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"Su cantiamo tutti insieme" (un punto della situazione sulla curva e su Lotito)

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2019 17:19
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Post: 2.725
13/01/2019 19:49
 
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Una delle cose che apprezzo di LazioFew (del resto abbiamo deciso insieme di realizzarlo così) è il suo restare alla larga da alcuni discorsi ciclici e per lo più improduttivi: Lotito e razzismo sono tra questi. E non perché sia poco importante discuterne, ma perché quasi sempre, altrove, la discussione non generava altro che contrapposizioni sterili e nessun approdo, anche perché si tratta di questioni in un certo senso irrisolvibili. O comunque non risolvibili da comuni tifosi che non hanno gli strumenti né per trovare un miglior proprietario della Lazio, né per orientare decisioni societarie e curvarole.
Negli ultimi giorni, però, il tema degli ultras e del razzismo è tornato d'attualità e dopo tanto tempo sento l'esigenza di dire qualcosa. Ovviamente senza pretesa di risolvere, ma se non altro con l'intento di fare un punto della situazione aggiornato all'attualità.

Partirei da un dato di fatto: dopo un decennio di muro contro muro, quest'anno per la prima volta stavamo vivendo una stagione di tregua nei rapporti tra la curva e Lotito. Il fatto che i pdm volassero anche in stagioni positive, e che da mesi non vola una mosca anche se la squadra è stata oggettivamente indebolita nell'ultima sessione di mercato, mi pare la prova lampante della malafede ultras: alla base della guerra e della pace c'erano e ci sono i loro rapporti economici, la Lazio e i suoi risultati c'entrano poco. Mi stupisce semmai che l'attempato e pluripregiudicato Diabolik abbia ancora la delega a trattare e la forza per dettare la linea ai curvaroli, ma quello che è successo dalla notte del 9 gennaio in poi fa nascere il dubbio che quel fronte si stia spaccando.
"Sono pseudotifosi e ne risponderanno", ha detto Lotito a chi gli chiedeva di commentare i disordini di Piazza della Libertà. Una chiara inversione di tendenza rispetto all'andazzo recente, con la società che rispetto al passato tendeva a parare il culo agli ultras. Quindi la domanda: ad attaccare le fdo sono stati ultras piscitelliani o una frangia dissenziente? Credo che lo scopriremo presto.
Di sicuro Lazio-Novara è iniziata con cori forti e chiari all'indirizzo dei carabinieri ("la disoccupazione eccetera"), mentre quelli antisemiti e razzisti non li avevo sentiti. Come me altri, e però c'è chi mi assicura che sono stati fatti, perciò prendo assolutamente per buona questa versione. Dopodiché non mi pare inutile soffermarmi su quali fossero questi cori e su quanti li abbiano cantati. Da quanto è stato possibile ricostruire, sarebbero stati due: "su cantiamo tutti insieme giallorosso ebreo" e "Emerson-Cafu, Lima-Zebina, questa roma qua, sembra l'Africa". Sappiamo bene che trattasi di due "hit" tra le meno becere del repertorio sul tema, e che spesso a intonarle non sono solo gli ultras ma anche tifosi comuni. Cioè, non stiamo parlando dei ragazzi di Buda con le mani a paletta o di "as roma juden club", che vengono cantati solo da alcuni. Questo per dire cosa? Che se a Lazio-Novara avessero avuto l'intento vero di creare problemi ci sarebbero andati giù più duri, e che però - nel momento in cui la stampa ha l'interesse a montare il caso - l'appiglio purtroppo lo trova.
Quindi possiamo discutere come al solito del trattamento mediatico, con i romanisti che sono "presunti" anche quando sui loro adesivi c'è la firma, e noi che veniamo sbattuti in prima pagina come "tifosi laziali" anche quando la matrice è incerta e/o quando le malefatte sono veniali, ma sono discorsi che facciamo da vent'anni senza aver cavato un ragno dal buco. La nomea pessima ce l'abbbiamo, la stampa era, è e resterà in malafede, e non è certo un comunicato di Diaconale che cambierà le cose. Dovrebbe scendere in campo direttamente Lotito, ma farlo con onestà e decisione e non con gesti pelosi tipo il mazzo di fiori alla comunità ebraica o la delegazione di tre ragazzini della Primavera ad Auschwitz. Dovrebbe dire cose semplici ma chiare, del tipo che la Lazio prende le distanze, che si impegna a fornire tutti gli strumenti utili a identificare i rsponsabili, che si appella ai tifosi normali affinché non seguano certi cori che possono danneggiare la società, che non nega l'esistenza del problema ma invita la stampa a non usare due pesi e due misure. Domanda: può farlo? Conviene a Lotito, in questo momento, prendere una posizione netta che rimetterebbe forse in discussione la tregua di cui sopra? Francamente temo di no. E il vittimismo dal basso e/o quello di prammatica dei passacarte non cambierà di una virgola la situazione.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 13/01/2019 19:54]

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Post: 1.588
14/01/2019 10:06
 
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Non ero allo stadio e non ho visto la partita. Mi pare di capire che i cori abbiano coinvolto una sparuta minoranza della curva e siano stati amplificati mediaticamente a causa delle dinamiche che hai anticipato tu, ma soprattutto perché la questione razzismo è, negli ultimi mesi, il tema del giorno -a volte l'unico- per molte testate.

