Pagelle roma-Lazio 2-1

Strakosha 6: Para bene su Dzeko nel primo tempo, sui gol può poco
Bastos: Non assegnai voto a Wallace lo scorso anno, non lo faccio con lui oggi: non esiste un voto per simili atti criminali contro la Lazio. Paraltro oggi mi fa più male perché lo ritengo di altra stoffa rispetto al brasiliano
De Vrij 5.5: Bene ma le sue due occasioni a partita a Dzeko le concede sempre
Radu 6: Non concede nulla, anche se la presenza in campo di El Shaarawy è tale solo secondo i tabellini, cui tuttora stento a credere
Marusic 6.5: Bravo quando chiamato in causa, con due assist non sfruttati da Parolo e Immobile, e ha fatto quel che ha potuto su Kolarov-Perotti, anche se poi il serbo gli sfugge via prima della follia di Bastos
Parolo 6: Prestazione tipica, tanti duelli, la maggior parte vinti, e qualche inserimento poco fortunato tra agganci falliti e tiri deboli o a lato
Leiva 6: Mette più di una toppa nel primo tempo, prendendo un giallo inutile e sbagliando qualcosa in impostazione. Anche lui sbaglia il tempo su Kolarov quando entra in area e prende il rigore
Milinkovic-Savic 4.5: Straperde il duello con Nainggolan, si accende poco e male e non dà nessun contributo nè dietro nè avanti. Stesso derby di quello di andata dello scorso anno
Lulic 5.5: Ha contro un Florenzi dimesso ma non ne approfitta, finendo per innervosirsi troppo dal giallo prematuro in poi
Luis Alberto 5: Un paio di buone palle dentro sono poche per quello a cui ci aveva abituato. Ingabbiato e poco ispirato, anche sui calci piazzati
Nani 6: Se non altro mette dentro il cross velenoso che riapre virtualmente la partita
Lukaku 6.5: Solito ingresso col turbo, diventa l'unico terrore della roma, ma stavolta non trova una squadra all'altezza
Patric sv
Inzaghi 5: Ha due alibi: gli errori individuali e una squadra più debole della roma. Detto questo, Di Francesco gli piazza un pressing altissimo per evitare il palleggio dei 3 centrali e lui non ne viene mai a capo

Alcune osservazioni

1) Ero convinto che questo derby fosse importante per chi lo vinceva, perché ne avrebbe tratto un'investitura per il prosieguo del campionato, e così sarà. E' la mia vera delusione, perché la "sconfitta al derby" in sè mi tocca quasi quanto quella post-26 maggio. E se caleremo sarà perché saremo in fase calante, non perché abbiamo preso una botta al derby. C'è un modo di pensare positivo in relazione a questa sconfitta: che anche quest'anno abbiano vinto il "derby sbagliato", quello interlocutorio, visto che siamo a -2. Ma al ritorno saremo ancora così vicini?

2) A loro sono bastati 4 giocatori (Kolarov, Nainggolan, Perotti, Dzeko: gli unici oltre il 6) per vincerlo, più 1 dei nostri (Bastos): troppo poco. E' segno di 2 cose: la prima è che ci hanno provato più di noi, saltando l'uomo laddove noi mai ci siamo manco azzardati, prima di Lukaku; la seconda è che sono semplicemente più forti, come qualità della rosa.

3) Di Francesco > Inzaghi, ieri. Non è stato piacevole nella sua evidenza, per me. Pressing sui 3 centrali nostri, senza tregua, palla mai nei piedi di Milinkovic e Luis Alberto e azione biancoceleste che non iniziava mai, se non per qualche imbucata sulle fasce. Ci sarà da chiedersi se non siamo stati "scoperti" per il resto della stagione. Ad ogni modo servirà trovare un'alternativa: Lukaku per Radu poteva esserlo, col passaggio al 4-4-1-1 (Marusic-De Vrij-Bastos-Lukaku, Milinkovic-Parolo-Leiva-Lulic, Alberto dietro Immobile), e una consolidata ricerca della fascia laddove al centro era tutto chiuso, togliendo uno degli inutili centrali difensivi.

