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Pagelle Nizza-Lazio 1-3

Ultimo Aggiornamento: 20/10/2017 15:55
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20/10/2017 00:44
 
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Strakosha 6 - forse sarebbe più giusto un 5,5 visto ciò che combina a inizio ripresa. Però è molto attento in tutte le altre occasioni...Non che sia così sollecitato però risponde presente.

Radu 7 - se adesso si mette a fare pure quelle imbucate. Di fatto è la giocata che indirizza la gara, anche se il merito va, comunque, condiviso con Caicedo. Per il resto, sbroglia bene praticamente tutto. Scheggia la traversa da un metro, ma in quella situazione ha fatto il massimo possibile.

Luiz Felipe 6,5 - gli levo mezzo punto perché nel gol subito ha le maggiori responsabilità ma poi glielo ridà per la palla che mette sulla testa di Milinkovic per l'immediato pareggio.

Bastos 6 - malino nei primi venti minuti, cresce alla distanza.

Lulic 6 - qualche buona sgroppata e falli rimediati. Ma al dunque non contribuisce offensivamente come in altre occasioni.

Patric 6 - due tiracci nella prima mezzora sono, praticamente, le nostre uniche occasioni. Mostra un livello complessivo non "da titolare" ma stasera non demerita affatto.

Di Gennaro 5,5 - mi aspetto di più, mi aspetto meglio. Un passo avanti rispetto allo Zulte, ma grosso modo sul livello di Arnhem. Ancora troppo poco.

Murgia 6 - bene dopo il vantaggio ma prima non è che mi avesse molto convinto. Mi sembra ancora lontano dall'ambire a un posto da titolare in gare più impegnative. In sintesi, non mi pare stia mettendo in crisi Inzaghi, per adesso.

Milinkovic 7 - è subito decisivo per l'assist a Caicedo, poi a metà secondo tempo suggella una superiorità che da qualche minuto stava diventando palese. In mezzo, qualche pausa di troppo.

Nani 5,5 - da registrare solo la punizione smanacciata da Cardinale. Si vede che è ancora molto indietro.

Caicedo 8 - un gol che vale platino per il momento e il modo in cui arrivato, quindi l'assist vincente. Tanta sostanza e utilità. Migliore in campo.


Luis Alberto 7 - Reja mettava Matuzalem al '60 per far girare la palla orizzontalmente, lui lega il gioco in verticale. Giocatore sempre più determinante.

Immobile 6 - come con lo Zulte, non entra con l'argento vivo addosso ma non è un caso che la sua porzione in campo sia anche la migliore della squadra.

Lucas Leiva 6,5 - molto prezioso il suo lavoro da schermo, anche stasera.


Inzaghi 7 - partita vinta in modo inerziale. Si era già capito verso il '35 che bastava fare poco di più per vincerla. Benissimo i cambi, bene come la squadra ha vinto di forza ma senza forzare...




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20/10/2017 03:53
 
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STRAKOSHA 6-Pugnalato alla schiena dai compagni sul gol di Balotelli, colpevole sull’ex interista a inizio ripresa. L’uscita bassa è impeccabile, ma a quel punto le soluzioni sono due: o la presa o una smanacciata ad allontanare il più possibile. Lui invece lascia lì la palla, ed è solo per il buon cuore dell’avversario se il pallone manca la porta a quel punto quasi spalancata. Come contro la Juventus, un suo errore rimane senza conseguenze e anzi prelude a una rimonta: può essere una dote, come la fortuna per i generali napoleonici, ma meglio non approfittarne troppo. Unica macchia in una prestazione di grande precisione e autorevolezza, nella quale ritrova il gioco di piedi partecipando alla manovra come un giocatore di movimento.

BASTOS 6.5-Un diesel un po’ farraginoso che necessita di tempo per arrivare a regime. Parte con qualche incertezza, poi non sbaglia letteralmente più nulla. Bello da vedere anche sul piano stilistico.

LUIZ FELIPE 7-Di incoraggiamento per la reazione dopo un buco evitabilissimo, quasi inspiegabile sul gol dove Balotelli segna praticamente da fermo. Ce ne sarebbe per andare in confusione, invece lui sale in cattedra sia negli interventi difensivi sia come regista basso aggiunto. Roba molto seria, si direbbe. E forse, responsabilizzandolo gradualmente in materia, un alter ego di Hoedt nella costruzione bassa.

