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Pagelle Lazio-Chievo 5-1

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2018 06:42
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Post: 1.694
21/01/2018 19:52
 
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Strakosha 6 – una buona parata a inizio secondo tempo, poi viene graziato da Stepinski sulla follia di Wallace. Sul loro gol non era meglio metterci il piede, non essendo una conclusione angolata?


De Vrij 6 – certo, ai suoi lati c’è il fuoco amico, ma dovrebbe guidare lui la difesa e le cose migliori, il Chievo, le fa sfondando centralmente e lui è più di una volta fuori posizione. Meglio nella ripresa quando spazza bene l’area sui timidi assalti clivensi.


Bastos 5 – mezzo punto in più per il gol che chiude definitivamente la contesa (per me sul 3 a 1 a dieci dalla fine più recupero non è chiuso un bel nulla) ma per tutta la gara era stato disastroso.


Wallace 4,5 – ecco, a lui manco la gloria della marcatura. Ha sempre più culo di Bastos, però. Se non ci fosse stato Stepinski ma Inglese o anche solo Meggiorini, sarebbe andata diversamente, mentre ogni errore del povero Quissanga è un gol o un rigore sicuri.


Lulic 5,5 – non incide troppo sulla partita, prende un giallo evitabile ed esce perché davvero stava mostrando la corda.


Marusic 6,5 – la sua elevazione e il suo stacco di testa mi eccitano tremendamente. Mirabile l’azione e l’assist per il gol che sblocca la gara. Ma è nel complesso che ha fatto una buona gara, soprattutto rispetto agli ultimi due mesi abbastanza imbarazzanti.


Lucas Leiva 7,5 – il migliore in campo, senza dubbio alcuno. Da bosco e da riviera, interdice e rifinisce, corre e appoggia, contrasta e lancia. Se gli mettiamo una scopa nel deretano magari ci ramazza pure la stanza…


Parolo 6 – pericoloso di testa su un’ottima incursione. Suo l’assist per il gol di Milinkovic del 2 a 1, concettualmente simile all’azione che portò al 2 a 2 a Bergamo. Non si vede granché ma c’è Leiva che fa grande parte del lavoro anche suo.


Milinkovic-Savic 7 – di fatto ce la fa vincere lui con due giocate da fuoriclasse ma non fa una grande partita. Meglio delle ultime esibizioni all’Olimpico ma non una grande prestazione.


Luis Alberto 6 – gli va ascritto il merito di sbloccare la gara ma lì finiamo, però. Continua il suo periodo di flessione ma finché vince la squadra va bene così. Ora riposerà, verosimilmente.


Immobile n.g. – dovrei dargli un voto perché 35 minuti in campo ci sta ma è solo per onor di firma, facendosi male dopo soli 6 minuti.


 


Lukaku 6 – dopo il 3 a 1 è stato tutto più facile per lui, ma lo penalizzo per qualche appoggio sbagliato di troppo.


Felipe Anderson 6 – si vede che non è mestiere suo, quello. Però, contro una difesa che negli ultimi minuti si era aperta allegramente, doveva fare di più.


Nani 6,5 – ripete la prestazione di Benevento, compreso il gol in carta carbone. Con una condizione fisica accettabile, ci tornerà utile, altroché.



Inzaghi 6,5 – le insidie gliene creano Wallace e Bastos, più che la partita in sé, che di insidie non ne presentava anche perché gli unici due giocatori forti del Chievo, Inglese e Castro, erano out. Non la migliore Lazio, che continua a convincermi di più in trasferta. Però fa i cambi che deve, continua a togliere (giustamente) Lulic senza temere rappresaglie, mette Nani togliendo Milinkovic, diffidato.

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Post: 2.878
21/01/2018 21:54
 
