Pagelle Lazio-Genoa 1-2

Strakosha 5,5 – penso che sul secondo gol sia mancata la reattività cui ci aveva abituati. In ogni caso, 3 tiri 3 gol è un pessimo score, indipendentemente da colpe specifiche.

Cáceres 5,5 – due brutti svarioni, sul primo rimedia, sul secondo gli dice un gran bene. Per adesso, l’upgrading col duo monnezza Bastos-Wallace s’intuisce più che vedere.

De Vrij 5 – il primo gol genoano è un suo gentile regalo ma un errore può capitare. Ciò che mi sconvolge è la totale mancanza di leadership per uno considerato un top player. La sensazione di essere una “guida”, anche solo del reparto, non me la dà mai. Da questo punto di vista, nel ricordo, André Dias è Franco Baresi.

Radu 7 – altra partita semplicemente perfetta, tanto più rapportata alla mediocrità contingente di ieri. Che Iddio ce lo conservi sano almeno fino a maggio.

Marusic 5,5 – i suoi limiti escono prepotentemente quando nulla gira per il verso giusto. Ma nonostante questo non mi è sembrato tra i peggiori, soprattutto nel primo tempo. La palla che dà coi giri giusti per la sovrapposizione interna di Cáceres avrebbe meritato miglior sorte.

Lukaku 4,5 – voto fin troppo penalizzante ma visto che tendo a dargli mezzo punto in più quando è determinante oggi gliene do mezzo in meno perché non posso accontentarmi di un cross ben fatto (a inizio gara, per Parolo) e di due mezzi palloni messi in mezzo alle mischie. Stai a vedere che è davvero giocatore da ultima mezzora. Non volevo rassegnarmi a questo dato ma devo cominciare a ragionarci.

Lucas Leiva 5,5 – ci mette il cuore, a differenza di altri compagni che hanno optato per un lunedì sabbatico, ma la sensazione è che le rifiniture con Chievo e Milan lo hanno distolto da quello che dovrebbe essere il suo unico obiettivo in campo: menare e portar via palloni: non fa né l'uno (posso capirlo per il rischio-squalifica) né l'altro.

Parolo 6 – il gol è poetico e avrebbe meritato di valere il punto che dovevamo portar via. I piedi non ce li ha per palleggiare ma per le conclusioni ce li ha eccome. Aldilà del gol, che poteva arrivare solo con una prodezza, è l’unico a dare una sensazione, almeno di presenza, per tutta la partita.

Luis Alberto 5 – non gli riesce davvero nulla e l’impressione è che sia più scoppiato nella testa che nelle gambe. Gioca perché Felipe è peggio di lui, in questo momento, ma con un’alternativa credibile, allo stato dovrebbe fare solo panchina. Sul gol di Laxalt, ammira il cross invece di andare a contrastare.

Immobile 5 – appannato e ancora fuori condizione. Gli servono una sola palla decente (Nani, all’84) ma anche lui intasa gli spazi più che aprirli.


Nani 5 – gol di Parolo a parte fa l’unica cosa decente della partita, la palla per Immobile. Ma fa solo quello, però, in 25 minuti.

Felipe Anderson 4 – raramente penso che un giocatore voglia sabotare la partita. Ieri l’ho pensato. Evidentemente, pensa di meritare la titolarità.

Patric 4 – dopo Bernardeschi, è il turno di Laxalt. Un altro che, dopo Wallace, m’ha inculato alla grande. Speravo fosse un elemento utile alla causa, da far giocare di più. Ma evidentemente non è così.


Inzaghi 4 – aldilà dei cambi, giusti o non giusti, tardivi o non tardivi, è tutto l’insieme a non convincere. Squadra giù di condizione (a inizio febbraio già stiamo così?) e giocatori che in campo non sanno più cosa fare, che era stato il punto di forza, fin qui. Ieri si è vista la Lazio 2015/16, nelle facce dei giocatori e nella resa complessiva. Con Felipe nei panni di Candreva a Bergamo. È il primo momento davvero complicato della stagione, ora Inzaghi dovrà farci vedere se è davvero un fuoriclasse. Fin qui aveva dimostrato di esserlo. Poi è arrivato Condò...