This site is partner of the Lazio Page project

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Pagelle Lazio-Bologna

Ultimo Aggiornamento: 22/03/2018 16:20
OFFLINE
Post: 2.878
18/03/2018 23:16
 
Quota

Strakosha 5: Rimettere in area quel tiro non è parsa una grande idea
Wallace 5.5: Fa una chiusura decisiva, ma anche un paio di disastri: su uno rimedia col giallo, su un altro rimedia Marusic
De Vrij 6: Un'incertezza con Palacio nel primo tempo, poi però sale di tono
Luiz Felipe 7: Migliore in campo, fa 4 chiusure decisive, due per tempo, e porta bene palla, tranne nel finale
Marusic 5.5: Insufficiente perché sul gol resta a metà tra mettere in fuorigioco Verdi e seguirlo, ma una volta a destra quantomeno difende molto bene
Parolo 6: I suoi inserimenti alle spalle del terzetto avversario sono il tema tattico della partita, ma le sue imprecisioni sono purtroppo il tema tecnico
Leiva 6.5: Secondo gol consecutivo, ed è una giocata non banale. Purtroppo le pile finiscono al 45'
Luis Alberto 6.5: Forse il più continuo di tutti, fa l'assist e tanti altri filtranti. Sfortunato e poi impreciso nelle conclusioni
Felipe Anderson 5.5: Prima tornante sinistro, poi destro: troppe rincorse e pochi assalti. Ma anche avanzato rende poco, ci prova con due tiri forti ma imprecisi
Nani 4.5: Qualche triangolo di tacco prima di sparire riccamente dal match
Immobile 5: Servito male, ma quando ha palla tra i piedi non è un bel vedere
Bastos 5.5: Non vuol far rimpangere Wallace e prende subito un giallo artistico. Poi però fa un paio di bei disimpegni
Lukaku 5: Non va via mai, ma da mesi ormai. Il suo tiro al volo da fuori è un horror 
Caicedo sv: Meritava lui il minutaggio di Nani, troppo poco per incidere
Inzaghi 4.5: Formazione avveniristica, con due "quinti" inediti, e non ne viene a capo neanche nei 90'. Nani in campo e Anderson depotenziato sono errori vistosi

OFFLINE
Post: 1.597
18/03/2018 23:57
 
Quota

se prima di milan-lazio mi avessero detto che avremmo fatto 8 punti in 8 partite non ci avrei mai creduto. al momento non vedo come possiamo centrare la CL, servirebbero disastri altrui e miracoli nostri, non è mi sembra aria per questa lazio.
oggi pile scariche generali a parte luiz felipe che pur con le solite macchie qua e là e piu brillante di tutti gli altri messi assieme. ciononostante, come al solito, una partita che potevi portare a casa col golletto striminzito come fanno tutte le altre quando sono in difficiltà, per noi diventa impossibile stavolta grazie a strakosha.
bastos mi è sembrato un pochino meglio del resto di varia umanità che si è alternato recentemente da quelle parti.
infine, inzaghi si decide a provare anderson quinto, ma inspiegabilmente lo fa quando manca milinkovic! cioè, di fatto per far posto a nani... segno di confusione.
infine se non abbiamo provato la difesa a 4 stasera, al limite in corso d'opera quando nel secondo tempo era palese l'assoluta incapacità di creare pericoli, dubito la vedermo mai.

OFFLINE
Post: 1.694
19/03/2018 00:15
 
Quota

Strakosha 4,5 – indirizza una partita con una respinta sciagurata. Nel finale è molle su una conclusione che avrebbe potuto controllare agevolmente e concederci due minuti finali in attacco.


De Vrij 6 – una sola sbavatura su Palacio nel primo tempo, poi dirige discretamente il reparto.


Luiz Felipe 7 – il migliore. Chiude ogni spiffero, non fa falli gratuiti, porta palla con efficacia. Un titolare, in questo momento.


Wallace 5 – mezzo punto in più per la chiusura a fine primo tempo ma fin lì un museo degli orrori. Giustamente sostituito, con un giallo pericolosissimo addosso.


Marusic 5 – difensivamente impeccabile nel primo tempo, offensivamente non produce nulla di concreto. Manco gli riesce più il suo pezzo forte, la torre di testa. Ne fa una imbarazzante che grida vendetta.