4) L'arbitraggio: spero di non leggere che abbia inciso sulla gara, perché al di là del mancato giallo a De Rossi (grave, e rocchi si è dimostrato anche ieri una merda, come nella difficoltà di assegnarci un rigore solare), non vedo altro demerito se non quello di aver fatto giocare le squadre 46 minuti complessivi, praticamente un tempo solo. Si è giocato il 48% del tempo, una cosa insulsa. Di fatto dopo il rigore di Immobile, la gara è finita. Ma non dovevamo arrivare a questo, perché si sa che con loro va così: la sconfitta è arrivata ben prima di questo, diciamo solo che il derby si è chiuso con un quarto d'ora di anticipo, proprio come (altra analogia) il derby post 26 maggio col rosso inventato a Dias sull'1-0

Partita che è una pugnalata al mio cuore perché per me significa addio ai sogni di quarto posto, proprio nel derby.
E il risultato è pure stretto per loro per quanto visto in campo.
Nainggolan ci ha arati (lesione all’adduttore ah ah ah), Kolarov incredibile gli sia stato lasciato comprare (parlo in generale).
Mi aspettavo una partita sottotono da parte di Sergej e Ciro, speravo di più da Luis Alberto.

Non sono molto d'accordo sulla sufficienza piena a Marusic. Se Perotti e Kolarov hanno martellato Bastos fino a mandarlo in confusione all'inizio del secondo tempo -nel primo se l'era cavata- è anche per demerito del montenegrino, troppo timido in copertura.

Sul pressing sapientemente orchestrato da Di Francesco e sulla mancanza di alternative in uscita sono con te, ma credo che lo strapotere fisico dei nostri avversari abbia reso ancora più impietosa le nostre lacune in fase di palleggio. Negli uno contro uno ci hanno sovrastato in ogni zona del campo. Solo Lukaku è riuscito a invertire la tendenza.

Dzeko si conferma la bestia nera di De Vrij. A loro basta buttare in area palloni, anche sporchi o telefonati, e il bosniaco te li trasforma in occasioni da rete. Cosa che ieri Immobile si è ben guardato dal fare.

Speriamo che Nani e Felipe Anderson si rendano presto disponibili e utili altrimenti quei tre davanti rischiano di implodere già a Natale.

STRAKOSHA 6-Sul rigore rimane in piedi fino all’ultimo, perdendo forse il tempo su una conclusione comunque imparabile: ma costringe l’avversario, che aspettava solo di metterlo a sedere per appoggiare nella porta sguarnita, a rischiare una conclusione molto più angolata e in precaria coordinazione. Un tiratore meno tecnico e freddo ne sarebbe forse uscito come Zaza agli Europei, quindi gli va riconosciuto di aver fatto il massimo. Incolpevole sul raddoppio, reattivo su Džeko nel primo tempo, discreto coi piedi, poco impegnato per il resto.

BASTOS 1-A uno che effettua un passaggio in orizzontale verso il centro, tipo Gentiletti a Genova, andrebbe revocata l’autorizzazione a scendere in campo: e a lui succede più di una volta. Sul rigore non commette fallo, ma lascia a un arbitro in malafede marcia il flebile appiglio di un mezzo intervento: e quando Kolarov si accentra sul destro, per lui un arto fantasma, l’abc del ruolo prevede che ci si limiti ad accompagnarlo senza prendere il minimo rischio. Sul secondo gol meglio soprassedere. Lasciato solo, pressato, tutto quel che si vuole. Rimane il fatto che un difensore, in una situazione del genere, piuttosto la butta in fallo laterale: ma mai e poi mai commette certi errori. Ciliegina sulla torta: dov’era nel finale sui corner? La sua recente vena realizzativa poteva servire.

