partite stagionali (Borussia Dortmund e derby d'andata) c'era ed è stato bravissimo. Continuo ad avere dei dubbi sul suo valore assoluto, ma relativamente alla difesa della Lazio di quest'anno la sua assenza è stata una sciagura.
PATRIC 5 - Dopo un 2019-20 da giocatore vero è tornato il Patric vecchie maniere, incapace di meritarsi una maglia da titolare nonostante la prolungata assenza di Luiz Felipe.
ACERBI 5,5 - Il voto è severo, me ne rendo conto, non c'è solo mezzo punto tra la stagione sua e quella di Patric. Ma bisogna rifarsi alla famosa parabola dei talenti. Acerbi è il leader della difesa, e la difesa della Lazio non prendeva così tanti gol da una sessantina d'anni. Per un po' ha mascherato il calo di rendimento con un'interpretazione molto offensiva del ruolo di mezzo sinistro difensivo, ma se parliamo di marcatura è stato un mezzo disastro. E si che le motivazioni le aveva, con l'Europeo alle porte. Speriamo non si tratti di un improvviso cedimento strutturale, l'età purtroppo comincia ad esserci.
HOEDT 4,5 - Gli è stata data una grande occasione e va anche detto che all'inizio ha cercato di meritarsela mettendoci molto impegno. La difesa a tre ne mascherava bene la lentezza, e tutto sommato per un po' il suo ritorno sembrava avere un senso. Poi purtroppo dopo le prime stecche non si è più ripreso. A differenza della prima volta, va via anche senza l'affetto dei tifosi, dopo aver pestato un paio di cacche sui social network (il video sull'aereo e il like all'esultanza della Fiorentina): a mai più rivederci.
RADU 6,5 - Nel suo caso probabilmente sono di manica larga, ma voglio premiare l'affidabilità di un giocatore che a 34 anni è riuscito comunque a garantire una trentina abbondante di partite e nel complesso anche abbastanza dignitose. Il record di presenze rende onore a un ragazzo il cui penultimo rinnovo, fino al 2020, aveva destato sconcerto in più di qualcuno. E invece, anche se non sono affatto un amante dei senior, credo che un altro anno di contratto se lo sia strameritato.
MUSACCHIO 5 - Sarà ricordato per il retropassaggio  che ha dato il via alla goleada del Bayern all'Olimpico. Non è colpa sua, ma di chi ha pensato di poter tappare una voragine con un pezzo di sughero.
ARMINI 4 - Uno che riesce a non giocare mai, ma veramente mai, in una difesa messa così male deve essere veramente scarso. E infatti lo vediamo nella Primavera. Come se non bastasse la sua inadeguatezza tecnica, si è fatto notare per 2-3 entratacce il allenamento che hanno acciaccato compagni importanti alla vigilia di partite importanti. Ad essere maliziosi si potrebbe pensare che sia un romanista infiltrato, e cercando bene si troverebbero anche le prove.

LAZZARI 5 - Il fatto che un giocatore tecnicamente così scarso sia un inamovibile, mette in discussione anche l'assioma secondo cui la Lazio negli undici è fortissima. Non è vero. La Lazio degli ultimi anni aveva 5 grandissimi giocatori (Acerbi, Leiva, Milinkovic, Luis Alberto e Immobile), dei quali quest'anno hanno reso solo in due. Degli altri titolari, Lazzari è probabilmente il più scarso. Capace di disfare praticamente tutto quello che crea, e soprattutto capace di ingannare: molti lo vedono dannarsi l'anima (perché obiettivamente se la danna) e si illudono che il suo moto perpetuo sia anche utile. E invece lo è solo in fase di non possesso, nel tenere corta la squadra. Palla a noi, sta al gioco come un buco nero all'universo.
MARUSIC 7,5 - L'unico che quest'anno sia andato veramente sopra le righe, oltre quello che gli si riconosceva come potenziale. E lo ha fatto soprattutto in ruoli che non gli riconoscevamo come suoi. Prima a sinistra, dove framcamente mai mi sarei aspettato che fosse in grado di fare la differenza. Poi da mezzo destro difensivo che invece avevo sempre ritenuto il suo ruolo quasi ideale, laddove quello ideale sarebbe esterno destro di una difesa a quattro. Ha corso, ha difeso, ha segnato, è stato quasi sempre disponibile. Una stagione eccellente, che probabilmente - a un anno dalla scadenza del suo contratto - non sarà passata inosservata.