Felipe Anderson 5,5 – fa troppo poco contro un declinante Torosodis e nel secondo tempo non graffia oltremodo.


Lucas Leiva 6,5 – un bel primo tempo, impreziosito da un gol bello e complicato. Scompare nella ripresa, ma è umano anche lui.


Parolo 6 – prova tante volte l’inserimento ed è vivo fino alla fine. Ma oggi serviva molta più qualità anche in quello.


Luis Alberto 6 – un assist molto bello e un primo tempo dove è lui a suonare la carica. Secondo tempo, come al solito, in cui evapora minuto dopo minuto.


Nani 4,5 – prova un paio di colpi di tacco poi esce da una gara dove, in fondo, non era mai entrato.


Immobile 5 – non gli arriva questo ben di Dio ma sei volte in fuorigioco ci finisce lui.


 


Lukaku 4,5 – non se ne va via una sola volta a onesti mestieranti e sul tiro al volo di sinistro fa rimpiangere i piedi di Seric.


Bastos 5,5 – entra perché Wallace è ammonito e si fa ammonire dopo 12 minuti. Geniale. Però poi fa un paio di disimpegni discreti.


Caicedo 5 – voto ingiusto e provocatorio. È chiaramente n.g. per il poco minutaggio. Ma è assurdo che è da 3 mesi che non tiri una sola volta in porta. Mi arrendo pure io, da buon ultimo.

Inzaghi 4,5 – potevamo stupirmi con effetti speciali e colori ultravivaci. E dire che di lui mi era sempre piaciuta la sobrietà nel comporre la formazione. Regala due cambi e un intero tempo. Poi prova a rimediare ma la partenza a handicap e la condizione generale della squadra non ammettevano errori, stasera. Lui e Strakosha, in rigoroso ordine, i responsabili maggiori.

OFFLINE
Post: 652
19/03/2018 04:18
 
Quota

STRAKOSHA 4-Chi ha seguito con attenzione le sue prestazioni ha rilevato un difetto: la tendenza a respingere verso il centro anziché, come vogliono i fondamentali, verso l’esterno. Possibile che chi lavora con lui tutti i giorni non se ne sia accorto? Da qui l’errore che indirizza pesantemente il match e che, come quasi tutto, non arriva affatto a caso. Anche il pallone alzato in corner nel finale, su una conclusione meno potente e più liftata ma comunque centrale, denota un’evidente incertezza tanto nella scelta tecnica quanto nell’esecuzione dell’intervento. Voto basso, soprattutto al preparatore dei portieri.

WALLACE 4-Un giallo precipitoso su un pallone perso in maniera insensata: non basta una bella e fondamentale chiusura su Donsah a compensare quello che non è certo l’unico errore nella prima frazione. Una prestazione in linea coi suoi standard, che appaiono purtroppo consolidati.

DE VRIJ 5-Pessima gestione del reparto sul gol, dove non fa scattare il fuorigioco e non marca. Si riprende con una prestazione dignitosa, ma che non fa certo la differenza.

LUIZ FELIPE 8-Si immola su un paio di conclusioni nel primo tempo e su una terza a un passo da Strakosha; chiude a più riprese senza sbavature; si impone come fonte di gioco guadagnando decine di metri con spettacolari uscite palla al piede e senza rischi inutili. Ha ricordato il miglior “Pluto” Aldair: e il paragone non è irriguardoso, trattandosi non solo di un signor giocatore ma anche di uno fra i pochi stimabili – anche umanamente – ad aver indossato quella maglia.

MARUŠIĆ 5-A furia di ripetergli che non sa difendere, si concentra talmente su quella fase di gioco da dimenticare quella offensiva. Tenta qualcosa nel primo tempo poi perde posizioni, anche perché ignorato dai compagni. Dopo mesi di lavoro appare ancora come un corpo estraneo, e non può essere solo colpa sua.

PAROLO 6-Torna sulla terra dura e amara del campionato dopo una serata da “bello di notte” in EL. Ci prova ma conclude davvero poco, confermando come ribaltare l’andamento di una squadra che non gira sia al di sopra delle sue possibilità. Parecchi spifferi alle spalle, frutto principalmente di un assetto sbilanciato e poco collaudato.