DE VRIJ 4-La squadretta avversaria, pur correndo il triplo, non riesce ad abortire un tiro in porta: e allora ci pensa lui, perdendo la marcatura su Džeko con una concentrazione da spiaggia. Preso in mezzo malamente anche sul 2-0, dove il bosniaco lo “porta via” con troppa facilità mentre l’azione si sviluppa dall’altra parte. Che sia minato nel fisico dall’infortunio o nella testa dal rinnovo del contratto, ha ormai l’aria di un ex: e, ulteriore aggravante, lo manifesta nei match più delicati. Luiz Felipe titolare, almeno lì c’è futuro.

RADU 5.5-Opaco e approssimativo, ma ha un merito: nei momenti più difficili non sbraca, unico nel terzetto difensivo. Il che nulla toglie all’urgenza del difensore mancino per farlo umanamente rifiatare.

MARUŠIĆ 5-Fuori dal match in tutte le fasi di gioco, non solo per colpa sua, ma con una precisazione: chiedere a lui di spendersi soprattutto in fase difensiva è come chiedere a Basta di essere sano. Se si puntava a un esterno da difesa a cinque, serviva semplicemente un altro giocatore.

PAROLO 6-Provato dall’impegno con la Nazionale, ma tiene botta. Il problema è che la sua dignitosa prova personale serve quanto quella contro la Svezia.

LUCAS LEIVA s.v.-L’ammonizione scientificamente inventata al primo intervento gli impedisce di giocare. Ingiudicabile. Giudicabilissimo, possibilmente davanti a un plotone di esecuzione, il killer che mette in atto il falso calcistico di cui sopra.

MILINKOVIĆ-SAVIĆ 4-Sta entrando nell’ottica di cavarsela con un cameo, quando le sue doti imporrebbero un ruolo come attore protagonista. Risultato, se non trova per strada qualche highlight costringe a giocare in dieci. Una tendenza che dura da tempo, quindi indipendente da Ct serbi e jet-lag.

LULIĆ 5.5-Ci sono tanti modi di sentire una partita, e il suo in questo caso non è il migliore. Tiene decorosamente la fascia, nulla più.

LUIS ALBERTO 2-Il giocatore ammirato sinora, in una giornata difficile e con un controllo ad personam, si cercherebbe la posizione per rendersi utile: ad esempio abbassandosi per ripulire qualcuno dei mille palloni che la squadra non riesce a gestire in disimpegno. Invece subisce la partita, limitandosi a monopolizzare i calci d’angolo per batterli alla Candreva. Segno di testa altrove, vera chiave della sua non partita.

IMMOBILE 5-Troppo simile al suo omonimo da 180 minuti di nulla contro la Svezia: come se nel formidabile inizio di stagione fosse stato solo un prolungamento di Luis Alberto, senza il quale perde tutto. Bene dal dischetto, anche se qualcosa rischia.

NANI 5.5-Non entra mai in una partita ruvida e spezzettata, che sembra fatta apposta per lasciarlo fuori dal gioco. Toglie qualche corner a Luis Alberto. Serviva un uomo in più in area, non uno come lui.

LUKAKU 6.5-Unica reale risorsa offensiva. Da schierare subito? No. È uno scattista che non ha ancora imparato a gestirsi sui novanta minuti, e la sua anarchia si estende alla tattica a partire dalla fase difensiva. Inserendolo per spaccare la partita emergono i pregi, inserendolo dal primo minuto quasi esclusivamente i difetti.

PATRIC 5.5-Nulla di grave come difensore puro, ma ogni pallone da giocare è un dramma.


INZAGHI 3-Ha degli alibi, ma non nella “preparazione” psicologica della gara che manda in campo una squadra completamente scarica.
Lento nel reagire alle mosse di Di Francesco, e sostanzialmente privo di assi nella manica a gara in corso.
Con questo derby, le lancette dell’orologio vanno indietro di un anno riproponendo domande momentaneamente accantonate.
Perché quegli altri arrivano quasi sempre alla stracittadina con l’atteggiamento giusto, e la Lazio quasi mai?
Perché un Nainggolan – non originario del Testaccio – fa carte false con la Nazionale per esserci al meglio, mentre nessun giocatore biancoceleste – fosse pure nato in Piazza della Libertà – sente la partita al di là dell’ordinaria amministrazione?
Con quella di ieri, in stagione sono scese in campo due Lazio sul piano della personalità e della mentalità: a lui dimostrare quale sia quella vera.

