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  06/03/2017 05:02 | |
STRAKOSHA 6.5-Colpevole in solido con Biglia sulla palla-gol regalata nel primo tempo, davvero bene su tutto il resto: impeccabile in un paio di uscite basse, sicuro nella presa su due piazzati da fuori che, in caso contrario, avrebbero offerto spazi a qualche disastro nell’area piccola. Altro mattoncino nella costruzione di un buon portiere.
BASTA 7-Jolly tattico fondamentale per il modulo “liquido”, che modifica spesso il numero di componenti della linea difensiva in fase di non possesso. Concede poco o nulla dietro, raddoppia in qualche situazione meno scontata, sovrappone con buona continuità. Non è più agli stessi livelli sul piano atletico, ma su quello tattico torna per una sera il giocatore del primo anno di Pioli.
DE VRIJ 6.5-Mezzo punto in più per qualche uscita palla al piede sempre di un certo effetto. Dietro praticamente una giornata di riposo.
HOEDT 6-Vedi il connazionale e compagno di reparto, se possibile con meno lavoro. Alla prossima.
RADU 6-Vale anche per lui la scarsissima opposizione portata dal Bologna. Non tenta granché in avanti, e dato che ci pensano già gli altri è una scelta saggia.
PAROLO 7.5-Un primo tempo da libero a disposizione di tutta la squadra, dove corre tanto e quasi mai a vuoto. Inevitabile calo nella ripresa, per quarantacinque minuti semplicemente il migliore.
BIGLIA 5-Inaccettabile non tanto l’errore, anche se gravissimo, quanto la scarsa concentrazione: a maggior ragione da parte di un capitano e teoricamente leader. Meglio in costruzione.
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 7.5-Sarebbe di più senza un evidente passaggio a vuoto nella fase centrale della gara. Distilla momenti di grande calcio, su tutti l’assist di esterno alla Verón per il 2-0, mentre concede qualcosa alla continuità. Mirante gli toglie dalla testa la corona per il più bel gol dell’anno su azione di squadra. Comunque decisivo, ed è un segnale di crescita.
FELIPE ANDERSON 5-Nel derby aveva lasciato intuire possibilità interessanti spaziando a tutto campo. Ieri, spinto verso il centro dalla costante presenza di Basta sulla fascia, sembra uno chiuso fuori di casa. Il lavoro di adattamento al ruolo di seconda punta atipica è ancora lungo.
IMMOBILE 7.5-Quando può dedicarsi alla finalizzazione si conferma devastante: perché, allora, quella mezz’ora centrale a crossare per nessuno? Sbaglia malamente il raddoppio dopo neppure un minuto, ma lì è proprio una questione di piedi.
LULIĆ 7.5-Sempre e comunque nel cuore del gioco, con una corsa inesauribile e una precisione non banale nelle giocate. Eppure a tratti si sente la mancanza del Lukaku ammirato nel derby che, giocando vicino alla linea laterale, allargava maggiormente il fronte offensivo. Due soluzioni da gestire con attenzione, anche nel corso della partita.
MURGIA 7-Portato a giocare di prima, si adegua a una squadra stanca e a compagni che aspettano il passaggio da fermi, ripiegando su giocate più semplici e tempi meno frenetici. “Galleggia” un po’ troppo in fase difensiva, perdendo qualche metro di campo, mentre si fa trovare pronto nel murare le conclusioni da fuori. Perfettibile sui piazzati. Personalità e approccio alla gara da far impallidire parecchi ultratrentenni. Il Biglia meno ispirato può già accomodarsi in panchina.
KEITA 5-La voglia è quella del derby, la lucidità no. Formidabile nell’infilarsi in spazi chiusi e presidiati.
WALLACE s.v.-Pochi minuti con quasi nulla da segnalare.
INZAGHI 7.5-Scongiurato il ritorno al 4-3-3 fisso o a Keita dal primo minuto, ed è un segnale importante.
Squadra duttile e a tratti anche bella, con qualche sprazzo di movimenti meglio coordinati negli ultimi venticinque metri.
Rimane la difficoltà nel chiudere la partita, ieri dovuta soprattutto a qualche errore individuale: un avversario meno grezzo e inoffensivo ne avrebbe forse approfittato.
Sempre con la condizionale legata ai limiti del Bologna, è sembrata migliore del solito anche la gestione della fase di riflusso.
Nel complesso, buona vittoria di tappa.
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