LUCAS LEIVA 7-Quasi esclusivamente suo il merito nell’aver evitato una sconfitta ancor più devastante. Da centravanti vero, che non è, la freddezza nel cercare il dribbling anziché un frettoloso tiro da una posizione con poco specchio della porta disponibile. Sempre ammirevole, cala alla distanza in maniera inevitabile contribuendo alla sofferenza del reparto: ma anche uno più giovane di lui non potrebbe reggere quei ritmi ogni tre giorni, e senza un sostituto che gli dia il cambio.

LUIS ALBERTO 6.5-Anche Maradona faticherebbe a lanciare gente che aspetta la palla da fermo. L’assist per il gol e poco altro, ma con una squadra attorno forse sarebbe bastato. Esausto e sempre più fuori dal gioco nel finale, era lui a meritare il cambio.

FELIPE ANDERSON 5.5-Ha voglia come non mai, si danna anche in fase difensiva ma lasciando in bianco il taccuino del cronista. Un crimine calcistico la sostituzione nel finale, dove è l’unico con gamba, motivazioni e spunto per provarci: se prende a pedate l’incompetente autore di una simile scelta, stavolta ha tutte le ragioni del mondo.

NANI 1-Non si capisce cosa debba fare, si capisce benissimo cosa vuole fare: nulla. Vergognoso che uno così percepisca uno stipendio.

IMMOBILE 3-In queste condizioni non dovrebbe giocare, e non per cattiva volontà. Già, ma dov’è il sostituto?

LUKAKU 3-Un binario morto per la manovra. Se non recupera, meglio giocare in dieci.

BASTOS 4-Un’ammonizione per un fallo senza logica, che annulla il senso del suo ingresso al posto di Wallace, una pistola alla tempia in sede di impostazione. Complimenti.

CAICEDO s.v.-Su una percussione centrale di Luis Alberto porta via l’uomo defilandosi a destra, ma con un movimento che lo taglia fuori dalla ricezione del pallone e preclude la soluzione migliore: la verticalizzazione a suo favore fra il centrale e l’esterno bolognese. D’accordo che non sia la sua caratteristica principale, ma l’analfabetismo in quel fondamentale è inammissibile per un centravanti. Una torre sul secondo palo per Immobile, ancora una volta in fuorigioco: in questo andava sfruttato meglio.


INZAGHI 1-Pullman parcheggiato davanti alla porta e sfruttamento dell’onda lunga arbitrale: ormai chiunque sa come affrontare la sua Lazio.
Lui risponde con idee, contromosse e schemi inesistenti più una formazione iniziale che grida vendetta.
E non tanto per l’assetto discutibile quanto per l’approssimazione con cui viene proposto, tentando di indovinare posizioni e automatismi platealmente non preparati in allenamento.
Ciliegina sulla torta i cambi: Caicedo anziché Milinković-Savić, ma soprattutto fuori Felipe Anderson – vale a dire l’unico in grado di provarci – e non un Luis Alberto progressivamente autoemarginatosi dalla manovra.
E i colpevoli limiti dell'organico, materia nella quale doveva farsi sentire con più forza, non bastano a spiegare una simile involuzione.
Grazie alla quale si profilano un’eliminazione evitabile in Coppa Italia, un pugno di mosche in campionato, qualche bella serata europea che non lascerà tracce – e questo nessuno lo pretendeva, sia chiaro – nell’Albo d’Oro: una stagione da Napoli, vale a dire nel segno dell’inutilità.
Una conduzione tecnica finita, che – ed è questo il dramma – lascerà il posto a un altro dipendente della Regione Emilia-Romagna.
Perché quando si parla di allenatori il problema non sono i provincialotti che siedono in panchina, ma il provincialotto che li sceglie in serie.
[Modificato da Er Matador 19/03/2018 04:28]

