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Pagelle Cagliari-Lazio 2-2

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2018 13:54
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11/03/2018 19:04
 
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Strakosha 5: Aveva fatto un mezzo miracolo prima del tap-in di Pavoletti, ed era stato accorto nelle uscite. Ma sul rigore deve farsi sentire, non può essere così passivo
Luiz Felipe 4: Rovina definitivamente il match con una dormita orribile, e dopo commette altre leggerezze gravi come il retropassaggio. Le belle chiusure in campo aperto non servono a nulla, se c'è sempre l'erroraccio in agguato, anche contro avversari innocui
De Vrij 5: Sul primo gol poteva farsi sentire di più, invece finisce nella rete con pallone e Strakosha. Maluccio anche in qualche disimpegno non tranquillo, doveva fare molto meglio
Radu 5: Han stacca tra lui e Lukaku, e stavolta ha colpe a differenza che col Kiev. In più fallisce una comoda palla gol su punizione di Luis Alberto
Basta 4.5: Distrutto da Miangue nell'azione dell'1-0, tanta corsa e zero utilità in attacco
Parolo 5: Mai in partita
Leiva 6: Ancora un secondo tempo-fantasma, figlio della forma ridotta al lumicino, ma nel primo tempo era stato ottimo in entrambe le fasi, ed è grazie a lui che arriva l'autogol
Lulic 5: Troppi errori, anche pericolosi, a centrocampo. Innesca Immobile nell'azione del rigore non dato, ma è l'unica cosa che gli riesce. Meglio da esterno, ma senza incidere
Lukaku 4.5: Protagonista della sagra dell'orrore tecnico sulle fasce. Di diagonali neanche a parlarne
Luis Alberto 5.5: Troppi tocchi sbagliati, che in un contesto cosi tecnicamente povero spiccano di più. Se non altro dai suoi piazzati arrivano le uniche cose serie del primo tempo, col mancato aggancio di Radu e l'autogol dell'1-1, e in più un tiro di poco a lato
Immobile 5.5: La sua seconda peggior prestazione che ricordi, dopo quella in casa della Samp lo scorso anno: sbaglia tutto, controlli, passaggi, movimenti. Liscia anche il possibile 2-2, poi però alla fine è lui a inventarselo. E aveva anche guadagnato un rigore
Milinkovic 5: Non entra in partita
Felipe Anderson 6: Tanti errori, ma poi va a sinistra e inizia a buttare palloni dentro. Uno è girato debolmente da Immobile, l'altro lisciato da Immobile e sprecato clamorosamente da Nani, infine sull'ultimo arriva il pareggio
Nani 4.5: Se sbaglia anche questi gol va a farsi benedire anche la piccola percentuale di utilità che il suo apporto può fornire alla Lazio
Inzaghi 4: Il peggiore di tutti. Le due fasce coi binari Basta-Parolo e Lukaku-Lulic sono orrori storici, e non contento distrugge una partita da 3 punti facili (in cui si stancano quasi tutti i titolari) col doppio cambio iper-offensivo che squarcia la squadra. Se non altro piazza Felipe a sinistra nel finale, ma appare fuori controllo

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12/03/2018 01:40
 
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STRAKOSHA 5-La traversa lo aiuta prima del colpo di grazia di Pavoletti; sulla scelleratezza di Luiz Felipe si aiuta, invece, da solo grazie a un’uscita bassa che accompagna Farias senza rischiare nulla anche sul piano delle apparenze, e con certi arbitri non è un dettaglio. Molto male nel “mia, tua, mia”, sempre col difensore brasiliano, che porta al “rigore”: colpe specifiche, perché lì tocca al portiere dirigere il traffico chiamando il pallone. Sul penalty riprende il vecchio vizio di buttarsi con troppo anticipo: e dire che in Coppa Italia ne aveva parati due rimanendo in piedi fino all’ultimo.

LUZI FELIPE 3-Meno responsabile di Strakosha nella circostanza di cui sopra; indifendibile sul mezzo retropassaggio di testa con cui lancia in porta Farias; ingenuo nel movimento su cui Guida inventa il rigore, anche se non sfiora neppure Pavoletti. Oltre alle personali responsabilità, tutto gli dà contro: reparto allo sbando, squadra sfilacciata, ruolo non suo che lo espone a movimenti per lui meno naturali rispetto a quelli del centrale. Nulla è perduto, ovviamente, ma dalla prossima torni nella posizione che gli compete, date anche le alternative.