MILINKOVIC 7,5 - L'altro pilastro è stato lui, autore - probabilmente - della sua migliore stagione laziale. Meno appariscente di altre ma molto più sostanziosa, piena di continuità anche lontano dai riflettori dei big match. E' finalmente un giocatore maturo, affidabile nell'alto rendimento. L'unico davvero pronto per un top club. Ancora una volta, come da tre anni a questa parte, mi auguro che arrivi una grande offerta e che lo si ceda per rifare una squadra che a forza di mercati conservativi e acquisti a cifre basse è tutta da rifare. Ci danniamo per i 20 milioni di Muriqi come se 20 milioni valessero ancora quello che valevano ai tempi di Zarate. Oggi 20 milioni è il minimo della spesa per un cartellino con cui puoi prendere roba buona. Il budget della Lazio purtroppo consente un solo acquisto da 20 all'anno e nemmeno tutti gli anni. Questo è il motivo per cui, per 70-80 milioni, venderei Milinkovic: perché in questo momento c'è più bisogno di 4 giocatori medio-forti che di uno fortissimo.
PAROLO 6 - Per lo spazio che giustamente gli è stato dato nel suo ultimo anno, il suo lo ha fatto. Non calcherei la mano su qualche esibizione imbarazzante da difensore, a cui è stato costretto da un organico imbarazzante. Nel suo ruolo, a piccole dosi, ha continuato a rendersi utile, e i due gol in Champions sono stati una bella ciliegina sui suoi 7 anni laziali, infinitamente migliori di quello che mi aspettavo quando arrivò.
AKPA-AKPRO 6 - Poteva essere cinque e mezzo, perché gli ultimi mesi sono stati davvero brutti. Ma all'inzio era stata una favola, e la sufficienza mi pare una giusta media, anche perché veniva dalla Salernitana, mica dal Paris Saint-Germain. Si è dimostrato giocatore da spezzone di partita, per rinforzare gli ormeggi quando sei in vantaggio. Non il massimo della vita, ma purtroppo tra i suoi compagni c'è di peggio.
LEIVA 5,5 - E' doloroso assistere al suo declino, che ha coinciso con il declino di una Lazio pensata con due punte più Milinkovic e Luis Alberto. Un modulo sostenibile solo grazie al miglior Lucas Leiva, che quest'anno si è visto solo in poche occasioni. Per il giocatore che è stato, sarebbe bello se la sua esperienza romana potesse chiudersi con un anno d'anticipo rispetto alla scadenza del contratto, per non assistere anche all'epilogo di un calciatore meraviglioso, un Mezzasquadra come prima di lui, da queste parti, solo Vladimir Jugovic.
ESCALANTE 4,5 - La mediocrità fatta giocatore: non eccelle in niente, nemmeno nell'agonismo. Ma bisogna meravigliarsi di chi si meraviglia, di chi pensava che un 27enne parametro zero dell'Eibar potesse offrire più di questo. Sono quelli che ancora pensano di poter fare mercato con 20-30 milioni di uscite, frugando nell'umido tra svincolati e prepensionati...
LUIS ALBERTO 6 - Bene solo nelle finalizzazioni, ma un buon bottino di gol maschera appena il crollo verticale della qualità in manovra. E' diventato, incredibilmente, un giocatore impreciso nelle rifiniture. A volte persino generoso, sorprendente nella capacità di sacrificarsi per la squadra correndo e contrastando, ma poco lucido in quelli che vengono definiti key-passes. Per il resto fingiamo di dimenticare la vergognosa caduta di stile sugli stipendi in ritardo, perché se iniziamo a mettere insufficienze anche a Luis Alberto di sufficienti ne restano davvero pochi. E alla fine siamo arrivati sesti, non dodicesimi.