OFFLINE
Post: 321
19/03/2018 08:34
 
Quota

Re:
Strakosha 5: Un gol praticamente regalato e niente altro
Wallace 4.5: Voto alzato dal miracolo con cui evita l'uomo solo contro il portiere. Per il resto impresentabile in tutti i settori
De Vrij 6: Una sbavatura nel primo tempo e poi ordinaria amministrazione
Luiz Felipe 7: Il migliore per risultati e personalità
Marusic 4.5: Inutile; stavolta non dannoso ma totalmente inutile. Palla tra i piedi si può essere sicuri di una cosa: non succederà niente
Parolo 6: Una marea di inserimenti, utili ma non fruttuosi. Il problema è stato che, in una formazione folle con quasi 4 attaccanti, ogni volta che lui stava vicino alla porta, Leiva e la difesa erano abbandonati al loro destino.
Leiva 6.5: Un leone. Giocatore inaspettato e fantastico. La carretta da trainare da 7 mesi fa sì però che nel secondo tempo arranchi, come è giusto che sia
Luis Alberto 6: Secondo me tocca troppe volte la palla (forse anche per scarso movimento dei compagni) e si intestardisca nel filtrante. Però non si nasconde mai. Meno giustificato il calo evidente del secondo tempo
Felipe Anderson 5.5: Volevo complimentarmi almeno per l'atteggiamento con cui si adegua a un ruolo sbagliato. Poi però lo vedo in difficolta' con Torosidis (?!), lo vedo accontentarsi di passaggi di 2 metri al compagno sbagliato e ci si deve accontentare di due spunti. Belli ma due
Nani 4: Due colpi di tacco e niente niente più. Drammatico
Immobile 4,5: Un altro che non si è fermato quasi mai. Momento tecnico e di forma pessimo, e spesso corrisponde a grande nervosismo, a decine di fuorigioco, a scelte sbagliate. Ma cosa possiamo dirgli?
Bastos 5.5: Non gioca da tempo immemorabile, un giallo subito a 300 metri dalla porta, una buona chiusura, molti passaggi pigri. Almeno esteticamente migliore di Wallace. Ma Caceres che almeno è giocatore di pallone, era morto?
Lukaku 4,5: Continua il declino, anche da subentrante. Due cross e niente più
Caicedo sv:
Inzaghi 4.5: La sua peggior formazione (supera Luis Alberto di centrocampo della prima giornata). Un tempo buttato. Anderson non può giocare là, Marusic non può giocare a sx (...), Nani e Wallace non possono giocare. E per giocare a quella maniera si poteva "azzardare" un 442 che non mi pare una bestemmia. AL 46' costretto a due cambi e neanche risolutivi.

OFFLINE
Post: 2.878
19/03/2018 12:43
 
Quota

ℬaruch, 09/01/2018 12.17:


Io sono per il "tutti dentro". L'acquisto di Caceres poteva destare scetticismo in estate, non adesso che ci aspettano due mesi terribili con 3 competizioni. Stesso dicasi per il centrocampo: meglio Cataldi che il nulla. Ma ne prenderei uno buono, e già pronto dopo la sosta

Alla ripresa ci aspettano 2 mesi con questo calendario, supponendo un passaggio di turno in EL: 16 partite in 8 settimane, una ogni 3/4 giorni. Solo tra 4 e 11 febbraio non avremo un turno infrasettimanale

21/1 Lazio-Chievo
24/1 Lazio-Udinese
28/1 Milan-Lazio
31/1 Milan-Lazio CI
4/2 Lazio-Genoa
11/2 Napoli-Lazio
15/2 Steaua-Lazio EL
18/2 Lazio-Verona
22/2 Lazio-Steaua EL
25/2 Sassuolo-Lazio
28/2 Lazio-Milan CI
4/3 Lazio-Juventus
8/3 Eventuale ottavo EL
11/3 Cagliari-Lazio
15/3 Eventuale ottavo EL
18/3 Lazio-Bologna

Siamo a rischio esplosione




Mi autocito dal topic sul mercato invernale perché questo ciclo di 2 mesi post-sosta di gennaio ha confermato che eravamo a rischio esplosione
Abbiamo giocato 16 partite, vincendone e pareggiandone lo stesso numero (6) e pareggiandone 4, con l'uscita dalle 4 della Champions, l'uscita dalla Coppa Italia e le uniche buone notizie che sono arrivate dalle rimonte in Europa League
In buona sostanza, solo l'EL non ci fa dire ancora di aver buttato la stagione in questi due mesi, e solo l'EL deve essere l'obiettivo vero, finché dura
Perché l'organico è limitato, e ai cali di Milinkovic, LA, Immobile e - nei secondi tempi - Leiva, non poteva sopperire il solo FA
A gennaio si è deciso di assecondare lo status quo senza neanche lo sforzo minimo, e i risultati sono tutti nell'implosione di questo tour de force, ingestibile
Per cui non resta che stare compatti su un obiettivo: buon senso e calendario, personalmente, mi fanno pendere al 100% verso Salisburgo