DE VRIJ 4-Come se non ci fosse sul primo gol, poco meglio in troppe altre circostanze. Quando un giocatore non fa più parte del progetto tecnico, la testa lo segue.

RADU 5-Spesso sorpreso sul secondo palo e in difficoltà nel gioco aereo contro avversari non irresistibili, perde la calma che lo aiuta a stornare gran parte dei pericoli. Il meno peggio del reparto ancora una volta, ma alla sua peggiore stagionale.

BASTA 1-Per trovare un terzino saltato in maniera così ridicola bisogna riandare a Brechet, superato come un birillo da Tavano per il gol vincente di Rocchi (sì, lui) in un lontano Inter-Empoli. Ex giocatore sul piano fisico. Da centellinare nelle partite in cui serve esperienza, giusto per arrivare alla scadenza nel 2019.

PAROLO 5-Giocatore geometrico, non trova riferimenti in una squadra sfaldata. Ci prova, ma combina davvero poco.

LUCAS LEIVA 5.5-Propizia il pareggio, poi cala alla distanza e tutta la squadra ne soffre. Gestito in maniera scriteriata, in proprio ha davvero poche colpe.

LULIĆ 4.5-Nel reparto di oggi, lui e gli altri sembrano i carabinieri delle barzellette: uno non sa leggere, l’altro non sa scrivere. Paga il pessimo assortimento a livello di qualità individuale, che ne evidenzia i limiti, ma sbaglia davvero troppo.

LUKAKU 2-Inutile? No, dannoso. Il suo utilizzo dal primo minuto è di un’assurdità degna di un Ballardini.

LUIS ALBERTO 5-Poco ispirato; ancor meno assistito da compagni non solo grossolani coi piedi, ma che aspettano il passaggio da fermo senza mai dettarlo; lasciato a dirigere l’orchestra senza spartito causa la più assoluta mancanza di organizzazione di gioco. Se prendesse il pallone e se ne andasse a casa, ci sarebbe da capirlo.

IMMOBILE 6-Quando una prestazione quasi disastrosa si traduce in un rigore procurato e un gol inventato dal nulla, sia pure con modalità pressoché irripetibili, difficile dare un’insufficienza. Palloni giocabili, a proposito?

MILINKOVIĆ-SAVIĆ 5-Non si può pretendere che tiri sempre fuori il miracolo anche con poco tempo a disposizione, ma non aggiunge davvero nulla.

FELIPE ANDERSON 6.5-Parte carico, si complica la giornata fra palle perse e conclusioni sballate, recupera con un assist-gol a Nani e quello meno illuminante, ma comunque utile, per il 2-2. Come unica risorsa offensiva sostituisce di fatto il gioco di squadra, e non si può andare avanti così.

NANI 1-Quel gol sbagliato dovrebbe valere la restituzione dello stipendio. Tribuna fissa fino a fine stagione.