CATALDI 4,5 - Un'involuzione alla Patric da parte di uno che è più dotato di Patric e che si sperava avesse raggiunto una certa maturità. Anche lui, come Patric, non sfrutta la voragine aperta nel ruolo, che nel suo caso è stata il crollo di Lucas Leiva. Poche apparizioni e spesso incolori. Poi, ogni tanto, dal nulla, 2-3 spezzoni buoni. Giusto per farti venire ancora di più il nervoso.
FARES 4 - Una pippa al sugo. Tecnicamente dotato quanto Lazzari (del resto, se il tuo negozio di fiducia è la Spal, questo è quello che puoi comprarci) ma a differenza di Lazzari fa danni in tutte e due le fasi. Desolante quando attacca, disastroso quando difende. Soldi buttati dalla finestra, e neanche pochi: quelli del cartellino, e quelli di un bel quinquennale, il che significa che ci toccano altri quattro anni di 'sto cesso a pedali.
LULIC SV - Già è tanto che sia tornato a giocare, per concludere la sua carriera sul campo. Non do voti, dico solo grazie Senad. Grazie per sempre.
PEREIRA 4,5 - Qualche dote ce l'ha, e rapido e tecnicamente non è malvagio. Naturalmente ha anche molti difetti, altrimenti non l'avrebbero cacciato a pedate da Manchester: quello più grosso secondo me è che non vede il gioco, perché gioca a testa bassa. Poteva essere utile come esterno se avessimo giocato con un altro modulo, mentre nel 3-5-2 è praticamente incollocabile: troppo leggero per giocare in fascia, troppo poco goleador per fare la seconda punta, e soprattutto troppo poco manovriero per fare quello per cui era stato preso, cioè il vice Luis Alberto. Va anche detto che se sei bravo riesci a emergere anche da fuori ruolo,e lui evidentemente non è così bravo. Inoltre non mi è parso nemmeno tanto volitivo, da un certo punto in poi ha capito che non c'era trippa per gatti e ha smesso di combattere, se mai aveva iniziato.
CORREA 5 - All'inizio dell'anno qualche grande partita nel girone di Champions, poi un perenne letargo prima di risvegliarsi nell'ultimo mese. Ma siccome pareva troppa grazia ha pensato bene di sfasciarsi di nuovo prima del derby di ritorno. Da ex innamorato, è stata la delusione più grande di quest'anno. Che poi anno, in realtà è dall'inizio del 2020 solare che ha numeri ridicoli. Se qualcuno venisse con una ventina di milioni, farei un bel pacchetto.
CAICEDO 6,5 - La zona Caicedo è già storia del calcio. Resta da capire se nel girone di ritorno è stato messo da parte più per gli infortuni o più per fargli pagare la mancata cessione e dare spazio a Muriqi. Fatto sta che Caicedo, da non titolare, in valore assoluto è il giocatore della Lazio più forte dopo i top 5. Purtroppo non è un giocatore da 90', neanche quando sta bene, ma in questa Serie A fa la differenza anche a 32 anni e anche giocando spezzoni.
MURIQI 3 - Imbarazzante. Per il rapporto investimento/rendimento è un caso che va oltre la Lazio e oltre la stagione in corso, credo che al momento possa comodamente entrare in una top 10 dei bidoni della Serie A di tutti i tempi. Quello che fa spavento non è che giochi male, ma che non lasci intravedere nessuna qualità e quindi nessun margine di miglioramento. Non si riesce a capire con cosa sia riuscito a ingannare Tare. Quanto a lui, farebbe tenerezza se solo: 1) non avesse rubato minuti a compagni che giocoforza li meritavano di più e 2) non si fosse permesso di fare anche l'incazzato dopo qualche sostituzione. Almeno la decenza di tacere doveva averla.
IMMOBILE 7 - Prima parte di stagione allo stesso livello dell'anno scorso, quindi da Scarpa d'Oro. Poi - dopo aver giocato per mesi sopra agli infortuni - è scoppiato come già gli accadde a fine 2018-2019 e dispiace che stia arrivando così male al momento più importante della sua carriera, l'Europeo da centravanti titolare della nazionale. Forza Ciro, ma non dovevi sbagliare quel rigore col Torino. Resterà una ferita sanguinante per tutta la vita.