RADU 7-Conferma lo stato di grazia, giostrando da padrone assoluto del settore di centro-sinistra e proponendosi in fase offensiva. Sarebbe il massimo se timbrasse il cartellino anche sottorete, e l’occasione gli capita, ma il suo contributo rimane determinante.

PATRIC 6-Ha il merito di capire che il Nizza gioca senza portiere, e ci prova un po’ da tutte le posizioni. Netta la sensazione che si tratti di un anello debole: ma riempire una maglia in una serata di turnover, e portare a casa la pagnotta senza particolari problemi, significa rendersi utili. Da dosare con maggiore attenzione, e a Torino si è visto, in gare più impegnative.

MURGIA 6.5-Si applica in tutte le fasi di gioco ma la sua crescita, rispetto al teoricamente più acerbo Luiz Felipe, appare meno rapida e senza un percorso altrettanto delineato. Non sembra un vice-Parolo, e forse neppure una mezzala in senso stretto. Provare, per esempio, a invertirne la posizione con quella di Di Gennaro?

DI GENNARO 5.5-Segnali di vita, d’accordo: certo che, se questo è il suo concetto di discreta prestazione, non ci siamo proprio. Più dell’evanescenza atletica o della ruggine, colpisce in negativo l’approccio mentale: giocasse con la garra di Caicedo, qualcosa combinerebbe sicuramente. Invece giochicchia all’insegna, più che della pigrizia, della rassegnazione: una sorta di Zaccheroni in campo, insomma. Spreca un’altra occasione come titolare dall’inizio.

MILINKOVIĆ-SAVIĆ 7-L’inconfondibile atteggiamento del giocatore (ex) jugoslavo nella giornata in cui “non gli va”. Bilancio: assist e doppietta. Quando esploderà fino in fondo, gli avversari si cerchino un rifugio anti-atomico.

LULIĆ 5.5-Sarebbe meno, ma gli va riconosciuto di aver onorato l’impegno anche quando la situazione urlava letteralmente una giornata di riposo a suo favore. L’età è quella di Radu, il ruolo assai più impegnativo sul piano della corsa.

NANI 5-A parte l’estraneità a un undici comunque ben assemblato e la condizione fisica in netto ritardo, stupiscono in negativo i tempi di gioco: quelli di chi – e da anni – si dedica unicamente a esibizioni o amichevoli d’addio, non a impegni agonistici. Più del tono muscolare, è quello nervoso che necessita di essere riportato in vita.

CAICEDO 8-Gioca come se rappresentasse l’Ecuador all’ONU. Una belva di fisicità e furore agonistico, anche sul provvidenziale e immediato pareggio: la coproduzione Cardinale-Dante fa impallidire anche il duo Fantozzi-Filini, ma per arrivare su quel pallone bisogna innanzitutto crederci. Il Nizza soffre soprattutto il pressing e soprattutto il suo, che mantiene un’intensità difficilmente raggiungibile su tutto il fronte: ed è un lavoro ai fianchi utilissimo perché mina, anche sul piano psicologico, le residue certezze della difesa avversaria. Non sarà mai un bomber “puro”, ma il suo atletismo e il lavoro più o meno sporco in attacco aggiungono una risorsa importante.

LUIS ALBERTO 7-Passerella defatigante su una scala mobile installata da altri, e che con lui si accende definitivamente. Impressionante, anche a giri bassi.

IMMOBILE 6-Fa atto di presenza o poco più, che basta comunque per aprire spazi. Non spreca energie, e ieri sera era la cosa più importante.

LUCAS LEIVA 7-Al piccolo trotto come gli altri due titolari subentrati; eppure, a occhio nudo, c’è una partita prima del suo ingresso e una dopo. Sempre più inserito e autorevole.