INZAGHI 1-Guida Giuda, i quattro amici al VAR: d’accordo, senza di loro il risultato sarebbe stato quasi sicuramente diverso.
Poi c’è l’analisi tecnico-tattica, e lì gli arbitri c’entrano poco.
Allena tutta la settimana Basta e Lukaku, ma non coglie le condizioni fisiche del primo e quelle tecniche del secondo: e sbagliare gli esterni nel modulo su cui si è fossilizzato equivale a preparare una caprese sbagliando pomodori e mozzarella.
Oltretutto, in un reparto che passava da Milinković-Savić a Lulić sul centro-sinistra, servivano mosse compensative per riportare un minimo di qualità: e invece ecco un centrocampo di tutti piedi ruvidi, con gli immancabili benefici per la manovra.
Il modulo, a proposito, ha mostrato la corda in ogni modo possibile contro squadre di scarpari chiusi a riccio, ma lui rimane l’unico a non essersene accorto.
Schemi e idee zero, se non coi soliti cambi a casaccio e l’immancabile gadget Nani a garantire inferiorità numerica.
Senza gli spunti individuali non si tira in porta neanche per sbaglio: e infatti Cragno, non fosse per un autogol e una prodezza fuori dal repertorio più una mezza dormita in proprio, potrebbe risparmiarsi la doccia.
Paga un organico inadeguato anche numericamente, ma ci mette del suo: spende tesori di energie contro la Juventus, nella gara da affrontare al minimo, e riserva le frattaglie alle partite europee da dentro o fuori dimostrandosi inadeguato a gestire tre impegni.
Oltre a presentare una squadra che, durante i rigori di Coppa Italia, tira fuori due volte dalla buca un avversario nettamente inferiore, non contenta di avergli segnato zero gol in 210 minuti.
Di fatto la sua conduzione tecnica è finita, e nel modo più inconsueto: con una sorta di autoesonero mentale che gli ha tolto spinta propulsiva, idee, coraggio, disponibilità a cambiare.
Avanti così la stagione finirà fuori da tutto, e con la prodezza di arrivare al di sotto del quarto posto in un campionato a tre squadre e mezza: sarebbe un fallimento pilotato dal Palazzo, ma comunque intollerabile.

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12/03/2018 10:41
 
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Strakosha 5,5 – il rigore su Pavoletti è suo per un buon 30%. Sulle palle vaganti domina l’area come io posso dominare un toro a un rodeo. Va detto, però, che sul gol dello stesso Pavoletti aveva fatto il massimo e su Farias mette una grandissima pezza che ci tiene miracolosamente a galla.

Radu 5 – sovrastato dal piccolo Han su una palla leggibile e rischia di petto una clamorosa autorete. Ma è comunque il migliore del terzetto e la dice lunga. Poteva fare meglio sul piazzato di Luis Alberto, solo di fronte a Cragno.

De Vrij 4,5 – nell’occasione del gol di Pavoletti finisce in porta insieme alla palla. Riprendendo il parallelismo con Chiellini, al suo posto il ruvido juventino avrebbe cacciato la palla fuori dall’area coi bastoni. Timidissimo, lascia la partita a Luiz Felipe nel bene e nel male.

Luiz Felipe 4,5 – di fatto impicca la partita con un intervento scellerato, quantunque in compartecipazione con Strakosha. Ne combina un’altra di pari gravità e stavolta è Strakosha a salvargli il culo e il risultato. Un punto e mezzo in più per tutte le cose belle che fa, perché ne fa. Ma lo scotto è troppo pesante. Me ne faccio poco di chiusure in campo aperto alla Nesta se poi ogni volta che gioca combina almeno un disastro.

Lukaku 5 – continua nella sua involuzione raccapricciante. Mezzo punto in più perché, almeno difensivamente, tiene botta, in particolare a inizio secondo tempo.

Basta 4,5 – un po’ meglio nella ripresa ma il primo tempo è una roba che personalmente non vedevo dalla Lazio di Mimmo Caso. Una prestazione tecnica individuale allucinante. Possibile mai che Patric stia peggio di lui?

Lucas Leiva 6 – l’unico a salvarsi nel naufragio. Cala vistosamente nell’ultimo quarto d’ora proprio mentre la squadra, se non altro, li chiude nella loro area. Ma nella prima ora è stato un giocatore di calcio in mezzo al nulla.

Lulic 5,5 – stavolta l’impegno non basta a strappare la sufficienza. Bella la palla per Immobile con la quale quest'ultimo si procura il rigore ma resta l’unica giocata interessante della sua partita.

Parolo 5 – impalpabile, mai dentro la partita. Eppure era riposato.

Luis Alberto 5 – primo tempo decoroso e dai suoi piazzati arriva un gol e un altro fallito da Radu. Secondo tempo imbarazzante e terribilmente simile allo spezzone di Cagliari di un anno fa. In questo momento, il titolare nel ruolo è Felipe Anderson.

Immobile 6 – meno non si può dare a chi s’inventa un gol del genere e si procura un rigore. Ma la sua partita era stata brutta davvero.


Milinkovic-Savic 5 – sbaglia ogni pallone che gioca. Riesce a incidere meno di Nani e ce ne voleva.