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Strakosha 6.5: Mezzo punto forse esagerato ma fa due parate su Pucciarelli e la prima è abbastanza importante
Bastos 5.5: Media tra il 4.5 della prima frazione (marcatura inesistente sul gol e retropassaggio suicida) e il 6.5 abbondante della ripresa, in cui oltre al gol difende benissimo come sa fare quando concentrato
De Vrij 6.5: Non il miglior De Vrij in avvio, poi cresce nonostante ai suoi lati ci siano due finestroni aperti sula bufera. Alcuni disimpegni sono di pura classe e ridanno sicurezza a tutta la squadra
Wallace 4.5: Il suo impiego resta un mistero, è lontanissimo anni luce dall'essere presentabile, prova in tutti i modi a fare danni
Marusic 6.5: Ottimo avvio e gran numero sul gol. Il suo asse con Lulic sembra quello di Callejon con Insigne, ma di testa non trova la marcatura personale. Prosegue bene ma senza ulteriori strappi
Parolo 6: I suoi inserimenti a portar via la mediana avversaria dai piedi dei compagni sono uno dei segreti della Lazio. Poca qualità nelle conclusioni, ma sta dentro al match tutti i 90'
Leiva 7: Dopo il 2-1 inizia la sua gara di grandissimo livello tra chiusure, cuciture e quell'assist che è una poesia
Milinkovic-Savic 7.5: Porta altri punti col Chievo, come all'andata, e lo fa al termine di una gara ancora non eccellente ma in cui gli riescono le giocate migliori. Due gol decisivi e bellissimi, il primo ancor più del secondo. Tripletta d'autore mancata per un centimetro
Lulic 6: Nel primo tempo è abbastanza continuo nel portare su palloni e buttarli in mezzo, poi cala un po'
Luis Alberto 6: Il gol per gentile concessione della Dea bendata e poco altro
Immobile sv
Felipe Anderson 6: Sufficienza stiracchiata, parte bene ma è lezioso. Quando potrebbe sfruttare meglio gli spazi gli finisce la benzina
Lukaku 6: Ancora una volta cambia la Lazio col suo ingresso, ma non va mai via a Cacciatore
Nani 6.5: Buono spezzone, recupera con forza il pallone che serve a Bostos per il 4-1, poi si mette in proprio col 5-1. Senza Ciro è lui il mio titolare
Inzaghi 6.5: Partita molto facile, ma resa scivolosa dall'infortunio di Immobile e dalle papere difensive. Bravo coi cambi, però è tempo di provare Caceres il prima possibile

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Post: 2.725
22/01/2018 02:00
 
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STRAKOSHA 6 - Due parate più teatrali che difficili.
BASTOS 5,5 - Risolleva col gol una prestazione nettamente insufficiente.
DE VRIJ 6 - Unica vera certezza lì dietro, ma stavolta balla un po’ anche lui.
WALLACE 4,5 - Dopo l’infortunio autunnale è riapparso un giocatore impresentabile.
MARUSIC 6,5 - Dà il via alle danze con una gran giocata e resta nel vivo più del solito.
PAROLO 6 - Il solito di quest’anno: c’è la quantità, non la qualità.
LEIVA 7 - Che recuperasse palloni si sapeva. Che fosse anche capace di pescare il compagno con lanci millimetrici no.
MILINKOVIC 7,5 - Sempre più decisivo: a tratti sembra un gigante tra i bambini.
LULIC 6 - Senza infamia e senza lode.
LUIS ALBERTO 6,5 - Molte pause, specie nella ripresa, ma altro gol pesante.
IMMOBILE 5,5 - Prova a giocare a mezzo servizio: una pessima idea.

FELIPE ANDERSON 5,5 - Vivace, ma si perde sempre sul più bello.
LUKAKU 6,5 - Quando spinge ha una marcia in più di Sedano.
NANI 6,5 - Solo il gol, ma bellissimo. Prima aveva cestinato via due possibili assist.

INZAGHI 6,5 Sbaglia a fidarsi di Immobile che non voleva uscire, poi trova il modo di sostituirlo.
[Modificato da Mark Lenders (ML) 22/01/2018 02:01]

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Post: 652
22/01/2018 06:40
 
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STRAKOSHA 6-Si aggrappa alla sufficienza con un paio di interventi non banali nella ripresa, ma sul gol davvero non convince: prima con un “esco non esco”, poi con reattività ed estensione non all’altezza dei suoi standard. Dietro l’errore tecnico un evidente passaggio a vuoto sul piano della concentrazione, condiviso col reparto e collocato cronologicamente nel momento meno indicato, vale a dire appena dopo aver sbloccato il risultato. Attenzione, così si rischia di complicare partite ben indirizzate.

BASTOS 4-Il gol è bello e un po’ fortunoso, ma non commuove più di tanto. Errori come quelli del primo tempo ne fanno una bomba a orologeria, che in presenza di una meno marcata superiorità tecnica può costare punti preziosi. Dopo Felipe Anderson, una testa fra le più misteriose in organico.

DE VRIJ 6-Se una linea a tre viene infilata da un solo avversario su un lancione frontale, difficile non chiederne conto a chi siede in cabina di regia. Senza troppe sbavature nei confronti individuali. Si conferma come un centrale a tre soffra la scarsa protezione da parte degli esterni.

WALLACE 4-Completa la coppia d’attacco del Chievo con un pomeriggio nel quale appare adattato a tutto, non solo alla posizione sul centro-sinistra. Crollo di condizione fisica e mentale incomprensibile, anche tenendo conto dell’infortunio.

MARUŠIĆ 7-Semplicemente il migliore nella prima mezz’ora, dove intuisce qualche difficoltà nel trovare varchi e apre la difesa avversaria dalla sua parte, sovrastando il povero Gobbi non solo con l’esuberanza fisica. Interessanti gli inserimenti aerei, spettacolare la percussione che prepara l’assist a Luis Alberto. Poco cercato dai compagni, il che contribuisce a farlo scivolare fuori dal match.