OFFLINE
Post: 2.725
19/03/2018 16:03
 
Quota

Sei stato, ahinoi, ottimo profeta. E come sai condivido anche la chiosa.
Agli altri, domando: vi siete infine convinti che il problema della Lazio è la stanchezza dei titolari o date ancora la colpa alla mancanza di varianti tattiche (discorso peralto legittimo) e/o ai soliti problemi "mentali", "di approccio", "di motivazione", "di abitudine" che vengono puntualmente tirati fuori per ogni squadra quando inizia a non vincere?

OFFLINE
Post: 2.878
19/03/2018 16:56
 
Quota

La "variante tattica" resta comunque un tema, l'unico imputabile ad Inzaghi. Lo schieramento a 3 dietro non funziona contro le difese chiuse, ma non funziona da mesi, e non è possibile che stiamo ancora pareggiando le partite casalinghe col Bologna per tenere Wallace o Bastos in campo non avendo in cambio spinta sulle fasce, esaurita ormai come la passione sotto le lenzuola di Casa Vianello

In più circostanze Inzaghi doveva provare a "sganciarsi", a liberare la squadra da questa calamita difensiva peraltro pullulante di errori individuali, quindi neanche sicura

Contro le difese chiuse bisogna cercare soluzioni anche antipatiche, nei confronti di qualcuno cui il monolitico 3-5-1-1 ha dato certezze e rendimento (Radu, Leiva, Milinkovic)

Soluzioni come (ne propongo un paio, ma le combinazioni sono molteplici):

Caceres De Vrij Radu Lulic
Leiva Parolo
Marusic Alberto Anderson
Immobile

Caceres De Vrij Luiz Felipe Radu
Leiva Milinkovic
Anderson Alberto Lulic
Immobile


Entrambe leggibili anche così:

Caceres De Vrij Radu Lulic
Parolo Leiva Alberto
Marusic Immobile Anderson
 
Caceres De Vrij Luiz Felipe Radu
Anderson Milinkovic Leiva Lulic
Alberto 
Immobile

Sono davvero impraticabili? E se lo sono, come definire allora la soluzione con Anderson quinto di sinistra in una squadra con LA, Nani e Immobile?

Con questa difesa a 4 (Caceres o Basta che sia) riesci a sfruttare i tuoi punti fermi (Anderson all'ala, specie a sinistra, Alberto nel cuore della manovra offensiva) e a crearne di nuovi (Lulic/Marusic liberati dalla fase difensiva)
[Modificato da ℬaruch 19/03/2018 16:57]

OFFLINE
Post: 1.694
19/03/2018 17:07
 
Quota

Il problema è la qualità delle riserve.
Pensavo, sbagliando, a inizio anno di avere 6 riserve discrete-buone: Bastos (considerando Wallace il titolare), Lukaku, Basta, Felipe Anderson (infortunato ma che sarebbe rientrato), Caicedo, Nani. E l'ho pensato fino a gennaio. O meglio, a gennaio ho pensato che Cáceres sarebbe diventato il titolare e Wallace la sua discreta riserva, visto che nel frattempo avevo perso ogni speranza in Bastos.
I fatti, purtroppo, mi hanno smentito.
Di questi 7 (i 6 iniziali più Cáceres) solo Felipe Anderson e solo nelle serate europee ha fornito un contributo. E chiaramente non è bastato. E per fortuna che è emerso Luiz Felipe che, con tutti i suoi errori, alcuni "da punti", pare un giocatore di calcio rispetto agli altri.
Per me il problema è tutto qui. Chi doveva alternarsi ai big fornendo un rendimento pari all'80% di quello del big, ha fallito. Sempre. Costantemente. E il dazio lo hai pagato quasi per intero, visto che in EL l'hai sfangata, grazie anche a sorteggi benevoli.
Senza dimenticare, poi, l'involuzione agghiacciante di un titolare come Marusic.
Tutto è conseguenza di questo.