Felipe Anderson 6 – se non altro butta palloni in mezzo all’area e già è grasso che cola, di questi tempi. La sua splendida azione per il gol fallito da Nani è bastevole per dargli una sufficienza.

Nani 5 – da lì devi segnare, poche storie. Peccato perché, finalmente, era entrato con un piglio perlomeno decente.


Inzaghi 4,5 – il voto è alla partita della squadra e anche al momento. Sulla formazione iniziale, posso dire che non c’erano piedi a metà campo per un palleggio adeguato ma Milinkovic doveva necessariamente riposare e Murgia è Murgia. Stante l’intangibilità del modulo, almeno a inizio gara, si poteva pensare a Luis Alberto mezzala e Felipe Anderson sottopunta. Ma Inzaghi ha detto che i due non possono coesistere. Evidentemente con la Steaua in casa si è valutata la modestia dell’avversario. Rimangono le perplessità per l’utilizzo di Lukaku e Basta, che in questo momento sono più che impresentabili, ma chi metti? Crecco e Patric? Sì, forse. Ma non so quanto sarebbe cambiato, soprattutto a sinistra. Circa i cambi, per me non hanno inciso. Preso il 2 a 1 (che ci siamo fatti da soli) quattro minuti dopo il doppio cambio, neanche con uno stregone in panchina l’avremmo ribaltata in 18 minuti più recupero. Il mister è in confusione, la squadra è in una brutta e lunga fase di down ma non me la sento di ascrivere la mancata vittoria ai cambi, sinceramente, o, più in generale, alla gestione tattica della partita.

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Post: 2.878
12/03/2018 11:12
 
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Re:
cuchillo76, 12/03/2018 10.41:

si poteva pensare a Luis Alberto mezzala e Felipe Anderson sottopunta. Ma Inzaghi ha detto che i due non possono coesistere. 



Davvero ha detto questo? Ricordavo che avesse detto che non potessero coesistere loro due con Milinkovic. Un peccato, in ogni caso, perché ieri per me era la partita adatta per provare la dfesa a 4 e poi vedere come schierarsi a Kiev. Tra Juve e Cagliari, partite che io avrei giocato con Guerrieri, Di Gennaro e Crecco, abbiamo preso 1 punto e spremuto titolari. Ieri potevamo quantomeno usarla strategicamente per capire se esiste un mondo aldilà della difesa a 3

Basta Bastos Luiz Felipe Radu
Felipe Anderson Murgia Parolo Luis Alberto
Caicedo Nani

Provavi la difesa a 4 (442 o 433), facevi riposare almeno un'ora De Vrij, Lulic, Leiva, Sms e Ciro. Magari anche Radu lasciando dentro Lukaku

Invece nulla: 3 inutili difensori anche contro il Cagliari che ha preso sberle casalinghe regolari da chiunque avesse un pedigree quantomeno decente, e anche dal Pordenone. Il tutto con due fasce in riserva e senza alcuna qualità, e con quella mossa del 65' che ha ridato campo a una squadra che non era più capace di fare altro che difendersi compatta. Così per Inzaghi sarà dura conquistarsi la Juve: ieri sarebbe davvero servita un'Allegrata, di quelle che ti cambiano la partita ma anche la stagione

A Kiev si sarebbe potuto azzardare un

Caceres De Vrij Radu Lulic
Felipe Parolo Leiva Milinkovic
Alberto
Immobile

Così, invece, andrei di

Bastos De Vrij Radu
Caceres Parolo Leiva Alberto Lulic
Felipe Anderson
Immobile

Bastos perché pericoloso sulle palle ferme, elemento che potremmo sfruttare. Luis Alberto perché le batte bene, e perché più concreto di Sms dovendo fare la partita. Caceres se ce la fa, altrimenti Basta. Marusic e Sms cambi possibili, più uno tra Lukaku e Caicedo/Nani 

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Post: 2.725
12/03/2018 16:41
 