PAROLO 6-È un po’ come un arbitro: se non si nota, più o meno ha fatto il suo. Ma davvero poco di più, a parte una conclusione debolissima da fuori.

LUCAS LEIVA 8.5-Voto più alto rispetto a chi ha segnato una doppietta alle leggi della fisica? Ebbene sì. Innanzitutto perché lui c’è, e ovunque, per tutti i novanta minuti. Di una pulizia chirurgica nell’interdizione, conferma la vocazione all’assist illuminante scoperta contro il Cittadella. Un’intelligenza calcistica superiore, e in questo è forse il miglior giocatore ammirato alla Lazio da parecchi anni a questa parte. Dopo Jugović, ovviamente...

MILINKOVIĆ-SAVIĆ 8-Se ci si limita agli highlights con cui spacca a ripetizione la partita, c’è da temere una rendition da parte del Real o del PSG per portarselo a casa senza pagarlo quanto vale. Se si estende il giudizio all’intero match, viene da chiedersi quando capirà che non basta un cameo – sia pure di eccezionale livello – per “fare la prestazione”. Il primo gol sorprende tutti, non solo il pur colpevole Sorrentino, ricavando una potenza di tiro inverosimile dalla scarsissima ampiezza del movimento. Il secondo, un tempo, sarebbe finito per direttissima sulla copertina dell’album Panini.

LULIĆ 6-Tatticamente impeccabile e continuo nel primo tempo, senza riuscire però a ricavare giocate degne di nota. Il calo alla distanza ci può stare, lo pseudo-rigore un po’ meno: non è fallo neppure per scherzo, ma un intervento del genere – in area, da dietro, negli ultimi e cruciali minuti del primo tempo a risultato apertissimo, con l’aria che tira a livello ambientale e arbitrale – non è una grande idea.

LUIS ALBERTO 6.5-Mezzo punto in più per il gol che sblocca, sia pure in collaborazione, un avvio di gara abbastanza scorbutico. Poi diventa una musica di sottofondo, quasi impercettibile in confronto ai concerti di Capodanno cui ha abituato il pubblico. In calo, oggi gestito complessivamente bene.

IMMOBILE s.v.-Partita che non comincia neanche. Averlo lasciato in campo dopo il primo starnuto meriterebbe, anche per la sua mal riposta testardaggine, un soggiorno a svernare in qualche soleggiata località caraibica. Guantanamo, ad esempio.

FELIPE ANDERSON 6-Sufficienza di incoraggiamento per la garra con cui, una volta tanto, scende in campo. Peccato che le sue iniziative, esclusivamente individuali, finiscano per imbottigliarsi nella soluzione più inconcludente. C’entra un ruolo d’emergenza, ma la chiave di tutto rimane all’ombra della discutibile acconciatura da Barbadillo prima maniera.

LUKAKU 6-Un altro che entra per spaccare il mondo, ma di fatto non sfonda mai. Forse per la troppa prevedibilità.

NANI 7-Ha voglia, un minimo di condizione e tanto basta. Come col Benevento, subentra su un punteggio di 3-1 non del tutto rassicurante e ci mette del suo affinché lo diventi. Scenografico, e tecnicamente di pregio, il diagonale in caduta sul secondo palo che beffa il portiere dai pandorini. Utile alla causa, in ultima analisi? Così lo sarebbe eccome: ma una rondine, come quella ammirata contro i sanniti, non fa primavera.


INZAGHI 6.5-La squadra ha un carattere di ferro e rimane in piedi anche di fronte a colpi potenzialmente destabilizzanti, compresi quelli che si assesta da sola con un reparto arretrato non ancora tornato dalle ferie.
A parte la discutibilissima gestione del problema fisico di Immobile, rimangono sul tavolo alcuni limiti: il rientro poco brillante dalla sosta, qualche difficoltà di troppo contro difese chiuse, i numerosi gol subiti, i passaggi a vuoto e la loro eccessiva incidenza sulla partita.
Ieri la differenza l’ha fatta la VAR, per una volta – nelle gare della Lazio, almeno – utilizzata con finalità calcistiche: se la vergognosa sceneggiata di Stępiński avesse avvicinato quella di Strootman anche nell’esito, il 2-2 non avrebbe forse spalancato un Abisso ma di certo complicato parecchio il secondo tempo.
Quando c’è la possibilità di far valere la superiorità tecnica, allontanandosi dal filo del rasoio su cui la prodezza arbitrale è sempre in agguato, bisogna essere più concreti nel cogliere l’occasione.
[Modificato da Er Matador 22/01/2018 06:42]

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