INZAGHI 8-Si partiva da un Nizza che aveva travolto Vitesse e Zulte con più gol e meno incertezze rispetto alla Lazio, ma ancor più dalla necessità di risparmiare le forze limitando i danni.
Si finisce con una serata quasi riposante, una vittoria inequivocabile, un pesantissimo pugno sul tavolo del girone e della sua classifica: missione compiuta che più compiuta non si potrebbe.
Da una parte, va detto, un avversario non sprovveduto ma fragile e con una difesa impensabile in un campionato professionistico italiano.
Dall’altra una Lazio che supera senza conseguenze qualche sbandata iniziale, sa perfettamente cosa vuole e si gestisce con piglio da grande, anche lasciando mezza squadra in panchina.
Unico appunto: i suoi potrebbero affondare i colpi decisivi e chiudere il discorso già nella prima frazione, invece si attardano in un atteggiamento da je meno quanno c'ho tempo.
Nel frattempo, a inizio ripresa e ancora sull’1-1, arriva l’occasionissima per il Nizza: e se Balotelli avesse centrato la porta? Poteva finire come ad Arnhem, ma anche no.
Chi ha tempo non aspetti tempo, insomma.
Nota a margine: dopo una vittoria del genere, con un sentore di grandezza, al ritorno si prospetterebbe una serata festosa e quasi balneare, nella quale chiudere il discorso legato al primo posto.
Al contrario, saranno novanta minuti col fiato sospeso a causa di individui socialmente pericolosi: intesi sia come ululatori sia come quanti non aspettano altro per una sentenza antisportiva, offensiva per il diritto, discriminatoria e in malafede marcia.
Agli uni e agli altri, di cuore: merde.

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Post: 2.878
20/10/2017 09:32
 
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Vista allo stadio, quindi pagelle sicuramente non impeccabili

Strakosha 5.5: Non la sua migliore prova, tra prese e uscite basse

Bastos 6.5: Una roccia impossibile da spostare

Luiz Felipe 6: Rimedia al buco iniziale (simile però a quello a Torino di De Vrij, cui è andata bene) con una prova di buona posizione e impostazione

Radu 6.5: Molto pasticcione, perde più di qualche palla ma poi l'imbucata per Caicedo indirizza il match e gli vale un punto in più

Patric 6: Sta bene in campo, ci prova, non soffre

Murgia 6: Niente fuochi d'artificio, resta in trincea a battagliare (bene) e ogni tanto si lancia in ripartenza

Di Gennaro 5.5: Non fa la differenza in positivo, a questi livelli. Ha un buon tiro ma fallisce quando ci prova

Milinkovic-Savic 7.5: La sponda per Caicedo, il movimento da punta vera per l'1-2, la doppietta, ma anche un decisivo recupero difensivo in tackle scivolato. Padrone

Lulic 6: Lotta senza squilli e senza commettere sbavature, con l'età sembra diventare più ordinato

Nani 5: It's a long road

Caicedo 7.5: Inventa il primo e il secondo gol, e almeno nei primi 45' brilla come riferimento per non far schiacciare la squadra

Luis Alberto 6.5: Anche basso, diventa la calamita che tranquillizza la Lazio e disinnesca le voglie nizzarde. Trova anche l'assist su corner

Immobile 6: Entra bene, ci prova, terrorizza la difesa francese contribuendo a tenere alta la Lazio

Leiva 6: Anche per lui buon ingresso, ma non era difficile nel confronto con Di Gennaro e poi Murgia

Inzaghi 7: Stravince con l'ampio turnover è una prestazione normale, voto a come è arrivato a questa partita più che alla partita stessa

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Post: 1.588
20/10/2017 09:33
 
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Al termine della gara, giocata con formazione ampiamente rielaborata rispetto agli ipotetici titolari (a proposito, complimenti a Maxilotte e alla sua serenità), mi sono andato a cercare l'undici protagonista della disfatta in casa contro lo Sparta Praga.

Eccolo, tra parentesi i subentrati.
Marchetti
Konko (Mauricio)
Bisevac
Hoedt
Lulic
Biglia
Parolo
Candreva
Mauri (Anderson)
Keita
Klose (Matri)

Confrontatelo con l'undici di ieri.
Certo, arriveranno i momenti bui anche per questa squadra, e con il gruppo, le motivazioni, lo spogliatoio non ci vinci lo scudetto o la CL, ma quanto è facile buttare via una stagione anche se hai allestito una rosa competitiva?

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20/10/2017 10:05
 
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Squadra forte (perchè nei 17/18 SIAMO FORTI), con un allenatore grandissimo e un'unità di intenti che non ha precedenti.

Al netto di un girone SCABROSO, siamo forti e sottovalutatissimi, sopratutto dagli stessi laziali.