6 ALISSON Prima parata (facile) al 90’.

6 FLORENZI Più disciplinato che arrembante, esce dopo aver dato tutto. (dal 30’ st BRUNO PERES sv).

5,5 MANOLAS Non deve spremersi troppo per mettere la museruola a un Immobile frenato ma in compenso regala un penalty da principiante.

6,5 FAZIO Solita ottima regia difensiva, non deve mai misurarsi nell’uno contro uno e sicuramente non gli dispiace.

6,5 KOLAROV Ex fischiatissimo, all’inizio si vede da fermo poi si procura il rigore che spacca la partita.

7 NAINGGOLAN Gioca perché sta bene, benissimo. La rasoiata del 2-0 mette in ginocchio la Lazio per 20’. (dal 40’ st JUAN JESUS sv).

6,5 DE ROSSI Solido, tranquillo come poche volte nel derby, sufficientemente pulito nel far girare palla.

6 STROOTMAN Corre molto ma la Lavatrice dei tempi di Garcia era un’altra cosa.

5,5 EL SHAARAWY Bene in fase di contenimento ma dalla sua parte la Roma gioca poco. (dal 28’ st GERSON 6 Diligente nel finale).

6,5 DZEKO Sua la migliore occasione di un primo tempo in cui lavora bene diversi palloni e svaria molto a sinistra. Nella ripresa invece cala.

7 PEROTTI Crea problemi a Bastos costringendo Inzaghi ad abbassare Marusic. Mette una palla gol sulla testa di Dzeko, poi si conferma glaciale dal dischetto.

All. Di Francesco 7 Con Inzaghi è un match a scacchi, nessuno ha voglia di fare la partita. La sua prudenza paga, perché alla distanza esce fuori quel po’ di qualità in più che ha la Roma.

 

6 STRAKOSHA Para una girata di Dzeko, rivedibile sul 2-0.

4,5 BASTOS Nel primo tempo in qualche modo si arrangia, dopodiché cede di schianto entrando da protagonista negativo in entrambi i gol giallorossi.

5,5 DE VRIJ Da lui si vorrebbe più personalità anche in fase di impostazione.

5,5 RADU Senza colpe né meriti specifici. (dal 32’ st PATRIC sv).

5,5 MARUSIC Primo tempo ottimo, poi sparisce confermando di non essere ancora continuo.

6 PAROLO Sul piano dell’impegno gli si può dire poco. Per le giocate chiedere altrove.

6 LUCAS LEIVA Prezioso come diga, meno come playmaker. Esce per ragioni tattiche, non per demerito. (dal 13’ st NANI 5 Non ancora in grado di (ri)fare la differenza a questi livelli).

4,5 MILINKOVIC-SAVIC Aveva giocato in Corea a metà settimana, arriva scarico alla partita più importante.

5,5 LULIC Finisce per annullarsi con Florenzi senza mai trovare il guizzo. (dal 13’ st LUKAKU 6,5 Altro passo, il suo ingresso è un cambio di marcia).

5 LUIS ALBERTO Il cervello laziale è costantemente pressato. Parte bene, poi gli manca l’aria.

6 IMMOBILE Un gol (giustamente) annullato e un colpo di testa sballato. Non è al top, però la sua firma la mette pure stavolta.

All. Inzaghi 5,5 Ha due attenuanti: alcuni giocatori non al meglio e lo svantaggio. Fa i conti con una flessione atletica dopo un inizio di stagione a mille.

Arbitro Rocchi 6 A caldo il rigore per la Roma sembra generoso, il replay gli rende giustizia. Su quello per la Lazio, invece, a fare giustizia ci pensa il Var.

 

Sull'arbitro. Vero, indisponente ma non determinante -abbiamo perso per demeriti nostri, sia chiaro-, anche se la mancata di ammonizione a De Rossi è una frecciata insidiosa alla lucidità dei nostri.