INZAGHI 6 - Non merita l'insufficienza perché i risultati sono stati complessivamente decorosi: in campionato il piazzamento in Europa League corrisponde a ciò che vale la rosa, e in Champions è stato fatto il massimo raggiungendo gli ottavi e giocando un gran bel girone. Va però detto che - girone di Champions a parte - le partite giocate veramente bene sono state pochissime: Milan-Lazio, Atalanta-Lazio, Lazio-Roma, Lazio-Milan e forse anche basta. Molti punti sono arrivati grazie a espisodi fortunati dopo prestazioni mediocri. Bisognerebbe stabilire quanto ci sia di suo nella stagione opaca di molti giocatori, anche importantissimi, e quanto invece sia statro bravo a non crollare nonostante la poca brillantezza di troppi interpreti. Nel dubbio, le accusa che gli muovo sono altre. Innanzitutto una tattica, ossia il non aver capito (e questo già dalla ripresa post Covid dell'anno scorso) che la minore brillantezza della squadra dovuta anche al calendario più fitto rendeva meno praticabile un modulo dispendioso come un 3-5-2 in cui le mezzali sono Milinkovic e Luis Alberto. A maggior ragione dopo il crollo di Leiva e dopo l'involuzione del Luis Alberto centrocampista puro, bisognava tornare al 3-5-1-1 con un centrocampista in più e lo spagnolo in versione cecchino a ridosso di Ciro. E poi comunque che questa difesa a tre sia un dogma assoluto ha anche un po' rotto le scatole. Dopodiché ci sono altre responsabilità che condivide con la dirigenza. Lo considero inevitabilmente corresponsabile delle strategie di mercato, basate sulla conferma a oltranza dei migliori e che hanno portato a un'obsolescenza prima anagrafica e poi di motivazioni. E lo considero responsabile al 51%, perché alla fine è lui che fa le formazioni, nella scelta degli obiettivi. In questo era sempre stato un maestro, aveva sempre saputo individuare le partite e le competizioni su cui puntare tirando sempre dalla parte giusta la coperta corta. Per dire: grazie alle Coppe Italia, anche da prima di lui, la Lazio ha saputo sopportare per qualch lustro il divario finanziario e tecnico nei confronti della Roma. Dall'anno scorso si è invece deciso che l'obiettivo primario deve essere la Champions, e a me pare che sia troppo alto rispetto alle nostre risorse. Nel senso che per arrivare quarto devi dedicarti solo al campionato, e pure se giochi la Champions al massimo non vai oltre gli ottavi. Vale la pena tutto questo? In nome di cosa lo facciamo? Di maggiori introiti che alzano il livello tecnico? Beh, la prima campagna acquisti da qualificati ai gironi di Champions dopo 13 anni è stata anche la peggior campagna acquisti della Lazio degli ultimi 45 anni, come ha brillantemente ricostruito Fabrizio Cuchillo su Twitter. E quindi, quando nella settimana in cui devi giocare due Atalanta-Lazio, tu mi metti i titolari in campionato e le riserve in Coppa Italia, tu per me stai sbagliando tutto. Perché in Champions non ci sei andato pur avendo sbancato Bergamo, e in compenso hai perso l'occasione di giocare un'altra finale di coppa che avrebbe dato tutto un altro sapore al finale di stagione. Hai peccato di presuzione e sei stato giustamente punito.
Detto questo, anche una delle stagioni meno brillanti del Quinquennio Inzaghiano è comunque una stagione decorosa, in cui siamo anche arrivati davanti alla Roma. Simone ha indubbiamente il pregio di non sbracare mai. Rischia poco, affidandosi sempre agli stessi, e in questa maniera minimizza la brutte sorprese. Siamo però arrivati a un punto in cui tutti i migliori interpreti del ciclo hanno centrato quasi tutti gli obiettivi centrabili da una Lazio lotitiana, vale a dire vittoria delle coppe nazionali, quarto posto e ottavi di Champions. L'unico diversivo possibile sarebbe giocare un'Europa League scegliendola come obiettivo prioritario, e abbiamo visto che se lo fai, anche una Roma che non valeva più di questa Lazio può arrivare almeno alle semifinali. Ma siccome dubito che la Lazio farà mai questa scelta, l'unica alternativa è rinnovare le motivazioni cambiando molto. Cambiando tanti giocatori, ossia sacrificando uno o due big per comprare diversi medio-forti e allontanare da Formello i più scandalosi, e cambiando allenatore. Con tutta la stima e tutta la gratitudine per Simone, io se viene Gattuso sono contento con tutto che purtroppo ci arriverebbe con la scimmia sulle spalle del quarto posto fallito a Napoli. C'è bisogno di novità e c'è bisogno di qualcuno più dialetticamente pronto a reggere l'urto Mourinho. Possibilmente, sarebbe consigliabile separarsi senza litigare, in maniera che non sia preclusa, per il futuro, l'ipotesi di un Inzaghi-bis.