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20/10/2017 10:09
 
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Aldilà di quella singola partita, per me il problema di quella squadra è stata soprattutto la mediocrità difensiva e l'assenza di un centravanti accettabile.
Quando devi fare una stagione di 60 partite con Hoedt (appena sbarcato), Mauricio, Gentiletti e a gennaio ti portano Bisevac, hai poco da fare. Sì, magari potevi fare una stagione complessivamente migliore ma sei condannato a fare male.
Tante responsabilità per Pioli e i big non hanno ripetuto la stagione precedente ma la verità è che avevi almeno 3 buchi grossi nei titolari.

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Post: 1.694
20/10/2017 10:13
 
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Re:
est1900, 20/10/2017 10.05:

Squadra forte (perchè nei 17/18 SIAMO FORTI), con un allenatore grandissimo e un'unità di intenti che non ha precedenti. Al netto di un girone SCABROSO, siamo forti e sottovalutatissimi, sopratutto dagli stessi laziali.



Io su Djordjevic (ti ricordi a Ponte Milvio a fine stagione 14-'15?) mi sono cosparso il capo di cenere, dandoti santa ragione. Presi una toppa.
Tu, su Tare, sempre convinto che non sia roba sua il lavoro che fa?  

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Post: 1.588
20/10/2017 10:29
 
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Re:
cuchillo76, 20/10/2017 10.09:

Aldilà di quella singola partita, per me il problema di quella squadra è stata soprattutto la mediocrità difensiva e l'assenza di un centravanti accettabile. Quando devi fare una stagione di 60 partite con Hoedt (appena sbarcato), Mauricio, Gentiletti e a gennaio ti portano Bisevac, hai poco da fare. Sì, magari potevi fare una stagione complessivamente migliore ma sei condannato a fare male. Tante responsabilità per Pioli e i big non hanno ripetuto la stagione precedente ma la verità è che avevi almeno 3 buchi grossi nei titolari.



Su questo d'accordo. A Torino vinci con De Vrij e Immobile, poi cavalchi l'onda e puoi permetterti di sbancare Nizza con Luiz Felipe e Caicedo.
Ma comunque era una squadra slegata, isterica, che si accendeva e si spegneva nel corso di un match, spesso in balia di avversari tremendamente modesti: Lazio-Palermo 1-1 che avrebbe dovuto sancire l'esonero di Pioli (già ritardato per quanto mi riguarda) fu imbarazzante, sconcertante. I rovesci contro Chievo e Napoli, le sconfitte interne con Milan e Sassuolo, non sono prestazioni giustificabili dai deficit tecnici che hai citato.

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Post: 558
20/10/2017 10:35
 
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Re: Re:
cuchillo76, 10/20/2017 10:13 AM:



Io su Djordjevic (ti ricordi a Ponte Milvio a fine stagione 14-'15?) mi sono cosparso il capo di cenere, dandoti santa ragione. Presi una toppa.
Tu, su Tare, sempre convinto che non sia roba sua il lavoro che fa?  



Tare ha buon intuito e ha compiuto operazioni oggettivamente ottime.
Ancora gli rimprovero:

1) il fatto che compri benissimo per il domani (i secondi anni sono sempre migliori dei primi) ma non sempre bene per l'oggi
2) esclusa la farsa Keita, la capacità di vendere bene (le famose plusvalenze sabatiniane)


Per il resto, onestamente, riconosco i suoi meriti.

ReflexBlue74, 10/20/2017 10:29 AM:

cuchillo76, 20/10/2017 10.09:

Aldilà di quella singola partita, per me il problema di quella squadra è stata soprattutto la mediocrità difensiva e l'assenza di un centravanti accettabile. Quando devi fare una stagione di 60 partite con Hoedt (appena sbarcato), Mauricio, Gentiletti e a gennaio ti portano Bisevac, hai poco da fare. Sì, magari potevi fare una stagione complessivamente migliore ma sei condannato a fare male. Tante responsabilità per Pioli e i big non hanno ripetuto la stagione precedente ma la verità è che avevi almeno 3 buchi grossi nei titolari.



