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16/04/2018 17:59 | |
STRAKOSHA 6 - Male coi piedi, graziato dai pali, si guadagna la sufficienza con la parata su Dzeko: non difficilissima ma di grande pathos, al 90°... LUIZ FELIPE 6 - Essenziale, anche rude quando serve. DE VRIJ 6 - Fino al recupero era anche da 6,5. Poi Dzeko ha iniziato a scappargli via da tutte le parti e per tre lunghi minuti è sembrato di rivivere Salisburgo. RADU 5 - Non aveve giocato male, però aver lasciato la squadra in dieci poteva costare carissimo. MARUSIC 5,5 - Non male neanche lui, però da lì la porta la devi prendere, dai. PAROLO 6 - Si fa perdonare con una partita generosissima gli errori (grossolani) che commette sotto porta. LEIVA 5,5 - Inevitabilmente stremato, perde perfino dei contrasti e dopo 11 minuti rimedia un'ammonizione condizionante. Forse la sua peggiore stagionale. MILINKOVIC 6 - Bene le sportellate a palla alta, quando ce l'ha tra i piedi è sempre troppo lezioso. O indovina l'assist o ne perde di sanguinose. In ripresa ma non più dominate com'era. LULIC 5,5 - Generosissimo. Ma si perde Bruno Peres nel primo tempo e porta in un vicolo cieco un ottimo contropiede nel secondo. ANDERSON 6,5 - Il più fresco della Lazio, quello che crea maggiori apprensioni alla Roma. L'unico con la quinta marcia, probabilmente il migliore in campo. Esce per primo e non si capisce il perché. IMMOBILE 5 - Passa il primo tempo in fuorigioco, ancorché millimetrico, e nel secondo si impappina sulle uniche due palle buone. Mazzoleni gli risparmia un sacrosanto cartellino per simulazione.
LUIS ALBERTO 5,5 - A parte qualche corner discreto e un tiraccio dal limite, poca roba. Fatica ad entrare in partita. LUKAKU 6 - Ha più energie di Lulic e se non altro sgomma due tre volte sulla fascia, anche se in fase difensiva aiuta molto meno Radu. BASTOS 5,5 - Gioca i minuti finali, quelli in cui la Lazio dietro sbanda parecchio.
INZAGHI 6 - Ne cambia solo due rispetto a Salisburgo ma contro ogni previsione (probabilmente anche di Di Francesco) il calo atletico alla distanza non si verifica. Bella la reazione d'orgoglio della squadra anche se poi, a conti fatti, in porta non abbiamo mai tirato e alla fine potevamo perderla. Incomprensibile la sostituzione di Felipe Anderson.
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