Chi dopo Benevento-Lazio, un girone fa, aveva previsto che Marusic era questo (a occhio e croce solo AlenBoksic), che Lukaku era questo, che Basta era questo, che Wallace e Bastos erano questi, che Cáceres sarebbe stato questo, che Caicedo e Nani in un girone avrebbero fatto 3 gol in 2, tanto di cappello. Io non credevo davvero.
E sì che non mi distinguo in ottimismo.

OFFLINE
Post: 652
20/03/2018 05:14
 
Quota

Re:
Mark Lenders (ML), 19/03/2018 16.03:

Sei stato, ahinoi, ottimo profeta. E come sai condivido anche la chiosa.
Agli altri, domando: vi siete infine convinti che il problema della Lazio è la stanchezza dei titolari o date ancora la colpa alla mancanza di varianti tattiche (discorso peralto legittimo) e/o ai soliti problemi "mentali", "di approccio", "di motivazione", "di abitudine" che vengono puntualmente tirati fuori per ogni squadra quando inizia a non vincere?


Secondo me le questioni sono collegate e non completamente separabili, non in opposizione.
Esempio: un modulo costruito per valorizzare i singoli di più elevata qualità va in crisi in corrispondenza del loro calo individuale, e non emergono contromisure.
Come leggere una situazione del genere?
Stanchezza dei titolari?
Seconde linee non all'altezza?
Mancanza di alternative a livello tattico, da costruire su basi diverse rispetto a quelle venute meno?
A me sembra una sorta di prisma, che include tutte queste facce e ne mostra una in primo piano a seconda del punto di osservazione.
Quanto a testa e motivazioni, mi limito a osservare come Leiva ha reagito a un legittimo passaggio a vuoto sul piano della tenuta: con due gol e mezzo decisivi, magari per evitare sconfitte ancor più devastanti sul piano psicologico.
Proviamo a confrontarlo con l'atteggiamento di SMS - ma anche di tanti altri - di fronte a frangenti cruciali della stagione: a partire da Milan-Lazio di campionato, dove avremmo dovuto stroncare le loro velleità di quarto posto e abbiamo invece tagliato il nastro di un'operazione in stile 1998/'99.
Mi sembra difficile negare l'impatto di queste componenti, a livello tanto individuale quanto di squadra.
In sostanza, leggendo le varie osservazioni e spiegazioni su questo difficile periodo mi viene in mente un titolo di Paolo Sorrentino: Hanno tutti ragione.

Domanda per Baruch in merito alle priorità stagionali: cosa intendiamo per obiettivo?
Qualcosa che lasci tracce nell'Albo d'Oro o che porti un sostanziale upgrade?
Oppure un risultato prestigioso, ma più evanescente nelle conseguenze?
Chiedo perché, a mio avviso, un quarto posto in campionato rientra nella prima categoria.
Mentre l'EL, a parte l'improbabilissima ipotesi di un trionfo finale, può regalare qualche notte europea tipo Napoli di Mazzarri: bella sensazione, ma di cui rimane poco.
A meno che tu non intendessi dire che la strada in campionato è sbarrata da problemi tecnici e arbitrali, per cui meglio dedicarsi ad altro.
[Modificato da Er Matador 20/03/2018 05:21]

OFFLINE
Post: 2.878
20/03/2018 12:09
 
Quota

Re: Re:
Er Matador, 20/03/2018 05.14:


Domanda per Baruch in merito alle priorità stagionali: cosa intendiamo per obiettivo?
Qualcosa che lasci tracce nell'Albo d'Oro o che porti un sostanziale upgrade?
Oppure un risultato prestigioso, ma più evanescente nelle conseguenze?
Chiedo perché, a mio avviso, un quarto posto in campionato rientra nella prima categoria.
Mentre l'EL, a parte l'improbabilissima ipotesi di un trionfo finale, può regalare qualche notte europea tipo Napoli di Mazzarri: bella sensazione, ma di cui rimane poco.
A meno che tu non intendessi dire che la strada in campionato è sbarrata da problemi tecnici e arbitrali, per cui meglio dedicarsi ad altro.