Su questo d'accordo. A Torino vinci con De Vrij e Immobile, poi cavalchi l'onda e puoi permetterti di sbancare Nizza con Luiz Felipe e Caicedo.
Ma comunque era una squadra slegata, isterica, che si accendeva e si spegneva nel corso di un match, spesso in balia di avversari tremendamente modesti: Lazio-Palermo 1-1 che avrebbe dovuto sancire l'esonero di Pioli (già ritardato per quanto mi riguarda) fu imbarazzante, sconcertante. I rovesci contro Chievo e Napoli, le sconfitte interne con Milan e Sassuolo, non sono prestazioni giustificabili dai deficit tecnici che hai citato.



Sarò un impulsivo ma l'avrei cacciato a pedate nel deretano già dopo la waterlooiana trasferta di Verona. Ad essere più razionali, dopo la sgambata dicembrina della Juve all'Olimpico.



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Post: 141
20/10/2017 11:09
 
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Re: Re:
ReflexBlue74, 20/10/2017 10.29:

cuchillo76, 20/10/2017 10.09:

Aldilà di quella singola partita, per me il problema di quella squadra è stata soprattutto la mediocrità difensiva e l'assenza di un centravanti accettabile. Quando devi fare una stagione di 60 partite con Hoedt (appena sbarcato), Mauricio, Gentiletti e a gennaio ti portano Bisevac, hai poco da fare. Sì, magari potevi fare una stagione complessivamente migliore ma sei condannato a fare male. Tante responsabilità per Pioli e i big non hanno ripetuto la stagione precedente ma la verità è che avevi almeno 3 buchi grossi nei titolari.



Su questo d'accordo. A Torino vinci con De Vrij e Immobile, poi cavalchi l'onda e puoi permetterti di sbancare Nizza con Luiz Felipe e Caicedo.
Ma comunque era una squadra slegata, isterica, che si accendeva e si spegneva nel corso di un match, spesso in balia di avversari tremendamente modesti: Lazio-Palermo 1-1 che avrebbe dovuto sancire l'esonero di Pioli (già ritardato per quanto mi riguarda) fu imbarazzante, sconcertante. I rovesci contro Chievo e Napoli, le sconfitte interne con Milan e Sassuolo, non sono prestazioni giustificabili dai deficit tecnici che hai citato.



Per non parlare del secondo tempo di Bergamo. Da secondi in classifica dopo il vantaggio di Biglia.

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Post: 2.725
20/10/2017 14:27
 
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STRAKOSHA 5,5 - Se prendiamo il 2-1 su quella vaccata (e non c'era altro modo di prenderlo) magari si mette male sul serio, vai a sapere. Comunque non ha modo di riscattarla.
BASTOS 6 - Specialmente all'inizio è dalla sua parte che entrano. Poi cresce col passare minuti.
LUIZ FELIPE 6 - Fuori tempo su Balotelli, si riprende subito e innesca l'azione del pareggio con un bel lancione. Da lì in avanti non sfigura.
RADU 6,5 - Ordinaria amministrazione dietro impreziosita dal filtrante per Caicedo che vale una buona metà del gol del vantaggio.
PATRIC 5,5 - Esterno di centrocampo di fortuna. Non c'erano alternative ma in questo ruolo la sua modestia tecnica fa rimpiangere anche il Marusic visto finora.
MURGIA 6 - Ho letto voti alti, che non condivido. Per me discreto ma nulla di più.
DI GENNARO 5 - Non ci siamo proprio.
MILINKOVIC 7 - Dice che ha giocato male. Per me ha giocato come gioca spesso le partite non di cartello, e però: mezzo assist per il primo gol, poi doppietta. Magari sempre così.
LULIC 6 - Tanti errori ma dalla sua parte abbiamo dormito sonni tranquilli.
NANI 5 - Non ci siamo proprio.
CAICEDO 7 - Magnate 'sto piattino de merda, a Mark Lenders!

LUIS ALBERTO 6,5 - Appena entra catalizza il gioco e la qualità sale improvvisamente.
IMMOBILE 6 - Basta la presenza.
LEIVA 6 - Blinda l'ultimo quarto d'ora.

INZAGHI 7 - Con un undici modesto, almeno in partenza, la Lazio vince fumando placidamente la pipa. Ha dato sicurezze alla squadra e raccoglie meritatamente i frutti.

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Post: 1.694
20/10/2017 15:55
 
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Per Renga, Murgia il migliore in campo. E vabbè.

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