Però che a casa loro la facciano sempre da padroni è un dato di fatto. Espulsione di Dias, rigore su Dzeko, rigore su Strootman e non rigore su Lukaku, Rocchi che non vede il braccio di Manolas. Più la condotta di gara sempre orchestrata a loro favore con atteggiamenti, mimica, interpretazioni. L'altro ieri la new entry: la farsa dei raccattapalle. Immaginate il tutto a parti invertite. Loro il derby in casa non lo improvvisano, studiano a tavolino ogni particolare, ogni sfumatura. E invece noi zitti, sportivi, lasciamo correre.

Copioincollo pure il commento che chi è in chat ha già letto, ma poi se no (giustamente) Baruch dice che trascuriamo il forum:

Noi non avevamo voglia di fare la partita (ma è giusto così, è la tattica Inzaghi) e col linguaggio del corpo comunicavamo che lo 0-0 ci stava benissimo: Strakosha ci metteva sempre quei 5 secondi in più, per andare a battere gli angoli ce la prendevamo comoda... Il problema è che manco Di Francesco ha voluto fare la partita, così ne è uscito un primo tempo abbastanza soporifero. Si è deciso tutto sul rigore per loro, una volta sotto la partita era segnata. Forse anche senza raddoppio di Nainggolan, che comunque ci ha ucciso l'anima per 20' fino alla cazzata di Manolas. Ma anche quando abbiamo provato a reagire ci sono mancate le gambe. La Lazio, ragazzi, è in calo atletico dopo tre mesi da pazzi. E ieri avevamo Immobile e Milinkovic al 50%, non puoi regalarglieli. Se aggiungi che hanno pressato Luis Alberto dall'inizio alla fine soffocandolo sempre, il risultato ci sta. Non riesco a recriminare.

Sentivo puzza di merda da almeno una settimana, per questo strafirmavo col sangue il pareggio.
Da Milinkovic convocato per la prima volta per una gara inutile da disputare dall'altra parte del mondo, passando per l'indonesiano fiammingo che guarisce miracolosamente.
Ogni segnale che coglievo aumentava la mia convinzione/timore che avremmo perso. L'ultimissimo segno l'ho colto alle 18:50 circa di sabato. Quando si va all'intervallo sullo 0-0, al 99% si perde, per lo meno negli ultimi dieci anni.

Il gol di Ciro mi aveva dato qualche speranza, più che altro mi affidavo a qualche pallaccia buttata in mezzo e spizzata. Niente da fare...
Considerazioni sparse:

a) vittoria meritata delle merde, gara preparata bene e interpretata meglio. Perotti e Naingolan a pressarci alti, costringendoci a giocare la palla e a farlo "bassi", Dzeko in continuo movimento che portava fuori De Vrij.  Complimenti a Di Francesco e male Inzaghi che non ha apportato variazioni o lo ha fatto tardivamente.

b) Qualcuno mi spieghi cosa cazzo rappresenta il cambio di Patric a 5' dalla fine (e non è manco la prima volta). Che diavolo di senso ha? Ma non era meglio a quel punto buttare nella mischia Palombi?

est1900, 20/11/2017 15.10:

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Ogni segnale che coglievo aumentava la mia convinzione/timore che avremmo perso. L'ultimissimo segno l'ho colto alle 18:50 circa di sabato. Quando si va all'intervallo sullo 0-0, al 99% si perde, per lo meno negli ultimi dieci anni.

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Paro paro. E alla fine del primo tempo ipotizzo che sia stata una previsione condivisa da tutti.

est1900, 20/11/2017 15.10:

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a) vittoria meritata delle merde, gara preparata bene e interpretata meglio. Perotti e Naingolan a pressarci alti, costringendoci a giocare la palla e a farlo "bassi", Dzeko in continuo movimento che portava fuori De Vrij.  Complimenti a Di Francesco e male Inzaghi che non ha apportato variazioni o lo ha fatto tardivamente.