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Prima delle pagelle, la formazione per Kiev.
Prima della formazione per Kiev, un paio di considerazioni.
1) Nella partita della verità non andrei a inventarmi cose strane. La mancanza di alternative tattiche alla difesa a tre è un errore di lungo periodo (non capisco perché l’anno scorso si è lavorato a una squadra camaleontica e quest’anno si è buttato via quel lavoro fossilizzandosi su una sola opzione) ma ormai il danno è fatto e se dobbiamo ricominciare a fare esperimenti giovedì non è la sera giusta.
2) Ció premesso, in campo i migliori e dal mio punto di vista i dubbi sono al massimo tre. Chi insieme a De Vrij e Radu? Io dico Bastos, che insieme a Caceres metto una spanna sopra Wallace ma è più sano e ha più feeling col gol quando va in area avversaria. Chi tra Basta e Marusic? Io dico Marusic che è più riposato e pure lui ha il gol nelle corde più del bolso Dusan. Chi tra Felipe e Luis Alberto? Ci sarebbe la terza opzione, ossia entrambi, ma non andrei a sbilanciare la squadra per far giocare la salma dello spagnolo. Quindi dentro Anderson, che sta bene, e quindi:

Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic, Lulic; Felipe Anderson; Immobile.

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12/03/2018 17:18
 
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Ora le pagelle. In chat abbiamo vivisezionato la partita e io nel frattempo posso aver cambiato qualche opinione qua e là, ma trovo giusto riproporre quelle di ieri pomeriggio a caldo.

STRAKOSHA 5,5 - Miracolo inutile su Han ma anche cappella in società con Luiz Felipe. Seconda partita di fila non sufficiente. Occhio.
LUIZ FELIPE 4,5 - Un paio di recuperi alla Nesta non cancellano gli svarioni. Avrà anche delle doti ma per ora non è affidabile, tantomeno quando viene decentrato.
DE VRIJ 6 - Timido e impreciso nell’impostazione, col senno di poi poteva essere 5,5. Ma ieri a caldo l’avevo salvato perché di colpe specifiche, difensivamente parlando, non ne ha.
RADU 5,5 - Sul primo gol si fa mangiare in testa da Han.
BASTA 5 - Umiliato da Miangue sullo scatto, non ne fa una giusta nemmeno dalla cintola in su.
PAROLO 5,5 - Forse sono clemente. Il punto è che a me sembra che più o meno faccia e non faccia sempre le stesse cose. Altre volte non vedo il buono dove gli altri lo vedono, stavolta non mi era parso peggio del solito, la sostituzione la giudico più tattica che tecnica.
LEIVA 6 - Coglioni che fumano, polmoni che scoppiano. Provoca l’autogol di Ceppitelli e combatte, però se i compagni non creano spazi è molto più difficile avere buone idee.
LULIC 5,5 - Mi aspettavo di più nel ruolo in cui quest’anno era andato meglio. Invece è confusionario e anche poco brillante.
LUKAKU 5 - Inspiegabilmente morto. Dovrebbe essere fresco rispetto agli altri, eppure quando prova ad accelerare non semina più nessuno. E se gioca a velocità normale la modestia tecnica emerge in modo impietoso.
LUIS ALBERTO 6 - Forse esagero perché nel secondo tempo non tocca palla dimostrando di non essere uscito dal lungo periodo di pessima forma. Però nel primo è tra i pochi ad avere qualche lampo e da fermo mette Radu davanti al portiere e poi la palla dell’1-1.
IMMOBILE 6,5 - Voto difficile, perché comunque si procura un rigore e segna un gol pazzesco. Il fatto che non riesca a dargli di più la dice lunga sul nulla che produce a parte questi due episodi.

ANDERSON 6 - Da 5 pieno fino ai minuti di recupero, però se giochiamo a due cilindri è l’unico in grado di creare qualcosa con le sue accelerazioni. Infatti la palla del pareggio la crea lui: e non parlo tanto di quella trasformata in oro da Ciro, quanto di quell’altra cestinata da Nani.
MILINKOVIC 5,5 - Niente di buono da segnalare. Non infierisco perché gioca solo uno spezzone.
NANI 4,5 - Qui invece infierisco eccome perché mi ha rotto le palle e le bestemmie che mi ha fatto dire sbagliando il 2-2 in quel modo indecente restano agli atti nonostante l’insperato epilogo.