Mi soffermerei sul concetto di evanescenza, che tu releghi al risultato prestigioso europeo. Non in quanto secondo me non-evanescente, ma in quanto secondo me è un concetto applicabile anche alla qualificazione Champions. Laddove tu vedi un sostanziale upgrade, io vedo l'eterno ritorno dell'identico. Il che non vuol dire né downgrade né encefalogramma piatto, ma upgrade in falsopiano, senza picchi. Ciò, insomma, cui assistiamo da qualche anno, con un miglioramento sostanziale nella qualità e nei risultati, specie al banco di prova del secondo anno, laddove avevamo sempre fallito. In buona sostanza: fare un girone di Champions e arrivare in fondo all'Europa League, oltre che rifornire la società di una quota pari di soldi e di prestigio, non mutano il percorso di crescita ragionata, né le politiche societarie. Il mercato estivo dello scorso anno dovrebbe essere un importante prova a favore di questa tesi: cresceremo sempre coi nostri tempi, e col nostro modo di operare sul mercato. Con la differenza che un girone di Champions, oltre ad esporti a bruttissime figure, ti fa sognare con una musichetta - questa sì - evanescente, mentre l'EL è una competizione che la Lazio PUO' vincere. Laddove c'è questa possibilità, anche fioca, c'è un sogno, ed è per quello che si deve combattere, a mio modo di vedere. Tanto più se in campionato, tra l'anomalia Var e la crisi di due mesi (2 punti tra Cagliari e Bologna sono un'accetta sulle speranze, considerando il calendario), l'obiettivo quarto posto sta diventando improbabile quasi quanto la vittoria dell'EL. E aggiungo che Simone Inzaghi ha mostrato di non avere grande impatto né sui giocatori che sono in rosa (Biglia, Keita: volevano andare, sono andati, contro le sue volontà), né su quelli che arrivano (con 70 milioni si doveva fare meglio in qualità e quantità). Venderemo, anche benissimo, ma compreremo a modo nostro, senza andare oltre i 2.5 offerti a De Vrij se non coi tempi dilatati che abbiamo imparato a conoscere

OFFLINE
Post: 637
20/03/2018 13:56
 
Quota

Secondo me è più facile il quarto posto rispetto a una eventuale vittoria dell’Europa League.
E il che è tutto dire visto il calo della Lazio e il costante massacro arbitrale.
Ad oggi credo che la Lazio rischi molto anche col Salisburgo, ma in generale avere l’Altetico nella competizione fa calare le nostre chance di vittoria a un 5%, così a naso.

OFFLINE
Post: 2.725
20/03/2018 23:37
 
Quota

Magnopèl, 20/03/2018 13.56:

Secondo me è più facile il quarto posto rispetto a una eventuale vittoria dell’Europa League.



Sono d'accordo che sia più facile (anche se in realtà sono uno difficile e l'altra difficilissima), e però non sono paragonabili.
A parità di accesso alla Champions, la vittoria dell'Europa League sarebbe un risultato epocale, nonché il massimo trofeo teoricamente accessibile da una Lazio lotitiana.
Ma io vado oltre: anche l'emozione di fare il biglietto per un'altra finale europea supererebbe di gran lunga quella per un quarto posto. Perché cos'è il quarto posto, alla fine? Trenta milioni. Ci cambiano la vita trenta millioni? Ha risposto Baruch. Assistere a un'altra finale europea invece la vita di tifoso me la cambierebbe davvero. Io pretendo di arrivare in semifinale a giocarmi questo sogno. Pretendo che nulla rimanga intentato, e cioè che le due partite col Salisburgo vengano giocate dai titolarissimi gestiti un po' meglio di come Inzaghi ha fatto negli ultimi due mesi. Voglio entrare all'Olimpico in un giorno d'aprile e sentire il profumo di Lione. Sapere che sono solo a un passo. E non c'è quarto posto che mi faccia sognare in questo modo.