In merito alla tregua, direi di aspettare eventi di maggiore portata. Una curva mezza vuota nella quale, per l'occasione, potrebbero aver preso il sopravvento elementi periferici; gli scontri con la polizia durante la festa di pochi giorni fa; le minacce di Salvini; i volantini dei romanisti. La vedo, per ora, come una manifestazione episodica e disorganizzata che non mira alla distruzione dei taciti accordi.

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Post: 558
14/01/2019 10:21
 
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E' tutto una gigantesca, enorme bolla di sapone.
Voluta, sostenuta, strumentalizzata da gente che di Anna Frank non gliene potrebbe importare di meno.
Gente mossa solo ed esclusivamente da finalità sportive.
E mi stupisce che abbocchino tanti illustrissimi laziali.
A questi interessa un cazzo della Shoah, pensano solo a Zaniolo e Under.

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Post: 2.878
14/01/2019 15:34
 
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Io ne sono uscito fuori, perché è una guerra tra poveri. Non mi trovo a mio agio nel difendere la Lazio più di quanto mi trovi a disagio nel leggere il trattamento mediatico che riceve. Non esiste un solo problema, ne esistono due: ignoranza e ipocrisia. La Lazio è vittima di entrambi i problemi, noi Laziali non-ignoranti siamo vittime di entrambi i problemi. Lotito è auto-proclamato difensore dei nostri valori, potrebbe fare di più? Francamente non credo, e non solo per mera convenienza di quartiere. Lotito resta Lotito, un giocatore di questo tavolo dell'ipocrisia, e se anche alzasse l'asticella non gli verrebbe riconosciuto, perché ipocrisia e ignoranza sono due facce della stessa medaglia. E da qui la mia unica conclusione possibile: chiamarsi fuori. Non abbiamo abbastanza voce per vincere la guerra, tanto vale addobbare al meglio il nostro bunker, vivere la Lazio sul prato verde, intimamente, che già tra mezzi giocatori e arbitraggi siamo costretti a travasare litri di bile. Tutto ciò che è sovrastruttura del pallone che rotola è marcio, e se qualcosa può cambiare il quadro non deve partire di certo dal basso (tifosi, comunicatori, addetti ai lavori) ma dall'alto (politica, sociale, scuola), perché è solo lì che si può (potrebbe, dovrebbe) combattere la lotta contro ignoranza e ipocrisia.

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Post: 2.725
14/01/2019 16:09
 
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Re:
ℬaruch, 14/01/2019 15.34:

Lotito è auto-proclamato difensore dei nostri valori, potrebbe fare di più? Francamente non credo



Parliamone, di questi "valori del clebbe". Che secondo lui sarebbero qualcosa di simile alle (altrove evocate) "radici cristiane" dell'Europa. A me non risulta che Bigiarelli abbia mai voluto legare la Lazio alla cristianità, tanto per dire, quindi questo suo impegno mi è sempre sembrato sia sproporzionato che improprio.
Per me, come già detto, potrebbe fare di più iniziando anche a fare di meno: meno pipponi moralisti e clericali, meno gesti simbolici fatti chiaramente per mettere pezze alla buona e in modo poco sentito (la corona di fiori alla comunità ebraica, un par de minorenni con la tuta sociale ad Auschwitz, etc), meno comunicati vittimisti di Diaconale e più chiarezza dall'alto: qualcosa del tipo "la S.S. Lazio invita tutti i suoi veri tifosi che frequentano lo stadio ad astenersi da manifestazioni politiche di qualunque segno, in particolare razzista, e in generale da tutto ciò che può portare nocumento materiale e/o di immagine al club; prende formalmente le distanze dalle frange che usano la vetrina dell'Olimpico per scopi che esulano dallo sport e dal tifo e si impegna a fornire alle forze dell'ordine il massimo supporto per identificarli, isolarli e allontanarli; così facendo, intende confutare una volta per tutte l'equazione mediatica Lazio = club razzista e condanna ogni forzatura giornalistica passata, presente e futura, volta a puntare l'indice sempre nella stessa direzione laddove questo odioso fenomeno purtroppo infesta molte altre tifoserie italiane". Troppo difficile? E tutto senza dover neanche andare a messa, eh!

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Post: 2.878
14/01/2019 16:50
 
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Ma, fermo restando che educazione e repressione (antica battaglia di Lotito: "Fate gestire a me la sicurezza dello stadio") devono venire dall'alto e non dal basso, quali sarebbero gli effetti di un comunicato del genere?
Immaginiamoli:
-Sui nostri tifosi, nulli: continueranno a esprimere ignoranza se non con maggiore virulenza per la legge dell'azione-reazione, o continueranno a veicolare i cori come strumento di minaccia o di ripicca, essendo la loro unica "arma"
-Sulla stampa, ininfluenti: un'apertura di pagina che non avrà auditori, ma solo reazionisti del web che diranno cose tipo "da che pulpito", fin quando non troveranno il nuovo hashtag
-All'estero, terribili: titoli sul club dei nazisti "costretto" a chiedere ai propri tifosi di smetterla di essere razzisti
[Modificato da ℬaruch 14/01/2019 16:51]

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Post: 2.725
14/01/2019 17:19
 
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Non basta Lotito? Io andrei anche oltre. Farei parlare i giocatori. Immaginati Immobile che dice “ragazzi, mi rivolgo ai veri tifosi della Lazio, non seguite chi fa cori razzisti perché facendolo danneggiate anche noi”. È mai stato fatto? No. Cambierebbe qualcosa? Non lo so. Potrebbe peggiorare la situazione? Impossibile.

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