INZAGHI 4,5 - Due errori di lungo periodo: non aver più lavorato ad alternative tattiche ed aver gestito malissimo le rotazioni con Verona e Juve, col risultato che gli uomini chiave sono perlopiú in riserva. Errori a cui si aggiungono i cambi confusionari e difranceschiani con cui sbilancia la squadra nel finale giocando la carta della disperazione. Che gli si leggeva in faccia quando veniva inquadrato. Non ha più il controllo della situazione, sembra un giocatore di poker che dopo ogni mano persa raddoppia la posta per rifarsi immediatamente anziché aspettare di avere di nuovo qualcosa in mano. Sacrosante le accuse al Var, ma sacrosanto pure il pareggio: non diciamo che non si è vinto per colpa dell’arbitro perché stavolta la scusa non regge.

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12/03/2018 18:10
 
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Copincollo anche la formazione di Cuchillo da altro topic

Strakosha
Cáceres De Vrij Radu
Marusic Milinkovic Leiva Parolo Lulic
Felipe Anderson
Immobile

Da cui si evince che su 8/11 ci siamo tutti, mentre su 3/11 ci sono ballottaggi per il centrale di destra, l'esterno destro e la mezzala sinistra

Dietro sul centrodestra io e ML siamo per Bastos, Cuchillo per Caceres
Sull'esterno destro ML e Cuchillo sono per Marusic, io propongo Caceres
Sulla mezzala sinistra ML e Cuchillo dicono Milinkovic, io mi tengo Luis Alberto


Continuo a preferire leggermente Basta all'anarchia di Marusic: dobbiamo anche non prendere gol oltre che segnare. Se Caceres fosse arruolabile una chance lì gliela darei. E se è arruolabile ma gioca dietro, lo preferisco in quel caso a Bastos e mi accodo a Cuchillo. Sulla mezzala, so che è tosta tenere fuori Sms, in due gare di seguito poi: ma meritocraticamente parlando, se giocano due tra lui, LA e FA, perché lui e non LA?

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Post: 652
13/03/2018 13:51
 
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Re:
Mark Lenders (ML), 12/03/2018 16.41:

Prima delle pagelle, la formazione per Kiev.
Prima della formazione per Kiev, un paio di considerazioni.
1) Nella partita della verità non andrei a inventarmi cose strane. La mancanza di alternative tattiche alla difesa a tre è un errore di lungo periodo (non capisco perché l’anno scorso si è lavorato a una squadra camaleontica e quest’anno si è buttato via quel lavoro fossilizzandosi su una sola opzione) ma ormai il danno è fatto e se dobbiamo ricominciare a fare esperimenti giovedì non è la sera giusta.
2) Ció premesso, in campo i migliori e dal mio punto di vista i dubbi sono al massimo tre. Chi insieme a De Vrij e Radu? Io dico Bastos, che insieme a Caceres metto una spanna sopra Wallace ma è più sano e ha più feeling col gol quando va in area avversaria. Chi tra Basta e Marusic? Io dico Marusic che è più riposato e pure lui ha il gol nelle corde più del bolso Dusan. Chi tra Felipe e Luis Alberto? Ci sarebbe la terza opzione, ossia entrambi, ma non andrei a sbilanciare la squadra per far giocare la salma dello spagnolo.
Quindi dentro Anderson, che sta bene, e quindi:

Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic, Lulic; Felipe Anderson; Immobile.


D'accordo su quasi tutto, ed è il motivo per cui rinvierei al campionato l'esordio di una linea a tre DV-LF-Radu, che a mio avviso potrebbe risolvere qualche problema.
L'unico dubbio riguarda l'assenza di LA: sarà anche l'ombra di quello di inizio stagione, d'accordo.
Ma con lui c'è in campo una parvenza di squadra, senza di lui undici uomini.
Rinunciare a FA dal primo minuto, date le buone condizioni di forma e le difficoltà da subentrante, mi sembra fuori luogo.
Forse si potrebbe tentare limitando il minutaggio dell'esausto SMS e proponendo dall'inizio LA arretrato + FA largo come nell'assetto anti-Steaua: considerando anche la necessità di dover segnare e, date le recenti prestazioni nella fase difensiva, non un solo gol.
Il dubbio: uno schieramento così leggero può reggere contro un avversario non irresistibile, ma più forte e fisicamente più competitivo dei rumeni?
[Modificato da Er Matador 13/03/2018 13:54]

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