LOTITO e TARE 2 - Faccio fatica a ricordare l'ultima finestra di mercato che si possa considerare degna. Abbiamo vissuto di rendita almeno negli ultimi tre anni sulle campagne acquisti del Tare ispirato, che però ormai è un ricordo sempre più lontano. Non credo che abbia smesso di capire di calcio, credo semmai che sia cambiato il mercato. Si sono alzati i prezzi e contano sempre di più le "tangenti" che vanno pagate ai procuratori, emblematica è la classifica pubblicata di recente in cui la Lazio figura agli ultimi posti per spese in commissioni. Sarebbe una buona cosa se nel frattempo si riuscisse ugualmente a comprare e vendere bene, ma così non è e viene da pensare che le due cose siano legate. Quindi se sono aumentati i prezzi dei cartellini, e sono aumentati i costi di intermediazione, ne consegue che per portare a Formello buoni giocatori servono più milioni rispetto a 3, 4, 5 anni fa. Il De Vrij a 7 milioni, il Luis Alberto a 5, i Milinkovic e gli Immobile a 9 non esistono più. Sono preistoria del calciomercato. Nel frattempo però non è che il fatturato della Lazio sia cresciuto. A crescere è stato solo il monte ingaggi, perché non cedere mai i migliori significa anche rinnovargli continuamente il contratto e aumentargli sempre lo stipendio. Quindi? Come se ne esce? In un modo solo: vendendo i giocatori quando sono sulla cresta dell'onda. Appena arrivano a chiederti più di 2,5 a stagione, li devi vendere a tanti milioni, anche accettando di ungere i procuratori. Puoi fare una o due eccezioni, dare 3 milioni a un paio di uomini simbolo che attualmente potrebbero essere Immobile e Acerbi che ormai sono vecchi e hanno meno mercato, ma nel complesso il monte ingaggi deve scendere e la spesa per cartellini di giovani di qualità deve crescere moltissimo. Il caro e vecchio trading, inventato da Sergio Cragnotti e brillantemente praticato da tutte le squadre che vincono facendo calcio sostenibile. E' una cosa che devono capire Lotito e Tare, ma anche i tifosi, quei tifosi capaci di fare tragedie per la cessione di Hernanes. Lotito recuperi la capacità di essere impopolare, tanto gli umori legati alle scelte di mercato durano due mesi. Poi se vinci sono tutti contenti anche se hai ceduto i migliori, e se perdi sono tutti incazzati anche se li hai tenuti.

VOTO ALLA STAGIONE: Tecnicamente 6, emotivamente 4. Una stagione noiosa, in cui non abbiamo mai avuto reali chances di vincere qualcosa e in cui le partite emozionanti sono state pochissime, Arrivo a rimpiangere la traversa di De Ketelaere per non aver avuto la chance di dire la nostra in Europa League. Rimpiango l'errore di valutazione sull'importanza dei due Atalanta-Lazio consecutivi. Rimpiangerò di aver fallito la possibilità più unica che rara di mandare in Serie B il Torino con un calcio di rigore dubbio di Immobile. E rimpiango di aver regalato l'ultimo strapuntino d'Europa alla Roma perdendo un derby vergognoso e non facendoci battere 4-0 dal Sassuolo. I voti che ho messo sono razionali. Emotivamente sono passato dall'amore dell'anno scorso all'odio per più di metà di questa squadra, che davvero quest'anno mi ha dato pochissimo.


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:50. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

This site is partner of the Lazio Page project