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Ieri sera ho visto uno spezzone, poca roba, di Inter-Atalanta. Ho beccato proprio una fase nella quale i bergamaschi hanno tentato di ostacolare il fraseggio dei difensori con un pressing alto molto aggressivo. Risultato? Fatti fuori da Borja Valero che oscillava trasversalmente andando a recuperare e ripulire le pallacce spazzate dai compagni, Handanovic compreso.
Forse avremmo dovuto coinvolgere di più Luis Alberto imponendogli di arretrare e svariare, e alzando Lulic o Marusic che nel primo tempo godevano di una discreta libertà. Loro hanno giocato molto stretti in fase di non possesso, probabilmente perché temevano i filtranti che abbiamo piazzato alla Juventus in supercoppa e allo Stadium. Questa è la sensazione che ho avuto.

Che poi un SIGNOR filtrante lo aveva giocato, Luis Alberto.
Peccato che sia finito sugli Imetec di Lulic...

TUTTI abbiamo pensato al fatto che essendo finito 0 a 0 il primo avremmo SICURAMENTE perso.

Nel nuovo millennio, questi gli 0 a 0 a fine primo tempo e i relativi epiloghi:

2000-01 => Lazio-Roma 0-0, finale 0-1
2000-01 => Roma-Lazio 0-0, finale 2-2
2001-02 => Roma-Lazio 0-0, finale 2-0
2002-03 => Lazio-Roma 0-0, finale 2-2
2003-04 => Roma-Lazio 0-0, finale 2-0
2004-05 => Roma-Lazio 0-0, finale 0-0
2006-07 => Roma-Lazio 0-0, finale 0-0
2008-09 => Roma-Lazio 0-0, finale 1-0
2009-10 => Roma-Lazio 0-0, finale 1-0
2010-11 => Lazio-Roma 0-0, finale 0-2
2010-11 => Roma-Lazio 0-0, finale 2-0
2013-14 => Roma-Lazio 0-0, finale 2-0
2013-14 => Lazio-Roma 0-0, finale 0-0
2014-15 => Lazio-Roma 0-0, finale 1-2
2016-17 => Lazio-Roma 0-0, finale 0-2

C'erano 15 precedenti: 0 vittorie, 5 pareggi, 10 sconfitte.
E ora è diventato 0, 5, 11.
E' tremendo, tutto questo.

Ma la cosa incredibile è che negli ultimi 12 derby terminati 0 a 0 nel primo tempo (compreso l'ultimo) abbiamo segnato solo 2 gol contro i loro 16.

E' chiaramente un complesso, questo. Ma bello pesante.

Sbaglio o te ne dimentichi uno? : )

est1900, 20/11/2017 17.16:

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Sbaglio o te ne dimentichi uno? : )

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Eh, ma er campionato è un'altra cosa...  

est1900, 20/11/2017 15.10:

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b) Qualcuno mi spieghi cosa cazzo rappresenta il cambio di Patric a 5' dalla fine (e non è manco la prima volta). Che diavolo di senso ha? Ma non era meglio a quel punto buttare nella mischia Palombi?

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Il cambio l'ha chiesto Radu, non ce la faceva più

ReflexBlue74, 20/11/2017 15.10:

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Forse avremmo dovuto coinvolgere di più Luis Alberto imponendogli di arretrare e svariare, e alzando Lulic o Marusic

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Ti quoto. Tatticamente saremmo stati così, inflazionando il centrocampo

Ok, mi sta bene. Ma perchè Patric? In quale modo ti può essere utile per pareggiare?
Perchè non Palombi? O Murgia? O un baby lusitano? O al limite Basta?

Più assurdo di Patric sarebbe stato solo l'ingresso di Mauricio.

Credo per lasciare a destra il duo Marusic-Nani: al di là degli assoli di Lukaku era l'unico fronte da cui riuscivamo a proporre qualcosa davanti (vedi rigore). Avesse messo un Palombi avrebbe dovuto azzerare la fase offensiva di Marusic. E a quel punto il 3-1 sarebbe stato ancora più probabile del 2-2