OFFLINE
Post: 637
21/03/2018 07:49
 
Quota

Sono d’accordo con voi infatti.
Ho già detto che una squadra che ha la dimensione tra i sedicesimi e i quarti di EL è inutile che va a fare la comparsa in Cl una volta ogni 10 anni, anche visti i prezzi di mercato dei buoni giocatori ora.
È anche vero che se mai ti fronteggi in CL mai fai esperienza e cresci a certi livelli, ma questo è un altro discorso.

OFFLINE
Post: 1.694
21/03/2018 10:09
 
Quota

Re:
Magnopèl, 21/03/2018 07.49:

ma questo è un altro discorso.



Però, nel mio caso, è proprio questo il discorso.
Voglio dire, a me di per sé il fatto di giocare il girone di CL non m'intriga affatto. Tutt'altro. Ma io ci vorrei davvero andare.
E non è manco per i 30 milioni.
Ne farei proprio un discorso di potenziale crescita dei singoli, di abitudine a certe sfide, ad avversari forti, etc.
Prendiamo il Napoli.
Siamo sicuri che agli 11 del Napoli non abbiano giovato, per la propria consapevolezza, le 30 partite fatte in CL da Mazzarri in poi?
Chiaro che non tutti hanno quella numerosità di partite fatte, qualcuno è arrivato dopo ma, voglio dire, tutti si sono misurati con squadre forti, con serate importanti. E a parer mio tutti ci hanno guadagnato molto.
Si cresce così, per me. Mettendo nelle gambe e nella testa partite importanti, con squadre forti. Sì, a costo anche di subire umiliazioni.

Per dirla con un esempio numerico, preferisco 2 partecipazioni alla CL, 2 partecipazioni alla EL e 2 stagioni fuori dall'Europa rispetto a 6 stagioni di fila in EL.
Poi, chiaro che se ho una squadra come quella di quest'anno, spero di arrivare terzo nel girone, sapendo che tanto agli ottavi vado fuori o ci andrò subito dopo. Insomma, che non la potrò vincere. Però, intanto, ho fatto crescere la squadra, Luis Alberto, che magari manco andrà ai mondiali, si è misurato con squadre forti, e Luiz Felipe pure e pure Strakosha e pure lo stesso Immobile.

OFFLINE
Post: 637
21/03/2018 13:50
 
Quota

Il Napoli però negli ultimi 7 anni credo abbia fatto la CL un anno si e uno no e quando non l’ha fatta ha disputato l’EL.
Così ha un senso, ma la comparsa una volta ogni 10 anni no.
Chiaramente per andarci “n” volte devi pur sempre cominciare e diventa un serpente che si morde la coda.

OFFLINE
Post: 1.694
21/03/2018 15:14
 
Quota

Ma infatti nell'esempio numerico che ho portato ho ipotizzato un anno CL, un anno EL, un anno nulla. A questa sequenza, io ci starei, rispetto a ogni anno sempre in EL.

OFFLINE
Post: 558
22/03/2018 10:57
 
Quota

Io invece sono interessato alla Champions solo per i soldi (e gac, direbbe qualcuno).
Preferisco diventare un Senior in EL, agguantando semifinali e pure una finale prima di cimentarmi col livello successivo.
Fare l'apparizione, prendere sveglie e tornarsene mestamente a casa dicembre non mi emoziona molto, francamente.
Siviglia e Shaktar, tanto per citare due solide realtà (cit) della Champions, vengono da anni di onesta gavetta in EL.

OFFLINE
Post: 1.597
22/03/2018 12:17
 
Quota

ci si può tranquillamente giocare le proprie carte in EL arrivando terzi nel girone di CL. soluzione ottimale che comporta soldi (grazie alla CL), ranking (grazie al bonus di punti dai gironi) e possibilità di competere fino in fondo (grazie all'EL che è piu a misura di Lazio).
[Modificato da Drenai71 22/03/2018 12:22]

OFFLINE
Post: 2.878
22/03/2018 16:20
 
Quota

Il ché è l'unico motivo per cui tiferò per il terzo posto, ma comunque blandamente, non avendo la certezza del terzo posto al girone CL e quindi all'EL che mi darebbe un quinto/sesto posto in campionato. E soprattutto blandamente nel senso che se ho quarti o semi EL, il turno di campionato prima dell'EL lo affronto comunque con Grigioni e Manzini titolari

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:40. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

This site is partner of the Lazio Page project